5 Lire 1870 PIO IX

[ihuru3]

Buonasera.

Apro questa discussione non tanto per le solite autenticità/conservazione, ma per chiedere invece ai più esperti un parere su alcune considerazioni che mi sono sorte spontanee dopo un più attento esame della moneta in oggetto.

Preciso che si tratta della prima (e spero non ultima) "incursione" nella monetazione papale per me, che, pur da poco nel campo numismatico, mi sono prefisso come campo d'azione il Regno, con tutt'alpiù qualche Savoia di confine ... :P

Si tratta di una moneta in alta conservazione che ben evidenzia i pregi della tipologia.

A dire il vero l'ho fatto solo per via della mia grande stima per l'ultimo papa dello Stato Pontificio (che, sconosciuto o bistrattato dai più nel migliore dei casi, giganteggia in questa parte di secolo al confronto con regnantucci vari ... ma non andiamo OT).

Quello che ho notato, è la splendida qualità e profondità dei rilievi nel busto del papa. Addirittura nella sua semplicità, se non quasi banalità, il retro (il solito ramo d'ulivo intrecciato alla quercia) spicca per la sua magnificenza se paragonato ai coevi "ramoscelli" savoiardi sugli scudi d'argento del regno. Forse riesce ad uguagliarlo solo la qualità di Umberto, ma lasciamo perdere VEII ...

Domanda: secondo voi, ciò è dovuto alla bravura dell'incisore e/o al livello tecnico della zecca di Roma (che è pur anche quella di VEII, a partir da una certa data...) ?

Forse quanto detto è solo una mia troppo discutibilissima, se non sbagliatissima, opinione ... ma a me vien proprio da dire che l'Arte (quella con la "A") in questo alveo ha dato il meglio, e si vede anche nelle monete... :D

Modificato 27 Settembre, 2013 da ihuru3

[TIBERIVS]

Buonasera.

Apro questa discussione non tanto per le solite autenticità/conservazione, ma per chiedere invece ai più esperti un parere su alcune considerazioni che mi sono sorte spontanee dopo un più attento esame della moneta in oggetto.

Preciso che si tratta della prima (e spero non ultima) "incursione" nella monetazione papale per me, che, pur da poco nel campo numismatico, mi sono prefisso come campo d'azione il Regno, con tutt'alpiù qualche Savoia di confine ... :P

Si tratta di una moneta in alta conservazione che ben evidenzia i pregi della tipologia.

A dire il vero l'ho fatto solo per via della mia grande stima per l'ultimo papa dello Stato Pontificio (che, sconosciuto o bistrattato ai più nel migliore dei casi, giganteggia in questa parte di secolo al confronto con regnantucci vari ... ma non andiamo OT).

Quello che ho notato, è la splendida qualità e profondità dei rilievi nel busto del papa. Addirittura nella sua semplicità, se non quasi banalità, il retro (il solito ramo d'ulivo intrecciato alla quercia) spicca per la sua magnificenza se paragonato ai coevi "ramoscelli" savoiardi (forse anche Umberto, lasciamo addirittura perdere VEII ...) sugli scudi d'argento del regno.

Ciò è dovuto: alla bravura dell'incisore e/o al livello tecnico della zecca di Roma (che è pur anche quella di VEII, a partir da una certa data...) ? Forse quanto detto è solo una mia troppo personale opinione ... ma a me vien proprio da dire che l'Arte (quella con la "A") qui ha dato il meglio, e si vede anche nelle monete... :D

Non posso che darti ragione,

però una bella foto avrebbe evidenziato meglio la tua locuzione.

saluti

TIBERIVS