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IGNORED

Juba I


caiuspliniussecundus

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Vi mostro questo denario interessante di Juba I (da coinarchives, come sempre)

d=20 mm

JUBA I, 60-46. Denarius, Utica(?). AR 4.23 g. REX IVBA Draped, diademed and bearded bust r., scepter over r. shoulder. Rev. Facade of temple with eight columns, stairway and roof; in field, Neopunic legend IOBAI -HMMLKT. SNG Cop. 523. J. Alexandropoulos, Les monnaies de l'Afrique Antique (2000), 401

La mia domanda è: qualcuno sa che struttura architettonica è rappresentata sul rovescio ? Dove si trova (Cesarea?) se è ancora visibile ?

Caius

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La stessa raffigurazione compare su un esemplare in bronzo conservato a Parigi ed illustrato al n° 508 di "Coins and their cities" di M.J. Price e B.L. Trell (in allegato), ma gli autori nel testo non forniscono purtroppo alcuna informazione sulla struttura raffigurata, ad eccezione della breve didascalia.

Probabilmente avrai già letto che M. Tameanko ha ipotizzato che la struttura fosse dedicata a Baal e che ricorderebbe qualche tempio di Roma dedicato a Zeus (seppur in una miscellanea di stili diversi). Ne parlò su Moneta-L citando un suo articolo apparso su The Celator.

D'altronde anche Juba II sembrerebbe aver preso qualche "spunto" a Roma per creare la tipologia del tempio che compare su una sua emissione (tempio di Augusto), assai simile alla Curia. In allegato un confronto sempre da "Coins and their cities".

Luigi

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Grazie Sergio e Luigi

Ritengo la monetazione dei due Juba pertinente alla monetazione romana repubblicana. Ponderalmente infatti sono denari, sono coevi al denario repubblicano, presentano scritte in latino e sono emessi da Re vassalli della Repubblica.

Caius

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Qualche notizia in più:

Il denario di Juba I° (60?-46 a.C) con tempio ottastilo al rovescio proviene dalla zecca di Utica, allora Quartiere Generale di Pompeo contro Cesare. Esso testimonia che già a partire da Juba I°, il santuario punico si avvicina al tempio romano classico.

La storia è questa:

Juba I° aveva già avuto un conflitto con Cesare nel 62 a.C. quando si trovava a Roma per degli affari di suo padre, e, quando divenne Re, prese le parti di Pompeo, così come già suo padre Hiemsal II° aveva parteggiato per Silla. Di Juba si conoscono solo gli ultimi anni del suo regno da quando prese parte alla guerra civile che i partiti politici romani facevano in Africa. Nel 49, quando il partigiano di Cesare, Curione - che aveva progettato a Roma di deporre Juba I° e di riunire il suo regno alla provincia romana - sbarcò in Africa, Juba l'attaccò all'improvviso non lontano da Utica e lo ammazzò con tutta la sua armata. A seguito di questo fatto, fu visto "Re" da Pompeo e dai suoi senatori in Macedonia, mentre a Roma Cesare ed il Senato lo dichiararono nemico della patria. Nel 47, dopo l'arrivo di Cesare in Africa, Juba riunì la sua armata a quella di Pompeo, comandata da Scipione. Cesare riuscì ad attirare dalla sua parte un gran numero di nobili e di capi numidi che odiavanop Juba per la sua arroganza e crudeltà. Bocchus, Re della Mauritania e Sittius, partigiano romano, anche loro si allearono a Cesare. Costoro, con le loro forze riunite, invasero il paese di Massinissa, vassallo di Juba e si impossessarono di Cirta. Com'è noto, la guerra contro Cesare finì con la grande battaglia di Thapsus (46 a.C), dove le armate di Juba e di Scipione furono compltamente distrutte. Juba, fuggitivo, cacciato da Utica e respinto da Zama, sua propria capitale, si diede la morte dopo un'ultima festa per non essere trasportato a Roma come prigioniero. Il suo regno fu riunito per la maggior parte alla Provincia romana.

Da qui inizia la storia di Juba II°, portato a Roma fanciullo come prigioniero ed amorevolmente allevato da Augusto.

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Risulta a qualcuno (scusate l'ignoranza) se Bocchus, Giugurta o Massinissa abbiano emesso denari (ponderalmente romani) come i Jubaa ???

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Risulta  a qualcuno (scusate l'ignoranza) se Bocchus, Giugurta o Massinissa abbiano emesso denari (ponderalmente romani) come i Jubaa ???

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No, i denari tipo "romano" sono stati battuti sotto Juba I° dopo la sua visita a Roma in due sole tipologie. Prima prevalentemmente le monete erano di rame o bronzo e, assai raramente d'argento, ma sempre con stile "africano" con al dritto l'effigie dell'imperatore o della Vittoria o di una figura imberbe, mentre al rovescio o un elefante o un cavallo, di chiara provenienza fenicia.

Tra Tunisi e Cartagena infine sono state spesso trovate monete di piombo ricoperte da un sottile strato di rame, probabilmente tutte battute prima dell'avvento di Juba II°

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  • 2 settimane dopo...

Concordo con l'ipotesi di Tacrolimus, per quanto riguarda l'ispirazione iconografica.

Per quanto riguarda i manuali, in quelli in mio possesso, il rovescio è descritto come:

Tempio octastylo a ordine ionico, visto da un lato qualsiasi (quindi probabilmente Periptero) e lettere "neo-Puniche"... ;)

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