L. Licinio Lucullo Inviato 7 Novembre, 2013 #1 Inviato 7 Novembre, 2013 RPC 624; Sear Imperators 513 Nominale: Dupondio Materiale: Bronzo Diametro: 30-33,45 mm (da esemplari passati in asta) Peso: 25,49-35,6 g (da esemplari passati in asta) Anno: 44-28 a.C. Zecca: Caralis RISTO MVTVMBAL RICOCE SVF. Teste imberbi accollate. VENERIS / KAR. Tempio tetrastilo ornato di festoni e rostri, nel timpano aquila ad ali spiegate
L. Licinio Lucullo Inviato 7 Novembre, 2013 Autore #2 Inviato 7 Novembre, 2013 La moneta è alquanto rara, sicuramente più dell'asse di Azio Balbo (comunemente definito "Sardus Pater"), ma meno delle altre due chiamate "ad Metalla" ed "Usellus", entrambe rarissime, ed è comunemente definita "Sufeti" perchè al D/ presenta il profilo affiancato dei due governatori della Sardegna che, ancora in epoca romana, erano definiti Sufeti (come i magistrati al tempo dell'occupazione punica); i nomi al D/ sono di indubbia tradizione cartaginese. L'identificazione dei ritratti è incerto; sono stati variamente identificati come Ottaviano e Agrippa, Ottaviano e Lepido, Ottaviano e Cesare. Secondo il RPC tuttavia le fattezze sono differenti da quelle di tutti i personaggi citati, per cui potrebbe trattarsi di funzionari locali; d'altro canto, però, nella monetazione provinciale è difficile usare lo stile come criterio di identificazione certa. Anche il tempio tetrastilo raffigurato al R\, nonostante sia dedicato a Venere, sembra ricordare l'architettura dei templi di tipo punico. E' un dupondio datato tra il 44 e il 28 e la scritta KAR non lascia dubbi sull'attribuzione a Karalis (Piras 1996, 37) 1
L. Licinio Lucullo Inviato 7 Novembre, 2013 Autore #3 Inviato 7 Novembre, 2013 Discussioni su questa emissione: http://www.lamoneta.it/topic/93591-caralis-aristo-mvtvmbal-ricoce-svfveneris/
Cremuzio Inviato 12 Gennaio #4 Inviato 12 Gennaio Essenziale per lo studio storico numismatico di queste monete sardo-romane , ma anche di altra tipologia , e' il bel libro di Mariano Sollai , purtroppo difficile oggi da trovare : "Le monete della Sardegna romana" , edito da Carlo Delfino Editore , nel 1989 . 2 1
Vel Saties Inviato 12 Gennaio Supporter #5 Inviato 12 Gennaio Aggiungo anche questo piccolo contributo:
Horasdoceo Inviato 12 Gennaio #6 Inviato 12 Gennaio Allego un esemplare in vendita da Moruzzi Numismatica. https:Shop Moruzzi Numismatica CARALIS, BRONZO, 40 a.C., VENERIS ... https://g.co/kgs/qFx2oox
Cremuzio Inviato 16 Gennaio #7 Inviato 16 Gennaio (modificato) Il Sollai (deceduto purtroppo nel 1989) , nel suo splendido lavoro sulle monete romane emesse in Sardegna , vedi sopra libro in foto , suddivide queste monete in quattro distinte categorie , di cui riporto le sole legende . Libro che mi auguro vivamente la C. Delfino Editore ne riproponga una ristampa per uso non solo dei Sardi ma anche dei tanti appassionati nazionali di monete Sardo-Romane , essendo ormai un libro quasi introvabile , recentemente ho avuto la fortuna di trovarne una copia nell' usato : 1) Le monete delle Legioni , che al rovescio recano simboli C , MA e AUR , le ultime due in monogramma 2) Il Sardus Pater , con legende al dritto M. ATIUS. BALBUS. P.R o P-R , PR (vedremo la differenza) e al rovescio SARD PATER 3) Sufeti di Karales (Cagliari) , con legende al dritto ARISTO MUTUMBAL RICOCE SUF e al rovescio VE NE RIS con sotto KAR 4) La Colonia Agraria , con legende al dritto di 1° tipo C.P.M.L.D. e al rovescio Q.A.M.P.G.II.V. Altra tipologia con legende di 2° tipo al dritto Q.A.M.L.C.VF (VF in monogramma) II.V. e al rovescio D.D. con aratro Per quanto riguarda le legende di tre tipologie di monete sono state tutte ben comprese e ben decifrate (opinione personale) , mentre l' unica tipologia di monete che ha lasciato qualche dubbio riguarda la tipologia del Sardus Pater , ma solo per quanto concerne l' interpretazione del P.R e del P-R , mentre per la forma PR non sussistono dubbi nell' identificare la carica di PRETORE di M. ATIUS. BALBUS , zio di Ottaviano che governo' la Sardegna nel 60 a.C. Ora la forma P-R sembra , almeno fino alla stampa del libro nel 1989 , esistere in un solo esemplare , potrebbe quindi essere dovuto ad un "errore" di conio , mentre la forma P.R non dovrebbe essere addebitato ad un errore in quanto trovata in diversi esemplari . Il problema che affronto' il Sollai , insieme ad altri studiosi della monetazione sarda , riguardo' proprio il punto che divide la P dalla R , il che dovrebbe significare che non si tratta di una singola parola come Pretore , ma che riguarda invece due distinte parole , parole a cui sono state proposte diverse soluzioni : Populus Romanus , Procurator Republicae , Patronus Rei publicae . Per un verso o per un' altro nessuna delle tre proposte , per diverse motivazioni , sembra riscontrabile . Potrebbe forse significare Provincia Reipublicae (riferita alla Sardegna) ? La Sardegna , inizialmente Provincia senatoria , divenne , se ricordo bene , Provincia imperiale nell' era moderna , sotto Augusto . Modificato 16 Gennaio da Cremuzio v 2
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