Vai al contenuto
IGNORED

Le monete più attraenti di Filippo II di Macedonia


Risposte migliori

Supporter
Inviato (modificato)

Nella pagina seguente l’autore esprime un suo parere (sottolineandone ‘le caractère arbitraire’) che, fermo restando la maggior parte dei pesi compresa tra 14,41 e 14,46 g, questi tetradrammi prima di entrare in circolazione (quindi, appena ‘sfornati’) dovevano pesare di norma tra 14,48 e 14,54 g.

 

post-703-0-35431700-1453212328_thumb.jpg

 

(segue)

 

 

apollonia

Modificato da apollonia

Supporter
Inviato

In questa pagina troviamo due tetra di Anfipoli di peso superiore a 14, 5 g, il 424 (14,51) e il 428 (14,57) (nelle altre pagine del testo dei tetra emessi dalla stessa zecca solo uno del genere ‘,5’, un esemplare del n. 503 del peso di 14,55 g) e due tetra con il 6 come prima cifra decimale, precisamente un esemplare del 425 di 14,61 g e il 426 di 14,66 g, gli unici del genere ‘,6’ a mia conoscenza.

 

post-703-0-77501300-1453212412_thumb.jpg

 

Il commento del Le Rider non lascia dubbi sul fatto che i sei decigrammi e passa non erano della moneta che ha lasciato la zecca ma sono stati acquistati da un processo di ossidazione chimica durante la circolazione.

 

(segue)

 

apollonia

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

Nella descrizione del pezzo della Nomos di 14,64 g al post # 222 non si parla di ossidazione, ma di qualche traccia di ‘overstriking’. Nella foto esso (rimasto invenduto) è messo a confronto con quello presentato un anno dopo alla Roma Numismatics della foto in alto con questa didascalia:

Kingdom of Macedon, Philip II AR Tetradrachm. Lifetime issue. Amphipolis, circa 355-348 BC. Laureate head of Zeus right / The king, wearing kausia and chlamys, raising his right hand in salute and riding a horse walking to the left; ΦIΛIΠΠOY above, M below horse's foreleg, trident left below horse. Le Rider 32 (O18/R27). 14.41g, 25mm, 8h. Good Very Fine. Rare.

 

post-703-0-45436500-1453212508.jpg

 

Non vi sono dubbi che si tratta dello stesso esemplare e qui il peso di 14,41 g riportato nella descrizione rientra nella norma. Quindi delle due l’una: o la moneta ha lasciato per strada 23 cg nel passaggio dalla Svizzera in Italia o la Nomos ha sbagliato a registrare la pesata (oppure aveva una bilancia non tarata, a dispetto della precisione locale). In ogni caso e fino a prova contraria, un tetra di Filippo II che ha lasciato la zecca di Anfipoli o di Pella con un 6 come prima cifra decimale del suo peso sembra proprio inesistente.

 

 

apollonia


Inviato

Nella descrizione del pezzo della Nomos di 14,64 g al post # 222 non si parla di ossidazione, ma di qualche traccia di ‘overstriking’. Nella foto esso (rimasto invenduto) è messo a confronto con quello presentato un anno dopo alla Roma Numismatics della foto in alto con questa didascalia:

Kingdom of Macedon, Philip II AR Tetradrachm. Lifetime issue. Amphipolis, circa 355-348 BC. Laureate head of Zeus right / The king, wearing kausia and chlamys, raising his right hand in salute and riding a horse walking to the left; ΦIΛIΠΠOY above, M below horse's foreleg, trident left below horse. Le Rider 32 (O18/R27). 14.41g, 25mm, 8h. Good Very Fine. Rare.

5.Confronto Filippo II Tridente M Nomos Roma Num.jpg

Non vi sono dubbi che si tratta dello stesso esemplare e qui il peso di 14,41 g riportato nella descrizione rientra nella norma. Quindi delle due l’una: o la moneta ha lasciato per strada 23 cg nel passaggio dalla Svizzera in Italia o la Nomos ha sbagliato a registrare la pesata (oppure aveva una bilancia non tarata, a dispetto della precisione locale). In ogni caso e fino a prova contraria, un tetra di Filippo II che ha lasciato la zecca di Anfipoli o di Pella con un 6 come prima cifra decimale del suo peso sembra proprio inesistente.

apollonia

Ciao,

Premesso che non possiedo il testo del 1977 su Filippo e che stimo molto il Le Rider come scienziato e numismatico, anche lui non è immune da errori oggettivi o da interpretazioni quantomeno discutibili, come ho riscontrato nel libro su Alessandro...

Detto questo trattandosi di produzione non meccanizzata qualche errore ci può anche stare in linea di massima. Mi soffermerei sul fatto che nella didascalia Nomos viene definita sovraconiata e non double struck... Ciò significherebbe che è stata presa una moneta preesistente e riconiata col tipo di Filippo II... In questo caso vi sarebbe necessariamente stata una perdita di peso ulteriore rispetto alla moneta originaria... Se fosse stata di standard attico un po' sottopeso? Ciò spiegherebbe lo standard traco-macedone in sovrappeso. Ma si tratta di pure illazioni...

Ciò che invece mi pare chiaro e' che le due monete siano la stessa, oppure due cloni... Se si tratta della stessa la differenza di peso si potrebbe facilmente spiegare col fatto che la seconda (RN) pare molto più bella e non credo sia un effetto ottico... Credo ci possa essere stata una piccola liposuzione/lifting che ha causato la perdita di peso di 0,23 g. O forse è soltanto perché Zeus in Svizzera si rimpinzava di cioccolato, mentre il cibo inglese non gli piaceva...

Awards

Inviato

Ciao,

stimolato dalle interessanti considerazioni di apollonia circa il ristretto range di variazione ponderale dei tetradrammi di Filippo II ho scorso decine e decine di tetradrammi coevi dal database di CNG.

Mi ha stupito notare - come conferma apollonia dai ben più autorevoli dati del Le Rider - che pochi tetradrammi abbiano un peso superiore a 14,4 g e che il massimo riscontrato sul db CNG mi pare sia 14,5 g.

Notevole che a quei tempi avessero tale capacità tecnica e attenzione su grandi volumi di monete. Per me è un interessante spunto di apprendimento.

Lo standard ponderale dei tetradrammi di Filippo II (14,4 g) e' definito dal Kraay calcidico (adottato dalla lega calcidica), e per estensione - forse impropriamente - fenicio. Quest'ultima definizione sarebbe applicata per estensione sulla base dello shekel fenicio del peso di 7 g.

Sul rapporto fra le due foto al post #228: a mio parere si tratta della stessa moneta, senza alcun intervento. Semplicemente le foto di Roma Numismatics, per luce o altri accorgimenti tecnici, omogeneizzano le superfici d'argento, come ho già notato tante altre volte quando lo stesso esemplare passa da un'altra asta. A me personalmente piace di più la foto Nomos, che esalta di più rilievi e profondità, ma sono dettagli.

Considerate le statistiche ponderali sopra (quelle del Le Rider!) e quanto detto sulle foto RN, con buona probabilità ci potrebbe essere stato un errore nella misurazione Nomos, e quella di RN potrebbe essere corretta.

Ciao e grazie per la bella discussione

ES


Supporter
Inviato

Il testo fondamentale di Le Rider è datato 1977 e quindi risale a quasi quarant’anni fa (Le Rider, Georges, Le monnayage d’argent et d’or de Philippe II frappé en Macédoine de 359-294, Éditions E. Bourgey, Paris, 1977). Lo stesso autore ha ritenuto opportuno mettere a punto la sua opera circa vent’anni dopo l’uscita pubblicando nella collana Mélétèmata, 23 il fascicolo Le Rider, ‘Monnayage et finances de Philippe II. Un état de la question’, Athens 1996. Nella prima pagina del secondo capitolo si legge che il peso di 14,45 g è qualificato ‘tracio-macedone’ essendo quello adottato dai Calcidiani a Olinto, dagli Acantiani e dagli Anfipolitani.

 

post-703-0-27289100-1453297689_thumb.jpg

 

Da allora sono trascorsi vent’anni e non mi risulta che questo dato ponderale sia cambiato. Valore che è poi quello che risulta nell’opera fondamentale di Le Rider, dove dei 485 (se ho contato bene) tetradrammi di Anfipoli solo quelli citati nel post # 227 presentano 6 come prima cifra decimale del loro peso, mentre dei 436 (se ho contato bene) tetradrammi di Pella una trentina hanno 5 come prima decimale (seguito a sua volta da numeri inferiori a 5, e solo un paio col 4), ma nessuno ha 6 o più.

 

Comunque la caccia è aperta: chi trovasse nelle aste o negli archivi un tetradramma di Filippo II del peso di almeno 14,6 g è vivamente pregato di segnalarlo qui.

 

 

apollonia

  • Mi piace 1

Inviato

Il testo fondamentale di Le Rider è datato 1977 e quindi risale a quasi quarant’anni fa (Le Rider, Georges, Le monnayage d’argent et d’or de Philippe II frappé en Macédoine de 359-294, Éditions E. Bourgey, Paris, 1977). Lo stesso autore ha ritenuto opportuno mettere a punto la sua opera circa vent’anni dopo l’uscita pubblicando nella collana Mélétèmata, 23 il fascicolo Le Rider, ‘Monnayage et finances de Philippe II. Un état de la question’, Athens 1996. Nella prima pagina del secondo capitolo si legge che il peso di 14,45 g è qualificato ‘tracio-macedone’ essendo quello adottato dai Calcidiani a Olinto, dagli Acantiani e dagli Anfipolitani.

Scan_Pic0120.jpg

Da allora sono trascorsi vent’anni e non mi risulta che questo dato ponderale sia cambiato. Valore che è poi quello che risulta nell’opera fondamentale di Le Rider, dove dei 485 (se ho contato bene) tetradrammi di Anfipoli solo quelli citati nel post # 227 presentano 6 come prima cifra decimale del loro peso, mentre dei 436 (se ho contato bene) tetradrammi di Pella una trentina hanno 5 come prima decimale (seguito a sua volta da numeri inferiori a 5, e solo un paio col 4), ma nessuno ha 6 o più.

Comunque la caccia è aperta: chi trovasse nelle aste o negli archivi un tetradramma di Filippo II del peso di almeno 14,6 g è vivamente pregato di segnalarlo qui.

apollonia

Nei vari testi si trova 14,5/14,45/circa 14,5 e quindi considerando un certo grado di usura ,salvo casi rari, sono concorde con te in linea generale anche se a me questo esemplare specifico pare ritoccato... Ma mi viene spontanea una doverosa obiezione: Come fai a sapere che gli studi del Le Rider siano corretti se non hai controllato di persona che le monete da lui considerate siano tutte autentiche?
Awards

Supporter
Inviato

Confido nell’onestà intellettuale dello storico e numismatico di Francia, professore all’Università di Lille, che proprio nell’anno di pubblicazione della sua opera principale sulla monetazione di Filippo II coniata in Macedonia è stato insignito della Legion d’onore, l’onorificenza più alta attribuita dalla Repubblica francese.

 

Del resto Le Rider dice espressamente nel testo quando ha dubbi sull’autenticità di una moneta oppure non vi sono dubbi che sia una imitazione. :unknw:

 

post-703-0-84918300-1453328607_thumb.jpg

 

 

apollonia


Inviato

Ma confidare negli altri non va bene... non si sa mai quanti errori possano aver commesso...indipendentemente da chi essi siano!

Awards

Supporter
Inviato

Ma confidare negli altri non va bene... non si sa mai quanti errori possano aver commesso...indipendentemente da chi essi siano!

 

Mi ricorda qualche osservazione fatta sul forum a Caio153 :nea: 

 

La questione della fiducia andrebbe dibattuta su basi statistiche della probabilità della causa di un determinato effetto, dove entrano in gioco anche fattori psicologici e personali di chi opera e di chi giudica l’operato.

Nello specifico l’effetto può essere la distribuzione dei pesi dei tetradrammi di Filippo II coniati in Macedonia tra il 359 e il 294 a. C. riportata nel testo dall’autore come risultato della sua analisi sui ritrovamenti in loco che ha avuto modo di studiare.

Chi accetta questo risultato ritiene più probabile che derivi da uno studio condotto con rigore metodologico piuttosto che superficiale o affrettato, e quindi correla la causa del risultato al grado di attendibilità di chi l’ha ottenuto e divulgato. E qui si tratta di un eminente numismatico la cui autorità è riconosciuta in campo internazionale.

Chi vuol confutare questo risultato in tutta onestà, non lo può fare in base a impressioni, simpatie, amore di contraddizione anziché di discussione, ecc., ma producendo la documentazione di studi e ricerche condotte da lui o da altri che possono metterlo in discussione. Altrimenti il suo grado di affidabilità rimane ai minimi termini, come pure la probabilità che la sua confutazione sia corretta.

 

George Le Rider è mancato nel 2014, all’età di 86 anni, e ha avuto davanti a sé più di 35 anni per aggiornare la sua opera fondamentale del 1977. E l’ha anche fatto su vari punti, ad es. producendo la documentazione di nuove monete di Filippo II, ma anche per rispondere alle obiezioni di Martin Jessop Price sul numero di zecche operanti in Macedonia al tempo del sovrano (tre invece di due secondo il Price), sull’anno di inizio della coniazione delle sue monete, ecc. Però ha potuto solamente ribadire lo stato dell’arte sui pesi delle monete. Certamente, se un domani, in un ripostiglio di una città della Calcidica, saltassero fuori – che so io - venti esemplari di un tetra di Filippo II tutti di 14,66 g, magari tutti con asse a h 6 e in conservazione FDC con lustro di conio, i dati ponderali andrebbero riconsiderati. Rimarrebbe però da stabilire se le monete sono state depositate dall’uomo (quando non si sa) o da Efesto, che nell’isola di Lemno (dove s’era rotto le gambe nella caduta, quando papà Zeus lo aveva scaraventato giù dall’Olimpo dopo che lui aveva preso le parti di mamma Era in una discussione tra i coniugi) aveva un sua fucina. L’isola di trova nell’Egeo a Est della Calcidica non molto lontano dalla terraferma, ed è possibile che il dio del fuoco, in un weekend con la moglie Afrodite sulla penisola, abbia voluto depositare questo gruppo di argenti prototipo che sarebbero stati poi caratteristici del papà del Grande per mettere alla prova o creare un po’ di scompiglio tra i numismatici dell’inizio del terzo millennio dopo la nascita di Cristo.

 

 

apollonia

  • Mi piace 3

Inviato

Ma confidare negli altri non va bene... non si sa mai quanti errori possano aver commesso...indipendentemente da chi essi siano!

 

 

Ma confidare negli altri non va bene... non si sa mai quanti errori possano aver commesso...indipendentemente da chi essi siano!

 

Mi ricorda qualche osservazione fatta sul forum a Caio153 :nea: 

 

 

 

apollonia

Si, mi ricorda qualcosa anche a me... <_< :angry:........AE :happyspoonboy:​ .


Inviato

Ma confidare negli altri non va bene... non si sa mai quanti errori possano aver commesso...indipendentemente da chi essi siano!

Mi ricorda qualche osservazione fatta sul forum a Caio153 :nea:

La questione della fiducia andrebbe dibattuta su basi statistiche della probabilità della causa di un determinato effetto, dove entrano in gioco anche fattori psicologici e personali di chi opera e di chi giudica l’operato.

Nello specifico l’effetto può essere la distribuzione dei pesi dei tetradrammi di Filippo II coniati in Macedonia tra il 359 e il 294 a. C. riportata nel testo dall’autore come risultato della sua analisi sui ritrovamenti in loco che ha avuto modo di studiare.

Chi accetta questo risultato ritiene più probabile che derivi da uno studio condotto con rigore metodologico piuttosto che superficiale o affrettato, e quindi correla la causa del risultato al grado di attendibilità di chi l’ha ottenuto e divulgato. E qui si tratta di un eminente numismatico la cui autorità è riconosciuta in campo internazionale.

Chi vuol confutare questo risultato in tutta onestà, non lo può fare in base a impressioni, simpatie, amore di contraddizione anziché di discussione, ecc., ma producendo la documentazione di studi e ricerche condotte da lui o da altri che possono metterlo in discussione. Altrimenti il suo grado di affidabilità rimane ai minimi termini, come pure la probabilità che la sua confutazione sia corretta.

George Le Rider è mancato nel 2014, all’età di 86 anni, e ha avuto davanti a sé più di 35 anni per aggiornare la sua opera fondamentale del 1977. E l’ha anche fatto su vari punti, ad es. producendo la documentazione di nuove monete di Filippo II, ma anche per rispondere alle obiezioni di Martin Jessop Price sul numero di zecche operanti in Macedonia al tempo del sovrano (tre invece di due secondo il Price), sull’anno di inizio della coniazione delle sue monete, ecc. Però ha potuto solamente ribadire lo stato dell’arte sui pesi delle monete. Certamente, se un domani, in un ripostiglio di una città della Calcidica, saltassero fuori – che so io - venti esemplari di un tetra di Filippo II tutti di 14,66 g, magari tutti con asse a h 6 e in conservazione FDC con lustro di conio, i dati ponderali andrebbero riconsiderati. Rimarrebbe però da stabilire se le monete sono state depositate dall’uomo (quando non si sa) o da Efesto, che nell’isola di Lemno (dove s’era rotto le gambe nella caduta, quando papà Zeus lo aveva scaraventato giù dall’Olimpo dopo che lui aveva preso le parti di mamma Era in una discussione tra i coniugi) aveva un sua fucina. L’isola di trova nell’Egeo a Est della Calcidica non molto lontano dalla terraferma, ed è possibile che il dio del fuoco, in un weekend con la moglie Afrodite sulla penisola, abbia voluto depositare questo gruppo di argenti prototipo che sarebbero stati poi caratteristici del papà del Grande per mettere alla prova o creare un po’ di scompiglio tra i numismatici dell’inizio del terzo millennio dopo la nascita di Cristo.

apollonia

E' un'ipotesi molto interessante, ma andrebbe verificata...? Non è che potresti postare i riferimenti fotografici e le collocazioni delle monete che presentano i conii i questione?
Awards

Inviato

Ciao,

credo che le analisi del Le Rider non possano essere messe in dubbio senza specifiche e migliori controanalisi sul materiale in oggetto.

Oltretutto, trattandosi di indicazioni statisticamente robuste (ovvero i pezzi con primo decimale 6 del peso in grammi sono veramente pochi rispetto al campione) non basterebbe per ipotesi che pochi fra gli esemplari censiti fossero falsi per cambiare conclusione.

Per fare un esempio di raffronto veloce e senza pretese scientifiche, fra i circa 750 esemplari che risultano dal motore di ricerca CNG con termini di ricerca "Philip tetradrachm Le Rider" solo 9 esemplari hanno primo decimale del peso 5 e solo 1 ha primo decimale il 6. Quest'ultimo peserebbe addirittura 14,66 g, con asse di conio 10h. Adesso sul cell non riesco a riportarne foto e dati.

Chiaramente il campione di 750 pezzi è sovrastimato perché può includere pezzi esitati più volte negli anni e altri nominali di Filippo II che fanno riferimento a tetradrachm nel testo.

Ciao

ES


Inviato

Ciao,

credo che le analisi del Le Rider non possano essere messe in dubbio senza specifiche e migliori controanalisi sul materiale in oggetto.

Oltretutto, trattandosi di indicazioni statisticamente robuste (ovvero i pezzi con primo decimale 6 del peso in grammi sono veramente pochi rispetto al campione) non basterebbe per ipotesi che pochi fra gli esemplari censiti fossero falsi per cambiare conclusione.

Per fare un esempio di raffronto veloce e senza pretese scientifiche, fra i circa 750 esemplari che risultano dal motore di ricerca CNG con termini di ricerca "Philip tetradrachm Le Rider" solo 9 esemplari hanno primo decimale del peso 5 e solo 1 ha primo decimale il 6. Quest'ultimo peserebbe addirittura 14,66 g, con asse di conio 10h. Adesso sul cell non riesco a riportarne foto e dati.

Chiaramente il campione di 750 pezzi è sovrastimato perché può includere pezzi esitati più volte negli anni e altri nominali di Filippo II che fanno riferimento a tetradrachm nel testo.

Ciao

ES

La mia era ironia...?
Awards

Inviato

Mi aspettavo una pubblicazione in uscita che confutasse il Le Rider...?


Inviato

Mi aspettavo una pubblicazione in uscita che confutasse il Le Rider...?

Confutare... Però sto facendo uno studio nel quale rivedo alcune delle sue teorie... Non su Filippo, ma Alessandro... E comunque non certo su questioni riguardanti l'autenticità o meno delle monete...
Awards

Supporter
Inviato

Esemplari Le Rider 425(D210’/R377) di 14,61 g e Le Rider 426 (D210’/R378) di 14,66 g riportati nel testo e la cui descrizione è al post # 227.

 

post-703-0-43716900-1453659007.jpg   post-703-0-01525300-1453659025.jpg

 

Sull’esemplare 426 si notano ampie zone di depositi in superficie. Meno evidenti nel 425, dove si nota però un onfalo abbastanza… sviluppato e quindi 'pesante'. :nea: 

 

 

apollonia


Supporter
Inviato

Sovrappeso o sottopeso?

 

http://www.acsearch.info/search.html?id=2433504

 

post-703-0-68531200-1453679561_thumb.jpg

 

Kingdom of Macedon, Philip II AR Tetradrachm. Pella, 354-348 BC. Laureate head of Zeus to right / ΦΙΛΙΠ - ΠΟΥ, Rider with kausia to left raising right hand. Head of Helios between horse's forelegs. Δ below. 16.64 g. Le Rider 114. 13.96g, 23mm, 12h. Very Fine. Scarce.

 

 

apollonia

 

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

Sicuramente sovrappeso?

 

http://www.acsearch.info/search.html?id=2165011

 

post-703-0-18983300-1453679680_thumb.jpg

 

COINS OF THE GREEK WORLD - MACEDONIAN EMPIRE

Philip II, 359-336. Tetradrachm 354/348, Pella. Laureate head of Zeus to r. Rev. FILIP - POU Rider with kausia to l. raising r. hand. Head of Helios between horse's forelegs. D below. 16.64 g. Le Rider 114. Extremely fine.

 

 

apollonia


Inviato (modificato)

Sovrappeso o sottopeso?

http://www.acsearch.info/search.html?id=2433504

attachicon.gifTetra Filippo Roma Num 16,64 o 13,96 g.jpg

Kingdom of Macedon, Philip II AR Tetradrachm. Pella, 354-348 BC. Laureate head of Zeus to right / ΦΙΛΙΠ - ΠΟΥ, Rider with kausia to left raising right hand. Head of Helios between horse's forelegs. Δ below. 16.64 g. Le Rider 114. 13.96g, 23mm, 12h. Very Fine. Scarce.

apollonia

Ciao,

mi ricorda un pochino la copertina di uno dei libri che cito di più...

post-43481-0-13789900-1453720766.jpg

A parte gli scherzi, mi pare di capire che trovandosi di fronte a un tetra di Filippo II pesante più di 14,50 g si debba andare decisamente coi piedi di piombo, o d'argento....forse!

Non ho il Le Rider 1977, ma sul catalogo ANS su 371 tetradrammi a nome di Filippo II (se ho contato bene), ben TRE presentano un peso superiore a 14,50 g (14,52, 14,54 e 14,57 g) e ADDIRITTURA ZERO un peso superiore a 14,60 g. La cosa mi pare decisamente indicativa...

Modificato da Caio153
Awards

Supporter
Inviato

Ho trovato qualche esemplare di peso superiore a 14,60 g che documenterò in seguito, ma il caso dei due tetra postati sopra è particolare per quanto riguarda le rispettive didascalie.

 

post-703-0-03596500-1453733566_thumb.jpg

 

Infatti la scritta ’16.64 g. Le Rider 114.” è comune, ma è seguita da un peso inferiore nel Roma (quale sarà quello giusto?) e dal grado di conservazione nel Sincona.

 

 

apollonia


Inviato

Ho trovato qualche esemplare di peso superiore a 14,60 g che documenterò in seguito, ma il caso dei due tetra postati sopra è particolare per quanto riguarda le rispettive didascalie.

Confronto tetra Filippo II Roma N Sincona.jpg

Infatti la scritta ’16.64 g. Le Rider 114.” è comune, ma è seguita da un peso inferiore nel Roma (quale sarà quello giusto?) e dal grado di conservazione nel Sincona.

apollonia

Non avevo recepito 16(SEDICI),64 g, ma inconsciamente l'avevo preso per un 14,64. Fosse 16,64 davvero sarebbe certamente falsa, altrimenti potrebbe essere il solito, ennesimo, errore di imprecisione...
Awards

Supporter
Inviato

Considerando le date delle aste, il peso dell’esemplare Sincona (ottobre 2014) dovrebbe essere (a meno di un errore di trascrizione) quello della didascalia (16.64 g).

https://www.sixbid.com/browse.html?auction=1498&category=31779&lot=1351160

 

Il peso dell’esemplare Roma Numismatics (aprile 2015) dovrebbe essere il secondo della didascalia (13.96 g), nella quale è stata inserita con un ‘copy and paste’ la stringa ‘Head of Helios between horse's forelegs. Δ below. 16.64 g. Le Rider 114.’ tratta dalla didascalia dell’altra moneta.

https://www.sixbid.com/browse.html?auction=1903&category=39644&lot=1658754

 

Tra l’altro si tratta di due monete diverse in quanto nel tetra Roma Num. non c’è la Delta sotto il cavallo presente nel tetra Sincona.

 

 

apollonia


Inviato (modificato)

Considerando le date delle aste, il peso dell’esemplare Sincona (ottobre 2014) dovrebbe essere (a meno di un errore di trascrizione) quello della didascalia (16.64 g).

https://www.sixbid.com/browse.html?auction=1498&category=31779&lot=1351160

Il peso dell’esemplare Roma Numismatics (aprile 2015) dovrebbe essere il secondo della didascalia (13.96 g), nella quale è stata inserita con un ‘copy and paste’ la stringa ‘Head of Helios between horse's forelegs. Δ below. 16.64 g. Le Rider 114.’ tratta dalla didascalia dell’altra moneta.

https://www.sixbid.com/browse.html?auction=1903&category=39644&lot=1658754

Tra l’altro si tratta di due monete diverse in quanto nel tetra Roma Num. non c’è la Delta sotto il cavallo presente nel tetra Sincona.

apollonia

Sono basito... Nel caso Sincona o si tratta di un inaccettabile errore di imprecisione, o se il peso fosse Vero di un doppiamente inaccettabile errore: 1 perché se effettivamente pesasse oltre 16 g sarebbe evidentemente un pataccone, 2 perché non solo non sarebbe stato riconosciuto in quanto tale, ma sarebbe dimostrazione che il venditore non ne sa NULLA di quella monetazione.

IL caso RN mi ricorda un aneddoto che mi raccontò un mio professore: Una volta corresse due compiti in classe identici e perfetti... Ma chi aveva copiato chi? La risposta fu semplice... Il più genio dei due aveva copiato anche nome e cognome dell'altro...?

Grave esempio di pressapochismo...

Modificato da Caio153
Awards

Supporter
Inviato

Tetra sui 15 g.

 

The New York Sale Auction XXX, lot 90, 9. January 2013.

 

post-703-0-07883300-1453917330_thumb.jpg

ANCIENT COINS. GREEK. Kingdom of Macedon, Philip II (359-336 B.C.), Silver Tetradrachm, 15.39g, 8h. Mint of Pella, c.323-315 B.C. Head of Zeus facing right, wearing a laurel-wreath. Rev. Φ I Λ I ΠΠ OY, young male rider, naked and holding a palm-branch, on a horse pacing right, serpent and Boeotian shield below (Le Rider pl. 22, 531 (D281/R436); SNG ANS 450 (these dies)). Toned, extremely fine. 

 

apollonia

 

 


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.