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IGNORED

Tetradracma di Morgantina


Risposte migliori

Artemide del 4 settembre 2003 - lotto 40

Base d'asta 18.000 euro

Aggiudicato 18.000 euro + d.a. 15%

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Modificato da legionario
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che sia il piu' bello lo sostengono loro ...

La ninfa ha perso la sua serenita' e il suo lato femminile, è poi evidente che cominciato ad assumere degli ormoni... :lol:

Modificato da numa numa
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Ringrazio per la collaborazione e l'ottima scansione dell'esemplare Artemide.

In effetti sembra uno stretto parente di Gorny 2011, solo che appare "antichizzata", con scurimento soprattutto del bordo (forse per nascondere meglio qualcosa).

Comunque basta riguardare bene l'esemplare Pennisi (il ns. n. 1), fino a memorizzarlo, per vedere i rilievi, che sono conformi all'effettivo stato di usura della moneta, che naturalmente è un poco maggiore verso i bordi, che appaiono anche arrotondati.

Qui invece, anche se appena un pò meno usurato del Pennisi, si notano diversi rilievi poco conformi e colpisce la netta perlinatura sopra la testa di Kore e più sopra è possibile intuire gli spigoli troppo freschi del bordo rispetto all'usura che c'è comunque (basta vedere i cavalli). Inoltre, un pò come Gorny 2011, ci sono troppe piccole fratture.

Sembra un prodotto di pressofusione......

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insomma alla fine concordiamo che sia un falso?

di conseguenza chi l'ha realizzato ha avuto per le mani il modello a cui attingere....

a questo punto sarebbe da capire se Gorny 2011 e/o Artemide , sono riconducibili ad uno specifico esemplare di quelli repertoriati ( comunanza di difetti random) oppure se i produttori hanno avuto tra le mani un altro/i esemplare/i non censito/i..nel primo caso si aprono scenari inquietanti, nel secondo siamo, purtroppo, nella norma...

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Domanda giusta. Di fronte a una moneta sospetta e magari con piccole varianti, si pone sempre il problema se il falsario moderno poteva avere avuto un modello, magari una moneta autentica trovata in qualche ripostiglio.

Raramente, almeno nel caso dei tetradrammi, fa una copia identica (clone). Più spesso preferisce apportare dei ritocchi, ovviamente sulla matrice ricavata dal calco, in genere per "rinfrescare" alcuni dettagli che magari erano o usurati o ricoperti da ossidazioni, incrostazioni, ecc. Ma spesso è proprio a causa di questi ritocchi che si può avere una deviazione dal modello originale, che quindi diventa difficile da identificare. Se poi si aggiunge che talvolta il falsario fa degli spostamenti sul tondello o diverse angolature di conio e quindi diventa ancora più difficile identificare un possibile modello di partenza.

Quindi più che cercare il modello originale, è più importante analizzare, possibilmente dal vivo e con un buon stereomicroscopio, se sono state rispettate le condizioni di una originale coniatura antica a mano....

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Dalla Vs analisi, se ben ho capito, escludete a priori il fatto che magari su questa rarissima emissione ci possano essere piu matrici oltre a quella gia' conosciuta.

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Dalla Vs analisi, se ben ho capito, escludete a priori il fatto che magari su questa rarissima emissione ci possano essere piu matrici oltre a quella gia' conosciuta.

Mi pare di capire che l'esclusione sia relativa a matrici "autentiche"...di altro genere non è dato di sapere la consistenza numerica...

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Naturalmente può capitare che, per una rara emissione, compaia un nuovo conio o una nuova coppia di conii non precedentemente descritti.

Questo nuovo conio può al limite mostrare anche alcune differenze stilistiche, ipotizzando la mano di un diverso incisore.

E' una ipotesi che non va scartata a priori, ma lo studio deve prendere in considerazione tutta una serie di elementi, anche a prescindere dalla difficile possibilità di un esame diretto dal vivo e dall'assenza di notizie di contesti archeologici.

Si parte sempre dallo studio comparativo di esemplari noti e di più o meno provata autenticità, per passare all'esame delle nuove monete che presentano conii diversi.

Quando emergono incongruenze, come quelle che avevo mostrato in precedenza, si deve reclamare una grande prudenza, anzi una diffidenza verso queste "novità".

Naturalmente manca la prova del nove, che può essere offerta solo dall'esame diretto, ma posso almeno avanzare un fondato sospetto di falsità. Questo sospetto poi assume una sua importanza dal momento che si parla di requisire questa moneta al fine di restituirla allo Stato. Se fosse effettivamente falsa, sarebbe un bel danno, con tutte le ovvie conseguenze (anche scientifiche).

Per questa ragione posso almeno esigere che questa moneta (Gorny 2011) debba essere prima esaminata dal vivo con grande attenzione da un qualificato team di esperti, prima di essere sequestrata e assicurata al patrimonio statale. Ho anche indicato quali possono essere i particolari più dubbi e quindi meritevoli di essere studiati dal vivo.

Tutto qui.

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  • 1 anno dopo...

Riprendo questa bella discussione per annunciarvi è è ritornato in pista il famoso sesto esemplare del tetradramma di Morgantina, già apparso in Asta Artemide dove fu venduto a 18.000 euro (allo stesso prezzo della stima....).

 

Esso apparirà nella prossima asta Busso Peus 415/2015, lotto 48, peso 16,87 (stima ben 25.000 euro):

 

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Naturalmente è opportuno prima leggere a fondo tutta la discussione, ricostruendo l'esistenza e i passaggi dei 6 esemplari finora noti per questo tetradramma (anche se nel catalogo Peus lo cita come il 4° esemplare noto).

 

Grazie alla disponibilità di una immagine un pò migliore di Artemide, è ora possibile esprimere un giudizio più probante, anche se limitato al solo esame delle foto.

A mio giudizio, e mi assumo la responsabilità, si tratta di un SICURO falso, ottenuto con la pressa su tondello originale....

Quindi esso andrebbe depennato dalla lista dei pezzi noti e soprattutto dal mercato!

 

Il discorso relativo soprattutto al pezzo Gorny 199/2011, 75 è più complesso e difficile da giudicare sulla base delle sole foto. Possiamo solo dire che esistono perplessità sulla loro genuinità.

E' possibile che il pezzo Peus, ex-Artemide, sia "figlio" del pezzo Gorny che è stato a lungo esaminato nel corso di questa discussione, con alcuni ritocchi...

Modificato da acraf
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Allo scopo di offrire un quadro veramente esaustivo sul tetradramma di Morgantina, allego le pagine dell'articolo che Raffiotta dedicò nel 2008 a questa emissione (articolo non liberamente scaricabile su internet):

 

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Modificato da acraf
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La moneta del Ludwigsammlung di Basilea è la ex Pennisi poi MOretti, acquisita da NFA 10, 1981, e pubblicata per la prima volta nel 1832 da Alessi (Illustrayione di una  medaglia dell'antica città di Morganyio) e successivamente da MIrone, Sambon e Rizzo. Questo pezzo è stato venduto nella NAC 13 lotto 374 stimata 15.000CHF (non conosco il realizzo)

 

 

ha realizzato 30000 CHF

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Penso che qualcuno dovrebbe avvertire il responsabile dell'asta Busso Peus che sta mettendo in vendita un esemplare che va ritirato.

Un tetradramma agatocleo di Siracusa potrebbe aver fatto da undertype ? :nea:

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Un tetradramma agatocleo di Siracusa potrebbe aver fatto da undertype ? :nea:

 

E' possibile, anche perchè il diametro e il peso bene si accordano e poi non è difficile procurarsi in loco un esemplare sufficientemente consunto, ma ancora in buon metallo. 

Ovviamente è una ipotesi che difficilmente potrà essere dimostrata.

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E' possibile, anche perchè il diametro e il peso bene si accordano e poi non è difficile procurarsi in loco un esemplare sufficientemente consunto, ma ancora in buon metallo.

Ovviamente è una ipotesi che difficilmente potrà essere dimostrata.

Neanche con le recenti sofisticate analisi di cui disponiamo oggi?

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