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Le monete più attraenti di Filippo II di Macedonia


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Come augurio di un sereno Natale e felice 2015 agli ammiratori della monetazione di Filippo II di Macedonia e ai lettori di questa discussione, presento un tetradramma della zecca di Pella battuto alla Roma Numismatics nell’asta n. 8 del 28 settembre di quest’anno. Una sintesi di qualità (stile della testa di Zeus, grado di conservazione) e rarità (Zeus rivolto a sinistra).

 

post-703-0-55475100-1419196191_thumb.jpg

 

Kingdom of Macedon, Philip II AR Tetradrachm. Pella, circa 323-315 BC. Laureate head of Zeus to left / Nude rider on horseback to right, holding long palm branch in his right hand, ΦΙΛΙΠΠOΥ above, bee to right below horse's foreleg. Le Rider 435; SNG ABC 275 var.; SNG ANS 429. 14.39g, 23mm, 4h. Good Extremely Fine. Attractive, lustrous metal with a light tone. Very Rare, and the finest left facing tetradrachm of Philip that has appeared at auction in many years.

The left-facing Zeus head tetradrachms struck in the name of Philip II are very rare, particularly so in good condition. They were struck from just two obverse dies, only at Pella, and belong to the beginning of the late group III. The head of Zeus on both dies is of wonderful and striking style. It has been suggested that they were intended to be part a larger series for Philip III, which would be thus differentiated from the coins of his father Philip II by the left-facing Zeus portrait.

 

 

apollonia

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  • 2 settimane dopo...
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Inviato

Due bei didrammi in lizza nell’imminente Triton XVIII.

 

Session 1, Lot 444

 

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KINGS of MACEDON. Philip II. 359-336 BC. AR Didrachm (19mm, 7.16 g, 7h). Pella mint. Struck circa 354/3-349/8 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / ΦIΛIΠ-ΠOY, Philip, wearing kausia, chlamys, tunic, and boots, raising right hand and holding rein in left, on horseback left; tiny Δ below raised foreleg, facing head of Helios below horse’s belly. Le Rider, Monnayage, p. 18, 4 = BM Museum no. 2002,0101.1503 (same dies), otherwise unpublished. Good VF. Well centered strike. Very rare denomination, the second and finest known for this issue. From the Patrick H. James Collection. Ex Triton XII (6 January 2009), lot 166.

 

Stima $1500, quotazione attuale $3750.

 

Session 1, Lot: 448

 

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Le Rider Plate Coin Ex Abecassis Collection

KINGS of MACEDON. Philip II. 359-336 BC. AR Didrachm (17.5mm, 7.06 g, 9h). Amphipolis mint. Struck circa 355-349/8 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / ΦIΛIΠ-ΠOY, Philip, wearing kausia, chlamys, tunic, and boots, raising right hand and holding rein in left, on horseback left; bow below raised foreleg. Le Rider 174b (D80/R144 – this coin, illustrated); SNG ANS –; SNG Alpha Bank 281 (same dies); SNG Copenhagen Supp. 110 (same dies). Good VF, attractive old collection toning. Extremely rare, one of only three published, only this example in CoinArchives, none in ANS photofile. From the collection of the Money Museum, Zurich. Ex Leu 81 (16 May 2001), lot 176; R. Abecassis Collection.

 

Stima $5000, quotazione attuale $4250.

 

Chissà come finirà domani. Comunque una bella lotta.

 

 

apollonia

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Inviato (modificato)

Il primo didramma è stato aggiudicato a 3800 $, ma il secondo è schizzato a 14000 $.

 

Senza dubbio è quest'ultimo il vincitore.

 

 

apollonia

Modificato da apollonia

  • 2 mesi dopo...
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Inviato

Volevo rendere ragione dell’errore di identificazione di questa moneta battuta nella recente asta Gorny & Mosch 229, che gli esperti della casa d’aste hanno classificato come emidramma.

 

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Lot 1172 Estimate: 150 EUR   |   Starting price: 120 EUR

 

GRIECHEN 
MAKEDONISCHE KÖNIGE 
Philipp II., 359 - 336 v. Chr. Hemidrachme (2,61g). 323/2 - 316/5 v. Chr. Mzst. Pella. Vs.: Apollonkopf mit Taenie n. r. Rs.: ΦIΛIΠΠOΥ, Reiter n. r., darunter A und Grashüpfer. Le Rider S. 62, 486. Taf. 20, 486. Vz.

 

Facendo qualche conto, se l’emidramma pesasse 2,61 g come riportato in didascalia, la dramma peserebbe 5,22 g e il tetradramma quasi 21 g, quando sappiamo che quest’ultima moneta coniata nello standard traco-macedone pesa ca. 14,4 g. Il fatto è che la moneta in questione non è un’emidramma ma 1/5 di tetradramma, una frazione d’argento rappresentativa della monetazione di Filippo II.

 

Chissà se chi se l’è aggiudicata a 170 € era al corrente della situazione. Comunque un altro caso in cui i sedicenti esperti lasciano a desiderare.

 

 

apollonia

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Inviato

L’errore nell’attribuzione del nominale si ripete nei due lotti successivi.

 

 

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Lot 1173 Estimate: 120 EUR   |   Starting price: 96 EUR:  realized 100 €

GRIECHEN  MAKEDONISCHE KÖNIGE 
Philipp II., 359 - 336 v. Chr. Hemidrachme (2,53g). 323/2 - 316/5 v. Chr. Mzst. Amphipolis. Vs.: Apollonkopf mit Lor­beerkranz n. r. Rs.: ΦIΛIΠΠOΥ, Reiter n. r., darunter A in Kranz. Le Rider Taf. 45, 30. Vz.

 

 

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Lot 1174 Estimate: 250 EUR   |   Starting price: 200 EUR: unsold

GRIECHEN  MAKEDONISCHE KÖNIGE 
Philipp II., 359 - 336 v. Chr. Hemidrachme (2,54g). 323/2 - 316/5 v. Chr. Mzst. Amphipolis. Vs.: Apollonkopf mit Taenie n. r. Rs.: ΦIΛIΠΠOΥ, Reiter n. r., darunter Buchstabe in Kranz. Le Rider Taf. 45, 29 ff. Breiter Schrötling, vz.

 

 

apollonia


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Inviato

Tondello ellittico

Singolare la forma di questo bronzo battuto alla CGB.fr, Auction MONNAIES 26, 22 giugno 2006. La patina invece è…plurale.

 

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ROYAUME DE MACEDOINE - PHILIPPE II (359-336 avant J.-C.) Demi unité de bronze, (PB, ئ 18) N° v26_0040 Date : c. 349-336 AC. Nom de l'atelier : Amphipolis Métal : bronze. Diamètre : 17,5mm. Axe des coins : 6h. Poids : 4,64g. Degré de rareté : R1. Etat de conservation : TTB.

 

apollonia


Inviato

Scusa Apollonia, arrivo un po' in ritardo, ma ricordo di aver notato questo 1/5 di tetradramma nella precedente G&M. Mi ha colpito perché mi sembra la prima volta che vedo questa moneta di Filippo II con un bel volto di Artemide vista da davanti.
Ti riporto il tabellino. Cosa ne pensi? E' realmente rara come mi è sembrata anche a me? E perché se così rara ha realizzato solo 480 Euro, il prezzo base quando aveva una stima di 600 Euro?

Lotto 1170 Asta 229 Gorny und Mosch

GRIECHEN
MAKEDONISCHE KÖNIGE
Philipp II., 359 - 336 v. Chr. 1/5 Tetradrachme (2,57g). 342/1 - 329/28 v. Chr. Mzst. Amphipolis. Vs.: Kopf der Ar­temis in Dreiviertelansicht n. l. Rs.: ΦIΛIΠΠOΥ, Reiter n. r., darunter Pegasosprotome. Le Rider Taf.43, 504 ff. R! ss

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Inviato

@@andreagcs

 

Un esemplare di questo tetra/5 era già stato presentato al post # 35 di questa discussione e aveva spuntato 1500 € da stima 1000 € nel 2011.

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Ti ricordi bene quindi della rarità della moneta, e l’aggiudicazione all’80% della base è dovuta alla fortuita circostanza di mancata concorrenza. Non sappiamo infatti a quanto avrebbe potuto salire l’offerta di chi se l’è aggiudicata prima del ‘sold’ qualora la o le sue successive offerte fossero state superate.

Ho già questo nominale in collezione, anche se i difetti non sono pochi come puoi vedere dalla foto al post # 33 di pag. 2.

 

 

apollonia 


Inviato

@@andreagcs

 

Un esemplare di questo tetra/5 era già stato presentato al post # 35 di questa discussione e aveva spuntato 1500 € da stima 1000 € nel 2011.

attachicon.gifpost-703-0-28145200-1382371166.jpg

 

Ti ricordi bene quindi della rarità della moneta, e l’aggiudicazione all’80% della base è dovuta alla fortuita circostanza di mancata concorrenza. Non sappiamo infatti a quanto avrebbe potuto salire l’offerta di chi se l’è aggiudicata prima del ‘sold’ qualora la o le sue successive offerte fossero state superate.

Ho già questo nominale in collezione, anche se i difetti non sono pochi come puoi vedere dalla foto al post # 33 di pag. 2.

 

 

apollonia 

 

A sì ora ricordo. Strano la moneta comunque sia rimasta così bassa. Vedo che ce l'hai anche te Apollonia, bene. La moneta è comunque buona e devi comunque essere contento di averla, vista la rarità e la particolare bellezza della moneta.  :)

 


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Inviato

post-703-0-89066400-1427128428_thumb.jpg

 

Lot 1171 Estimate: 200 EUR   |   Starting price: 160 EUR: unsold

Philipp II., 359 - 336 v. Chr. Hemidrachme (1,71g). 359 - ca. 355/4 v. Chr. Mzst. Pella. Vs.: Apollonkopf mit Taenie n. r. Rs.: ΦIΛIΠΠOΥ, Reiter n. l., darunter Monogramm und Lanzenspitze. Le Rider Taf. 2,47­49. Tönung, gutes ss.

 

Questa emidramma è rimasta invenduta nella stessa asta. Dopo aver dato un'occhiata in giro, ho deciso di acquistarla perchè il rapporto qualità/prezzo era buono per questa tipologia.

 

Ho già un'emidramma di Filippo in collezione (post # 28 a pag. 2), ma questa è sicuramente migliore.

 

 

apollonia

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Inviato

Sì, mi sembra una buona emidracma; comunque un pezzo sempre difficile da trovare anche per papà Filippo. Cosa rappresenta esattamente il monogramma sotto la pancia del cavallo?


Supporter
Inviato

Sì, mi sembra una buona emidracma; comunque un pezzo sempre difficile da trovare anche per papà Filippo. Cosa rappresenta esattamente il monogramma sotto la pancia del cavallo?

 

Il monogramma è composto da una M con sovraimposta una H ruotata di 90°. Nel testo di Le Rider questo monogramma associato a una punta di lancia rappresenta il simbolo di controllo di sei tetradrammi (38-43), tre dramme (44-46) e tre emidramme (47-49) coniati a Pella nel 359-c. 355/4 a. C.

 

 

apollonia


Supporter
Inviato

La composizione di questo particolare monogramma (M con sopra un'H orizzontale) si vede bene su questa dramma

 

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apollonia


Inviato

La composizione di questo particolare monogramma (M con sopra un'H orizzontale) si vede bene su questa dramma

 

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apollonia

 

Sì qui è molto più chiaro il monogramma.Grazie

Mi sembra che la coniazione di Filippo per l'argento sia stata varia, riguardo ai diversi tipi, almeno quanto quella di suo figlio Alessandro, se non di più (escludendo naturalmente le varie coniazioni "indiane" come i decadrammi dell'elefante).

 


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Inviato

Sì, nella monetazione in argento di Filippo II vi sono tanti nominali tra cui, oltre a quelli usuali, il tetradramma/5  e il tetradramma/10. Durante la reggenza di Antipatro o di Poliperconte (circa 320/19-317 a. C.), nella zecca di Anfipoli sono state coniate delle dramme con i tipi di Filippo II ma nello standard ponderale attico. Queste dramme sono estremamente rare e, come si vede nell’esemplare della foto, il cavaliere è diretto a destra anziché a sinistra come in quelle ufficiali.

 

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KINGS of MACEDON. Philip II. 359-336 BC. AR Drachm (4.17 g, 7h). Amphipolis mint. Struck under Antipater or Polyperchon (for Philip III and Alexander IV), circa 320/19-317 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin headdress / FILIP-POU, youth on horseback right, holding palm in right hand, rein in left; grain ear below, P below horse's raised foreleg. Troxell, Studies, Group 8, 388 = Le Rider, Monnayage pl. 7, 22 = SNG Lewis 500 (same dies); Le Rider -; SNG ANS -; SNG München -; SNG Alpha Bank -. Superb EF, slight die shift on reverse. Extremely rare.

From the Robert Weimer Collection. Ex Tkalec, 29 February 2000, lot 38.

Troxell identified six Attic weight drachms in this series with three varieties of control markings. This is the second known coin with these particular controls.

 

 

apollonia

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Inviato

Davvero splendida questa dracma, Apollonia, grazie per avercela proposta. :)

Magari se Alessandro fosse campato un po' di più e avesse avuto una vita un po' più morigerata (se ad esempio non si fosse bevuto la mitica " Coppa di Eracle"), chissà quanti altri tipi e quanti altri nominali avremmo avuto.....Chissà.....


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Inviato

Già, la 'Coppa di Eracle', un'anfora della capacità di oltre cinque litri piena di vino non diluito, bevuto tutto da Alessandro a tavola, in una gara a tempo.

 

La dramma è stata aggiudicata a 3800 USD da base 3000, ma circa dieci anni fa (Triton IX del 2006). Un altro esemplare in grado di conservazione inferiore ha raggiunto una quotazione simile (4000 USD) alla Gemini IX del 2012).

 

 

apollonia


  • 3 settimane dopo...
Inviato

mi scuso per aver pubblicato questa moneta nella sezione sbagliata.

 

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Makedonisches Weltreich

Alexander III. der Grosse, 336-323 v. Chr. Tetradrachme im Namen Philipps II. 336/328 v. Chr., Pella. Kopf des Zeus / Ephebe mit Palmwedel zu Pferd, Beiz. Kantharos. Le Rider, Tf. 15, 347 14.33 g.; Vorzüglich


Inviato

Come dicevo nell'altra discussione, non sapevo che alcuni tetradrammi del tipo di Filippo II fossero stati coniati da Alessandro Magno. Come si distinguono da quelli coniati da Fillippo II mentre era in vita?

Awards

  • 2 settimane dopo...
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Inviato (modificato)

Come dicevo nell'altra discussione, non sapevo che alcuni tetradrammi del tipo di Filippo II fossero stati coniati da Alessandro Magno. Come si distinguono da quelli coniati da Fillippo II mentre era in vita?

 

Per distinguere i tetradrammi di Filippo II coniati sotto il suo regno (dal 359 a. C., anno della sua ascesa al trono, al 336 a. C., anno del suo assassinio, nella zecca di Pella, e in quella di Anfipoli dal 357 a. C., poco dopo la presa della città, al 336 a. C.) da quelli coniati dopo la sua morte (dal 336 al 329/8 a. C. e, dopo l’interruzione di qualche anno, dal 323/2 fino al 315/4 a. C. a Pella e fino al 294 a. C., anno della conquista della Macedonia da parte di Demetrio Poliorcete, ad Anfipoli), un punto di riferimento può essere lo stile del volto di Zeus barbuto e con folta capigliatura al diritto.

La raffigurazione della testa di Zeus rappresenta una novità nella monetazione macedone in quanto i predecessori di Filippo (Archelao I, Aminta III, Perdicca III) raffiguravano solo la sua aquila. Da notare che Zeus, il signore degli dei che abitavano sul monte Olimpo, a nord del quale vivevano i primi Macedoni e considerato il padre dei Macedoni, era particolarmente onorato in Macedonia. Inoltre a Dion, in Pieria, furono organizzati dei giochi olimpici in suo onore ed è stata segnalata l’affinità iconografica tra questo Zeus e quello coronato d’olivo degli stateri di Olimpia.

Nei tetradrammi coevi di Filippo II la barba e i capelli di Zeus sono molto folti, il volto è piuttosto tozzo e paffuto, lo stile è sul classico.

In quelli postumi il volto è più scarno e lo stile è più, diciamo così, umano che divino.

In alcuni casi è determinante ai fini della distinzione il rovescio, in quanto nei tetradrammi coniati nel primo decennio di regno il cavallo va a destra ed è montato da un cavaliere anziano (identificato con Filippo II) nell’atto di saluto, mentre in seguito il cavallo va a sinistra ed è montato da un giovane nudo con in mano un ramo di palma.

In ogni caso il riferimento di prima scelta per stabilire se un tetradramma è coevo o postumo è il libro 'Le Monnayage d’argent et d’or de Philippe II frappè en Macèdoine de 359 à 294', (1977) di George Le Rider, considerato il massimo conoscitore della monetazione di questo sovrano.

 

All’interno di questa discussione si trovano vari esempi di tetradrammi coevi (fino al 336 a. C.) e postumi.

Al post # 45 c’è l’esemplare coevo che ho in collezione e al post # 20 l’esemplare postumo.

 

 

apollonia

Modificato da apollonia
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L’emidramma della Gorny 229 (v. post # 160) è arrivata.

 

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Lot 1171. GRIECHEN  - MAKEDONISCHE KÖNIGE 

Philipp II., 359 - 336 v. Chr. Hemidrachme (1,70 g, 12 mm). 359 - ca. 355/4 v. Chr. Mzst. Pella. Vs.: Apollonkopf mit Taenie n. r. Rs.: ΦIΛIΠΠOΥ, Reiter n. l., darunter Monogramm und Lanzenspitze. Le Rider Taf. 2,47­49. Tönung, gutes ss.

 

L’hammer è stato di 160 € e lo definirei un buon prezzo se confrontato ad es. con gli 832 € di questo esemplare della CNG.

 

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KINGS of MACEDON. Philip II. 359-336 BC. AR Hemidrachm (12mm, 1.75 g, 12h). Pella mint. Struck 359-355/4 BC. Laureate head of Apollo right / Philip on horseback riding left, holding reins and raising hand; grain ear to left; below, spear head left above monogram. Le Rider 47 (D29/R39); SNG ANS 347; ANG Alpha Bank 266-9. Good VF, toned. Rare.

 

 

apollonia

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Stessa considerazione se paragonato al costo di questo esemplare battuto alla Nomos 3 & 4 del 9 maggio 2011 (400 CHF pari a 387 €). Esemplare tra l’altro sotto peso di 6 dg.

 

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KINGS of MACEDON. Philip II. 359-336 BC. Hemidrachm (Silver, 1.14 g 12), Pella, c. 359-355/4. Head of Apollo to right, wearing taenia. Rev. ΦΙΛΙΠΠΟΥ Horseman, his right hand raised in salute, riding prancing horse to left; below, monogram. Le Rider 47. SNG Alpha Bank 266-269. Rare. An interesting and early fraction, well centered and lightly toned. Good very fine.

From the East Side collection, Switzerland.

 

 

apollonia


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Già che siamo in tema di emidramme, ne segnalo una suberata.

 

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KINGS of MACEDON. Philip II. 359-336 BC. Fourrée Hemidrachm (10.5mm, 0.99 g, 3h). Imitating a Pella mint issue of circa 359-355/4 BC. Diademed head of Apollo right / Philip on horseback left; bow below raised foreleg; below belly, forepart of Pegasos left. Cf. Le Rider 24 for prototype. VF, toned, plating broken along edge, a couple marks.

From the Patrick H. James Collection.

 

345, Lot: 159. Estimate $100. Sold for $60. 

 

 

apollonia


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Questa è invece un’imitazione proveniente dall’Europa dell’Est.

 

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EASTERN EUROPE, Imitations of Philip II of Macedon. 3rd century BC. AR Hemidrachm (13mm, 2.37 g, 12h). Laureate head of Zeus right / Horse left; four-spoked wheel above. Lanz 458-9; CCCBM I –. VF, scrape on reverse.

 

325, Lot: 283. Estimate $100. Sold for $95.

 

apollonia


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Inviato

Per distinguere i tetradrammi di Filippo II coniati sotto il suo regno (dal 359 a. C., anno della sua ascesa al trono, al 336 a. C., anno del suo assassinio, nella zecca di Pella, e in quella di Anfipoli dal 357 a. C., poco dopo la presa della città, al 336 a. C.) da quelli coniati dopo la sua morte (dal 336 al 329/8 a. C. e, dopo l’interruzione di qualche anno, dal 323/2 fino al 315/4 a. C. a Pella e fino al 294 a. C., anno della conquista della Macedonia da parte di Demetrio Poliorcete, ad Anfipoli), un punto di riferimento può essere lo stile del volto di Zeus barbuto e con folta capigliatura al diritto.

La raffigurazione della testa di Zeus rappresenta una novità nella monetazione macedone in quanto i predecessori di Filippo (Archelao I, Aminta III, Perdicca III) raffiguravano solo la sua aquila. Da notare che Zeus, il signore degli dei che abitavano sul monte Olimpo, a nord del quale vivevano i primi Macedoni e considerato il padre dei Macedoni, era particolarmente onorato in Macedonia. Inoltre a Dion, in Pieria, furono organizzati dei giochi olimpici in suo onore ed è stata segnalata l’affinità iconografica tra questo Zeus e quello coronato d’olivo degli stateri di Olimpia.

Nei tetradrammi coevi di Filippo II la barba e i capelli di Zeus sono molto folti, il volto è piuttosto tozzo e paffuto, lo stile è sul classico.

In quelli postumi il volto è più scarno e lo stile è più, diciamo così, umano che divino.

In alcuni casi è determinante ai fini della distinzione il rovescio, in quanto nei tetradrammi coniati nel primo decennio di regno il cavallo va a destra ed è montato da un cavaliere anziano (identificato con Filippo II) nell’atto di saluto, mentre in seguito il cavallo va a sinistra ed è montato da un giovane nudo con in mano un ramo di palma.

In ogni caso il riferimento di prima scelta per stabilire se un tetradramma è coevo o postumo è il libro 'Le Monnayage d’argent et d’or de Philippe II frappè en Macèdoine de 359 à 294', (1977) di George Le Rider, considerato il massimo conoscitore della monetazione di questo sovrano.

 

All’interno di questa discussione si trovano vari esempi di tetradrammi coevi (fino al 336 a. C.) e postumi.

Al post # 45 c’è l’esemplare coevo che ho in collezione e al post # 20 l’esemplare postumo.

 

 

apollonia

 

Un esempio pratico di tetra coevo e tetra postumo, entrambi della zecca di Anfipoli (dalla Baldwins NYS del gennaio 2014).

 

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apollonia

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