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IGNORED

Datazione Ae Metaponto , restringiamo il campo


Lemonetiere1

Risposte migliori

Vorrei sottoporre alla vostra attenzione questo bonzo di Metaponto :

Da '' Magna Graecia coins '' :

http://www.magnagraecia.nl/coins/Lucania_map/Metapontion_map/descrMetaJ39-3.63.html

MetaJ39-3.63.jpg

Ora , la datazione viene data da Johnston al numero 39 come 350 - 250 a.C .

Secondo me , vista la simbologia , potremmo restringere il campo in soli 5 anni 335-330 , ma con molta probabilità attorno al 334 .

Sia l 'aquila che la corona di quercia sul dritto e poi il fulmine sul rovescio , sono tutti attributi comuni alle monete di Alessandro il Molosso .

Se si considera che quest'ultimo , secondo Tito Livio , venne in aiuto a Taranto contro i Lucani nel 335 e subito dopo dovette fermare le sue truppe a nord di Haeracleia , già assediata dagli stessi nemici , è verosimilmente plausibile pensare ad uno stato maggiore del Molosso proprio su Metaponto immediatamente dopo il suo arrivo in Italia .

D'altronde , sempre secondo Tito Livio , le sue spoglie , nel 330 vennero rimandate non a Taranto ma bensì a Metaponto , come se questa fosse la sua città , prima di essere rimandate in madrepatria.

Certo , tutto questo in sintesi e senza scartare altre possibilità tra cui quella che tale bronzo potrebbe essere stato coniato '' in memoria '' quindi successivo .

Pero' in questo caso dovremmo anche confrontare il peso di tale bronzo . la cui media è più vicina ai 4,5 gr contro i 3 gr circa di tutti gli altri bronzi successivi .

Saluti Lem

Modificato da Lemonetiere1
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Ipotesi interessante, solo che resta assai complessa la sistemazione, con sequenza relativa, dell'intera monetazione bronzea di Metapontum.

Lo studio più organico su questa monetazione:

A. Johnston, The bronze coinage of Metapontum, Essays in honour of Kraay/Lorkholm, p. 121-136

prevede per questa moneta, classificata al suo n. 39, al periodo 275-250 a.C. (assieme a numerose altre emissioni: Johnston 38 - 65, che potrebbero essere grosso modo raggruppate in 5 principali gruppi; cfr. Historia Numorum. Italy 2001, p. 140-141) e la studiosa ha ipotizzato un sistema di 4 denominazioni (p. 134).

Alla seconda metà del IV secolo a.C., quindi comprendendo anche il periodo di Alessandro il Molosso, sono attribuite invece le emissioni bronzee Johnston n. 25-37.

Non conosco bene la situazione dei ripostigli e dei contesti archeologici per una datazione più puntuale e dovrei rileggere il lavoro della Johnston per valutare meglio le sue ipotesi.

Sicuramente la tipologia di questo bronzo (che corrisponde anche a Historia Numorum n. 1674) sembra riallacciarsi alla figura di Alessandro il Molosso, sotto il quale furono emessi i distateri e stateri a nome del magistrato AMI.

Però questa tipologia può anche richiamarsi semplicemente a Zeus, ricordato in altro affine bronzo (Johnston 38) e non dimentichiamo che le varie emissioni bronzee del periodo 275-250 a.C. appaiono accomunate da un revival di miti greci, con numerosi simboli al rovescio (oltre alla canonica spiga di Metaponto) che si allacciano alla figurazione o attributo riportato al diritto.

Quindi, in questo caso, il fulmine e l'aquila di questo bronzo sono semplicemente attributi di Zeus e non di Alessandro il Molosso.

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Ipotesi interessante, solo che resta assai complessa la sistemazione, con sequenza relativa, dell'intera monetazione bronzea di Metapontum.

Lo studio più organico su questa monetazione:

A. Johnston, The bronze coinage of Metapontum, Essays in honour of Kraay/Lorkholm, p. 121-136

prevede per questa moneta, classificata al suo n. 39, al periodo 275-250 a.C. (assieme a numerose altre emissioni: Johnston 38 - 65, che potrebbero essere grosso modo raggruppate in 5 principali gruppi; cfr. Historia Numorum. Italy 2001, p. 140-141) e la studiosa ha ipotizzato un sistema di 4 denominazioni (p. 134).

Alla seconda metà del IV secolo a.C., quindi comprendendo anche il periodo di Alessandro il Molosso, sono attribuite invece le emissioni bronzee Johnston n. 25-37.

Non conosco bene la situazione dei ripostigli e dei contesti archeologici per una datazione più puntuale e dovrei rileggere il lavoro della Johnston per valutare meglio le sue ipotesi.

Sicuramente la tipologia di questo bronzo (che corrisponde anche a Historia Numorum n. 1674) sembra riallacciarsi alla figura di Alessandro il Molosso, sotto il quale furono emessi i distateri e stateri a nome del magistrato AMI.

Però questa tipologia può anche richiamarsi semplicemente a Zeus, ricordato in altro affine bronzo (Johnston 38) e non dimentichiamo che le varie emissioni bronzee del periodo 275-250 a.C. appaiono accomunate da un revival di miti greci, con numerosi simboli al rovescio (oltre alla canonica spiga di Metaponto) che si allacciano alla figurazione o attributo riportato al diritto.

Quindi, in questo caso, il fulmine e l'aquila di questo bronzo sono semplicemente attributi di Zeus e non di Alessandro il Molosso.

L'evidenza iconografica e lo stile fanno propendere per il III secolo; sono del parere di Acraf

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