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IGNORED

CONCORSO " LA PIU' BELLA 2013 "


Risposte migliori

Inviato

Autorità emittente: Regno di Spagna

Valore nominale: 1 Peseta

Anno: 1937

Peso: 5 grammi

Diametro: 23 mm

Metallo: Ottone

Descrizione del dritto: Testa femminile rivolta verso sinistra con dicitura circolare "Repvblica Espanola"

Descrizione del rovescio: Grappolo d'uva con vite

Descrizione del taglio: Rigato

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Inviato

Categoria:
Monete contemporanee - altri materiali

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Autorità emittente: Sarawak
Valore nominale: 1 Cent
Diametro: 29 mm.
Peso: 9,50 gr.
Metallo: Rame
Anno di emissione: 1887
Zecca: Birmingham
Tiratura: 1.605.000
Contorno: Liscio

Raffigurato al dritto il Rajah Charles Brooke

Questo paese tutt'ora fa parte dello stato federato della Malesia.

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Inviato

E siamo a 56..., vediamo se tutti o il più possibile, riescono a lasciare anche un solo segno, non necessariamente ripeto deve essere una moneta importante, pregiata, può essere anche una moneta comunissima a cui siete semplicemente legati.... , potrebbe essere significativo sotto vari punti di vista,

Mario


Inviato

Sez. Antiche ( ho già mostrato un argento e un bronzo. Manca un oro ed eccolo)

  1. Autorità emittente; Valentiniano III 425/455
  2. Valore nominale; Solido s.d. Ravenna
  3. Peso; 4,49 gr.
  4. Diametro; 21 mm.
  5. Metallo; AU
  6. Descrizione del dritto; D N PLA VALENTI NIANVS P F AVG Busto a destra diademato corazzato e drappeggiato.
  7. Descrizione del rovescio; VICTORIA AVGGG esergo COMOB in campo R V L’Imperatore stante di fronte regge lunga croce con la d. e vittoria che lo incorona con la s. e poggia il piede d. su un serpente dal volto umano.
  8. Descrizione del taglio;liscio
  9. Catalogazione; RIC 2010
  10. Note storiche:

    Flavio Placido Valentiniano III, fu imperatore romano d'Occidente dal 425 alla sua morte.

    Divenne imperatore dopo la morte di Onorio regnando per trent'anni. Dal 425, Valentiniano III divenuto ufficialmente augusto all'età di sei anni, riuscì a governare con l'aiuto dello zio Ezio. Nel 437 sposò la figlia di Teodosio II ,Licinia Eudossia, ma il potere rimase ancora nelle mani dello zio.

    Per difendere la Gallia da Burgundi e Bagaudi Ezio chiese l’aiuto degli Unni ai quali dovette cedere la Pannonia. I Visigoti si insediarono in Aquitania e di lì invasero la Spagna.

    La figura di Ezio si indebolì e Valentiniano lo accusò di tradimento e lo fece uccidere. La carica di Magister Militum gli venne chiesta dal Senatore Petronio Massimo, cui l’imperatore aveva insidiato la moglie, ma Valentiniano rifiutò. Petronio Massimo decise di farlo uccidere e il 16 marzo 455 due sciti che avevano combattuto con Ezio e ora facevano parte della scorta lo pugnalarono al Campo Marzio.

    Con la morte di Ezio era scomparso l'uomo forte che avrebbe potuto difendere l'impero dai pericoli esterni (pochi mesi dopo i Vandali misero a saccco Roma). Ventun’anni dopo si dissolse l’Impero d’Occidente.

  11. post-8209-0-77942900-1387718136_thumb.jp post-8209-0-65497000-1387718167_thumb.jp
Inviato

Quest'anno ho comprato pochissimo...e in ogni caso ho comprato solo monete antiche e tutte d'argento, quindi concorrerò solo con una moneta... :D Inserisco questa perché oltre ad essere simbolica per il periodo nel quale è stata coniata, è la mia prima moneta di Augusto!!

Proveniente da Jean Elsen

Monete antiche:

  1. Autorità emittente: l'Imperatore Ottaviano Augusto - Zecca di Brindisi/Roma, 29-26 a.C.
  2. Valore nominale: Quinario
  3. Peso: 1,67g
  4. Diametro: 15mm
  5. Metallo: Argento
  6. Descrizione del dritto: CAESAR IMP VII; Testa di Ottaviano (Augusto) rivolta verso destra.
  7. Descrizione del rovescio: ASIA RECEPTA; Una Vittoria, drappeggiata, in piedi rivolta verso sinistra su di una cista mistica circondata da due serpenti. Nella mano destra tiene una ghirlanda, nella sinistra un ramo di palma.
  8. Descrizione del taglio: ---
  9. Catalogazione: RIC I, 276; BMC 647; CLM 454.
  10. Note storiche e numismatiche: Ho comprato questa moneta perché appartenente alla serie di Augusto da me preferita. Quella, appunto, della zecca pugliese a seguito della vittoria ad Azio. Con la vittoria su Marco Antonio e Cleopatra, Augusto, sancì il suo potere in tutto quello che di lì a breve sarebbe stato chiamato Impero. Al centro del rovescio si può vedere una Cista Mistica, simbolo utilizzato pochi anni prima nel rovescio di un Cistoforo coniato per circolare in Asia, di...indovinate chi? Marco Antonio con Ottavia (sorella di Augusto, sposa di Antonio). :D

post-7356-0-95164000-1387718903_thumb.jp post-7356-0-53711500-1387718907_thumb.jp

Dal vivo è anche molto più carina.

Mirko

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Inviato (modificato)

Sez. Antiche ( ho già mostrato un argento e un bronzo. Manca un oro ed eccolo)

  1. Autorità emittente; Valentiniano III 425/455
  2. Valore nominale; Solido s.d. Ravenna
  3. Peso; 4,49 gr.
  4. Diametro; 21 mm.
  5. Metallo; AU
  6. Descrizione del dritto; D N PLA VALENTI NIANVS P F AVG Busto a destra diademato corazzato e drappeggiato.
  7. Descrizione del rovescio; VICTORIA AVGGG esergo COMOB in campo R V L’Imperatore stante di fronte regge lunga croce con la d. e vittoria che lo incorona con la s. e poggia il piede d. su un serpente dal volto umano.
  8. Descrizione del taglio;liscio
  9. Catalogazione; RIC 2010
  10. Note storiche:

    Flavio Placido Valentiniano III, fu imperatore romano d'Occidente dal 425 alla sua morte.

    Divenne imperatore dopo la morte di Onorio regnando per trent'anni. Dal 425, Valentiniano III divenuto ufficialmente augusto all'età di sei anni, riuscì a governare con l'aiuto dello zio Ezio. Nel 437 sposò la figlia di Teodosio II ,Licinia Eudossia, ma il potere rimase ancora nelle mani dello zio.

    Per difendere la Gallia da Burgundi e Bagaudi Ezio chiese l’aiuto degli Unni ai quali dovette cedere la Pannonia. I Visigoti si insediarono in Aquitania e di lì invasero la Spagna.

    La figura di Ezio si indebolì e Valentiniano lo accusò di tradimento e lo fece uccidere. La carica di Magister Militum gli venne chiesta dal Senatore Petronio Massimo, cui l’imperatore aveva insidiato la moglie, ma Valentiniano rifiutò. Petronio Massimo decise di farlo uccidere e il 16 marzo 455 due sciti che avevano combattuto con Ezio e ora facevano parte della scorta lo pugnalarono al Campo Marzio.

    Con la morte di Ezio era scomparso l'uomo forte che avrebbe potuto difendere l'impero dai pericoli esterni (pochi mesi dopo i Vandali misero a saccco Roma). Ventun’anni dopo si dissolse l’Impero d’Occidente.

  11. attachicon.gif425.455 Valentiniano III d.jpg attachicon.gif425.455 Valentiniano III r.jpg

L'anno scorso rimasi affascinato dalle monete che postasti, anche quest 'anno stai presentando tondelli di tutto rilievo, fattore che denota la tua enorme passione, e la cura nella scelta degli esemplari, penso che tra un pò potrai aprire un piccolo gabinetto numismatico, visto anche come i tuoi interessi spaziano da epoche periodi e località più disparate. Grazie per presentarci le tue "bambine"

Modificato da fabione191
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Inviato

Quest'anno ho comprato pochissimo...e in ogni caso ho comprato solo monete antiche e tutte d'argento, quindi concorrerò solo con una moneta... :D Inserisco questa perché oltre ad essere simbolica per il periodo nel quale è stata coniata, è la mia prima moneta di Augusto!!

Proveniente da Jean Elsen

Monete antiche:

  1. Autorità emittente: l'Imperatore Ottaviano Augusto - Zecca di Brindisi/Roma, 29-26 a.C.
  2. Valore nominale: Quinario
  3. Peso: 1,67g
  4. Diametro: 15mm
  5. Metallo: Argento
  6. Descrizione del dritto: CAESAR IMP VII; Testa di Ottaviano (Augusto) rivolta verso destra.
  7. Descrizione del rovescio: ASIA RECEPTA; Una Vittoria, drappeggiata, in piedi rivolta verso sinistra su di una cista mistica circondata da due serpenti. Nella mano destra tiene una ghirlanda, nella sinistra un ramo di palma.
  8. Descrizione del taglio: ---
  9. Catalogazione: RIC I, 276; BMC 647; CLM 454.
  10. Note storiche e numismatiche: Ho comprato questa moneta perché appartenente alla serie di Augusto da me preferita. Quella, appunto, della zecca pugliese a seguito della vittoria ad Azio. Con la vittoria su Marco Antonio e Cleopatra, Augusto, sancì il suo potere in tutto quello che di lì a breve sarebbe stato chiamato Impero. Al centro del rovescio si può vedere una Cista Mistica, simbolo utilizzato pochi anni prima nel rovescio di un Cistoforo coniato per circolare in Asia, di...indovinate chi? Marco Antonio con Ottavia (sorella di Augusto, sposa di Antonio). :D

Mirko

Lo dici a me io ho solo contemporanee argento e rame qualcosa di carino in metallo vile c'é pure ma niente più

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Inviato

Mi associo al pauso per @@rorey36 che indubbiamente ci sta tutti trainando con l'entusiasmo, la competenza e le belle monete !

Ma tanti vedo che sono " i traini importanti ".... sarete tutti determinanti e di aiuto, aiuto poi che sarà per la numismatica in generale perché credo e ho sempre pensato che queste kermesse diventino poi " un grande spot " per la numismatica in genere.

Pensate al bene che possiamo fare, se tra i tanti lettori che ci sono, ci sarà quello che dirà perché no....e se poi sarà un giovane, meglio ancora, dalle monete passerà poi all'approfondimento, allo studio, alla storia, alla cultura e di questo ne abbiamo proprio molto bisogno, quindi che lo spot diventi sempre più grande, tutti insieme.....

Mario

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Inviato

Salve! Per la sezione antiche-argento, ho scelto questo denario. Il motivo è che, a mio parere, presenta una elevata qualità artistica, a dispetto delle limitate dimensioni del tondello, sia al dritto sia, soprattutto, al rovescio: la figura e il cavallo sono eseguiti abilmente, notevole la resa dello svolazzare del mantello di Settimio Severo.

- Autorità emittente: Settimio Severo (193-211 d.C.)

- Valore nominale: Denario, zecca di Roma

- Peso: 3,16 gr.

- Diametro; 18,68 mm.

- Metallo: Ar

- Descrizione del dritto: L SEPT SEV AVG IMP XI PART MAX, Busto laureato a destra.

- Descrizione del rovescio: PROFECT AVGG FEL, L’Imperatore in abiti militari su cavallo

rampante a destra, tiene una lancia

- Catalogazione: RIC 138, Cohen 576

- Notizie storiche: Questa tipologia venne coniata su aurei e denari tra il 198 e il 200 d.C. per annunciare il viaggio della famiglia imperiale in Siria ed Egitto, a seguito delle vittorie riportate contro in Parti da Settimio Severo.

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Inviato

Autorità emittente: Ducato di Milano Filippo II di Spagna (1556-1598)
Valore nominale: Scudo d'oro del sole (tipologia senza il sole al diritto)
Peso: 6,551 gr.
Diametro: 27,17 mm.

Contorno: liscio
Metallo: Oro
Descrizione del dritto: (s) PHILIPPVS • REX • ETC' • in cerchio lineare: testa barbuta e radiata a sinistra.
Descrizione del rovescio: Rv: (d) MEDIO - LANI • D• in cerchio lineare: stemma ovale inquartato, con le aquile e le bisce non coronate, sormontato da corona, da cui escono due rami di palma di olivo.
Catalogazione: e Crippa cfr 8 diritto e Crippa cfr 7 rovescio. MIR Milano 305 D/ 304 R (descrizione incompleta)
Millesimo senza data , Zecca di Milano

Note: Variante inedita, al diritto dello scudo d’oro senza il sole è associato il rovescio del tipo con il sole, cioè con le aquile non coronate.

Nota personale: mia soddisfazione poter aggiungere un tassello alla storia numismatica della propria città. Ho scelto questa moneta, acquistata quest'anno, ne per la conservazione, ne per l'ipotetico valore commerciale piuttosto che per la rarità, ma unicamente per il contributo numismatico che può dare allo studio relativo agli accoppiamenti dei coni tra le due tipologie dello scudo d'oro con il sole.

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Inviato (modificato)

Buona Domenica

Repubblica di Venezia - Doge Alvise Mocenigo II (1700-1709)

Ottavo di scudo della croce (17 ½ soldi)

Peso: gr. 3,63

Diametro: mm. 27

Metallo: Argento

D/: ALOYSIVS • MOCENICO • DVX • VE • ; croce formata da foglie di cardo con una rosa al centro accantonata da quattro foglie di vite; il tutto in un cerchio di perline.

R/: SANCT • MARCVS • VENET• ; leone in soldo in uno scudo ornato di foglie; il tutto in un cerchio di perline;

All'esergo 17 ½ (con evidente salto di conio)

Montenegro 2247; Gamberini 1193; Papadopoli 17.

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Saluti

luciano

Modificato da 417sonia
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Inviato

Autorità emittente: Zecca di Firenze

Valore nominale : Pezza della rosa

Peso : Gr. 25.961

Diametro : mm 43,05

Taglio :Liscio

Riferimenti :C.N.I. 102 - MIR 66/13

D/ COSMVS. III. D. G. M. DVX. ETRVRIAE. Stemma poligonale in cartella ad intagli e volute, sormontato da corona con giglio in mezzo.

In esergo data 1718

R/ GRATIA OBVIA VLTIO QUAESITA (la benevolenza è spontanea la punizione è ricercata) Due piante di rose fiorite,intrecciate. In esergo + LIBVRNI +

Note bibliografiche da " IL LINNGUAGGIO DELLE MONETE" di Mario Traina

Moneta coniata a Firenze, Livorno non ebbe mai zecca.

Con questa impresa ( il motto venne ideato dal bibliotecario del granduca Francesco Rondinelli), Ferdinado II lanciò un messaggio ai suoi nemici: come la rosa,nonostante la sua grazia e bellezza (GRATIA OBVIA), ha le spine che la proteggono contro chi vuole rovinarla (VLTIO QVAESITA) cosi il granduca,pur essendo di animo buono,non avrebbe esitato a rintuzzare qualsiasi offesa( Galeotti 1930,P243) Altri con minor fondamento riferiscono il motto a Livorno.

Note personali: quando la osservo da vicino,e toccandala delicatamente con mano, trasmette un energia indescrivibile.

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Inviato

sob.... quanto t' invidio.... la bava sta gocciolando dal divano.... un giorno ne possiedero' una anche io.... e forse riusciro' a provare emozioni identiche !!

complimenti !!!!!


Inviato

Buonasera,

sono già diversi giorni che cerco la moneta migliore da proporre. Lo ammetto, tutte le volte che entro in questa discussione e vedo i pezzi proposti.... provo quasi soggezione!!! Complimenti sia agli organizzatori per l'ottima iniziativa sia ai vari collezionisti, avete dei pezzi a dir poco strepitosi!!

Ora veniamo alla mia umile monetina......

- CATEGORIA: monete moderne (dal 1500 al 1800d.c.)

- Autorità emittente: Granducato di Toscana (1569 - 1859); Ferdinando III di Lorena, primo periodo (1790 - 1801)

- Valore nominale: 1 soldo

- Peso: 1,84 g

- Diametro: 21 mm

- Metallo: mistura

- Descrizione del dritto: (da sinistra) FER • III • A • A M • D • ETR • 1791 stemma di forma cuoriforme coronato e partito Lorena, Austria e Toscana fra due rami d'alloro decussati

- Descrizione del rovescio: in cartella ornata SOLDO

- Descrizione del taglio: liscio

- Catalogazione: rif. CNI tav. XXX, 17 id 7; GAL. X; MONT. 152; PUCCI 23; MIR 411

- Note storiche e numismatiche: Ferdinando III di Lorena, figlio di Pietro Leopoldo e di Maria Luisa di Borbone, salí al trono del Granducato di Toscana nel 1790 quando il padre Pietro Leopoldo fu richiamato al trono dell'Impero Austriaco dopo la morte del fratello imperatore Giuseppe II. Il periodo in cui regnò fu abbastanza agitato politicamente, seguí le riforme portate avanti dal padre anche se cercò di limitarne alcuni eccessi malvoluti dal popolo. Cercò di restare neutrale alla tempesta succeduta alla Rivoluzione Francese ma fu costretto ad allearsi alla coalizione antirivoluzionaria dall'Inghilterra che minacciava di prendere Livorno, cosí l'8 ottobre del 1793 dichiarò guerra alla Repubblica Francese. Ciò non ebbe però effetti pratici ed anzi, il Granducato fu il primo stato a ristabilire le relazioni con Parigi nel 1795. Tutto questo però non tenne la Toscana fuori dall'invasione Napoleonica, nel 1796 le armate francesi occupavano Livorno e Napoleone entrò a Firenze nello stesso anno. Nel 1799 Ferdinando III fu quindi costretto all'esilio a Vienna e nel 1801 abdicò. Rientrò a Firenze nel 1814 dopo la caduta di Napoleone e dal Congresso di Vienna ottenne l'annessione al Granducato dei Reali Presidi e del Principato di Lucca e Piombino. Inizia quindi il suo secondo periodo al trono del Granducato di Toscana (Restaurazione del Granducato). Morí a Firenze il 18 Giugno 1824 a causa della malaria contratta durante la bonifica della Maremma e della Valdichiana nella quale si impegnò personalmente. Gli succedette al trono il secondogenito Leopoldo II.

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Inviato

Ho visto indubbiamente delle " gemme " e ringrazio vivamente chi le ha postate, indubbiamente siete dei grandi divulgatori.

Rispetto all'anno scorso poi, grazie allo schemino di Fabione abbiamo delle precise e attente descrizioni che possono essere utili per tutti anche come esempio.

Ma certamente da alcuni grandi " must " della numismatica che ho visto ora non possiamo prescindere, ma a volte anche da una moneta povera, anche svilita, abbiamo tanti dati ed emozioni e lo dice uno che si è " sempre emozionato " per dei denari di Pavia o di Lucca.

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Inviato

Non so voi ma io sto cercando di scremare tra le varie monete quelle che possono, per me, concorrere con i capolavori che ho fisto finora; ma è davvero difficile scegliere tra due monete sapendo che una delle due non potrà pertecipare :pardon:


Inviato

Non so voi ma io sto cercando di scremare tra le varie monete quelle che possono, per me, concorrere con i capolavori che ho fisto finora; ma è davvero difficile scegliere tra due monete sapendo che una delle due non potrà pertecipare :pardon:

Postale entrambe :)


Inviato (modificato)

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Modificato da alessandr0

Inviato (modificato)

Autorità emittente: Zecca di Firenze

Valore nominale : Pezza della rosa

Peso : Gr. 25.961

Diametro : mm 43,05

Taglio :Liscio

Riferimenti :C.N.I. 102 - MIR 66/13

D/ COSMVS. III. D. G. M. DVX. ETRVRIAE. Stemma poligonale in cartella ad intagli e volute, sormontato da corona con giglio in mezzo.

In esergo data 1718

R/ GRATIA OBVIA VLTIO QUAESITA (la benevolenza è spontanea la punizione è ricercata) Due piante di rose fiorite,intrecciate. In esergo + LIBVRNI +

Note bibliografiche da " IL LINGUAGGIO DELLE MONETE" di Mario Traina

Moneta coniata a Firenze, Livorno non ebbe mai zecca.

Con questa impresa ( il motto venne ideato dal bibliotecario del granduca Francesco Rondinelli), Ferdinado II lanciò un messaggio ai suoi nemici: come la rosa,nonostante la sua grazia e bellezza (GRATIA OBVIA), ha le spine che la proteggono contro chi vuole rovinarla (VLTIO QVAESITA) cosi il granduca,pur essendo di animo buono,non avrebbe esitato a rintuzzare qualsiasi offesa( Galeotti 1930,P243) Altri con minor fondamento riferiscono il motto a Livorno.

Note personali: quando la osservo da vicino,e toccandala delicatamente con mano, trasmette un energia indescrivibile.

28lthfm.jpgo0o65k.jpg

Palesossi

Modificato da alessandr0
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Inviato (modificato)
Categoria: MONETE MODERNE


Filippo V 1702


Autorità emittente: Regno di Napoli

Valore nominale: 1/2 Ducato

Peso: g 11

Diametro: mm 32,6/33,5

Metallo: Argento


Dritto:

PHILIPP.V.D.G..REX.HISP.ET.NEAP - Busto del re a destra - sotto IM


Rovescio:

HILARITAS. VNIVERSA - Globo terrestre illuminato dal sole - A destra AG/A - In basso la data 17 02


Taglio: Liscio

Catalogazione: MIR 310 PR/1


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Modificato da Sanni
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Inviato
Autorità emittente: Regno di Napoli

Valore nominale: Carlino (10 Grana)

Peso: g 2,3

Diametro: mm 20,2

Metallo: Argento


Dritto:

CAR.III.D.G..REX.HISP.ET.NEAP, Busto del Re a dx, sotto IM


Rovescio:

FIDE.ET..ARMIS, Stemma coronato, a sx AG/A, sotto la data 17 07.


Taglio: Liscio

Catalogazione: P.R. 1/...; MIR 316 (... non riportata)


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Questa monetina, tra quelle in mio possesso, è quella che più mi affascina. Il regnante ha il volto sorridente e la protome leonina sulla spalla. Al momento ne ho trovate in rete solo due e non è riportata sul MIR, perciò la presento nella speranza che ne escano altre, anche in conservazione migliore.


... per il momento basta. :blum:

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Inviato (modificato)

OFF - TOPIC non vale in quanto acquistata nel 1994.

Regno di Napoli Carlo d’Asburgo arciduca d’Austria, 1707-1734. I periodo: (1707-1711)

Carlino 1707 Napoli Argento grammi 2,188 diametro 20,01

D/ CAR•III• REX• - HISP • ET • NEAP • testa laureata e busto paludato a destra, sotto •[iM]•

Rv: FIDE • ET - ARMIS• stemma coronato, in basso 17 - 07

Moneta Rarissima.

Spink & Tai Zurigo Asta 52 n. 1232 26/10/94

Pannuti Riccio 2 MIR 316

Nota: Unica moneta battuta come Carlo III poi Vi d'Asburgo

I cataloghi la classificano per Molto Rara, incluso il MIR, a mio giudizio assai meno frequentemente appare di monete date per R3.

Il conio è lo stesso dell'esemplare di Sanni con l'eccedenza di metallo nel campo al rovescio.

Modificato da picchio
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Inviato (modificato)

attachicon.gifSanni.jpg

OFF - TOPIC non vale in quanto acquistata nel 1994.

Regno di Napoli Carlo d’Asburgo arciduca d’Austria, 1707-1734. I periodo: (1707-1711)

Carlino 1707 Napoli Argento grammi 2,188 diametro 20,01

D/ CAR•III• REX• - HISP • ET • NEAP • testa laureata e busto paludato a destra, sotto •[iM]•

Rv: FIDE • ET - ARMIS• stemma coronato, in basso 17 - 07

Moneta Rarissima.

Spink & Tai Zurigo Asta 52 n. 1232 26/10/94

Pannuti Riccio 2 MIR 316

Nota: Unica moneta battuta come Carlo III poi Vi d'Asburgo

I cataloghi la classificano per Molto Rara, incluso il MIR, a mio giudizio assai meno frequentemente appare di monete date per R3.

Grandeeeeeeeee .... grazie Picchio. Questa è la terza che vedo. :good: :yahoo:... catturata!

Modificato da Sanni

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