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IGNORED

moneta nerone


Risposte migliori

Inviato

come non dare ragione ad exergus!

si faceva pagare 1.000.000 di sesterzi ogni volta che appariva nel colosseo come gladiatore!

il questo caso guardati gladiator con russell crowe che e` fatto bene


Inviato

Tra i vari imperatori dissoluti citati, mi sembra manchi Commodo, a mio avviso dovrebbe essere il primo della lista.

http://www.lamoneta.it/topic/83248-commodo-limperatore-che-cambio-il-nome-di-roma/

Topic affascinante, dovremmo discutere dei degenerati della Storia! Commodo comunque, per quanto pazzo, ancora più di Nerone, perlomeno pare che non uccise i più stretti congiunti, la madre, la moglie per giunta incinta, nonché vari "amici"... Per quanto ne so Nerone batte tutti i cattivi di Roma, certo è una bella lotta :)


Inviato

il questo caso guardati gladiator con russell crowe che e` fatto bene

A parte il fatto che nel film muore nell'arena invece che strangolato nel bagno ed altre inesattezze... :)


Inviato

si ma per un principiante che si appassiona al soggetto e` un film da vedere.

comunque per me gli imperatori piu` degenerati son quelli deboli che han distrutto la res pubblica romana , non quelli che ammazzavano mogli madri sorelle etc

vedi onorio o caracalla o lo stesso commodo


Inviato

Commodo comunque, per quanto pazzo, ancora più di Nerone, perlomeno pare che non uccise i più stretti congiunti, la madre, la moglie per giunta incinta, nonché vari "amici"... Per quanto ne so Nerone batte tutti i cattivi di Roma, certo è una bella lotta :)

Mah... la sorella di Commodo, Lucilla, finì esiliata a Capri con la figlia e in seguito furono fatte uccidere entrambe.

C'è da dire che Lucilla era coinvolta in una congiura per assassinare Commodo, ma sua figlia?


Inviato

vedi onorio o caracalla o lo stesso commodo

Caracalla non lo vedo un imperatore debole, sono d'accordo invece per Onorio, mentre saccheggiavano Roma lui dava da mangiare alle galline a Ravenna...


Inviato

Ciao a tutti,

tra i "cattivi", concordo con l'indicazione di Commodo che, tra le altre cose, ebbe l'assurda idea di cambiare il nome di Roma, trasformandolo, se non sbaglio in Commodiana.

Eliodoro


Inviato

...Caligola, oltre alle nefandezze stava per trasferire la capitale dell'impero Romano ad Alessandria d'Egitto...


Inviato

se non erro, Tiberio aveva fatto costruire una piscina nella quale amava fare il bagno circondato da fanciulli i quali avevano il preciso compito di "mordicchiarlo"... credo che questa piscina fosse nella sua villa di Capri... purtroppo non mi ricordo dove ho letto questa cosa, cercherò di ritrovare il papiello..


Inviato

se non erro, Tiberio aveva fatto costruire una piscina nella quale amava fare il bagno circondato da fanciulli i quali avevano il preciso compito di "mordicchiarlo"... credo che questa piscina fosse nella sua villa di Capri... purtroppo non mi ricordo dove ho letto questa cosa, cercherò di ritrovare il papiello..

altro che bunga bunga o nano con il vassoio della cocaina in testa come nelle feste delle rockstar negli anni 80 !


Inviato

Credo che sia difficile stabilire quale sia il peggiore perché subentrano criteri soggettivi, in linea di massima questi Generali golpisti avevano quasi tutti la coscienza sporca (almeno dal punto di vista di un uomo del nostro secolo) sappiamo bene che le medaglie hanno sempre due facce dipende da noi mettere in risalto l'una piuttosto che l'altra.

Vedo che Valentiniano III non è stato messo in classifica!

Io l'aggiungerei.


Inviato

gia'.... difficile dire! ai tempi d'oggi anche costantino avrebbe l'ergastolo! fece uccidere la moglie fausta, il figlio crispo, la fidanzata di crispo (elena),il nipote liciniano figlio della sorella costanza, oltre ad altri amici del figlio! eppure, non e' annoverato tra i "cattivi"! aveva le sue concubine e da una di esse, minervina, ha avuto il figlio crispo!


Inviato

se non erro, Tiberio aveva fatto costruire una piscina nella quale amava fare il bagno circondato da fanciulli i quali avevano il preciso compito di "mordicchiarlo"... credo che questa piscina fosse nella sua villa di Capri... purtroppo non mi ricordo dove ho letto questa cosa, cercherò di ritrovare il papiello..

Lo riferisce Svetonio.

Credo però che Tiberio, più di altri, sia stato un imperatore vittima di "cattiva stampa", non certo paragonabile ad un Commodo (che tanto idiota non doveva essere, se è comunque sfuggito a diverse congiure ed ha regnato per 12 anni).

Tiberio è stato un personaggio sicuramente ombroso come carattere, ma altrettanto sinceramente devoto al bene pubblico e restio a compiere azioni violente senza che ce ne fosse una reale "necessità".

Penso che i già citati Onorio ed Eliogabalo fossero peggiori, a loro modo, più di uomini come Caracalla o Tiberio, sia come politici che come persone.


Inviato

Di tutto cio' che ho letto sugli imperatori romani, non mi ha mai stupito nulla.

La vita in quei periodi era piu' "verace" tutto era esaltato al massimo nel bene e nel male......

Oggi c'e una patina che riduce la visibilita', ci siamo uniformati...

ma quello che accadeva allora, accade anche oggi.


Inviato (modificato)

non sono del tutto d' accordo circa quest' immagine di Nerone..

Gli storici moderni tendono a riabilitare la figura di Nerone e ad escludere che il grande incendio di Roma sia stato preordinato da questo imperatore perchè le motivazioni che avrebbe avuto (l’esigenza di avere più spazio per il suo nuovo palazzo unitamente al desiderio di fare piazza pulita del vecchio e caotico tessuto urbano di Roma per avere la gloria di ricostruire una nuova città ideale o, semplicemente, la sua crudeltà) vengono ritenute inconsistenti. Anche la circostanza che l’incendio divampò in una notte di luna piena nel mezzo dell’estate, si dice, non farebbe pensare ad un incendio doloso. Si sottolinea, inoltre, che gli incendi a Roma non erano affatto infrequenti (durante il principato di Tiberio, ad esempio, ne erano scoppiati due) e che Nerone non era a Roma quando le fiamme dilagarono.

Da qualche autore viene messa in dubbio anche la testimonianza di Tacito circa l’uso che Nerone fece dei cristiani come capro espiatorio per allontanare da sé i sospetti di aver deliberatamente fatto appiccare l’incendio di Roma: questa notizia, si sostiene, sarebbe stata riferita da Tacito al solo scopo di denigrare il più possibile Nerone. A supporto di questa opinione si evidenzia il fatto che nessun altro autore cristiano o pagano conferma che i cristiani vennero incolpati dell’incendio di Roma: Svetonio, ad esempio, riferisce che “vennero condannati al supplizio i cristiani, genere di uomini dediti ad una nuova e malefica superstizione” ma non collega i provvedimenti contro di loro con l’incendio di Roma. Inoltre, si osserva che i vari autori cristiani, sempre attenti a difendersi dalle accuse di incesto e di cannibalismo che venivano rivolte loro, non menzionano mai l’accusa di aver provocato l’incendio di Roma.

Ma per controbattere a queste osservazioni va detto che in realtà Tacito nei confronti di Nerone è più benevolo degli altri storici: riguardo alle cause dell’incendio del 64 Tacito non dà per certa l’origine dolosa dovuta a Nerone, come invece fanno senza esitazioni tutte le altre fonti, ma riferisce che circolava anche l’ipotesi dell’origine accidentale. Secondo Tacito Nerone, dopo aver contemplato Roma in fiamme, cantò l’incendio di Troia in costume da attore tragico nel teatro privato dei giardini imperiali, mentre invece per Svetonio ciò avvenne sulla torre di Mecenate e per Dione sulla terrazza del palazzo imperiale: come si vede Tacito rispetto agli altri storici ambienta l’episodio in un contesto molto più discreto ed anche in questo caso non si dice estremamente certo che esso sia realmente avvenuto. Inoltre, che quanto riferito da Tacito (e cioè che i cristiani siano stati messi in relazione con l’incendio) sia storicamente fondato sembra dimostrato anche dal tipo di supplizi descritti: la pena del rogo è attestata come punizione normalmente comminata per l’incendio doloso, reato piuttosto frequente a Roma, mentre l’esposizione alle belve e la crocefissione erano riservate agli schiavi e a persone prive della cittadinanza romana, categorie tra cui faceva molti proseliti il cristianesimo. Anche il carattere di festa popolare religiosa assunto dai supplizi sembra collocarli tra quei riti, sia espiatori che propiziatori, a cui si fece ampio ricorso subito dopo il grande incendio, come viene attestato dallo stesso Tacito: “Si ricorse a riti espiatori rivolti agli dei e furono consultati i libri sibillini, su indicazione dei quali si tennero pubbliche preghiere a Vulcano, a Cerere e a Proserpina, e cerimonie propiziatorie a Giunone, affidate alle matrone, dapprima in Campidoglio, poi sulla più vicina spiaggia del mare, da dove si attinse l’acqua per aspergere il tempio e la statua della dea; mentre le donne sposate con mariti viventi celebrarono i sellisterni e le veglie sacre” (Tacito, Annali XV,44). Le uccisioni dei cristiani, poi, ricordavano anche quei sacrifici umani che nei tempi antichi i romani erano giunti a compiere un paio di volte per reagire a grandi difficoltà.

I cristiani, quindi, se non dei capri espiatori su cui scaricare i sospetti che infangavano Nerone, apparvero quanto meno degli ottimi catalizzatori delle angosce collettive, più di tutti i riti espiatori pagani. La spettacolarità e la raffinatezza delle esecuzioni (esposizione alle belve, crocifissione, torce viventi, rappresentazione cruenta di scene mitologiche), poi, erano preordinate allo scopo preciso di intrattenere e distrarre il popolo dall’immane sciagura appena occorsa.

Sia stato oppure no Nerone ad ordinare l’incendio di Roma, abbia oppure no Nerone addossato la responsabilità di quell’incendio ai cristiani, un fatto è certo: subito dopo il rogo del 64 i cristiani furono vittime di tremende persecuzioni perché considerati alla stregua di pericolosi criminali. Anche se si svolsero nella sola città di Roma, le persecuzioni durarono fino alla morte di Nerone avvenuta il 9 giugno 68.

Modificato da King John
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Inviato (modificato)

Insomma, nella cattiva reputazione storica riguardante Nerone, qualcosa di fondato c'era...

Modificato da King John
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Inviato

“Nulla però, né gli umani soccorsi, né le larghezze dell’imperatore, né i sacrifici agli dei, riusciva ad allontanare l’infamante sospetto che l’incendio fosse stato istigato da Nerone. Egli, allora, per soffocare questa diceria, additò come colpevoli dell’incendio coloro che, odiati per le loro infamie, il popolo chiamava Cristiani e inflisse loro i più raffinati supplizi. Quel nome traeva origine da Cristo, che durante l’impero di Tiberio fu mandato a morte dal procuratore Ponzio Pilato. Quella perniciosa superstizione, repressa sul momento, tornava di nuovo a manifestarsi, non solo in Giudea, luogo d’origine di quel flagello, ma anche a Roma, dove da ogni parte del mondo confluiscono idee e superstizioni e vengono celebrati ogni sorta di riti atroci ed osceni. Furono dunque arrestati per primi quanti si professavano cristiani, poi, su loro indicazione, una folla d’altri, che vennero condannati non tanto per il crimine di incendio, quanto per il loro odio nei confronti del genere umano. Coloro che andavano a morire subivano anche oltraggi, come venire coperti di pelli di animali selvatici ed essere sbranati dai cani, oppure crocefissi ed arsi vivi nella notte a guisa di torce. Per questo spettacolo Nerone aveva messo a disposizione i suoi giardini dove allestiva uno spettacolo da circo e si mescolava alla folla vestito da auriga o correva sul cocchio. Quindi, benchè i cristiani fossero considerati colpevoli e meritevoli dei più impensati supplizi, sorgeva nei loro confronti quella pietà che si prova verso chi è sacrificato più che per il bene di tutti per la ferocia di uno solo” (Tacito, Annali XV,44).

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Grazie per gli interessantissimi dettagli storici. Non mi è sfuggita la seguente acuta osservazione:

la pena del rogo è attestata come punizione normalmente comminata per l’incendio doloso, reato piuttosto frequente a Roma, mentre l’esposizione alle belve e la crocefissione erano riservate agli schiavi e a persone prive della cittadinanza romana, categorie tra cui faceva molti proseliti il cristianesimo. Anche il carattere di festa popolare religiosa assunto dai supplizi sembra collocarli tra quei riti, sia espiatori che propiziatori, a cui si fece ampio ricorso subito dopo il grande incendio, come viene attestato dallo stesso Tacito...

Come sempre, bisogna contestualizzare bene gli avvenimenti storici e in quanto a crudeltà umana non vedo grandi miglioramenti dell'uomo negli ultimi 2000 anni. Basta vedere il medio Oriente di oggi e rileggendo sul bel libro sull'Apocalisse scritto da King John la descrizione degli avvenimenti che hanno portato alle guerre condotte dai Romanio contro i Parti prima e contro i Giudei dopo al tempo di Nerone e di Vespasiano mi sembra di vedere come la storia si ripete sempre.....

Modificato da acraf
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Inviato (modificato)

...Si ripete sempre, ma con misure diverse. Ricordo l'intervento di uno storico in tv e la recensione di un libro su un quotidiano, che parlavano di quanto sia molto meno "pericoloso" vivere oggi di quanto lo fosse 200 anni fa, per non parlare di 2000 anni fa, o ancora prima, ma persino rispetto a inizio Novecento. Questi ultimi decenni sono probabilmente l'epoca di gran lunga più sicura in cui vivere da che esiste l'uomo, per quanto riguarda il rischio di venire uccisi, a dispetto di quanto si sia portati a pensare leggendo i giornali o guardando i tg. Ricordo anche l'acuta osservazione secondo la quale oggi ci si può permettere di essere persino un po' antipatici e arroganti (purtroppo) poiché non si corre il rischio che qualcuno ti fracassi la testa per il tuo comportamento diciamo...irritante ;)

Modificato da vickydog

Inviato

...Si ripete sempre, ma con misure diverse. Ricordo l'intervento di uno storico in tv e la recensione di un libro su un quotidiano, che parlavano di quanto sia molto meno "pericoloso" vivere oggi di quanto lo fosse 200 anni fa, per non parlare di 2000 anni fa, o ancora prima, ma persino rispetto a inizio Novecento. Questi ultimi decenni sono probabilmente l'epoca di gran lunga più sicura in cui vivere da che esiste l'uomo, per quanto riguarda il rischio di venire uccisi, a dispetto di quanto si sia portati a pensare leggendo i giornali o guardando i tg. Ricordo anche l'acuta osservazione secondo la quale oggi ci si può permettere di essere persino un po' antipatici e arroganti (purtroppo) poiché non si corre il rischio che qualcuno ti fracassi la testa per il tuo comportamento diciamo...irritante ;)

Che oggi, almeno per noi occidentali, la vita sia più facile che in passato non ci piove. Ma acraf riportava l'attenzione sul fatto che la Storia ci ripropone puntualmente guerre ed orrori vari che ingenuamente credevamo confinati nei libri di scuola: oggi c'è la Siria con il suo tiranno che si chiama Assad, appena ieri c'era l'Iraq con Saddam, ieri l'altro c'era la pulizia etnica di Milosevic, etc, etc...

Come dice Battiato:

"E siamo qui ancora vivi di nuovo qui

Da tempo immemorabile

Qui non si impara niente sempre gli stessi errori

Inevitabilmente gli stessi orrori da sempre come sempre"

"Io chi sono?" (Il vuoto, 2007)

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Inviato

bé !!! e di eliogabalo che ne dite? é stato detto che si prostituiva nelle piu malfamate bettole di roma, e la sua corte era divenuta una specie di lupanaro


Inviato (modificato)

Che oggi, almeno per noi occidentali, la vita sia più facile che in passato non ci piove. Ma acraf riportava l'attenzione sul fatto che la Storia ci ripropone puntualmente guerre ed orrori vari che ingenuamente credevamo confinati nei libri di scuola: oggi c'è la Siria con il suo tiranno che si chiama Assad, appena ieri c'era l'Iraq con Saddam, ieri l'altro c'era la pulizia etnica di Milosevic, etc, etc...

Come dice Battiato:

"E siamo qui ancora vivi di nuovo qui

Da tempo immemorabile

Qui non si impara niente sempre gli stessi errori

Inevitabilmente gli stessi orrori da sempre come sempre"

"Io chi sono?" (Il vuoto, 2007)

d' altro canto cambiano i tempi, ma l' uomo rimane sempre lo stesso...

Modificato da Afranio_Burro

Inviato

d' altro canto cambiano i tempi, ma l' uomo rimane sempre lo stesso...

riflessione corretta, che potrebbe sembrare banale ma che non lo è affatto.

La civiltà è sempre una specie in via di estinzione, non si trasmette nei geni, e se non adeguatamente tutelata, decade rapidamente. Non esiste alcun progresso dovuto o garantito o tantomeno inevitabile.


Inviato

d' altro canto cambiano i tempi, ma l' uomo rimane sempre lo stesso...

la vecchia storia del lupo che cambia il pelo ma non il vizio...

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Inviato

Salve a tutti,

tra i più sanguinari non trascurerei Domiziano, persecutore di cristiani ed ebrei, talmente crudele da essere colpito dalla damnatio memoriae con l'avvento di Nerva.


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