mero mixtoque imperio Inviato 15 Dicembre, 2013 #1 Inviato 15 Dicembre, 2013 (modificato) Questo ordine trascritto da Vincenzo Lazari nel XIX secolo nello studio probabilmente in possesso di tutti i numismatici, compresi queli digiuni in materia, certifica il fatto che le monete di Napoli e l'Aquila battute in oro ed argento siano uscite da queste due zecche con le iniziali del maestro di zecca, dall'epoca di Ferdinando I in poi. Di conseguenza le monete prive delle iniziali, emesse - reitero - da questo periodo in poi, non possono essere uscite da queste due zecche. Se questo concetto elementare e documentato è chiaro per tutti, allora possiamo cominciare a chiederci dove siano state coniate le monete senza sigle... Qui chiudo per sempre. Modificato 15 Dicembre, 2013 da mero mixtoque imperio
francesco77 Inviato 15 Dicembre, 2013 #2 Inviato 15 Dicembre, 2013 L editto di Terracina lo conosco dal 1994 da quando ebbi ľonore di consultare per la prima volta il testo di Bernareggi. Lo stesso documento è presente nel mio articolo sulla classificazione del dritto e del rovescio nelle monete napoletane. Come vedi sei arrivato troppo tardi. Io ti dico invece che anche le monete senza sigle vennero coniate a Napoli. Grazie per il gentile confronto.
Gaetano95 Inviato 15 Dicembre, 2013 #3 Inviato 15 Dicembre, 2013 Ipotizziamo per assurdo che le monete senza sigla non siano attribuibili ne a Napoli ne a l'Aquila..dove sta scritto PER CERTO che siano state coniate a Lanciano? 1
mero mixtoque imperio Inviato 15 Dicembre, 2013 Autore #4 Inviato 15 Dicembre, 2013 Ipotizziamo per assurdo che le monete senza sigla non siano attribuibili ne a Napoli ne a l'Aquila..dove sta scritto PER CERTO che siano state coniate a Lanciano? Lanciano è la zecca personale degli Aragonesi. La città è nominata tale da Alfonso e dai suoi successori e ogni sovrano fino al 1640 conferma la zecca a Lanciano. Battere per il sovrano significa coniare con i suoi stemmi "nudi".
mero mixtoque imperio Inviato 15 Dicembre, 2013 Autore #5 Inviato 15 Dicembre, 2013 L editto di Terracina lo conosco dal 1994 da quando ebbi ľonore di consultare per la prima volta il testo di Bernareggi. Lo stesso documento è presente nel mio articolo sulla classificazione del dritto e del rovescio nelle monete napoletane. Come vedi sei arrivato troppo tardi. Io ti dico invece che anche le monete senza sigle vennero coniate a Napoli. Grazie per il gentile confronto. Vent'anni dovrebbero essere sufficienti per capire quello che c'è scritto!
Gaetano95 Inviato 15 Dicembre, 2013 #6 Inviato 15 Dicembre, 2013 Lanciano è la zecca personale degli Aragonesi. La città è nominata tale da Alfonso e dai suoi successori e ogni sovrano fino al 1640 conferma la zecca a Lanciano. Battere per il sovrano significa coniare con i suoi stemmi "nudi". È scritto o no da qualche parte che a Lanciano si battevano monete senza sigle? Non ha risposto a questa mia domanda..finché non mi fa vedere un documento che lo attesta a mio parere le sue sono solo ipotesi 2
mero mixtoque imperio Inviato 15 Dicembre, 2013 Autore #7 Inviato 15 Dicembre, 2013 (modificato) Se era scritto da qualche parte, la indovinava anche mia figlia di 4 anni, ma se la mette su questo piano non è nemmeno scritto che siano state battute a Napoli. Modificato 15 Dicembre, 2013 da mero mixtoque imperio
Gaetano95 Inviato 15 Dicembre, 2013 #9 Inviato 15 Dicembre, 2013 Se era scritto da qualche parte, la indovinava anche mia figlia di 4 anni, ma se la mette su questo piano non è nemmeno scritto che siano state battute a Napoli. Bene, per me la discussione può dirsi conclusa. Non avevo bisogno di altro ;) 3
petronius arbiter Inviato 21 Luglio, 2014 #10 Inviato 21 Luglio, 2014 Bene, per me la discussione può dirsi conclusa. Non avevo bisogno di altro ;) Andava bene così, perché avete voluto riaprirla e scatenare le solite polemiche che non interessano il forum? ho ripulito la discussione, e adesso la chiudo io. petronius 1
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