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Giulio II per Ancona - Baiocco inedito


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Inviato

Segnalo per gli amanti di questa monetazione un inedito presentato per la prima volta da NAC Auction 76 - 10 dicembre 2013

Giulio II (Giuliano della Rovere, 1503-1513) - Baiocco per la zecca di Ancona

D/°IVLIV_S°PP°II° / Stemma semiovale sormontato da chiavi decussate e tiara

R/°S°PETRVS_MARCIA° / S. Pietro, mezzo busto, nimbato, con chiave eretta nella mano destra e libro nella mano sinistra appoggiato al petto

Metallo: Argento

Peso: 0,52 gr.

NAC segnala: "Di questo nominale, sinora sconosciuto, esiste il decreto di battitura del 16 giugno 1508".

Allegate immagini NAC 76.

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Inviato

In effetti è un nominale che non è trattato dalle pubblicazioni passate, un inedito certamente interessante... adeguatamente valorizzato (anche in termini di base d'asta) da NAC !

Ciao, RCAMIL.


  • 3 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Sono venuto in possesso del decreto del 16 giugno 1508 citato da NAC.

Ma di quel baiocco non ce n'è cenno !

Si parla, tra le altre cose, di un bolognino con la lettera "A" cum lettere d'intorno MARCHIA,

ma questo è il bolognino battuto per la zecca di Macerata con in legenda DE MACERATA D ANCONA. vedi (esistono 3 tipologie per la forma dello scudo papale, a cuore, semiovale, largo).

In realta' , se andiamo a vedere la zecca di Roma vol. XV pag. 342 ai n. 213 e 214 / Tab XVIII, 18

vediamo che si tratta di un Bolognino, censito in CNI come Sesto di giulio.

Anche il peso corrisponde gr. 0,52

La cosa piu' strana e' che la moneta presentata da NAC e' uguale al 99/100 a questa moneta della zecca di Roma, unica differenza la scritta MARCIA invece di ALMA RO .

A questo punto ci sono alcune stranezze.

Non e' un baiocco, ma sarebbe un bolognino romano/marchigiano.

Il decreto citato sopra da NAC fa riferimento allo zecchiere Antonio Migliori e a suo figlio Filippo.

La moneta di NAC non presenta alcun segno di zecca, ed allora di chi sarebbe questa moneta che ha le impronte di una moneta della zecca di Roma

ma la dicitura MARCIA ?

Se consideriamo che sotto Giulio II furono zecchieri per Ancona Antonio Migliori e Paolo Sinibaldi, che su di essa non ci sono i segni di zecca di nessuno dei due, e che sembra molto strano che sotto Giulio II, dato il suo rigore, lo zecchiere della Marca possa aver utilizzato l'impronta del bolognino romano, non credete che possa esserci qualcosa di anomalo ?

La moneta e' stata battuta ad Ancona, a Roma o da altra parte, e da chi ?

Allego copia del CNI Roma.

NB / il sistema non mi risponde nella scrittura corretta delle lettere accentate, apostrofi e simili, quindi posso aver scritto qualcosa di anomalo. Chiedo scusa e spero si comprenda.

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Modificato da miroita
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