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Risposte migliori

Inviato

Appena uscito dal convegno

Un saluto tra gli altri a pino e a Renato

Prima volta per me al convegno

Tanta gente, diversi espositori. Mancano molti che credo si concentrino su Verona

Un po' di monete belle viste in giro, soprattutto di Vittorio Emanuele III.

Un giro ci stava...


Inviato (modificato)

mi duole ripetermi, ma gli ultimi convegni sono una delusione, non c'è materiale, non è vero che con la crisi si svende, in realtà non si vende nulla, forse privati che svendono ci sono ma vanno da commercianti o case d'asta, oppure fanno come questi ultimi che tengono sui banchi materiale di non ottima qualità, il resto fermo in attesa di tempi migliori.

Ma ci saranno tempi migliori?

La crisi non è passeggera, è di sistema, molti altri paesi nel mondo si stanno industrializzando e la manodopera non costa nulla, fanno quello che in Europa è avvenuto negli anni '50-'60, e giovami collezionisti non se ne vedono....

Modificato da andrearosi

Inviato

Ma se le famiglie non arrivano a fine mese come fanno a esistere dei giovani collezionisti???


Inviato (modificato)

sono d'accordo, mica mi lamento, non sono un commerciante! Se fossi un commerciante importante organizzerei per quanto possibile incontri con i colleghi per convincerli a dimezzare i prezzi dei pezzi in bassa conservazione, anzi altro che dimezzare, di più che dimezzare, per invogliare qualche ragazzo.

Credo di avere rappresentato la realtà, non auspico niente, se non che chi colleziona, compra e vende, prenda atto della realtà ed abbassi definitivamente i prezzi, venda quello che invece tiene nel cassetto pensando che oggi il mercato è in ribasso ma che tornerà su, cosa che non credo proprio!

Anzi, consiglio a chi colleziona (anche) per ritorno economico di vendere ora, se non lo ha già fatto, che il futuro è uguale al deserto!

Modificato da andrearosi
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Inviato

Io continuo a collezionare, ma i doppioni cerco di venderli, e di corsa.


Inviato (modificato)

mi duole ripetermi, ma gli ultimi convegni sono una delusione, non c'è materiale, non è vero che con la crisi si svende, in realtà non si vende nulla, forse privati che svendono ci sono ma vanno da commercianti o case d'asta, oppure fanno come questi ultimi che tengono sui banchi materiale di non ottima qualità, il resto fermo in attesa di tempi migliori.

Ma ci saranno tempi migliori?

La crisi non è passeggera, è di sistema, molti altri paesi fanno quello che in Europa è avvenuto negli anni '50-'60, e giovami collezionisti non se ne vedono....

alcuni hanno dei prezzi assurdi.. in questo mondo (a anche quello dell'edilizia) non esiste la famosa legge di mercato che dice che il prezzo è l'incontro tra la domanda e l'offerta. purtroppo c'è sempre qualche nababbo che compra a prezzi scriteriati.

Quando sento dei commercianti piangere mi vien voglia di dirgli di abbassare i prezzi.. penso che cmq per ora ci stanno dentro.. ma un giorno chi lo sa

Modificato da david7

Inviato (modificato)

pensano che ci sia ancora da spennare . certo come è stato scritto chi acquista come se la crisi non esistesse ,ma quanti ce ne saranno? Mi ricorda quando cercavo casa ai tempi d'oro era un'eresai parlare di sconti ed al massimo arrvavano ai 2000/3000 euro e c'era sempre chi comprava senza battere ciglio. per quella che ho mi hanno dovuto pregare. A bologna poi molti commercianti pensano ancora di vivere nel momento d'oro ,ma molti negozi stanno chiudendo e non so chi potrà resistere ancora . Dire che una collezione è un'investimento è dire una mezza bugia e te ne accorgi quando la vuoi vendere ,se c'è crisi generale difficile recuperare anche le spese . Comunque a i commercianti in genere gli sta bene ,ci hanno spennato con l'euro ,hanno condizionato con quei soldi il mercato dell'immobile costringenzo alle persone a pagare affitti assurdi. Ora piuangono,ma chi vive di solo lavoro dipendente pubblico o privato che sia sta piangendo dal 2002.

Modificato da sebeto2013
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Inviato

Dire che una collezione è un' investimento è dire una mezza bugia e te ne accorgi quando la vuoi vendere

Si colleziona perchè si ama le monete e la loro storia, nessun investimento se non a lunghissima scadenza.

Per investimento ci sono le monete di borsa o lingotti o altro.

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Inviato

Si colleziona perchè si ama le monete e la loro storia, nessun investimento se non a lunghissima scadenza.

Per investimento ci sono le monete di borsa o lingotti o altro.

Come dare torto a Bruno. E' questa l'essenza del collezionista, si ricerca spasmodicamente il materiale, si acquisisce, si fotografa, si cataloga, si studia la storia e ciò che quella moneta a rappresentato. E poi avanti alla ricerca di un altro pezzo in un ciclo che non conosce fine.

L'aspetto economico, inteso come valore commerciale delle monete, ha certo la sua importanza, ma passa in secondo piano.


Inviato

pensano che ci sia ancora da spennare . certo come è stato scritto chi acquista come se la crisi non esistesse ,ma quanti ce ne saranno? Mi ricorda quando cercavo casa ai tempi d'oro era un'eresai parlare di sconti ed al massimo arrvavano ai 2000/3000 euro e c'era sempre chi comprava senza battere ciglio. per quella che ho mi hanno dovuto pregare. A bologna poi molti commercianti pensano ancora di vivere nel momento d'oro ,ma molti negozi stanno chiudendo e non so chi potrà resistere ancora . Dire che una collezione è un'investimento è dire una mezza bugia e te ne accorgi quando la vuoi vendere ,se c'è crisi generale difficile recuperare anche le spese . Comunque a i commercianti in genere gli sta bene ,ci hanno spennato con l'euro ,hanno condizionato con quei soldi il mercato dell'immobile costringenzo alle persone a pagare affitti assurdi. Ora piuangono,ma chi vive di solo lavoro dipendente pubblico o privato che sia sta piangendo dal 2002.

Chiudo il discorso con un ultima considerazione se no si divaga, le banche che hanno in mano delle case non le svaluteranno mai perchè sono nel loro bilancio, pensa se le svalutano cosa succederebbe! é tutto il sistema che è malato.

Appoggio pienamente l'ultima frase che dici, un giorno dovranno tirare la cinghia anche loro e accontentarsi così come la gente normale arriva a fine mese tagliando gli svaghi.


Inviato

L'aspetto economico, inteso come valore commerciale delle monete, ha certo la sua importanza, ma passa in secondo piano.

ovviamente, ma prima di comprare bisogna cercare bene e fare in modo di comprarlo al prezzo giusto. sgarrare di qualche decina di euro ok ma pagare le cose il doppio no!


Inviato

personalmente 1 plauso a quanto correttamente detto da Cembruno5500. oggi sono stato al convegno x quasi tutta la giornata. ringrazio delle sempre piacevoli seppur brevi chiaccherate gli amici Veridio, Rcamil, Darectasapere, Arka e Giov60. dato 1 volto a Pistacoppi e mi sono intrattenuto con altri amici collezionisti bolognesi non lamonetiani. il convegno ? buon afflusso di gente nella mattinata, x quanto mi riguarda pochissimo materiale interessante e valido se non quello di qualche privato. mancano monete dunque giocoforza si risparmiano soldi....


Inviato (modificato)

Si colleziona perchè si ama le monete e la loro storia, nessun investimento se non a lunghissima scadenza.

Per investimento ci sono le monete di borsa o lingotti o altro.

Si colleziona sia perché si amano le monete e la storia, il proprio paese, la propria città, ecc... ED anche, perché no, per investimento... perché lo si vuole negare?

ma non era questo il punto, che invece a mio parere è il totale scollamento delle quotazioni delle monete con la realtà di una classe media e medio-bassa che è scomparsa, basti pensare a quello che nonostante le crisi del petrolio, succedeva negli anni '70, per non parlare degli '80: famiglie sistematicamente al ristorante ogni domenica, gite fuori porta, cinema, teatro, locali, vacanze che duravano oltre un mese d'estate, ecc...

A fronte di quello che (non) succede nei convegni negli ultimi 5 anni, vedere i più noti cataloghi i cui prezzi non calano sostanzialmente MAI (ma non c'era la crisi? Non per i cataloghi), vedere certe monete passare in asta, a volte con la stessa casa d'asta, pochi mesi prima del precedente passaggio, assistere ad aste pubbliche dove collaboratori delle case d'asta rilanciano per non lasciare che certi prezzi non salgano.....

Modificato da andrearosi

Inviato

p.s., fra l'altro sarebbe utile conoscere chi fà il commerciante fra coloro che qui (in questa come in altre discussioni) scrivono, io sono un modesto collezionista.


Inviato

Si colleziona perchè si ama le monete e la loro storia, nessun investimento se non a lunghissima scadenza.

Per investimento ci sono le monete di borsa o lingotti o altro.

Anche quelli adesso fai fatica a venderli o scambiarli sembra quasi che tutti vogliono gratis tutto. Poi sul piacere di collezionare sono il primo a darti ragione come ho affermato più volte . Il collezionista non pensa il secondo dopo a vendere , quello è il commerciante,ma a soddisfare sia la sua voglia di avere un bel pezzo nella sua collezione sia a renderla più completa oltre le altre cose. Infatti io noto subito l'offerta fatta da un vero collezionista che da un commerciante . In genere il primo contratta un pò ,magari sulle spese, vuole sincerarsi del prodotto ,magari proponendoti una scambio equo,l'altro fa come la famosa serie tv PAWN : l'offeta è 100 e lui ti fa un piacere a darti 10 magari vuole anche le spese comprese. Con me questo è un discorso che vale ho monete anche di poco valore da quand'ero piccolo e se posso o cerco di recuperare le spese magari per ricomprarne un'altra o fare uno scambio alla pari.


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a quanto dite forse non è stata una gran perdita esser mancato...

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Come mi capita sempre con il convegno di Bologna ho passato una gran bella giornata chiacchierando con amici forumisti e commercianti.

Poi certo, c'è qualcuno che ha avuto il coraggio di alzare di un buon 30% una moneta vista all'ultima edizione di Giugno però non è un problema, io mi tengo i miei soldi e lui la sua moneta ;).....materiale di livello per quanto mi riguarda comunque ne ho visto, anzi....ho proprio lasciato gli occhi su un 50 Lire, peccato non aver il portafoglio a fisarmonica :(.

A Verona ;).

Giancarlo


Inviato

a quanto dite forse non è stata una gran perdita esser mancato...

Io rimango della mia idea....a Bologna, se si ha la possibilità di venire, non si può mancare ;).

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Anche quelli adesso fai fatica a venderli o scambiarli sembra quasi che tutti vogliono gratis tutto. Poi sul piacere di collezionare sono il primo a darti ragione come ho affermato più volte . Il collezionista non pensa il secondo dopo a vendere , quello è il commerciante,ma a soddisfare sia la sua voglia di avere un bel pezzo nella sua collezione sia a renderla più completa oltre le altre cose. Infatti io noto subito l'offerta fatta da un vero collezionista che da un commerciante . In genere il primo contratta un pò ,magari sulle spese, vuole sincerarsi del prodotto ,magari proponendoti una scambio equo,l'altro fa come la famosa serie tv PAWN : l'offeta è 100 e lui ti fa un piacere a darti 10 magari vuole anche le spese comprese. Con me questo è un discorso che vale ho monete anche di poco valore da quand'ero piccolo e se posso o cerco di recuperare le spese magari per ricomprarne un'altra o fare uno scambio alla pari.

Beh, sia chiaro, il giusto prezzo sono sempre pronto a pagarlo, mi fà piacere spendere per monete e non penso certo a rivendere, al massimo dare indietro qualche doppione in conto prezzo su monete più importanti.

Tornando da Bologna dicevo alla persona che era con me in macchina: è la prima volta che esco da un convegno senza aver comprato una moneta: io compro, di Perugia di madonnine e sampietrini né ho a decine, se qualcuno mi propone monete di Perugia compro, non mi interessa neppure la conservazione (beh, si, forse dei sestini non se ne può più, soprattutto di tutti coloro che li classificano con data 1471: rari, molto rari, mentre sono sempre, sempre, sestini del 1° tipo, comunissimi, la più comune moneta di Perugia: ebbene oggi c'è n'era in vendita 2: uno ad € 120,00, uno ad € 100,00, in borsa ne ho 5 tripli, quadrupli, che potevo vendere a € 25,00), ma ormai non c'è più riferimento. Un altro esempio: un baiocco d'argento papale per Perugia, comprato in buona conservazione da Nomisma ad € 350,00, oggi era in vendita da un commerciante in conservazione bassissima ad € 680,00.

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Inviato

Che nel futuro ci sia il deserto anch'io ho pochi dubbi.

Sul vendere di corsa farei un distinguo:SI se parliamo di metalli non nobili e di monete comuni, NO se si dispone di monete italiane in oro di grande rarità o qualità.


Inviato

ma io consiglierei di tenere come dice giustamente Min_ver oltre alle monete italiane in oro di grande qualita' e rarita' anche quelle in argento sempre di alta' conservazione ed elevata rarita' e pure tante tra quelle estere nelle medesime condizioni, no ?


Inviato

Si, concordo

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Inviato

secondo me ...per la poca esperienza che ho..l'alta conservazione delle monete comuni come quotazione è calata e la pendenza con cui è calata l'alta conservazione comune rispetto anche a 4-5 anni fa è maggiore rispetto al mercato della medio -bassa conservazione che ha subito una contrazione ma continua in genere ad avere buon mercato... mi sbaglio?

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Inviato

alla fine anche a bologna qualcosa di bello l'ho trovato :)


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