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Ravenna - altro aiuto !


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Ravenna - Emissioni Arcivescovili - Denaro

Peso gr. 0,50 - diam. mm. 16,31

D/+ARCIEPISCO / PVS attorno a globetto

R/+DERAVENA.(???) / croce patente con trifoglio al 2° e 3° campo

CNI la catolegherebbe al n. 11

Di Virgilio al n. 18

In realtà ci sono due cose che non mi convincono, entrambe al R/:

1) alla fine della legenda DERAVENA oltre ad un globetto (parte alta a destra della A) nella parte bassa c'è un triangolino , che non mi sembra sia il prolungamento della lettera A;

2) esaminate la A finale di RAVENA. E' completamente di versa dalla prima, ma ancor più mi sembra con un carattere che non avevo mai visto su altri denari di Ravenna

Sono mie impressioni o mi confermate queste stranezze?

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Modificato da miroita
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Supporter

No, questa volta non sono d'accordo con te @@adolfos :nea: .

Secondo me quella alla fine della parola RAVENA è un normale A , la cui forma è in parte occultata dalla patina che ricopre buona parte del tondello.

La gamba più vicino alla croce si vede abbastanza bene (e dunque non mi pare proprio che ci sia alcun triangolino anomalo sotto il punto @@miroita).

L'altra gamba, verso la N, dalla foto si intuisce forse con minor certezza, ma se si prova ad ingrandire l'immagine, basta vedere come risulta irregolare la terminazione inferiore dell'asta, per capire che si tratta appunto non della sua effettiva linea "di chiusura", bensì del limite incerto della patina che la ricopre.

Spero di essere stata chiara.

Vi posto comunque l'immagine quello che secondo me si legge e/o si potrebbe leggere in quel punto su quella moneta (la A posta sopra a quella incriminata è l'altra presente nella stessa legenda per un confronto più immediato).

Un caro saluto ad entrambi MB

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Modificato da monbalda
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@@monbalda

Giusto. Non avevo preso in considerazione che parti della lettera non fossero state pulite adeguatamente.

Per fortuna ho usato il condizionale nel mio messaggio :D

Cari saluti

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@@monbalda @@adolfos

Non è mia abitudine andare a spatinare le monetine, ma questa volta ho fatto uno strappo alla regola.

Con uno spazzolino morbido ho tolto un po' di patina (solo un po') e la risultanza dice che il triangolino è la prosecuzione della gamba destra della lettera A .

Quindi un "Bravissima" a monbalda che con il suo occhio clinico ha svelato l'arcano e grazie per l'aiuto.

P.S.: :offtopic: già che ci siamo mi permetto di fare i complimenti per l'eccellente volume sulla "Zecca e monete del Comune di Pisa".

Modificato da miroita
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Supporter

Secondo me va comunque apprezzato il tentativo di chi si toglie la vista sui rottami notando i particolari più piccoli. E così che possono saltare fuori nuove varianti inedite!!!!

Sono senz'altro d'accordo con @@mfalier: al di là delle varianti inedite, poi il lavoro sulle monete minute medievali spesso è di grande aiuto per osservare meglio, e talvolta anche seriare, i nominali maggiori. E poi si sa che i "rottami" medievali sono una delle mie passioni numismatiche, avendo cominciato il mio percorso di studi dai denari di Pisa e di Lucca, che sono tra i più bruttarelli dell'Italia centro-settentrionale, oltre che da tondelli ossidatissimi di provenienza archeologica...

Quindi grande plauso al lavoro di osservazione attenta che miroita va facendo dei denari di Ancona ed area adriatica :).

Vedo comunque che siamo tutti d'accordo sulla lettura del pezzo, che rimane un bel denaro di Ravenna. Ringrazio @@miroita per i complimenti, soprattutto per il volume su Pisa (del quale vorrei aggiustare già tante piccole cose... :D. Vediamo di tenerne conto per il secondo, che vorrei far stampare almeno entro la fine dell'anno, se non mi va in rovina l'editore...).

Per quanto riguarda la patina in generale fai bene a non toccarla, anche se in questo caso non è una patina particolarmente protettiva, ma da giacitura, che mani esperte potrebbero senz'altro alleggerire senza fare danno. Spesso sul forum leggo di strane ricette e metodi anche aggressivi per la pulizia di monete, mentre secondo me, per non fare danni che magari si possono rivelare con il tempo,sarebbe bene farci mettere le mani soltanto a restauratori che sanno lavorare sui metalli, e soprattutto sulle leghe in uso nelle varie epoche.

Un caro saluto a tutt* MB

Modificato da monbalda
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