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Inviato (modificato)

DE GREGE EPICURI

Ho notato che su alcune monete con patina verde si trovano frequentemente delle chiazze nerastre, o color marrone scuro, piuttosto irregolari. Secondo voi, a che cosa sono dovute? Contatto prolungato o sfregamento con altre monete? La irregolarità della superficie interessata mi fa pensare ad una azione molto localizzata. Come esempio vi mostro questo sesterzio di Traiano Decio (VICTORIA AUG), che presenta anche dei sedimenti calcarei specie intorno alle parti più in rilievo; per ora non l'ho trattato in alcun modo, neppure con acqua demineralizzata. Per la cronaca: 16,0 g.

Ma forse avrei dovuto premettere la domanda: vi pare autentica?

post-4948-0-65780000-1382381084_thumb.jp

Modificato da gpittini

Inviato

Ciao Gianfranco,

le macchie nere potrebbero essere:

- calchocite (un solfuro )

o

- tenorite, un ossido (CuO) [così come la cuprite (Cu2O) che però come sappiamo è rosso/bruna].

entrambi neri.

Dei due, ritengo più probabile il secondo.

... presenta anche dei sedimenti calcarei specie intorno alle parti più in rilievo

Sarebbe interessante vederla al microscopio...

Ma forse avrei dovuto premettere la domanda: vi pare autentica?

... Perchè no? Che dubbi hai?

Ciao

Illyricum

:)


Supporter
Inviato

Secondo me è una moneta da scavo, con ex patina nerastra, pulita pesantemente (vedi tutta la scritta del diritto, che era marcia ed è stata tolta meccanicamente) e forse ripatinata.


Inviato

Secondo me è una moneta da scavo

Quale non lo è? :D

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Inviato (modificato)

DE GREGE EPICURI

Ho notato che su alcune monete con patina verde si trovano frequentemente delle chiazze nerastre, o color marrone scuro, piuttosto irregolari. Secondo voi, a che cosa sono dovute? Contatto prolungato o sfregamento con altre monete? La irregolarità della superficie interessata mi fa pensare ad una azione molto localizzata. Come esempio vi mostro questo sesterzio di Traiano Decio (VICTORIA AUG), che presenta anche dei sedimenti calcarei specie intorno alle parti più in rilievo; per ora non l'ho trattato in alcun modo, neppure con acqua demineralizzata. Per la cronaca: 16,0 g.

Ma forse avrei dovuto premettere la domanda: vi pare autentica?

Cuprossido rameico ( credo si chiami "melaconite"), inerte e non aggredibile se non da acidi forti.

Modificato da numizmo

Supporter
Inviato

@@Mirko8710 intendevo dire da CAMPO, scusate.


Inviato

DE GREGE EPICURI

Ad Illyricum: mah, le mie perplessità venivano dalla notevole rugosità (quasi a bolle, ma non proprio) soprattutto dei campi del D, e dall'aspetto "danneggiato" della legenda. Riflettendoci, penso possano essere le tracce di intense lesioni chimiche dovute all'ambiente di giacitura, o forse anche meccaniche. In questo caso però si spiegano poco i residui calcarei, che a me sembrano originali e non sovrapposti ad arte.


Inviato

Ciao,

se non sbaglio tenorite e melaconite sono in pratica lo stesso minerale (ossido di rame+2 --> CuO), giusto?

TENORITE: Minerale, di colore grigio acciaio o nero, con lucentezza metallica; è ossido di rame, CuO, monoclino. In lamelle flessibili ed elastiche è stata reperita come prodotto di sublimazione sulle lave del Vesuvio e dell’Etna; nella varietà terrosa (melaconite) è un comune minerale delle zone di ossidazione dei giacimenti cupriferi ed è stata rinvenuta in Vestfalia, Boemia, Spagna. (Treccani)

Ciao

Illyricum

:)


Inviato

ciao. per quanto riguarda le vostre opinioni sulla composizione chimica sono daccordo, ma un risultato cosi si ottiene solo con un forte sfregamento della moneta su un panno, se notate bene le macchie si sono fatte solo sui rilievi piu sporgenti. ciao pier


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