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Inviato (modificato)

Posto qui in quanto mi sembra opportuno incanalarla come una segnalazione (abbastanza importante direi):

Medaglia per l'assedio di Gaeta del 1806.

E' un pò di giorni che mi sono ibattuto nella lettura di questo lavoro in Bollettino gennaio - dicembre 1940

http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1940c.pdf

Lo studio e la ricerca di notizie su questi incisori non è stata affatto facile ..... ma andiamo alla segnalazione.

Nel lavoro l'A. scirve che chiaramente le sigle apposte FF.C.S. sono degli incisori fratelli Costanza di Napoli....e sono daccordo in parte, cioè che l'incisione fosse loro non ci sono dubbi, ma sul fatto che fossero napoletani e sulle notizie che seguono (che evidenzio) per niente. :crazy:

Aggiungo che su moltissime medaglie i Fratelli Costanza usavano incidere il loro cognome per intero, anteponendo quasi sempre la FF, pochi i casi con il solo cognome ...... questa sarebbe l'unica medaglia, invece, in cui troviamo delle sigle FF.C.S. ma se FF. C. indica fratelli Costanza, cosa starebbe a significare la S ? non certamente le solite Fecit ecc. ecc.

SCULPSIT

Modificato da francesco77

Inviato

@@francesco77 ... inizialmente, anch'io ero fermamente convinto di questo, ma dopo aver letto qualcosa su di loro mi sono sorti forti dubbi.....

e poi nel 1806 SCULPISIT mi sembra molto ma molto strano, siamo molto indietro con i tempi....poi posso anche sbagliare sia chiaro.


Inviato

SCULPSIT

@@francesco77 ... inizialmente, anch'io ero fermamente convinto di questo, ma dopo aver letto qualcosa su di loro mi sono sorti forti dubbi.....

e poi nel 1806 SCULPISIT mi sembra molto ma molto strano, siamo molto indietro con i tempi....poi posso anche sbagliare sia chiaro.

@@francesco77 le discussioni nel forum nascono proprio con questo obiettivo, io sono sempre molto lieto e ben fiero di farlo; così facendo, anche se ogni tanto si incorre in qualche errore ma almeno proviamo, si possono intravedere nuove strade e soluzioni diverse da percorrere....detto questo, ti dicevo di SCULPSIT.......

La cosa di cui non riesco a capacitarmi (anche se devo dire fino a che non l'hai scritto tu e pensato io) è del significato della parola cioè "scolpì" ......vedi oltre al fatto che mi sembra fuori tempo, la parola la vediamo incisa dagli anni 30 in avanti, mi sembra anche alquanto stranissimo che questi Fratelli avessero queste capacità, ma mettiamo pure il caso che lo fossero ci sarebbe un pò da rivedere tutta la storia dei più grandi incisori della Napoli di quei tempi......

I documenti riportano che solo il Rega ed il Catenacci, in quegli anni, erano in grado di fare cose simili.......come mai di queste persone non ci è stato tramandato nulla !!!


Inviato

Ciao @@eracle62 .... grazie per la tua partecipazione............i documenti così dicono, la data al rovescio anche !!

Dimmi :) perchè la tua domanda, a cosa hai pensato ?

Grazie


Inviato

Purttoppo non posso dirti più di tanto, ma potrebbe avvalorarsi la tesi di una coniazione postuma, come d'altronde molte medaglia del''aria Italiana, gli eventi storici così travagliati di quegli anni costrinsero a procedere in tal senso.

Sto verificando una fonte, se avrò l'opportunità di chiarirla, sarò ben lieto di rendere partecipe tutti gli amici della sezione.


Inviato

@@eracle62 ... ma quanto postuma ?

I fratelli Costanza negli anni "30" sono deceduti entrambi ... e poi la medaglia reca inciso > FERDINANDUS IV

Comunque grazie se hai notizie fammi sapere.


Inviato

Io mi riferivo al decreto di emissione, e non ai fratelli Costanza...


Inviato

Dal mio archivio personale.

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  • Mi piace 1

Inviato

Dal mio archivio personale.

Questa è l'unica tavola che conosci della medaglia?


  • 3 settimane dopo...
Inviato

Articolo on line.

UNA MEDAGLIA VOTIVA DELLA REGINA MARIA AMALIA

Il 7 marzo 1741, Carlo di Borbone e la sua augusta consorte Maria Amalia si recarono a visitare la città di Bari: meta di questa visita era la Basilica di san Nicola, dove essi furono ricevuti dal gran priore Pietro Maria Carafa e dai canonici in sacri paramenti. Venerata la tomba di quel santo, i sovrani presero alloggio nel palazzo priorile e vi restarono tre giorni, durante i quali alle feste esterne s'alternarono quelle religiose della basilica dove più volte i sovrano scesero per assistere alle sacre funzioni e visitare il Tesoro, a quei tempi ricchissimo.

Dopo i tre giorni di visita, essi da Bari passarono a Bitonto: in appendice ad una cronaca manoscritta della celebre battaglia combattuta nei pressi di quella città, nel 1734 si dà notizia di questa visita: "L'anno 1741, in occasione che S.M. Cattolica con la Regina Amalia di Valburga sua Augusta Consorte venne in Bari a visitare il santuario di S. Nicolò, si portò in Bitonto ad osservare il Campo, dove si erano rese celebri le sue vittoriose armate.

Monsignor Barba allora vescovo di questa città, condusse le M.M.L.L. sopra una piccola chiesa campestre, detta S.Vito, ove avendo fatta ergere una magnifica tenda con la sua eloquente facondia fece loro conoscere la situazione del Campo, e narrò loro minutamente l'istoria di quella Battaglia, che li aveva resi padroni e vincitori di questo fortunato regno."

Che una speciale devozione abbiano avuto i sovrani a visitare la tomba di san Nicola di Bari, non c'è dubbio; tutto ci lascia credere che al celebre taumaturgo essi abbiano fatto speciali preghiere per la conquista del regno e che l'adempimento di un voto per l'ottenuta vittoria sia stato il motivo della loro visita a Bari. Quindi, oltre ad una grossa somma donata per il restauro della basilica, vollero arricchire il Tesoro con uno splendido ed artistico baldacchino con ostensorio di finissimo oro. "Questo fu un gran baldacchino di sodo argento, formato di due angioletti di quasi naturale altezza in atto di sostenere la corona, ed un ostensorio di finissimo oro tutto adorno di gemme, tra le quali sfolgoravano massimamente sei bianchi zaffiri di non ordinaria grossezza, che componevano i ricchi pendenti della regina medesima; la sfera di esso rappresentava un serto di spighe miste a grappoli d'uva rosseggiante tra verdi pampini, lavoro meraviglioso di smeraldi e rubini, e sovr'essa altri cinque rubini di bellezza e luce rarissimi disposti a croce" (fonte. Petroni G, Della storia di Bari (Napoli, 1858) vol. II, pag. 180.)

Per tale dono che costò ducati 5192 e fu lavorato a Napoli su disegno dell'artista Canevari, fu stabilito dal Capitolo di san Nicola, nella tornata del 12 ottobre 1742, che si eleggessero quattro deputati per formulare l'atto di ricevuta: " Essendo stato proposto come questo R.Capitolo deve legittimare l'atto della ricevuta del preziosissimo Baldacchino ed Ostensorio gioiellato, che dal Signore Preside Provinciale (marchese Cavaselice) in nome di S.M. dovrà offerirsi al nostro glorioso Santo in segno della sua DEVOZIONE SPECIALE, come ancora di dovere specialmente obbligarsi a quelli conservare in perpetuo per l'attestato suddetto ed in memoria di detta R.Munificenza, ecc."

Un documento più chiaro dell'esistenza di un voto da parte dei sovrani è l'iscrizione che il gran priore Carafa volle porre, a ricordo, nella stanza del palazzo priorile, dove essi dormirono nella loro dimora di Bari:

D.O.M.

AUGUSTIS HOSPITIBUS

CAROLO. BORBONIO ET M. AMALIAE

REG. OPTIMIS PIIS FELICIBUS

QUOD HUC VOTI CAUSA PEREGRE ADVENIENTES

NONI MARTII MDCCXLI

TECTUM HOCCE

MAIESTATE PIE SANCTEQUE DEPOSITA

MAGNI HOSPITES IMPLEVERINT , etc.

La medaglia qui postata si ricongiungerebbe direttamente con l'esito fortunato della battaglia di Bitonto e sarebbe una prima testimonianza della devozione per il santo di Bari ed un primo adempimento del voto fatto.

Questa medaglia è in bronzo: al dritto l'immagine di san Nicola in abito pontificale con mitra, croce pettorale, pastorale nella sinistra, mentre con la destra benedice alla latina, il santo ha a destra, nella parte inferiore, la conca con tre bambini resuscitati da lui. Ai lati della figura le lettere S(anctus) N(icolaus). Al rovescio: in alto la data 1736; nel centro la corona gigliata borbonica e intorno ad essa disposte in quadrato le lettere

M H

A D

che lette nel senso verticale, a me pare siano da interpretare come: M(aria) A(malia) H(ispaniarum) D(ucissa).

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  • 1 mese dopo...
Inviato

Ciao @@Jolly-Roger , buongiorno, vedo che sei on line, bentornato! Ci sei mancato! Sarei interessato a leggere qualche tuo commento, tutto ok? Come stai? :hi: :good:


Inviato

Ciao @@Jolly-Roger , buongiorno, vedo che sei on line, bentornato! Ci sei mancato! Sarei interessato a leggere qualche tuo commento, tutto ok? Come stai? :hi: :good:

Ciao Francesco, come va? Purtroppo il lavoro mi porta fuori sede per parecchio tempo ma cmq sono sempre operativo e seguo sempre le Vs.discussioni con grande interesse.

Un saluto ed a presto.


  • 1 mese dopo...
Inviato

caro francesco sono silvio il figlio di luigi ....... ho preso questo negativo potresti darmi qualche informazione? di cosa si tratta? serviva per stampare le medaglie? e quanto potrebbe valere? ciao grazie

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Inviato

caro francesco sono silvio il figlio di luigi ....... ho preso questo negativo potresti darmi qualche informazione? di cosa si tratta? serviva per stampare le medaglie? e quanto potrebbe valere? ciao grazie

Ciao Silvio, certo che conosco il tuo nick name, purtroppo si tratta di una placchetta metallica in incuso riguardante una medaglia austriaca per le nozze. VINDOBONAE è il nome dell'antica Vienna. Non rientra in nessun modo nella storia e nei fatti del Regno delle Due Sicilie.


  • 2 mesi dopo...
Inviato

Una segnalazione che non riguarda una medaglia inedita ma forse una notizia sì: il personaggio effigiato al dritto di questa medaglia della serie degli uomini illustri non è Archimede ma il re di Sparta Archidamo III. Come mai secondo voi nel 1830 l'incisore Vincenzo Catenacci commise un tale refuso? Vediamo se durante la visita al Museo Archeologico Nazionale di Napoli avete notato qualcosa, forse da una scultura in particolare capirete il perchè 180 anni fa qualcuno sbagliò. :help:

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  • 2 mesi dopo...
  • 1 mese dopo...
Inviato

Discussione evidenziata con lo slide show nella sezione medaglistica


  • 4 settimane dopo...
Inviato

Nel sito  www.ilportaledelsud.org sto provvedendo ad aggiornare alcune pagine web, in particolare sono stati inseriti on line e gratuitamente scaricabili, alcuni articoli di Panorama Numismatico e de Il Giornale della Numismatica di alcuni mesi fa. Qui di seguito il link, noterete nelle righe appena dopo la copertina rossa di PN del settembre 2014 alcuni articoli a firma Francesco Di Rauso, Pietro Magliocca, Fabrizio Arpaia e Mauro Persico in formato pdf. Scorrendo giù nella pagina troverete inoltre scaricabili l'articolo sulle medaglie borboniche del 1751 di PN del gennaio 2014 (cfr. copertina allegata) e la monografia sulle medaglie napoletane dell'Immacolata e Luigi Gonzaga de Il GdN del gennaio 2014 (cfr. copertina) allegata. http://ilportaledelsud.org/francesco_di_rauso.htm 


Ritengo opportuno riportare i link dei nuovi articoli on line inerenti le medaglie perchè in questi troviamo molte notizie ed esemplari inediti. Buona lettura a tutti!  :good:


 


http://ilportaledelsud.org/37-40%20Di%20Rauso%20Medaglia%201853.pdf


 


Questo appena inserito e pubblicato in PN di settembre 2014 riguarda le medaglie napoletane e papali del 1853 e l'argomento potrebbe interessare molto agli amici delle papali anche perchè è stata riportata per la prima volta la foto dell'esemplare senza la firma dell'incisore e con il fregio del cherubino.  @@fabio22  @@camerlengo  @@renzo1940   @@komodo

  • Mi piace 3

Inviato

 

Nel sito  www.ilportaledelsud.org sto provvedendo ad aggiornare alcune pagine web, in particolare sono stati inseriti on line e gratuitamente scaricabili, alcuni articoli di Panorama Numismatico e de Il Giornale della Numismatica di alcuni mesi fa. Qui di seguito il link, noterete nelle righe appena dopo la copertina rossa di PN del settembre 2014 alcuni articoli a firma Francesco Di Rauso, Pietro Magliocca, Fabrizio Arpaia e Mauro Persico in formato pdf. Scorrendo giù nella pagina troverete inoltre scaricabili l'articolo sulle medaglie borboniche del 1751 di PN del gennaio 2014 (cfr. copertina allegata) e la monografia sulle medaglie napoletane dell'Immacolata e Luigi Gonzaga de Il GdN del gennaio 2014 (cfr. copertina) allegata. http://ilportaledelsud.org/francesco_di_rauso.htm 

Ritengo opportuno riportare i link dei nuovi articoli on line inerenti le medaglie perchè in questi troviamo molte notizie ed esemplari inediti. Buona lettura a tutti!  :good:

 

http://ilportaledelsud.org/37-40%20Di%20Rauso%20Medaglia%201853.pdf

 

Questo appena inserito e pubblicato in PN di settembre 2014 riguarda le medaglie napoletane e papali del 1853 e l'argomento potrebbe interessare molto agli amici delle papali anche perchè è stata riportata per la prima volta la foto dell'esemplare senza la firma dell'incisore e con il fregio del cherubino.  @@fabio22  @@camerlengo  @@renzo1940   @@komodo

 

 

Qualche immagine a confronto tra il tipo tradizionale già noto e quello con il fregio del cherubino al rovescio.

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Inviato (modificato)

Questa invece è una riclassificazione molto importante riguardante le medaglie borboniche napoletane del 1751 pubblicata in PN del gennaio 2014, oltre all'individuazione del vero artista incisore Gaetano De Gennaro, è emersa la sola sigla G di quest'ultimo (e non De G. come riportato erroneamente nei testi finora consultati) e l'individuazione dell'edificio al rovescio ....... che si trova a 5 km da casa mia  http://it.wikipedia.org/wiki/Aversa   .  :rofl:  :rofl:   http://ilportaledelsud.org/disciplina_militare.htm 

Va poi precisato che la medaglia del 1751 finora creduta per la nascita del principe Ferdinando (futuro re Ferdinando IV di Napoli e III di Sicilia) è in realtà per lo stesso avvenimento militare, a onor del vero non esiste alcun documento dell'epoca che attribuisce questa medaglia ad una nascita.  

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Modificato da francesco77
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