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Risposte migliori

Inviato

Ciao a tutti,

mi trovo alla ricerca di un testo, studio, articolo o trattato relativo al significato (o presunto tale)delle lettere puniche sulle monete in bronzo coniate in Sardegna e Sicilia.

Infatti sulle monete bronzee appaiono spesso (oltre a simboli) lettere dell'alfabeto punico singole o in coppia (tipo: beth, gimel, aleph ecc.).

Mentre nelle emissioni in argento siciliane le lettere formano una parola o frase di senso compiuto nelle emissioni in bronzo (piccolo, medeio, grande che sia) no.

Chiedo gentilmente il vostro aiuto in merito perchè l'attribuzione della lettera a una zecca non mi convince, penso altrimenti che soprattutto le lettere si riferiscano a "un messaggio" cartaginese in un dato momento storico alle popolazioni delle province.

Grazie mille.


Inviato (modificato)

la prima scansione che ti allego è relativi a libri di costo abbordabile che ti possono dare le risposte che cerchi.

post-32362-0-43592200-1387050319_thumb.j

La scansione sopra riporta due libri(monografie) del Ministero dei beni Culturali

e altri due del comune di Milano (Civiche Raccolte Numismatiche) uno del 1979 e l'altro del 1976

le quattro scansioni che ti allego sotto, in progressione, sono state riprodotte dalle pagine del volume del 1976 del Comune di Milano.

parte prima

post-32362-0-15681400-1387050569_thumb.j

parte seconda

post-32362-0-66333300-1387050626_thumb.j

parte terza

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parte quarta

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le quattro parti ti daranno un'idea di cosa è il significato delle lettere sulle monete puniche, dove ci sono.

NB: La parte terza e la quarta parte danno la risposta dei più recenti studi circa l'interpretazione delle significato delle lettere puniche sulle monete.

passo ad altra pagine per trasmettere il resto

Pietro

Modificato da corzanopietro

Inviato (modificato)

segue messaggio

questa scansioni sono riportate dalla Monografia Parte Seconda da pag 422

il libro evidenziato dal numero da me aggiunto

prima parte

post-32362-0-68744400-1387051392_thumb.j

seconda parte

post-32362-0-15290900-1387051430_thumb.j

PS:

La monografia Parte Prima è un libro di 150 pagine ricco di monete, descrizioni e testo di riferimento,con riferimenti bibliografici. il costo al tempo era di 50.000 lire del 1989

La monografia Parte Seconda è un libro di 100 pagine anche questo abbastanza ricco di contenuti. il costo al tempo era di 50.000 lire del 1992

Il libro del Comune di Milano, delle civiche raccolte numismatiche è del 1979 di 70 pag. comprese le ricche tavole e l'introduzione storico numismatica prettamente punica.. il costo non lo ricordo ma è dovrebbe essere allineato a quelli delle monografie

Il libro del Comune di Milano, delle civiche raccolte numismatiche è del 1976 di 140 pag. comprese le ricche tavole e l'introduzione storico numismatica, parte Punica e parte Sicula Punica. per il costo come sopra.

Le Monografie le trovi cercando i libri delll'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato; troverai anche altri libri di monete che periodicamente produce.

Non so dove abiti, nella galleria di Milano, vicino al duomo, c'è un'agenzia dello Stato che li vende.

Gli altri libri mi par di ricordare d'averli comperati dentro il Castello Sforzesco di Milano ove c'è un ufficio per la tutela della numismatica(mi pare si chiami cosi)

crepi l'avarizia, ti trasmetto un poco di bibliografia extra se vuoi qualche libro più corposo puoi cercare nella bibliografia che allego qui sotto.

post-32362-0-89999000-1387053117_thumb.j

buona serata

Pietro

Modificato da corzanopietro
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Inviato

Ciao Pietro,

grazie per la gentile risposta, le monografie di cui sopra sono già in mio possesso,non vi ho trovato soluzione alla mia domanda... la parte sicuramente più interessante è la tavola con l'ingrandimento delle lettere e relativi stili di conio a cura del Viola, utile sicuramente per decifrare le lettere aventi conio parziale e per evitare di catalogare presunti inediti (facile sulle puniche specie dalle mie parti.ah ah..). Stampo le scansioni del volume Comune di Milano e le leggo con calma..

Ho trovato uno studio analogo della Dott.ssa Manfredi che traduceva sui tetradrammi in argento siciliani, dove però, come detto, le singole lettere essendo raggruppate formano una parola di senso compiuto, quindi traducibile.

Molti sostengono che lettere, simboli e globetti stiano come carattere di zecca, personalmente condivido in parte questo credo, (globetti e palmette, astri radiati, spighe ), ma vorrei credere che le lettere singole o in coppia rappresentino qualcosa di diverso dal carattere di zecca (almeno che non coniassero moneta anche nelle navi!?).

Penso che le monete puniche in bronzo siano in assoluto le più misteriose tra tutte le monetazioni antiche.

Cordialmente, Diego.


Inviato (modificato)

ciao @@diegus75

ove indico che la parte terza e la parte quarta ti può dare la risposta mi riferisco alla quattro mezze pagine scansionate dal volume delle civiche raccolte del Comune di Milano del Dott. Aquaro.

del 1979.

se ti soffermi sulla quarta parte leggi chiaramente" ......al dubbio metodico se le coppie di lettere presenti sempre sulle monete delle città della Fenicia, e lette correttamente come abbreviazione dei nomi dei rispettivi sovrani (7), debbano in realtà essere viste , analogamente a quello che accade con le monete cartaginesi , come semplici indicazioni di emissioni.

non ho letto nulla sullle monete coniate sulle navi, ma sai bene che vi erano le officine monetarie al seguito delle armate che coniavano il "soldo" per i militari tra una battaglia e l'altra.

concordo con te che sulle monete puniche si è detto tutto ...quel poco che si sa....resta molto da confermare.

ti allego un'altra scansione di pezzi di articoli di autori vari ....interessanti.

post-32362-0-01513200-1387134970_thumb.j

ti invo anche la sottostante scansione di una libreria di Firenze che propone libri sulle monete Puniche .

post-32362-0-55486000-1387135711_thumb.j

i libri elencati sono molto pertinenti e seguono il filone della Prima e seconda Monografia che ti ho indicato e che mi dici che hai...come vedi i prezzi sono abbordabili.

PS: non so se coniavano sulle navi; Ie armate Puniche, in sicilia o dov'erano, disponevano di una "officina monetale al seguito" detta da campo; coniava monete "il Soldo" per i militari in riposo tra una battaglia e l'altra.

chiudo qui ciao

Pietro

Modificato da corzanopietro

Inviato

DE GREGE EPICURI

Quel che io ho sempre "sentito dire" (capisco che non è un gran riferimento bibliografico!) ma forse anche letto nella introduzione a volumetti vari di monete puniche (Acquaro? Guido? Piras? non ricordo)è che le lettere ed i simboli che si alternano sulle monete di bronzo, sia in Sicilia che in Sardegna, non indicano la zecca ma sono dei "controlli di emissione", cioè del volume e della seriazione temporale della produzione monetaria. Un po' come le marcature di conio (marques de coin, coin marks) delle monete romane repubblicane di un certo periodo, col loro sistema di lettere e/o simboli al diritto e/o al rovescio.

Il problema del mondo punico e dell'assenza di documentazione storica in proposito credo sia legato alla completa distruzione operata da Roma dopo la III Guerra Punica: se hanno buttato il sale sulle rovine di Cartagine, pensate che cos'avranno fatto dei documenti!


Inviato

ciao @@diegus75

ove indico che la parte terza e la parte quarta ti può dare la risposta mi riferisco alla quattro mezze pagine scansionate dal volume delle civiche raccolte del Comune di Milano del Dott. Aquaro.

del 1979.

se ti soffermi sulla quarta parte leggi chiaramente" ......al dubbio metodico se le coppie di lettere presenti sempre sulle monete delle città della Fenicia, e lette correttamente come abbreviazione dei nomi dei rispettivi sovrani (7), debbano in realtà essere viste , analogamente a quello che accade con le monete cartaginesi , come semplici indicazioni di emissioni.

non ho letto nulla sullle monete coniate sulle navi, ma sai bene che vi erano le officine monetarie al seguito delle armate che coniavano il "soldo" per i militari tra una battaglia e l'altra.

concordo con te che sulle monete puniche si è detto tutto ...quel poco che si sa....resta molto da confermare.

ti allego un'altra scansione di pezzi di articoli di autori vari ....interessanti.

attachicon.gifmonetazione punica.jpg

ti invo anche la sottostante scansione di una libreria di Firenze che propone libri sulle monete Puniche .

attachicon.gifaltri libri.jpg

i libri elencati sono molto pertinenti e seguono il filone della Prima e seconda Monografia che ti ho indicato e che mi dici che hai...come vedi i prezzi sono abbordabili.

PS: non so se coniavano sulle navi; Ie armate Puniche, in sicilia o dov'erano, disponevano di una "officina monetale al seguito" detta da campo; coniava monete "il Soldo" per i militari in riposo tra una battaglia e l'altra.

chiudo qui ciao

Pietro

Grazie Pietro,

ho letto le precedenti scansioni relative alla collezione milanese, Prof. Acquaro ipotizza che le lettere ,singole o in coppia, possano riferirsi anche alle iniziali del nome del regnante protempore o amministratori locali o controllori monetari. Mi pare una ipotesi abbastanza credibile.

Sono anche d'accordo sulla simbologia legata al messaggio politico evidente nella monetazione sardo punica (tre spighe, toro e spiga riferibile alla resistenza di Ampsicora verso i romani, le ribattiture di cavallo stante e palma sul retro. Quest'ultima emissione a rimarcare il dominio punico sulla Sardegna espressione di un simbolo, la palma, caratteristico della territorialità nord africana di Cartagine).

Pietro, grazie ancora cercherò di reperire il volume di Acquaro sulla collezione milanese, ciao.


Inviato

DE GREGE EPICURI

Quel che io ho sempre "sentito dire" (capisco che non è un gran riferimento bibliografico!) ma forse anche letto nella introduzione a volumetti vari di monete puniche (Acquaro? Guido? Piras? non ricordo)è che le lettere ed i simboli che si alternano sulle monete di bronzo, sia in Sicilia che in Sardegna, non indicano la zecca ma sono dei "controlli di emissione", cioè del volume e della seriazione temporale della produzione monetaria. Un po' come le marcature di conio (marques de coin, coin marks) delle monete romane repubblicane di un certo periodo, col loro sistema di lettere e/o simboli al diritto e/o al rovescio.

Il problema del mondo punico e dell'assenza di documentazione storica in proposito credo sia legato alla completa distruzione operata da Roma dopo la III Guerra Punica: se hanno buttato il sale sulle rovine di Cartagine, pensate che cos'avranno fatto dei documenti!

Ciao gp,

si in effetti non c'è nulla di documentato, appena qualche cronaca coeva alla distruzione di cartagine, segnalo in questo senso un bel libro di Richard Miles "Carthago Delenda Est" Mondadori Editore - sulla nascita, vita e morte della città che osò sfidare il potere di Roma. (Mazzoso ma molto interessante) !

Che dire... prendo atto degli assunti degli studiosi e rimango alla finestra come sognatore in attesa di un nuovo scoop su questa civiltà scomparsa.

Ciao e grazie.


Inviato

@@gpittini

@@diegus75

la sola cosa chiara è che non c'è niente che confermi le ipotesi sin qui prospettate.

La più accreditata è quella del Prof. Aquaro che non tutti condividono/confermano.

alla prossima con simpatia

ciao

pietro


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