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monete di Uranio antonino


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Inviato

Ciao ragazzi, volevo sapere come possono essere catalogate le monete di Uranio Antonino, emesse dalla zecca di Emesa: RIC 4C, p. 205, nn. 1-2. Sono monete provinciali (non credo però siccome manca la legenda in greco) oppure monete emesse dalla zecca imperiale????


Inviato

Ciao,

premesso che di Urano Antonino ne so pochino (e grazie a te colmo una lacuna... ;) )

Lucio Giulio Aurelio Sulpicio Severo Uranio Antonino (latino: Lucius Iulius Aurelius Sulpicius Severus Uranius Antoninus; è stato un usurpatore contro gli Imperatori Valeriano e Gallieno, ribellatosi nelle province orientali nel 253/254.

In Siria Uranio Antonino coniò delle monete con legende greche che lo proclamano imperatore, e datate al 253/254 in base alle ere seleucidi, seguite da altre che ne ridimensonano le pretese.

(tratto da Wiky)

Tra la monetazione abbiamo quindi:

- monete con legenda greca

- monete con legenda latina

Delle prime, un esempio:

post-3754-0-79782800-1387826419_thumb.jp

  • Uranus Antoninus, 253-254 AD. Æ 32mm (21.42 gm). Struck in year 565 of the Seleukid era or 253/254 AD in Emesa.
AYTOK. COYΛΠ. ANTΩNINOC CE., laureate, draped and cuirassed bust right; viewed from behind EMICΩN KOLΩN , hexastyle temple containing the conical stone of El Gabal (ornamented with a facing eagle), shaded by two umbrellas; pediment ornamented with crescent; date EXF in the exergue.

BMC Galatia etc. pg. 241, 24; Delbrück, "Uranius of Emesa," NumChron (1948), pg. 12, 2d; Baldus 38-42 (pl. IV, dies I/5).

Delle seconde questa:

post-3754-0-06096200-1387826508_thumb.jp

  • Uranius Antoninus, AV aureus.L IVL AVR SVL ANTONINVS, laureate, draped, cuirassed bust left.FECVNDITAS AVG, Fortuna standing left, holding rudder andcornucopiae.RIC 3b. Baldus 83; Sear 9882.With kind permission of Muenzen & Medallien. (da Wildwinds)

Quindi direi che abbiamo sia monetazioni provinciali (le prime) che imperiali (legende latine, emesse dalla zecca "imperiale" di Emesa.

Io almeno la vedo così.

Vediamo qualche altro commento...

Ciao

Illyricum

:)


Inviato

Quindi secondo te la zecca di Emesa è una zecca imperiale e quelle emissioni sono anch'esse imperiali. Anche io la penso come te, vediamo anche altri come la pensano.


Inviato

... se vuoi la giro anche alla Sezione Provinciali per sapere cosa ne pensano gli esperti della stessa...

Emesa ha emesso molte monete imperiali ufficiali nel periodo severiano.

Ciao

Illyricum

:)


Inviato

DE GREGE EPICURI

Credo che il problema (Emesa: zecca imperiale o zecca provinciale?) non sia, come dire, "burocratico", ma storico e militare. Uranius Antoninus semplicemente, in un periodo estremamente confuso e agitato, mentre Treboniano e Volusiano perivano durante la rivolta di Emiliano e Valeriano poi prendeva il potere, si impadronì della città di Emesa ed usò di quella zecca a sua discrezione ed a suo piacimento. Il dubbio semmai è che abbia avuto, per un certo periodo, anche la "solidarietà" e l'alleanza di Antiochia sull'Oronte, la quale poi (sembra) fu punita da Valeriano, che sospese le sue emissioni greche. Posto che di Uranio Antonino non sappiamo quasi nulla (è uno dei casi in cui "parlano" soprattutto le monete), è evidente che un "usurpatore" nel suo territorio poteva fare quel che voleva, e non ne rispondeva a nessuno; perciò coniava in greco, in latino...volendo, avrebbe potuto emettere anche monete bilingui!

Non dimentichiamoci che noi chiamiamo "usurpatori" quelli che sono durati poco, quelli sconfitti rapidamente. A Roma non si è mai consolidato il principio dinastico, il Senato nel 3° secolo era molto debole, e ogni nomina imperiale era...un terno al lotto!


Inviato

Non dimentichiamoci che noi chiamiamo "usurpatori" quelli che sono durati poco, quelli sconfitti rapidamente. A Roma non si è mai consolidato il principio dinastico, il Senato nel 3° secolo era molto debole, e ogni nomina imperiale era...un terno al lotto!

questo è un passaggio da sottolineare più volte... spesso e volentieri il termine "usurpatore" è abusato e invocato appunto per giustificare regni di brevi durata presi con un colpo di mano più o meno violento... moda nel III secolo particolarmente diffusa!

Awards

Inviato

Pensare che Costantino I fu tecnicamente un usurpatore.... però fu un po' più fortunato :D


Inviato

A rigore condivido l'impostazione di gpittini.

Uranio Antonino fu un usurpatore, attivo nella Siria e potè utilizzare a proprio piacimento la zecca di Emesa, che in altri tempi era una zecca ufficiale dell'impero romano.

Ma il fatto di utilizzare questa zecca non rende "ufficiale" l'emissione (specialmente aurei) Uranio, che resta usurpatore.

Quindi la sua monetazione deve essere considerata collaterale a quella curata da imperatori con tutti i crismi di ufficialità.

Un Corpus sulla monetazione di Uranio Antonino fu redatto da:

Hans Roland Baldus, Uranius Antoninus. Münzprägung und Geschichte. « Antiquitas », Reihe 3, Band 11, 1971.

Successivamente lo studioso ha pubblicatio altri contributi sulle monete di questo personaggio:

Baldus, Hans R. "Denare des Uranius Antoninus (Anhang: neue Aurei)," Jahrbuch für Numismatik und Geldgeschichte 40 (1990), pp. 29-34.

_______. "Neue Forschungen zu Uranius Antoninus und seiner Münzen.Nachtrag III." Jahrbuch für Numismatik und Geldgeschichte 33 (1983), pp. 29-39.

_______. "Neue Münzen des Uranius Antoninus (Nachtrag II)," Jahrbuch für Numismatik und Geldgeschichte 27 (1977), pp. 69-74.

_______. "Die reformierten Tetradrachmen des Uranius Antoninus im Lichte eines neuen Fundes. Mit Nachträgen sur übrigen Münzprägung dieses 'Kaisers.'" Chiron 5 (1975), pp. 443-484.

Purtroppo ha scritto sempre in tedesco....


Inviato

Ciao,

condivido in pieno le osservazioni riportate nei post precedenti da #5 a #8; quello che volevo trasmettere e invece ho... espresso male è

Antoninus semplicemente, in un periodo estremamente confuso e agitato ... si impadronì della città di Emesa ed usò di quella zecca a sua discrezione ed a suo piacimento...
... zecca di Emesa, che in altri tempi era una zecca ufficiale dell'impero romano...
... il fatto di utilizzare questa zecca non rende "ufficiale" l'emissione (specialmente aurei) Uranio, che resta usurpatore.

Mi riferivo al fatto che Uranio Antonino utilizzò probabilmente la zecca e le maestranze di Emesa, prima "ufficiale", per emettere monete e non si tratta di una zecca provinciale creata ex-novo.

Tecnicamente continuo a ritenere le emissioni con legenda in greco "provinciali" in quanto destinate probabilmente ad una circolazione locale.

Diversa la monetazione aurea, che presuppone un raggio di diffusione più ampio ... senza poterla considerare "ufficiale".

Vi ringrazio per aver contribuito alla discussione e aver permesso di mettere ordine e chiarezza nei miei pensieri malamente espressi nei post precedenti.

Ciao

Illyricum

:)


Inviato

Ciao,

premesso che di Urano Antonino ne so pochino (e grazie a te colmo una lacuna... ;) )

Lucio Giulio Aurelio Sulpicio Severo Uranio Antonino (latino: Lucius Iulius Aurelius Sulpicius Severus Uranius Antoninus; è stato un usurpatore contro gli Imperatori Valeriano e Gallieno, ribellatosi nelle province orientali nel 253/254.

In Siria Uranio Antonino coniò delle monete con legende greche che lo proclamano imperatore, e datate al 253/254 in base alle ere seleucidi, seguite da altre che ne ridimensonano le pretese.

(tratto da Wiky)

Tra la monetazione abbiamo quindi:

- monete con legenda greca

- monete con legenda latina

Delle prime, un esempio:

Bronze-Uranius_Antoninus-Elagabal_stone-SGI_4414.jpg

  • Uranus Antoninus, 253-254 AD. Æ 32mm (21.42 gm). Struck in year 565 of the Seleukid era or 253/254 AD in Emesa.
AYTOK. COYΛΠ. ANTΩNINOC CE., laureate, draped and cuirassed bust right; viewed from behind EMICΩN KOLΩN , hexastyle temple containing the conical stone of El Gabal (ornamented with a facing eagle), shaded by two umbrellas; pediment ornamented with crescent; date EXF in the exergue.

BMC Galatia etc. pg. 241, 24; Delbrück, "Uranius of Emesa," NumChron (1948), pg. 12, 2d; Baldus 38-42 (pl. IV, dies I/5).

Delle seconde questa:

RIC_03b.jpg

  • Uranius Antoninus, AV aureus.
    L IVL AVR SVL ANTONINVS, laureate, draped, cuirassed bust left.
    FECVNDITAS AVG, Fortuna standing left, holding rudder and
    cornucopiae.
    RIC 3b. Baldus 83; Sear 9882.
    With kind permission of Muenzen & Medallien. (da Wildwinds)
Quindi direi che abbiamo sia monetazioni provinciali (le prime) che imperiali (legende latine, emesse dalla zecca "imperiale" di Emesa.

Io almeno la vedo così.

Vediamo qualche altro commento...

Ciao

Illyricum

:)

Qualcuno sa dove sia finita la pietra conica di Eliogabalo (quasi sicuramente un meteorite) con l'aquila scolpita ?

Di queste pietre vi era un vero e proprio culto. Per Quella racchiusa nella K'eba a La Mecca si perpetua tuttora


Inviato

Ciao,

una volta portata a Roma da Emesa (Siria) e custodita in un tempio sul Palatino da Elagabalo ... se ne è persa la traccia. Non so se già gli imperatori successivi l'abbiano fatta rimuovere ma sicuramente non sarà sopravvissuta alle successive ondate di "antipaganesimo"... ;)

I meteoriti sono in effetti sempre stati considerati come "messaggeri divini" o quantomeno oggetti inviati dalle divinità. La pietra conica di Emesa non era l'unico oggetto celeste custodito nei templi dell'antichità e presso i greci più edifici sacri ne esponevano.

Ciao

Illyricum

:)


Inviato (modificato)

Ciao,

una volta portata a Roma da Emesa (Siria) e custodita in un tempio sul Palatino da Elagabalo ... se ne è persa la traccia. Non so se già gli imperatori successivi l'abbiano fatta rimuovere ma sicuramente non sarà sopravvissuta alle successive ondate di "antipaganesimo"... ;)

Infatti tempo fa lessi che la Pietra - riportata in Siria dopo la damnatio memoriae di Eliogabalo -era andata dispersa nelle devastazioni di templi pagani operate per ordine del prefetto Cinegio in Siria e in Egitto tra il 385 e il 389.

Modificato da Druso Galerio

Inviato (modificato)

Ciao numa numa , sono felice di risponderti , dunque la pietra di Emesa , una sicura meteorite , perché ne fu vista la caduta in epoca antecedente ai fatti , ma comunque in epoca storica e quindi tramandata ; questa pietra fu portata a Roma da Eliogabalo e custodita nel Tempio di Apollo sul Palatino , fu ritrovata , ma naturalmente dati i tempi , non riconosciuta come una meteorite , tra i ruderi del Tempio nel XVI secolo e poi dispersa come cosa inutile e senza valore , da allora se ne sono perse le tracce , notizia da : Lanciani , Storia degli scavi di Roma , forse esiste ancora oggi sepolta sul Palatino , chissa' dove .

Se invece vuoi notizie sulla Pietra di Emesa prima che fosse trasportata a Roma e posta nel Tempio di Apollo sul Palatino , puoi trovare ampie notizie in : Erodiano , Storia dell' impero romano dopo Marco Aurelio , libro V tomo IV e successivi , se non l' hai ti posso inviare il passo interessato . La pietra della Mecca e' probabilmente anch'essa una meteorite o forse , essendo completamente nera , piu' probabile una grossa Tectite , ciao

Legio II Italica

Modificato da Legio II Italica

Inviato

Faccio un passo indietro e torno sul concetto di "usurpatore". Io non credo che il termine sia legato al tempo di governo. Piuttosto al fatto che l'ascesa alla porpora si sia sovrapposta a un governo precedente. Quando ci siamo trovati di fronte a più pretendenti, dopo la morte di un imperatore, non abbiamo mai parlato di questi in termini di "usurpatori", quando meno dopo i Severi, proprio per l'assenza di un assetto dinastico costituito. E anche prima dei Severi, nessuno ha parlato di Vespasiano come di un "usurpatore". Erano contendenti che si scontravano. Parliamo di "usurpatori" quando ci troviamo di fronte alla sollevazione contro in potere insediato. E' vero, però, che la linea è sottile: dopo la morte di Claudio II, Quintillo, suo fratello, prese il potere, ma fu contrastato da Aureliano. Come va catalogato Aureliano? Come un usurpatore o come un pretendente? In mancanza di un assetto dinastico, il fatto che Quintillo fosse fratello dell'imperatore morto con consente di identificarlo come successore. Quindi, sia Quintillo che Aureliano erano pretendenti alla porpora.

Questa impostazione, comunque, non è mia. Lo stesso Diocleziano vestì i panni del vendicatore di Numeriano per legittimare le sue pretese contro Carino...


Inviato (modificato)

Ciao numa numa , sono felice di risponderti , dunque la pietra di Emesa , una sicura meteorite , perché ne fu vista la caduta in epoca antecedente ai fatti , ma comunque in epoca storica e quindi tramandata ; questa pietra fu portata a Roma da Eliogabalo e custodita nel Tempio di Apollo sul Palatino , fu ritrovata , ma naturalmente dati i tempi , non riconosciuta come una meteorite , tra i ruderi del Tempio nel XVI secolo e poi dispersa come cosa inutile e senza valore , da allora se ne sono perse le tracce , notizia da : Lanciani , Storia degli scavi di Roma , forse esiste ancora oggi sepolta sul Palatino , chissa' dove .Se invece vuoi notizie sulla Pietra di Emesa prima che fosse trasportata a Roma e posta nel Tempio di Apollo sul Palatino , puoi trovare ampie notizie in : Erodiano , Storia dell' impero romano dopo Marco Aurelio , libro V tomo IV e successivi , se non l' hai ti posso inviare il passo interessato . La pietra della Mecca e' probabilmente anch'essa una meteorite o forse , essendo completamente nera , piu' probabile una grossa Tectite , ciaoLegio II Italica

Davvero interessante! Sulla scorta di Erodiano, credevo che la pietra fosse stata riportata ad Emesa, nn sapevo di questi fatti citati da Lanciani!

pero' ho un dubbio: se la pietra e' stata rinvenuta nel xvi secolo ma buttata via perche' "non riconosciuta" (se ho capito bene), come e chi ne ha poi compreso l'importanza del ritrovamento?

Modificato da Druso Galerio

Inviato (modificato)

Ciao Druso Galerio , secondo il Lanciani , opera su citata , la pietra fu ritrovata nelle rovine del Tempio ma , con tutta probabilita' , non fu riconosciuta e quindi dispersa , oppure riconosciuta e poi fatta sparire , il Lanciani non dice di piu' , cita solo la cronaca del tempo relativa a questo fatto ; in pratica da quell'epoca non se ne e' saputo piu' nulla . Esiste comunque una discordanza tra questo ritrovamento e il passo di Erodiano che in effetti dice che alla morte di Eliogabalo la pietra fu riportata ad Emesa , probabilmente cio' in pratica non avvenne .

Un'altra pietra nera di probabile origine meteoritica fu portata a Roma da Pessinunte in Frigia , venerata come Cibele o Magna Mater , nel 205 a.C. e posta nel Tempio della Vittoria ; e' interessante notare come gli antichi non mettessero in dubbio che pietre potessero cadere dal cielo , cosa che fino al XIX secolo era ritenuta follia da parte di chi affermava simili fatti .

Modificato da Legio II Italica

Inviato

Grazie per i dettagli! Della sorte della pietra della Magna Mater si sa invece altro?


Inviato

A parte il fatto che la pietra nera di Pessinunte fu portata a Roma al tempo di Annibale per scongiurare il pericolo per Roma , dietro consiglio dei Sacerdoti custodi dei Libri Sibillini , che fosse di forma conica e che fosse custodita nel tempio appositamente costruito alla Dea Cibele o Magna Mater , non si hanno altre notizie sulla sua sorte ; comunque importanti notizie ed aneddoti relativi al fatto sono in Tito Livio : Ab Urbe Condita , nel libri relativi all'epoca , forse anche in Silio Italico : Punica


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