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IGNORED

CONCORSO " LA PIU' BELLA 2013 "


dabbene

Risposte migliori

Se leggi bene ho parlato di numismatica antica, non di numismatica tout-court.

Non ho detto che non esistono, in assoluto, monete di rame, ho detto che in numismatica classica virtualmente non esistono emissioni in rame puro.

E che non vi é alcuna emissione effettivamente di rame nella sezione "rame" delle antiche: sono tutte di bronzo.

La sezione "rame", per come l'avevo intesa io, quanto meno per le antiche, poteva servire a raccogliere le monete in lega di rame, e quella "altri materiali" quelle in metalli quali piombo, elettro, ecc.

Ma evidentemente mi sono sbagliato.

Non vedo la differenza tra antico e moderno. Come un follis non è rame, anche un 1 centesimo di Vittorio Emanuele II, a voler vedere, è rame 960 e 40 stagno.... quindi bronzo, quindi AE, quindi "altro". Se poi non sussiste questa differenza a livello prettamente numismatico (AE=tutto quanto deriva dal rame), ammetto che non lo sapevo. Dico tuttavia che, a mio avviso, se si esclude il rame per le antiche, sarebbe da fare anche per le medioevali e moderne. Se si mantiene la distinzione rame-altri, allora escluderei nella sezione antiche la categoria "rame"... poi la decisione spetta a voi più esperti in materia.....

Ora che ci ragiono meglio (sempre se ho ben capito il significato di AE).... è un cavillo!! Una sezione "rame" non avrebbe significato in numismatica se separata da "altri" ("altri" inteso come bronzo e leghe derivanti dal rame stesso), poiché, come hai detto, " AE, al contrario di Cu, non identifica quindi un elemento chimico, ma é un simbolo convenzionale prettamente numismatico che individua le monete in "rame e i suoi derivati" ". Uhm...... monete rame e derivati = AE, ma AE è dunque sia bronzo sia rame, quindi una categoria "altro" sarebbe solo per elettro o piombo come dicevi. Ma questo vale sia per antiche sia per moderne... non so, dimmi se ho frainteso, non penso..... mi fermo, non voglio andare fuori tema!

Saluti

Modificato da Sator
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Eccomi anche se con un po' di ritardo... Ultimo arrivato nella stupenda collezione dei gettoni di trasporto che sto portando avanti...



Autorità emittente : Società Anonima degli Omnibus Milano


Nominale : Valido per una o più corse per i dipendenti dell' amministrazione comunale


Anno: seconda metà '800


Peso : pile scariche


Diametro : 25 mm


Materiale : Ottone


Diritto: Testa di Cavallino rampante


Rovescio : Servizio per l'amministrazione


Catalogazione : Lamoneta W-TRSP/12-3






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Secondo voi come sarebbe meglio catalogare questo esemplare medaglia o exonumia ? Io l'ho messa in medaglia.

Francamente non l'avevo proprio considerata medaglia. O meglio io non la considero tale, non è celebrativa e non è una onorificenza, al pari di un moderno "badge" distintivo ... solo più bello !

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Antiche, altri materiali. Piombo.

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Autorità emittente: Numidia, Micipsa, 148-118 a.C.

Valore nominale: AE 26 (l'emissione é normalmente in bronzo, ma esistono esemplari in piombo, come questo)

Peso: g. 16,58

Diametro: mm 28

Metallo: Pb

Descrizione del dritto: Testa laureata di Micipsa (?) a s.

Descrizione del rovescio: Cavallo al galoppo a s., sotto M K in caratteri punici.

Catalogazione: Müller III, 19, 36

Provenienza: Artemide, RSM

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Se leggi bene ho parlato di numismatica antica, non di numismatica tout-court.

Non ho detto che non esistono, in assoluto, monete di rame, ho detto che in numismatica classica virtualmente non esistono emissioni in rame puro.

E che non vi é alcuna emissione effettivamente di rame nella sezione "rame" delle antiche: sono tutte di bronzo.

La sezione "rame", per come l'avevo intesa io, quanto meno per le antiche, poteva servire a raccogliere le monete in lega di rame, e quella "altri materiali" quelle in metalli quali piombo, elettro, ecc.

Ma evidentemente mi sono sbagliato.

Concordo con Aulisio che la distinzione tra categoria "ra^me" e categoria "altri" non ha molto senso come cercavo di far capire nei miei interventi precedenti.

Posso capire una cetegoria "AU" ed una "AG" ma distinguere tra monete in rame e altri materiali, maxime per l'Antico, ha davvero poco senso .

L'oricalco (lega di rame e zinco) usato per i dupondi, dove lo mettiamo ? E il potin utilizzato per le monete celtiche ?

L'elettro (lega di oro e argento ) lo mettiamo nell'oro (se è piu' giallo) , nell'argento (se è piu' bianco) o a rigore lo mettiamo tra le "altre " ?

Ma anche nelle "moderne/Contemporanee" vi sarebbe qualche problema : i rubli in platino dove devono andare ?

E le emissioni in palladio (esistono) fatte da qualche minuscolo stato dove vanno classificate ?

Tre categorie per ogni classe (AU, AG e "rame e altri materiali") probabilmente sarebbero piu' pratici da gestire e contemporaneamente risolverebbero forse anche qualche problema di quorum.

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attachicon.gifConcorso Exo 1.jpg

Exonumia ... almeno credo, non sono molto pratico di questa sezione.

Regalatami da mia madre inizio 2013 e ricevuta dal nipote avv. Maurizio Ulrich-Bansa ai tempi.

Si tratta del padre del noto numismatico, professore e studioso Barone Oscar Ulrich poi Bansa (Bansa è stato aggiunto in seguito e viene da una discendenza tedesca). Trattasi di medaglia di accesso alle strutture dell'Ippodromo di San Siro, in metallo dorato e smalto prodotto dalla Gioielleria Giacomo Ravasco

Troppo forte Picchio..

anche nell'Exonumia sei attivo !!

Sei un grande, sapevo della vastità dei tuoi interessi numismatici e non ma addirittura che ti dessi a ll'ippica :P

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Ciao @R.E.IN.SENA ,

certo molto volentieri! Non sono mai stato a Veronafil.... ma dimmi, come mai ti interessa così tanto vederla? Ah... ho capito, collezioni Siena!!

Si :)

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Secondo me non va in Exonumia la medaglia di Picchio ma nel settore Medaglie, se ce ne è uno, ancora devo leggere il Regolamento del Concorso in effetti.

Molto bella la medaglia @@picchio, complimenti.

Domani posterò le mie monete/medaglie, ultimi acquisti e/o regali di questo assurdo anno appena passato... :rolleyes:

Tornata a casetta riprendo possesso del mio pc e delle mie foto e partecipo anche io al Concorso...ciao a tutti. Giò :D

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Concordo con Aulisio che la distinzione tra categoria "ra^me" e categoria "altri" non ha molto senso come cercavo di far capire nei miei interventi precedenti.

Posso capire una cetegoria "AU" ed una "AG" ma distinguere tra monete in rame e altri materiali, maxime per l'Antico, ha davvero poco senso .

L'oricalco (lega di rame e zinco) usato per i dupondi, dove lo mettiamo ? E il potin utilizzato per le monete celtiche ?

L'elettro (lega di oro e argento ) lo mettiamo nell'oro (se è piu' giallo) , nell'argento (se è piu' bianco) o a rigore lo mettiamo tra le "altre " ?

Ma anche nelle "moderne/Contemporanee" vi sarebbe qualche problema : i rubli in platino dove devono andare ?

E le emissioni in palladio (esistono) fatte da qualche minuscolo stato dove vanno classificate ?

Tre categorie per ogni classe (AU, AG e "rame e altri materiali") probabilmente sarebbero piu' pratici da gestire e contemporaneamente risolverebbero forse anche qualche problema di quorum.

Mea culpa; nella mia immensa ignoranza non sapevo che per le antiche non esistesse il rame come lo si intende per le monete tipo i tornesi. Io un pò il sentore l'ho avuto visto che non ne vedevo arrivare nessuna moneta, ma poi quando arrivo il tondello del post 154 moneta classificata come rame mi sono detto che si esistessero le monete in rame.

Ora cosa si può fare o incorporiamo rame con altri materiali, oppure consideriamo come rame tutte le leghe dove é presente il rame e sotto altri mettiamo quelle dove non vi è. Secondo voi come sarebbe meglio? Può succedere però, se incorporiamo le due categorie, che vi siano utenti che concorrano con due monete, visto che hanno postato sia in rame che in altri, noi stiamo cercando di fare una "concorso" più equo possibile, sperando cosi di non creare malumori, ma ripeto mi assumo tutta le responsabilità, quindi possiamo fare che gli utenti che postano in questa categoria, ma solo in questa, possano postare due monete, e quindi chi ha già postato si in rame che in altri materiali, non può più postare altre monete mentre chi ha postato solo in una delle due potrà postare una seconda moneta, mi sembra cosi di dare le stesse possibilità a tutti.

Abbiamo aggiornato il catalogo, a questo proposito ringrazio @@Littore per l'enorme sforzo che sta facendo per creare le tabelle, siamo arrivati al post 509 utente piergi00.

Buona notte a domani.

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complimenti per l'ottimo andamento ... e non siamo ancora alla scadenza <!

credo non sia difficile verificare se vi siano utenti che abbiano postato nella categoria "rame" e anche nella categoria "altre", con i dati alla mano poi si puo' analizzare la situazione e prendere una decisione equa. Personalmente suggerirei di semplificare le cose il piu' possibile per avere delle classi il piu' possibile lineari.

Anche per il medioevale , non ha grandissimo senso separare il rame dalla mistura. Nel caso di monete di Luni avremmo addirittura il piombo come materiale, impensabile creare una classificazione separata, meglio assimilare tutto ad una categoria "altri" con monete in lega, mistura e altri materiali tutti assieme. Naturalmente questo è solo il mio pensiero.

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Troppo forte Picchio..

anche nell'Exonumia sei attivo !!

Sei un grande, sapevo della vastità dei tuoi interessi numismatici e non ma addirittura che ti dessi a ll'ippica :P

potrei stupirti .... con altre amenità simili :)

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Ecco la mia seconda proposta.

  1. Autorità emittente; Impero Romano: Commodo 190 d.C.
  2. Valore nominale; Sesterzio
  3. Peso; gr. 23,73
  4. Diametro; mm 32
  5. Metallo; Oricalco
  6. Descrizione del dritto; Testa dell' Imperatore Commodo a destra con corona d'alloro M COMMOD ANT P FELIX AVG BRIT P P.
  7. Descrizione del rovescio; Liberalitas stante di fronte, il capo volto a sinistra, tiene abacus e cornucopia LIBERAL AVG VII P M TR P XV IMP VIII COS VI SC..
  8. Descrizione del taglio;
  9. Catalogazione; RIC 563. C. 320
  10. Note storiche e numismatiche. Da maneggiare con moderazione per i numismatici deboli di cuore :lol: L'uso prolungato provoca palpitazioni specie in concomitanza con la visione de "Il Gladiatore" (*). Da un'asta del Settembre 2013

(*) Nota più che altro di colore, dato che il pur appassionante film contiene numerosi falsi storici, ad esempio un Commodo senza barba e un gladiatore che scatena... "l'inferno" .

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Modificato da vickydog
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Buongiorno a tutti, inizio con la mia categoria preferita: Exonumia.

Vi mostro un bellissimo gettone in argento:

Emesso in occasione del 54° Salone Internazionale dell'Automobile di Torino del 1972, Autorizzazione Intendenza di Finanza di Torino n. 26188 23/10/1972. Il gettone fu autorizzato alla circolazione solo nello spazio adibito all'Esposizione, dove poteva essere speso per un valore di 2.000 Lire

Valore : 2000 Lire Gettone

Peso: g. 14,88

Diametro: mm 32,7

Metallo: Argento 800

Descrizione del dritto:

In legenda "Un Salone d'Argento" " Buono per L. 2.000 ." - Al centro una figura quadrilobata contenente un'automobile inizi secolo 1900/fine 1800

Descrizione del rovescio:

in legenda "54° Salone Internazionale dell'Automobile" "1972 Torino" aut. Intendenza di Finanza di Torino n. 26188 23/10/1972

Al centro il Palazzo delle Esposizioni, ex Palazzo della Moda

http://it.wikipedia.org/wiki/Torino_Esposizioni

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Modificato da giovanna
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Monete contemporanee (dal 1800 a Oggi).

Autorità emittente: Regno d'Italia - Umberto I (1878-1900)

Valore nominale: 2 lire I tipo 1884

Peso: 10 g.

Diametro: 27 mm

Metallo: Ag (835/..)

Descrizione del dritto: UMBERTO I testa nuda volta a destra. Sotto al collo la firma dell'incisore (SPERANZA)

Descrizione del rovescio: stemma sabaudo contornato da rami di alloro e dal valore (L • 2) e sormontato dalla stella d'Italia. In basso a ore destra il segno di zecca.

Descrizione del taglio: Il motto FERT per tre volte, alternato a rosette e nodi sabaudi.

Catalogazione ( facoltativa ): Gigante 28; MIR 1101 d

Note storiche e numismatiche ( facoltative ). Tiratura: 4.500.000, Zecca di Roma. Emessa con Regio Decreto n. 4514 del 30 IX 1879 che ne stabilisce le impronte. L'anno in cui fu coniata questa moneta scoppiò un'epidemia di colera che si diffuse in tutta Italia, colpendo particolarmente la città di Napoli (più di 7000 decessi) che fu visitata dall'8 al 12 settembre dal Re e da alcuni ministri per portare conforto alla popolazione. Durante l'epidemia era a Napoli anche il medico svedese Axel Munthe che raccontò la sua esperienza nell'opera "Letters from a mourning city" (Lettere da una città dolente).

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Modificato da Littore
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Mi piace molto questa iniziativa, ringrazio @@fabione191 per la segnalazione, e mi complimento con lui per il lavoro che sta facendo col catalogo, così come mi complimento con tutti gli amici di questo forum per le monete postate.
L'unico motivo che mi impedisce di contribuire concretamente a questa discussione è che avrei inserito la moneta da 5 euro del Vaticano (sede vacante 2013) ma vedo che mi hanno già preceduto :)
Continuerò sicuramente a seguire l'evolversi della discussione, per poi dare il mio semplice contributo da "votante" :)

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Certamente si può dare un apporto al Concorso in tanti modi, ovviamente presentando una moneta o semplicemente con un intervento come quello di Don Corleonem, ma anche semplicemente leggendo e fra una settimana ovviamente votando e qui ci sarà da divertirsi in tutti sensi....

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Supporter

Categoria : Exonumia

Autorità emittente : Ente Fiera Messina

Valore nominale : Lire 5.000

Anno : 1976

Peso : 10 gr.

Diametro : 22 mm.

Metallo : Argento

Taglio : Liscio con inciso: ES IMP. BOLLO ART. 15 D.P.R. 26 10 72 N° 642

D/ : 37° FIERA DI MESSINA - L. 5.000 - F M dentro ruota alata - 2 punzoni (100AR)(800) 1976

R/ : (Riproduzione Tetradramma di Messina - 461/396 a.C.)
Lepre in corsa e piccola testa - scritta: :Greek_Mu: :GreeK_Sigma: :GreeK_Sigma: :Greek_Alpha: :Greek_Nu: I :Greek_Omicron: :Greek_Nu:

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Modificato da nikita_
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Grazie a tutti per l'apprezzamento al mio gettone, ecco la mia seconda, categoria Monete Moderne, questa affascinante monetina mi è stata regalata il giorno del Convegno NIP a Marzo 2013 a Roma da Christian Andreani, lo ringrazio ancora moltissimo per la sua gentilezza e generosità :give_rose:

  1. Autorità emittente - Ivan IV, detto "Il Terribile", granduca di Mosca e zar di Russia (1530-1584)- zecca di Mosca
  2. Valore nominale - Denga
  3. Peso - gr 0,34
  4. Diametro- non posso misurarla è impacchettata :search:
  5. Metallo- argento
  6. Descrizione del dritto - Ivan IV a cavallo in posa da battaglia con in pugno la spada
  7. Descrizione del rovescio - iscrizione in cirillico
  8. Descrizione del taglio- liscio
  9. Note storiche e numismatiche:

Dall'Enciclopedia Treccani on-line:

Ivan IV il Terribile (russo I. Vasil´evič Groznyj) granduca di Mosca e zar diRussia. - Succedette al padre, il granduca Vasilij III (1479-1533), a tre anni. Incoronato zar nel 1547 (primo a fregiarsi di tale titolo), riorganizzò il sistema militare e l'amministrazione, rafforzando il potere centrale a scapito di quello nobiliare (boiari). La conquista delle capitali tatare Kazan´ (1552) e Astrachan´ (1556) estese il dominio russo all'intero corso del Volga. Meno successo ebbero i tentativi espansionistici nel Baltico, dove I. fu sconfitto anche a causa del tradimento di alcuni boiari (1564). In seguito a ciò - servendosi dell'opričnina, guardia dello zar elevata a nobiltà territoriale - diede vita a una sanguinosa repressione contro i boiari.

VITA E ATTIVITÀ

Figlio (1530-1584) del granduca Vasilij III, mortigli da bambino i genitori, visse i primi anni - formalmente, dal 1533, sul trono - in mezzo alle lotte dei boiari, divisi fra i partiti degli Šujskij e dei Belskij, ma uniti nella volontà di tenerlo soggetto ai loro voleri. Nel 1543, a 13 anni, dopo essersi creato un seguito di fedeli, cominciò a mettere a morte i boiari più potenti e riottosi, cosicché, quando (1547) cinse la corona di zar, si era già assicurato un potere senza limiti. In politica interna, I. IV cominciò subito a riordinare il sistema militare, l'amministrazione ecclesiastica e quella locale, rendendo più agile l'esercizio del potere secondo quelli che erano i suggerimenti del cosiddetto consiglio eletto, diretto dal principe Kurbskij. In politica estera, con la presa di Kazan´ (1552) e quella di Astrachan´ (1556), la Russia estese il suo dominio a tutto il corso del Volga. Si volse quindi al Mar Nero, e già stava per ottenere un decisivo successo, quando (1558) diresse i suoi sforzi verso il Baltico, dove la secolarizzazione dell'Ordine Teutonico gli offriva l'occasione per sottomettere la Livonia e aprirsi uno sbocco su quel mare. Di fronte al pericolo di essere sottomesse a I. IV, la maggior parte delle città della Livonia passarono sotto il controllo della Polonia-Lituania o della Svezia, creando due nuovi fronti di guerra. Ad alcune sconfitte militari si aggiunse (1564) il tradimento di alcuni boiari, fra cui Kurbskij, passati dalla parte dei Polacco-Lituani. I. IV decise allora di stroncare definitivamente il potere dei boiari, e, come primo atto, costituì una propria guardia del corpo (opričnina) che elevò a nobiltà terriera con la concessione di terre e città tolte ai boiari. Con essa I. IV compì in quasi 10 anni una sanguinosa repressione, che, con le sue 4000 e più vittime, diminuì fortemente il potere dei boiari, impedendo che essi mettessero radici feudali. La lunghezza della guerra di Livonia e la sconfitta subìta a opera del khān di Crimea, Devlet Girej, che giunse a incendiare Mosca (1571), lo indussero ad alleggerire il peso dell'opričnina e a riconciliarsi con i boiari, tracciando un limite fra i territorî facenti parte della zemščina (o amministrazione territoriale, cioè dei boiari), e quelli dipendenti, attraverso l'opričnina, direttamente dallo zar. Questa politica di pacificazione non sottrasse I. IV alle sconfitte da parte di Stefano Báthory, re di Polonia, e degli Svedesi che (1581) presero Narva. Solo la mediazione del papa, che inviò il gesuita Possevino, condusse la Moscovia a una tregua con la Polonia (1582). Nel 1583 I. IV concluse una pace onerosa con la Svezia, rinunciando a tutto il litorale del Golfo di Finlandia. Nel complesso il regno moscovita uscì stremato sia dalla guerra di Livonia, sia dal duro regime dell'opričnina, e solo la conquista della Siberia a opera di Ermak (1581) attenuò sul momento la penosa impressione di sconfitta.

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Modificato da giovanna
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:shok: ....intrigante monetina.......!... :) ....complimenti per la presentazione e spiegazione....!!... :good: ....cari saluti di parte mia........!!...A+... :)

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Terzo post, sezione Medaglie.

Questa bellissima Medaglia mi è stata regalata dal mio carissimo amico Jagd a Gennaio 2013 che ringrazio sempre ed ancora per la sua gentilezza, amicizia e generosità :give_rose:

La Medaglia è stata incisa da Cabral Antunes

  1. Autorità emittente - Cabral Antunes, famoso incisore Portoghese contemporaneo, ha lavorato anche per il Vaticano
  2. Valore nominale - medaglia commemorativa
  3. Peso - gr 436
  4. Diametro- mm 99
  5. Metallo- bronzo
  6. Descrizione del dritto - in alto la scritta "Pedro ed Ines", sottostanti le due figure dei sovrani in un abbraccio affettuoso che fa intuire l'amore che li legava.
  7. Descrizione del rovescio - in basso la scritta "Imortais do amor" (amore immortale), sopra vi è la firma dell'incisore. La scena si svolge nella Sala del Trono dove Alfonso IV decise di far uccidere la bella Ines
  8. Descrizione del taglio- liscio
  9. Note storiche e numismatiche: dal sito "Mammagiramondoblogspot.it

La leggenda di Pedro I ed Ines di Castro

Nel 1340 il principe ereditario Pedro si innamorò della bella Ines di Castro, una "semplice" dama di compagnia. Alfonso IV, suo padre vietò in modo assoluto al figlio di sposarla e temendo che il legame con la donna, imparentata con la corona di Castiglia, potesse pregiudicare l'autonomia del Portogallo, la bandì dal palazzo.

Pedro, troppo innamorato di Ines per dare ascolto al padre, sposò la sua bella, nascondendola poi in una tenuta di campagna nei pressi di Coimbra.
Il sovrano purtroppo scoprì il sotterfugio e convinto dai consiglieri di corte, fece uccidere la povera sposa.
Il dolore per la perdita di Ines rese Pedro folle e, una volta salito al trono, fece strappare il cuore ai responsabili dell'assassinio dell'amata. Poi, riesumatone il corpo, incoronò come sua Regina il cadavere nel Monastero di Santa Cruz ed obbligò i cortigiani a baciare la sua mano che ormai in un evidente stato di decomposizione.
Oggi Ines e Pedro riposano vicini, nelle splendide tombe del Monastero di Alcobaca...

https://www.google.it/search?q=cabral+antunes&rls=com.microsoft:en-US&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=9aTNUs_mKdSAyQPGtICoDw&ved=0CFgQsAQ&biw=1280&bih=699

:blush: :blush: :blush: :blush: ...whaaaa!...mahhhh?.. :blush: ...ma che emozione.........!!!!.... :blush: :blush: ........ :give_rose: :give_rose: :give_rose:

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Stati Uniti - Trade Dollar 1875

Argento 900

Diametri mm 38 - grammi 27,18

D/ -La Libertà seduta - IN GOD WE TRUST- data 1875

R/ - Aquila- Trade Dollar - United States of America

Dollaro per il commercio è stato progettato per l'uso nel commercio internazionale con l'Asia, specialmente in Cina.

Prodotto dal 1873 al 1885, il dollaro commercio 1875 è stato progettato da William Barber, incisore capo al momento.

Come molte altre monete, si fece del 90 per cento d'argento e 10% rame.

La moneta raffigura l'immagine della libertà seduta su una balla di cotone con una corona sul capo. Con la mano destra tiene un ramo d'ulivo. Il retro del dollaro commercio ha un'aquila con tre frecce negli artigli a sinistra e un ramo d'ulivo nella destra. Il bordo del dollaro commercio 1875 è zigrinato

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