Vai al contenuto

Risposte migliori

Inviato

P.S- aggiudicata a 650 Fr.Svizzeri


Inviato (modificato)

sfogliando un vecchio catalogo d'asta Kunst und Munzen di Lugano del 1976 nr 16 - fra le tante medaglie "napoletane" in vendita c'era questa in piombo che mi ha incuriosito in quanto non sapevo del fatto citato dalla medaglia

Scusate per l'immagine ma è quella che c'era sul catalogo

P.S- aggiudicata a 650 Fr.Svizzeri

Ciao @@profausto , grazie mille per la segnalazione, è una medaglia già nota ai molti, non si tratta di un'emissione borbonica perchè commemora ai posteri due sovversivi passati alla storia con i nomi di Agesilao Milano e il barone Francesco Bentivegna.

Sulle medaglie anti-borboniche feci una ricerca alcuni anni fà che venne pubblicata in Panorama Numismatico 239 del 2009 http://www.ilportaledelsud.org/medaglie_contro.htm , esse sono presenti anche nei testi di Ricciardi del 1930 e sul D'Auria del 2006, sebbene fossero emissioni contrarie ai Borbone Due Sicilie andrebbero a parer mio inserite in una collezione borbonica per via dell'avvenimento storico ma allo stesso tempo tragico. In collezione ho un esemplare in astuccio originale che presentava nel doppio fondo un foglietto manoscritto che attesta lo stesso come cimelio appartenuto a Carlo Pisacane in persona (cfr. immagine in articolo). La medaglia venne coniata molto probabilmente a Genova e sull'incisore mai nessuno è riuscito a sciogliere le sigle P.T.F. (vedi linea dell'esergo al rovescio) fino a quando consultandomi con un amico di Roma (un grande esperto di medaglie italiane) sono venuto a conoscenza dell'incisore Pietro Thermignon (Fecit), un artista già incisore di medaglie sabaude ed ampiamente documentato nei testi di medaglistica. http://www.lorioli.com/index.php?option=com_content&task=view&id=2179&Itemid=48

Questa notizia sull'incisore non è stata mai resa pubblica prima d'ora, siete i primi a saperlo, a questo punto si consiglia al curatore del catalogo Lamoneta @@fabio22 di aggiornare se possibile l'attribuzione della medaglia in questione al Thermignon http://numismatica-italiana.lamoneta.it/zecchieri/Thermignon%20Pietro

Ricordo a tutti che proprio a causa dell'attentato del soldato Agesilao Milano nel 1856 Ferdinando II portò avanti per anni una malattia legata al progressivo peggioramento di una ferita che lo terminò in una morte atroce e sofferente nel maggio 1859.

Che il nostro grande re riposi in pace!

Modificato da francesco77
  • Mi piace 1

Inviato

@@francesco77 ... Grazie per la dettagliata informazione.. :hi:


Inviato (modificato)

scusate l' :offtopic: ma volevo chiedere, visto che con Ferdinando II ancora in vita nessuno si sarebbe mai sognato di organizzare la spedizione dei 1000, si può dire che Agesilao Milano è uno dei padri dell'Italietta attuale?

Modificato da Eldorado
Awards

Inviato

scusate l' :offtopic: ma volevo chiedere, visto che con Ferdinando II ancora in vita nessuno si sarebbe mai sognato di organizzare la spedizione dei 1000, si può dire che Agesilao Milano è uno dei padri dell'Italietta attuale?

Forse sì. Ma è stata la condanna nostra e di quanto purtroppo si sa e si è detto sul "risorgimento italiano" .......... con Ferdinando II nessuno si sarebbe mai sognato di spostare le grandi acciaierie calabresi altrove. Caro Mario, tu conosci Mongiana e la sua storia ...... e la qualità dei metalli calabresi dell'epoca?


Inviato

Forse sì. Ma è stata la condanna nostra e di quanto purtroppo si sa e si è detto sul "risorgimento italiano" .......... con Ferdinando II nessuno si sarebbe mai sognato di spostare le grandi acciaierie calabresi altrove. Caro Mario, tu conosci Mongiana e la sua storia ...... e la qualità dei metalli calabresi dell'epoca?

Andiamo un po fuori topic comunque basta pensare al ponte sul Garigliano...

Awards

Inviato

Non sapevo esistesse anche in bronzo e in metallo bianco ; immaginavo ci fosse solo in piombo, sapete dirmi di più?


Inviato

Non sapevo esistesse anche in bronzo e in metallo bianco ; immaginavo ci fosse solo in piombo, sapete dirmi di più?

Ciao @@gionni980 , come ti ho scritto ieri (prima che vi fossero problemi tecnici nel forum e che si perdessero alcuni post), la medaglia del 1856 firmata dal Thermignon è nota al sottoscritto e su i vari testi solo in piombo, quindi a questo punto consiglierei a @@fabio22 di aggiornare la scheda, scrivendo magari una nota del tipo "esemplari di questa medaglia in altri metalli diversi dal piombo meritano conferma" http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME52H/90 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME57G/17 .

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

Chiedo venia per le foto, sono che non è professionale fotografare tondelli poggiati su una mano, ma è giusto per dare un po' di calore e colore alle immagini. In questo posto desidero mostrarvi le immagini provenienti dallo studio sulle devozionali borboniche coniate a Napoli durante il regno di Ferdinando II di Borbone. Perchè, vi domanderete, sono medaglie considerate borboniche e non semplicemente devozionali dato che al dritto e al rovescio vi sono raffigurati l'Immacolata Concezione e san Luigi Gonzaga? Nella ricerca pubblicata questo mese in Il Giornale della Numismatica 1 del gennaio 2014 sono stati pubblicati alcuni documenti del periodo 1854-1860 nei quali sono riportati gli ordini del re delle Due Sicilie per la coniazione delle medaglie del 1854 e 1857 note ai cultori di medaglistica come “medaglie per il colera del 1854” e “per omaggio del re Ferdinando II alla chiesa di san Matteo a Porta Nolana e al Lavinaio”, nei suddetti documenti sono citate le tirature per gli esemplari in ottone e in argento, le spese complessive per la loro coniazione e l'indicazione precisa di quale fosse il dritto (su quest'ultima trovo infatti corretta la classificazione di Eduardo Ricciardi del 1930, cfr. n. 211).

A parte le tante motivazioni di carattere devozionale che hanno spinto l'intera famiglia reale di Napoli a volere queste medaglie, desidero attirare la vostra attenzione sulla scritta che troviamo al rovescio “MUNIFICENTIA PRINCIPIS” (per la generosità/munificenza del principe), si tratta di un scritta inequivocabile che indica chiaramente chi fosse il committente di queste emissioni. Il re delle Due Sicilie è passato alla storia per mezzo di monete o di scritte epigrafiche, con i seguenti appellativi: “Ottimo Principe” e “Re Provvidentissimo” (cfr. ad esempio medaglie del 1846 per l'inaugurazione del tratto ferroviario Napoli-Caserta-Capua), il concetto che sto per esporre riguarda anche gli appassionati di monete borboniche, infatti, proprio nei tagli delle monete di medio e massimo modulo (1816 – 1859) troviamo la scritta PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS.

Il motto al rovescio di queste medaglie è un chiaro riferimento al re, a conferma di quanto scritto vi sono i documenti con lettere datate 11 settembre 1854, 11 settembre 1855 e lettera all'incisore Luigi Arnaud inviata in data 14 settembre 1855 dal principe Don Sebastiano di Borbone. Rammento a tutti che durante il regno dei Borbone le coniazioni ufficiali o di iniziativa privata effettuate in officine esterne alla zecca di Napoli, venivano decise sempre dal re, e soprattutto quando una medaglia riportava un esplicito riferimento al sovrano, in ogni caso era d'obbligo la massima disciplina e trasparenza durante le operazioni di produzione. Pensate che nel 1855 un tale Giuseppe De Gregorio fabbricante di bottoni di Napoli, per la coniazione delle medaglie del 1854 in onore di Giovanni Battista di Vico ebbe l'obbligo di dichiarare al ministero del Regno delle Due Sicilie, la tiratura di tali medaglie, l'uso da farsi e a chi vennero poi cedute, e solo dopo attente valutazioni venne autorizzato. http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1961_4.pdf

La medaglia che vedete sulla sinistra è quella già nota nei testi di medaglie, quella sulla destra è di conio differente sulla quale manca la firma dell'incisore ed è inedita, quest'ultima è nota al momento in soli due esemplari, con questi studi si cerca sempre di far conoscere ai lettori l'esistenza di medaglie e magari far venire fuori altri eventuali esemplari dimenticati negli angoli più remoti dei nostri mobili di casa.

Altra particolarità: la medaglia in ottone venne coniata in 6 mila esemplari, e 120 in argento (di cui 60 dorate) ….............. ma dove diamine si trovano tutte queste medaglie? Eppure quelle in ottone le avrò viste al massimo 4-5 volte in vent'anni, mentre in argento solo due volte (una nel 1998 ed una acquisita in maniera fortuita da un mio amico che gentilmente ha messo a mia disposizione la foto.

Cito i nomi di alcuni amici del forum con i quali parlai mesi fà di questa mia ricerca, se fabio22 desidera fare le schede, appena sarà possibile per lui, gli invierò le immagini e le varie didascalie. Grazie a tutti per l'attenzione.

@giangi75_it @@fabio22 @@borghobaffo

post-8333-0-49828100-1390932428_thumb.jp

post-8333-0-75039600-1390932460_thumb.jp

post-8333-0-47578000-1390932534_thumb.jp

post-8333-0-15994200-1390932565_thumb.jp

post-8333-0-24344800-1390932606_thumb.jp

post-8333-0-89140100-1390932636_thumb.jp

post-8333-0-58294500-1390932676_thumb.jp

Modificato da francesco77
  • Mi piace 1

Inviato

E questa è la medaglia completa in ottone firmata da Luigi Arnaud, dritto e rovescio.

post-8333-0-41873300-1390932836_thumb.jp


Inviato

Ed ora passiamo alle medaglie del 1751 oggetto di una ricerca pubblicata in Panorama Numismatico 291 del mese in corso. Spero di farvi cosa gradita postando le immagini inclinate dove si evince chiaramente la sigla G presente al dritto, si tratta di una segnalazione fatta per la prima volta nel suddetto articolo ed è attribuita chiaramente al maestro dei conii Gaetano De Gennaro, artista incisore ampiamente documentato tra i vari fascicoli dell'archivio di stato di Napoli e citato più volte negli studi di Pannuti e di Prota. Proprio nella ricerca di Michele Pannuti vi sono alcune documentazioni sul periodo in cui il buon Gaetano (figlio del ben più noto Giovanni Casimiro De Gennaro) ricoprì tale carica, a conferma di tutto ciò riporto anche le immagini di alcune once da 6 ducati del 1764 e 1765 (dove è presenta la sola G anzichè De G), anni in cui Gaetano fu maestro dei conii nella regia zecca di Napoli. http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1966.pdf

post-8333-0-82297700-1390933548_thumb.jp

post-8333-0-88096400-1390933550_thumb.jp

post-8333-0-28080900-1390933570_thumb.jp

post-8333-0-04539700-1390933591_thumb.jp


Inviato (modificato)

Ed ora passiamo alle medaglie del 1751 oggetto di una ricerca pubblicata in Panorama Numismatico 291 del mese in corso. Spero di farvi cosa gradita postando le immagini inclinate dove si evince chiaramente la sigla G presente al dritto, si tratta di una segnalazione fatta per la prima volta nel suddetto articolo ed è attribuita chiaramente al maestro dei conii Gaetano De Gennaro, artista incisore ampiamente documentato tra i vari fascicoli dell'archivio di stato di Napoli e citato più volte negli studi di Pannuti e di Prota. Proprio nella ricerca di Michele Pannuti vi sono alcune documentazioni sul periodo in cui il buon Gaetano (figlio del ben più noto Giovanni Casimiro De Gennaro) ricoprì tale carica, a conferma di tutto ciò riporto anche le immagini di alcune once da 6 ducati del 1764 e 1765 (dove è presenta la sola G anzichè De G), anni in cui Gaetano fu maestro dei conii nella regia zecca di Napoli. http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1966.pdf

Bravo Francesco......foto eccellenti, la G si vede benissimo; dato che poi hai ricordato le sigle presenti sulle once del 1764 1 1765 ho da fare delle osservazioni che spero sicuramente gradirai, logicamente senza presunzione e fatte da un umile e piccolo studioso...sperando anche di fare cosa gradita agli appassionati di questa splendida monetazione che ogni giorno che passa ci offre novità da esaminare......è bello farlo tutti insieme.

Vengo al dunque....ho notato che i 6 ducati del 1764 sigle DeG e G quindi rispettivamente Gigante 7a e 7b sono riportati NC ... ecco per me Francè, e poi fai le opportune verifiche del caso, ma le monete in questione sono Rarissime, quella con la sola G ancora di più; la DeG che ci hai mostrato, cioè la foto di sinistra era presente alla Civitas Neapolis lotto 510, anche lì riportata solo NC (beato chi l'ha presa all'epoca) io non ne ho più viste...la 7b (sigla G) mai vista.

Secondo voi come mai ? :crazy:

Modificato da Rex Neap

Inviato

Non sapevo esistesse anche in bronzo e in metallo bianco ; immaginavo ci fosse solo in piombo, sapete dirmi di più?

Ciao @@gionni980 , come ti ho scritto ieri (prima che vi fossero problemi tecnici nel forum e che si perdessero alcuni post), la medaglia del 1856 firmata dal Thermignon è nota al sottoscritto e su i vari testi solo in piombo, quindi a questo punto consiglierei a @@fabio22 di aggiornare la scheda, scrivendo magari una nota del tipo "esemplari di questa medaglia in altri metalli diversi dal piombo meritano conferma" http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME52H/90 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME57G/17 .

Non occorre... almeno per il bronzo... in bronzo esiste... E sono d'accordo sul fatto che sia molto più rara che in piombo...


Inviato

Non occorre... almeno per il bronzo... in bronzo esiste... E sono d'accordo sul fatto che sia molto più rara che in piombo...

Ciao Michelangelo, tempo fà de Falco mi parlò del bronzo ma non si è mai visto, poi vidi nei loro plateaux anni fà un esemplare in piombo con una patina bronzata, verificai che era piombo perchè sotto la patina emergeva il metallo plumbeo ben evidente di color grigio, poi anche il suono era diverso. Hai per caso un passaggio o una segnalazione al riguardo? Te lo chiedo perchè se davvero dovesse esistere si potrebbe attribuirgli una rarità superiore a R2. Fammi sapere, grazie.


Inviato

M

Ciao Michelangelo, tempo fà de Falco mi parlò del bronzo ma non si è mai visto, poi vidi nei loro plateaux anni fà un esemplare in piombo con una patina bronzata, verificai che era piombo perchè sotto la patina emergeva il metallo plumbeo ben evidente di color grigio, poi anche il suono era diverso. Hai per caso un passaggio o una segnalazione al riguardo? Te lo chiedo perchè se davvero dovesse esistere si potrebbe attribuirgli una rarità superiore a R2. Fammi sapere, grazie.

Ma... Io sono abbastanza sicuro che l'esemplare che ho visto fosse in bronzo... Non mi sembrava una patina o bronzatura... Anche perchè mi sembrerebbe strana un operazione così su una medaglia di piombo... Mi spiace non poter dare più info... ma allora non feci caso alla rarità tanto che mi sembrava normale che esistesse in bronzo... :unknw:


Inviato

M

Ma... Io sono abbastanza sicuro che l'esemplare che ho visto fosse in bronzo... Non mi sembrava una patina o bronzatura... Anche perchè mi sembrerebbe strana un operazione così su una medaglia di piombo... Mi spiace non poter dare più info... ma allora non feci caso alla rarità tanto che mi sembrava normale che esistesse in bronzo... :unknw:

Uhhhmmmmm, la cosa merita approfondimenti. Certo che ti credo, però io ricordo bene questa cosa della patina bronzata con il piombo al di sotto, la esaminai bene dal vivo, per questo ho sollevato questi dubbi. Grazie per la segnalazione, mi servirà per approfondire meglio. :good:


Inviato (modificato)

Buon giorno, volevo rendere noto/annunciare, agli appassionati/collezionisti di medaglie Borboniche, che sulla rivista di Febbraio di Panorama Numismatico è presente un’articolo scritto da Francesco e da me che consiglio di leggere, http://www.lamoneta.it/topic/118599-panorama-numismatico-febbraio-2014/ attinente quindi all’oggetto di questa discussione; in esso, corredato da alcuni documenti, abbiamo riportato alla luce il nominativo (accanto al solo cognome) di un nuovo Incisore nella medaglistica del periodo, attribuendo la paternità ad un paio di queste medaglie nelle quali, la prima del 1791, sia il Ricciardi (nr. 43), la Christie’s del 1992 (nr. 45) ed il D’Auria (nr. 50) hanno classificato con il solo cognome dell’Incisore; la medaglia in questione è quella coniata per il ritorno dei Reali dal viaggio in Austria ed Ungheria; le novità si sono poi susseguite in un’altra medaglia, la seconda del 1802, e cioè quella coniata per la premiazione delle arti nel Regno, nello specifico il Ricciardi (nr. 70) si astenne, in via preventiva, nell’indicare il nominativo dell’incisore mentre il D’Auria (nr. 69) a pag. 121 del suo volume scrive: certamente è del Morghen (in quanto non si vede la firma) e perché l’altra simile seguente è firmata dal Morghen ed è dello stesso anno e riguarda gli stessi avvenimenti ….. eh…eh……eh….. ma come abbiamo dimostrato le medaglie vennero incise da Vincenzo Aveta.

Lascio al nostro curatore @@francesco77 gli approfondimenti del caso ;)

post-21354-0-12418900-1391420978_thumb.j

post-21354-0-79968800-1391421080_thumb.j

post-21354-0-67028000-1391421101_thumb.j

post-21354-0-22463900-1391421110_thumb.j

Modificato da Rex Neap
  • Mi piace 1

Inviato

Grazie mille Pietro per la segnalazione, magari tra qualche giorno commenteremo meglio queste medaglie. Grazie alla consultazione di alcuni documenti è emerso il nome di Vincenzo Aveta. Anche questo dovrebbe essere aggiunto nella prossima edizione del gigante perché quasi in nessun testo se ne parla. Aspettiamo che altri leggano panorama numismatico di febbraio e poi ne riparliamo. Più che altro desidererei segnalare a tutti che nello studio sopra-citato c'é un approfondimento sulle origini ed il significato delle fronde di palma sulla medaglia. Quest'ultimo è un argomento che potrebbe interessare tutti coloro che hanno in collezione monete e medaglie con questo simbolismo al rovescio.

  • Mi piace 1

Inviato

Il profilo del re Ferdinando sulla medaglia del 02' è veramente un capolavoro....non trovo altre parole per definirlo!

Sforza


Inviato

Il profilo del re Ferdinando sulla medaglia del 02' è veramente un capolavoro....non trovo altre parole per definirlo!

Sforza

Concordo con te, anche i rilievi sono molto alti, quasi un bassorilievo, appena posso posterò delle foto inclinate per risaltare l'effigie del re rispetto ai campi. Peccato per quella oramai immancabile escrescenza di metallo proprio a ridosso del taglio del busto. Lo studio di questa medaglia e l'emergere del nome di questo ex ignoto incisore è molto importante. Proprio questo Vincenzo Aveta potrebbe essere l'incisore dei caratteri e dei numerali delle medaglie e monete della zecca di Napoli in quel periodo. Quest'ultimo fu molto amico del Perger ..... se leggete lo studio capirete il suo ruolo al fianco del Perger e della sua specializzazione.

  • Mi piace 1

Inviato

Ciao @ .... grazie, mi auguro e spero che chi scriverà sulle medaglie Borboniche, nel futuro, terrà conto di queste importantissime novità che insieme, io e Francesco stiamo facendo emergere giorno dopo giorno .... e non finisce qui eh....eh....eh... l'intreccio con le monete oramai (e da sempre), è sotto gli occhi di tutti, questi personaggi lavoravano tutti nello stesso posto, ma la fortuna vuole che il Gigante è un catalogo che si aggiorna di anno in anno e conoscendo chi segnala le novità e le variazioni da apportare, almeno per le monete, tutti questi aggiornamenti saranno sicuramente inclusi nella prossima edizione (da non perdere....quindi) .......

Di questo passo, con scoperte sempre nuove, non sarebbe mica una cattiva idea inserire nel Gigante anche le medaglie Borboniche :blum:


Inviato

Complimenti per lo squisito lessico: foriero di encomiabile e sensibile animo artistico verso il vile metallo, reso nobile dalla virtuosa mano dello scultore!

  • Mi piace 1

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.