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capolavori della zecca di Venezia


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buonasera a tutti,

non credo sia necessario ripetere quanto la zecca di Venezia abbia avuto una storia lunga e corredata da bellissimi capolavori, all'altezza di quella che è stata la repubblica di Venezia.

Centinaia e centinaia di anni di attività, doge dopo doge, la produzione di questa zecca ha dato vita a tipologie,disegni, tagli differenti.

Da qui la mia semplice domanda: perchè non creare una discussione nella quale ognuno di noi possa condividere la moneta tra l'immensa produzione Veneziana che preferisce, per stile artistico, storico, per quello che rappresenta, creando un insieme di foto, notizie e dettagli che mostreranno a tutti i piu grandi splendori, le piu belle opere che questa zecca è riuscita a imprimere nel metallo.

se vi va..

inizio io con questa stupenda osella (@@lucadesign85 credo sarà d'accordo con me:)) da 4 zecchini in oro, di Alvise Mocenigo II (1706) anno vii, che raffigura il leone di San Marco sopra una nave da guerra, eretto con spada e bandiera. "Emerge dalle acque sotto la guardia del Leone".

sperando di aver fatto cosa gradita e di poter ammirare altre monete,

thomas

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Modificato da defa92
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Buona serata

Eh, eh, mi piace questa discussione :blum:

Certamente le oselle, soprattutto quelle coniate da metà 600 e ancor più se in oro, si prestano bene a questa sfida; anche se Venezia, possiamo dirlo, non ha mai brillato per la "fantasia" iconografica delle proprie monete ordinarie, almeno rispetto a quanto hanno fatto tante altre zecche; beh, nel caso delle oselle ha creato dei veri capolavori.

Mi accodo anch'io con un osella "capolavoro"

post-21005-0-46329800-1386101950_thumb.j

Marcantonio Giustinian (1684-1688)

Osella in oro da 4 zecchini, Anno I° 1684

DEO DVCTA DVCE (Condotta sotto la guida di Dio) Veduta della Piazzetta di San Marco, le colonne ed il molo, con una galea in primo piano; in cielo un angelo che porta il corno ducale a casa Giustinian.

Saluti

luciano

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Bella discussione, sei partito da una cosettina.... :blum: , credo che parlare di monetazione di Venezia sia un obbligo riferirsi ai simboli di questa monetazione, San Marco, il Doge, il leone alato, per me Venezia è anche questo.

Certamente ci sarebbe da parlare dei grossi veneziani che cambiarono e innovarono la monetazione medievale, dovremmo parlare di monete d'oro, ducati, zecchini, le straordinarie dal punto di vista artistico oselle, dei veri gioielli di coniazione, degli scudi della croce, ma se devo scegliere, scelgo un ducato d'argento di Francesco Morosini ( 1688 - 1694 ) che rappresenta bene la simbologia veneziana.

Da Varesi 58, 2011, lotto 319

post-18626-0-81316300-1386102921_thumb.j

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grazie per i contributi, immaginavo non l'avreste lasciata scappare. :)

continuo con un altro piccolo contributo, una moneta che rappresenta i simboli di venezia, il leone, ma anche con un occhio alle grandi zone di interesse di Venezia, si tratta del tallero per il levante. a mio pare la raffigurazione del leone è davvero affascinante :)

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@@dabbene, bello il ducatello :pleasantry:

è tra le monete veneziane che preferisco :blum: nella sua iconografica c'è tutto ciò che, da secoli, identifica la monetazione veneziana; nel diritto il doge che rappresenta lo stato, che si inginocchia davanti al patrono San Marco; sottolinea la propria cattolicità pur rivendicando la propria religione di stato e non tollerando ingerenze da parte di Roma.

Nel rovescio il leone, rappresentante ancora lo stato, che ha le zampe posteriori sul mare e quelle anteriori sulla terra; rappresenta così Venezia che sorge dall'acqua e conquista la terra.

L'apoteosi della sintesi storica veneziana in pochi centimetri; stupendo.

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Buona serata

sempre restando nell'ambito della monetazione ordinaria, ecco un'altra bella moneta emessa dalla zecca veneziana. Moneta che ha un elevato simbolismo nella raffigurazione della Santa Martire Giustina; immagine che viene adottata per la prima volta sulle monete emesse sotto il dogato di Alvise Mocenigo I° e che verrà ripetuta di dogato in dogato, su varie tipologie di monete, fino al termine della Serenissima.

Il motivo è noto; il 7 ottobre 1571 è il giorno dedicato alla martire padovana Santa Giustina ed è proprio in questo giorno che Venezia, congiuntamente agli altri stati alleati, sconfigge i turchi nella battaglia navale di Lepanto. Si inneggia all'intercessione della Santa che ha permesso questa grande vittoria e subito viene eletta compatrona della città.

In questa postata si può vedere che la Santa, con il libro nella mano sinistra, la palma del martirio nella destra ed il pugnale che ne trafigge il cuore, è in primo piano ed alle sue spalle c'è uno scorcio di mare con due galee in navigazione ed ai margini laterali dell'orizzonte si scorgono due monti. Diversamente da questo tipo, talvolta, in alcune monete emesse successivamente, le galee sono rappresentate con due alberi.

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Ducatone da 124 soldi o Giustina minore

Doge Domenico Contarini (1659-1675)

mm. 40-42 gr. 27,48-28,10

saluti

luciano

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Buona serata

Permettetemi un salto carpiato, tanto da permettermi di introdurre un argomento "parallelo": l'osella di Murano.

Non sono capolavori di incisione monetale, è vero, non hanno nemmeno la forza espressiva delle tante immagini coniate nelle più blasonate oselle veneziane; certamente sono una formidabile testimonianza storica ed araldica del loro tempo e, soprattutto rappresentano un unicum.

Murano, infatti, fu la sola comunità, tra le tante veneziane, che ebbe il privilegio di coniare oselle, al pari di Venezia, e che annualmente, dai primi anni successivi al 1500, fino al 1796 accompagnarono la storia dell'isola.

Erano monete/medaglie in argento che, volendo, al pari delle oselle veneziane, potevano essere usate come denaro, poichè il loro valore era ragguagliato alla monetazione ordinaria. Ciò che ha impedito che questo avvenisse, è il numero esiguo di pezzi che annualmente veniva coniato; raramente, infatti, ha superato il numero di cento unità all'anno (e per pochi ulteriori esemplari).

Si conoscono anche alcuni esemplari in oro; anch'essi, come le oselle veneziane, erano ragguagliati per peso e valore allo zecchino.

Generalmente queste oselle restavano all'interno della cerchia delle famiglie importanti della comunità muranese; venivano spesso appiccagnolate e portate come ciondolo, oppure incastonate in gioielli o più semplicemente restavano all'interno dei patrimoni familiari e tramandate di generazione in generazione. E' questo il motivo per il quale è difficile vederne con tracce evidenti di circolazione.

Salvo le prime oselle muranesi, che riportavano al D/ il gallo simbolo di Murano ed al R/ il nome del podestà che ne commissionava il facimento e che ne autorizzava il donativo, le altre si contraddistinguono per la presenza, al D/ dello stemma del doge regnante sormontato dal corno dogale; subito sotto c'erano gli stemmi del podestà e del camerlengo e più sotto il gallo muranese; al R/ c'erano gli stemmi dei quattro deputati.

Un particolare singolare è che queste oselle furono sempre coniate a martello, anche quando ormai le oselle veneziane venivano coniate col torchio.

Di seguito un esemplare

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Osella muranese al nome del doge Francesco Morosini

Sotto gli stemmi del podestà Giacomo Barozzi e del camerlengo Federico Bigaglia

Dall'altro lato gli stemmi dei quattro deputati: Antonio dall'Acqua, Domenico Parmesan, Giacomo Pizzoccaro, Francesco Tonon.

Saluti

luciano

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Interessante questo aspetto più di nicchia delle oselle di Murano che potrebbe essere approfondito volendo ; bellissime quelle col gallo con il serpe in bocca, simbolo di Murano, un gallo a tutto campo al rovescio.

Probabilmente essendo rivolte a una stretta cerchia e in numero così ridotto furono fonte di tesaurizzazione, certamente pregevoli e ricercatissime.

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Le monete veneziane mi hanno sempre affascinato, anche perché trovo magnifica la rappresentazione del leone alato.

Contribuisco anch'io con l'immagine di un bellissimo ducatone appena entrato in collezione.

996075l.jpg

Non aggiungo altro alla dettagliata e precisa descrizione fatta da Luciano, se non che in questo caso cambia il Doge, Paolo Renier, ma la simbologia rappresentata è la medesima.

Un caro saluto,

Luca

Modificato da lucadesign85
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l'ultima moneta postata da Lucadesign85 e' veramente piacevole, purtroppo non riesco ad ingrandire la foto x apprezzarne a fondo tutti i dettagli, ma mi sembra un ducato spettacolare, complimenti.

Modificato da sixtus78
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Buona serata

Permettetemi un salto carpiato, tanto da permettermi di introdurre un argomento "parallelo": l'osella di Murano.

Non sono capolavori di incisione monetale, è vero, non hanno nemmeno la forza espressiva delle tante immagini coniate nelle più blasonate oselle veneziane; certamente sono una formidabile testimonianza storica ed araldica del loro tempo e, soprattutto rappresentano un unicum.

Murano, infatti, fu la sola comunità, tra le tante veneziane, che ebbe il privilegio di coniare oselle, al pari di Venezia, e che annualmente, dai primi anni successivi al 1500, fino al 1796 accompagnarono la storia dell'isola.

Erano monete/medaglie in argento che, volendo, al pari delle oselle veneziane, potevano essere usate come denaro, poichè il loro valore era ragguagliato alla monetazione ordinaria. Ciò che ha impedito che questo avvenisse, è il numero esiguo di pezzi che annualmente veniva coniato; raramente, infatti, ha superato il numero di cento unità all'anno (e per pochi ulteriori esemplari).

Si conoscono anche alcuni esemplari in oro; anch'essi, come le oselle veneziane, erano ragguagliati per peso e valore allo zecchino.

Generalmente queste oselle restavano all'interno della cerchia delle famiglie importanti della comunità muranese; venivano spesso appiccagnolate e portate come ciondolo, oppure incastonate in gioielli o più semplicemente restavano all'interno dei patrimoni familiari e tramandate di generazione in generazione. E' questo il motivo per il quale è difficile vederne con tracce evidenti di circolazione.

Salvo le prime oselle muranesi, che riportavano al D/ il gallo simbolo di Murano ed al R/ il nome del podestà che ne commissionava il facimento e che ne autorizzava il donativo, le altre si contraddistinguono per la presenza, al D/ dello stemma del doge regnante sormontato dal corno dogale; subito sotto c'erano gli stemmi del podestà e del camerlengo e più sotto il gallo muranese; al R/ c'erano gli stemmi dei quattro deputati.

Un particolare singolare è che queste oselle furono sempre coniate a martello, anche quando ormai le oselle veneziane venivano coniate col torchio.

Di seguito un esemplare

Osella Murano.jpg

Osella muranese al nome del doge Francesco Morosini

Sotto gli stemmi del podestà Giacomo Barozzi e del camerlengo Federico Bigaglia

Dall'altro lato gli stemmi dei quattro deputati: Antonio dall'Acqua, Domenico Parmesan, Giacomo Pizzoccaro, Francesco Tonon.

Saluti

luciano

Bellissimo ed interessante intervento, di un argomento che ammetto non conoscevo.. Non mi resta che andare ad informarmi e a leggere qualcosa a proposito!!!:)
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Le monete veneziane mi hanno sempre affascinato, anche perché trovo magnifica la rappresentazione del leone alato.

Contribuisco anch'io con l'immagine di un bellissimo ducatone appena entrato in collezione.

996075l.jpg

Non aggiungo altro alla dettagliata e precisa descrizione fatta da Luciano, se non che in questo caso cambia il Doge, Paolo Renier, ma la simbologia rappresentata è la medesima.

Un caro saluto,

Luca

Luca lo aspettavo il tuo contributo :) che dire, mi aspettavo qualcosa di veramente bello e non sono stato deluso!!! Davvero bellissima questa! Complimenti!! Più la guardo e più mi piace!!!

La figura del doge e altri particolari hanno una leggera ribattitura?

Modificato da defa92
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Salve a tutti...io sono nuovo nel campo numismatico e, specialmente per quanto riguarda la zecca di Venezia, sono un neofita totale...però mi capita spesso, guardando cataloghi di aste e siti vari, di imbattermi in queste monete e trovo che siano particolarmente belle ed affascinanti, un tipo di monetazione sicuramente accattivante! Avete pubblicato dei bellissimi esemplari e viene proprio la voglia di approfondire questo settore! :hi:

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Ciao Luca

bellissima moneta; è passato più di un secolo da quella che ho postato io di Domenico Contarini, e le differenze si vedono; eccome! L'iconografia è più dettagliata, precisa; i particolari sono meglio rappresentati e le proporzioni anche.

Complimenti.

saluti

luciano

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Eh, non potevo mancare a questa discussione "spettacolare"!

Contribuisco con alcune immagini che mi ero salvato nel 2010 dall'asta Genevensis: come può mancare in questa discussione lo "zecchino"?

E allora "capolavoro" tra i "capolavori" eccone qua non 1 solo ma addirittura 15!

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Eppoi, visto che tra gli amici ce n'è sicuramente uno a cui piacciono i "leoni" eccone qua uno un po' diverso (per quello che ne so io), sempre dalla stessa asta ecco una medaglia di Francesco Morosini, all'interno della corazza sulla spalla sinistra in primo piano c'è il segno dell'incisore GBT che non sembra conosciuto tra i massari veneziani.

Mah? Sarà stato un incaricato privato del doge?

Saluti

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Modificato da dizzeta
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Buona giornata

...qui si "pesta duro"....

Francesco Morosini, unico doge ad ottenere, in vita, un busto bronzeo che lo celebrasse, e celebrasse le sue vittorie nel Peloponneso; tanto da meritarsi anche il titolo di Peloponnesiaco.

Doge che non stette assiso sul suo trono, ma che comandò in prima persona l'armata navale per la riconquista delle città già in mano turche; tra le su conquiste: Modone, Argo, Nauplia ed altre.

Sulla medaglia si può vedere la corona di Morea ed il basone di comando, proprio del comandante d'armata. Il motto: "Queste le fidate insegne delle imprese"

Il Morosini, sempre impegnato in battaglie. morì infatti a Nauplia e solo successivamente, il suo corpo, fu traslato nella chiesa di S. Stefano a Venezia.

saluti

luciano

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Anche se non è il mio campo ho trovato sempre affascinanti alcune oselle per le raffigurazioni rappresentate. Una che mi ha colpito in modo particolare è quella con l'aquila (Venezia) che scaccia il drago (turchi) abbinata alla legenda RESISTIT IMPAVIDE.

http://www.mcsearch.info/record.html?id=121550

Modificato da fedafa
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Ciao Fabrizio,

molto bella l'osella che hai postato...e molto particolare. Ti sei chiesto che c'azzecca l'aquila in una moneta veneziana?

Se dovessimo inseguire il filo conduttore che attraversa la monetazione veneziana, avremmo visto più adeguato un leone alato e non un'aquila.

Spesso,un caso l'abbiamo visto ultimamente con l'osella postata da @@dabbene : http://www.lamoneta.it/topic/106541-a-proposito-delle-oselle-dei-dogi/page-4 , il doge riusciva a far inserire nelle oselle dei temi che lo identificassero; nella monetazione ordinaria era assolutamente vietato, ma nelle oselle lo si poteva fare (senza strafare)...un po' di autocelebrazione, diciamo.

La rosa postata in questa osella, richiamava chiaramente lo stesso fiore che era inserito nello stemma araldico dei Mocenigo e l'aquila posta su quella che hai richiamato tu?

Vale lo stesso principio; l'aquila era quella che campeggiava nello stemma della casata Valier; quindi non è Venezia che aggredisce il turco, ma il Valier

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Stemma araldico del Casato Valier

Un caro saluto

luciano

Modificato da 417sonia
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Visto che adoro le oselle ne posto qualcuna che ho ritratto a Palazzo Massimo quando effettuammo la visita nel ...non lo ricordo più...ma tanti tanti anni fa, forse nel 2007?

Eccone alcune tra le più belle che io abbia mai visto, in fondo la mia preferita, ciao e grazie per la bellissima discussione. Giò

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anche secondo me la migliore produzione in assoluto è l'osella con la rosa e il cielo stellato. Intanto è un soggetto "fumettistico" e poi è inusuale per l'epoca.

mi piace molto la giustina, quella del ducatone non dei sottomultipli, con mare e galee sullo sfondo (sono galee poi?)

non trovo molto "aggraziato"il soggetto dei multipli dei zecchini. Secondo me i soggetti di dritti e rovescio sono tagliati apposto per lo zecchino e vengono meglio stilizzati, mentre quando vengono ingranditi assumono via via sempre più particolari ma senza migliorare l'immagine.

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