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IGNORED

Denario di Naevius Balbus con Vittoria in triga


L. Licinio Lucullo

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http://www.lamoneta.it/topic/56520-la-bellezza-di-una-dea-che-ha-affascinato-roma/

http://www.lamoneta.it/topic/50803-venere-l%26%238217%3Bascesa-di-una-dea-nella-repubblica-di-roma/

Fortuna/Venere/Afrodite, trinomio di figure distinguibili ma, nel contempo, tra loro strettamente connesse, come attesta l'onomastica di Silla, Felix (amato dalla Fortuna) a Roma ed Epaphroditus (prediletto da Afrodite) in Grecia. Nella Venere sillana confluirono pragmatico materialismo romano e misterico trascendentalismo greco; tale polisemia ci è ben trasmessa anche da alcune pitture parietali pompeiane, ove Venus appare immensamente ricca di attributi, da lei direttamente portati ed a lei offerti da altre divine figure. Nell'anno in cui Silla si ritirò dalla scena pubblica, il 79, C. Naevius Balbus curò la coniazione di un denario con i tipi di Venere e Vittoria in biga. Essendo stata estirpata come un'erba dannosa, l'ideologia popolare era in quel frangente sopita e l'iconografia scelta dal magistrato monetale non può che essere intesa come un ulteriore omaggio alla dea ed alle vittorie ottenute dal suo prediletto. L'anno seguente tuttavia, l'ormai ex dittatore, spirò nella sua casa di Cuma.

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