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L'Uomo dei Dollari


petronius arbiter

Risposte migliori

La moneta a cui ha legato il suo nome, e per la quale è giustamente famoso, la conosciamo tutti, e basta digitarne il nome nel forum per avere centinaia di discussioni che l'hanno analizzata sotto ogni punto di vista.

Ma possiamo dire di conoscere altrettanto l'uomo che sta dietro la moneta? Cosa sappiamo di lui, e della sua produzione artistica, oltre al dollaro?

Proveremo, con questa discussione, a rispondere a queste domande, a conoscere più da vicino la storia, l'arte, la vita, di George Thomas Morgan...l'Uomo dei Dollari :)

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petronius oo)

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Born in the Black Country

La Black Country è un'area vagamente definita delle Midlands Occidentali inglesi, formata dalle parti nord e ovest dell'area di Birmingham e dalla parte sud ed est dell'area di Wolverhampton. Dalla fine del XIX secolo, questa zona è diventata una delle aree più industrializzate dell'Inghilterra. Le miniere di carbone del South Staffordshire, la lavorazione del carbone stesso, le fonderie di ferro e i centri siderurgici per la produzione di acciaio hanno prodotto nella zona un elevato livello di inquinamento, oggi parzialmente ridotto, sia per una maggiore attenzione alle problematiche ambientali, che per la chiusura, causa crisi, tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 del secolo scorso, di molte fabbriche.

Ma al tempo di George Morgan, la Black Country ben meritava quello che su di essa scriveva Charles Dickens, descrivendo come le ciminiere della zona "sputino fuori il loro fumo malefico, oscurando la luce, e ammorbando l'aria melanconica".

E il futuro incisore avrebbe senz'altro sottoscritto le parole con cui, nel 1862, il console americano di Birmingham descrisse la regione, "nera di giorno e rossa di notte", riferendosi al fumo e alla fuliggine generati dalle fabbriche e al bagliore delle fornaci nella notte.

Si racconta anche che J.R.R. Tolkien creò l'oscura regione di Mordor, nel suo capolavoro Il Signore degli Anelli, basandosi sull'industrializzata Black Country, della quale vediamo due immagini, la prima in un dipinto a olio di Constantin Meunier, 1890 circa,

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l'altra, in una foto del 1912.

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petronius :)

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E' in questa nera regione, nel paese di Bilston, che potete trovare nella cartina allegata, che il 24 novembre 1845 viene al mondo George Thomas Morgan, penultimo di sette fratelli. La sua nascita viene registrata il 22 dicembre, e di questo dobbiamo essere grati ai suoi genitori, Richard Morgan e Mary Maria Jenks, altrimenti saremmo ancora qui a discutere sulla data esatta :rolleyes:

Il registro delle nascite, nella Black Country dell'epoca, era infatti un optional, non c'era alcun obbligo da parte delle famiglie di registrare un nuovo nato, compito questo che spettava al governo locale e che era svolto da un funzionario itinerante che girava di città in città con un libro rilegato su cui scrivere i nomi del bambino e dei suoi genitori, ma possiamo immaginare che questo lavoro fosse svolto con una certa superficialità, sia da parte delle famiglie che dei funzionari incaricati.

Del piccolo George, invece, sappiamo anche che fu battezzato, nella St. Leonard Church, la vigilia di Natale del 1845 :)

petronius oo)

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Richard Morgan, padre di George, nell'atto di nascita di suo figlio è indicato come "ragioniere", ma appena due giorni dopo, nel certificato di battesimo, risulta essere un "coal master", un impresario del carbone, che come abbiamo visto costituiva la risorsa principale della Black Country.

Probabilmente, possedeva delle azioni di una miniera di carbone, e aveva anche un incarico di responsabilità nell'amministrazione della stessa.

Qualche anno dopo, nel censimento del 1851, si qualifica come "victualer", cioè una persona che vende alimentari, gestisce taverne, insomma lavora in quello che oggi possiamo genericamente definire il settore alberghiero e della ristorazione...non si può negare che fosse una persona intraprendente, anche se, come vedremo, non sempre ebbe fortuna negli affari -_-

Affari che, come molti all'epoca nella regione, probabilmente gestiva pagando i suoi dipendenti con gettoni di nessun valore intrinseco, nominalmente emessi nelle varie cittadine, ma per la maggior parte coniati nella zecca di Birmingham.

Chi riceveva questi gettoni come stipendio, poteva spenderli solo in esercizi convenzionati, generalmente di proprietà della stessa persona che li aveva sborsati. In altre parole, il buon Richard pagava i suoi operai della miniera con una moneta che potevano spendere solo nel suo negozio di alimentari e nella sua taverna...una circolazione monetaria chiusa, nella quale i lavoratori erano spesso obbligati a pagare prezzi superiori per prodotti di qualità inferiore <_<

Alla fine, i gettoni sparirono, ma non prima di aver esercitato un loro influsso sul giovane Morgan. Possiamo immaginarlo mentre cerca un penny nel barattolo degli spiccioli di casa, la sua mano emergere con un gettone, che studia e con cui gioca, forse quello della foto, emesso proprio a Bilston, nel 1811 :)

E a tale proposito, sarebbe interessante se qualcuno potesse approfondire il discorso sull'uso e le tipologie di questi gettoni :)

petronius oo)

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Richard Morgan...non si può negare che fosse una persona intraprendente, anche se...non sempre ebbe fortuna negli affari

Il 17 febbraio 1857, The London Gazette in un articolo dal titolo "Court for Relief of Insolvent Debtors" (Tribunale per il rilevamento dei debitori insolventi) cita Richard Morgan in una lista di persone non in grado di pagare i propri debiti, e condannate per questo alla prigione dei debitori. Il suo nome figura anche in una petizione promossa per aiutarlo a pagare il suo debito.

Petizione che probabilmente ha avuto successo (si restava in carcere finché non si era in grado di pagare, o qualcuno pagava per te), perché in quello stesso anno Richard si trasferisce con la famiglia da Bilston a Wolverhampton, dove tenta di rimettere in sesto le sue finanze lavorando come contabile e agente di commercio.

Non sappiamo quale esito abbiano avuto i tentativi di Richard Morgan di risollevarsi, ma certo la personalità del giovane George, poco più che undicenne, fu profondamente trasformata dall'osservare che, nonostante le migliori intenzioni, il successo non era affatto garantito, la vita richiedeva grande fatica e capacità di rischiare.

Rischi che si assumerà in prima persona vent'anni più tardi, lasciando la natia Inghilterra per la sconosciuta America...ma ci arriviamo per gradi ;)

petronius :)

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La strada che lo porterà in America inizia per George Morgan nel 1861, quando lo ritroviamo quindicenne a Birmingham, con uno dei suoi fratelli più grandi, Charles.

Il 1861 è anno di censimento per l'Inghilterra, e dallo stesso si evince che George e suo fratello erano due dei tre pensionanti nella casa di un certo William Roberts, un "Iron Moulder" (una specie di fabbro ferraio rifinito), mentre, sempre dal censimento, apprendiamo che George svolgeva già l'attività di "die sinker", un lavoratore che preparava i conii (dies) per monete e medaglie, mentre suo fratello era "embosser" e "chaser" (un artigiano abile nel decorare i metalli).

Il lavoro di die sinker nel 1861 era svolto da adolescenti che volevano imparare il mestiere, e a cui veniva assegnata la punzonatura di una data, o delle lettere di un'iscrizione. Erano naturalmente esclusi dal lavorare sui disegni principali di una moneta (una testa, una ghirlanda, e simili) fino a quando non fossero stati più grandi, e non avessero dimostrato di aver acquisito la necessaria esperienza.

Lavoratore di giorno, studente di notte, George frequenta la Birmingham School of Art dal 1861 al 1867, con risultati eccellenti, se è vero che termina in soli sei anni un corso di studi per il quale, generalmente, se ne impiegavano sette o otto.

Dai documenti della scuola, sappiamo anche che vince una medaglia di bronzo per i suoi disegni, cosa che lo aiuterà ad ottenere una borsa di studio per la South Kensington National Art Training School di Londra...per il 1868 furono soltanto 16 le borse di studio assegnate da questa prestigiosa scuola (che vediamo in un disegno del 1869) in tutta l'Inghilterra :)

petronius oo)

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Gli anni londinesi

A Londra, George compie grandi passi in avanti come medaglista, grazie al fatto di essere preso sotto l'ala protettrice di Leonard C. Wyon, membro della leggendaria dinastia Wyon di medaglisti e incisori, autore, tra l'altro, del bun penny, così chiamato per l'acconciatura dei capelli della Regina (con la crocchia, bun), coniato dal 1860 al 1894.

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Già in possesso di una buona formazione tecnica nella lavorazione dei metalli, sotto la guida di Wyon, Morgan affina le sue capacità artistiche, dedicandosi soprattutto allo studio della figura umana.

Un ruolo fondamentale nella sua carriera e nell'elevazione del suo status di medaglista, lo gioca la Royal Academy of Art. Questa influente Accademia, fondata nel 1768, e che si pone il compito di educare all'arte, anche attraverso l'organizzazione di mostre ed esposizioni, dà a Morgan la possibilità di mostrare i suoi lavori alla più esclusiva società londinese.

Sebbene non sia membro dell'Accademia stessa, Morgan presenta alcuni suoi lavori, e viene selezionato per l'esposizione estiva (da maggio ad agosto) del 1870 e poi per quella del 1872. Per quest'ultima, presenta una medaglia commemorativa del noto ingegnere e architetto Francis Fowke, che anche noi possiamo ammirare nell'allegato :)

petronius oo)

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Sebbene non sia membro dell'Accademia...Morgan presenta alcuni suoi lavori, e viene selezionato per l'esposizione estiva...del 1872...

....dove è in ottima compagnia :)

Quell'anno infatti, all'esposizione estiva della Royal Academy, James McNeill Whistler presenta il suo famoso Arrangement in Grey and Black, più tardi universalmente noto come La Madre di Whistler (avete visto il film di Mr. Bean? :rolleyes:)

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petronius oo)

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Beh, Rowan Atkinson con il suo Mr. Bean potrebbe anche aver guadagnato abbastanza da potersi permettere un quadro come questo, per il quale dovrebbe sborsare svariati milioni di euro, ma prima che qualcuno ci creda davvero :lol: preciso che il quadro è al Musée d'Orsay, a Parigi.

petronius :)

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Nel censimento del 1871, George Morgan risulta residente al n. 10 di Pelham Street, a Londra, con il suo fratello più piccolo, Walter. Ricordo che i Morgan erano sette fratelli, cinque maschi e due femmine, e che George era il sesto.

La professione di George adesso è quella di die engraver, ha fatto esperienza e carriera, ed è passato da semplice "preparatore di conii" (die sinker) a incisore vero e proprio. Il fratello Walter è indicato come pittore di porcellane, porcelain painter.

Dal 1873 al 1875, Morgan lavora con John Pinches, importante incisore e medaglista, che svolge il suo lavoro sia per la Royal Mint, che su commissioni pubbliche e private. Il giovane artista applica la sua abilità a diverse medaglie e monete, raccogliendo una preziosa esperienza dalla collaborazione col famoso maestro.

Ormai sicuro di aver raggiunto una buona posizione, il 27 dicembre 1873, all'età di 28 anni, George sposa Alice Louise Pearce post-206-0-16104500-1379265066_thumb.gif

petronius :)

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Nel 1876, George Morgan crea quello che è forse il suo capolavoro del periodo inglese (per il periodo americano...c'è bisogno di dirlo? ;))

Si tratta di una medaglia, chiamata Ars et Labor, creata per l'Art Treasures and Industrial Exhibition of North Wales and the Border Counties, che ha progettato per il duca di Westminster, in concomitanza con la mostra, tenutasi a Wrexham.

E' appunto quello che leggiamo nel giro, al dritto, ART TREASURES & INDUSTRIAL EXHIBITION OF NORTH WALES & BORDER COUNTIES, mentre al rovescio l'iscrizione recita PATRON H M QUEEN VICTORIA PREST THE DUKE OF WESTMINSTER 1876.

Ma la cosa più interessante, è ciò che è raffigurato al dritto, un vero è proprio ritratto della vita e del lavoro di George Morgan e di suo fratello Walter. Vediamo infatti una persona seduta che sta dipingendo un vaso di porcellana (Walter, che simboleggia l'Ars) e in piedi dietro di lui, un uomo con gli attrezzi per lavorare i metalli, una mazza e, alle sue spalle, un'incudine...George, il Labor. L'iscrizione Ars et Labor completa il tutto.

Non ci vuole molto per capire che George ha prodotto questa scena come un tributo alla loro passione professionale e al loro rapporto fraterno :)

Al retro lo stemma della città di Wrexham.

L'esemplare illustrato è in bronzo, ha un diametro di 47 mm., ed è conservato presso il British Museum...casomai qualcuno passasse da quelle parti :rolleyes:

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petronius oo)

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Verso l'America

Nell'estate del 1876 ha inizio una corrispondenza mirata tra il direttore della Zecca degli Stati Uniti, Henry Richard Linderman, e il vicedirettore della Royal Mint britannica, Sir Charles William Fremantle.

L'intento di Linderman, espresso in una lettera del 13 giugno, è quello di trovare un nuovo assistant engraver per la Zecca Statunitense. Il direttore desidera migliorare l'estetica e la qualità tecnica delle monete americane, con l'assunzione di

"un 'die sinker' di prima classe, al quale assegnare il lavoro di Assistente Incisore presso la Zecca di Philadelphia. Se poi fosse abile anche nella modellazione e nella bronzatura, sarebbe ancora più prezioso per noi."

Nella sua risposta Fremantle propone alcuni nomi, e quello di George Morgan è il primo della lista, nonostante una competizione interna alla Zecca cerchi di spodestarlo...John Pinches spinge infatti per la nomina di un suo nipote. La ruota della fortuna si ferma sulla casella del nostro George il 19 luglio 1876, quando il suo primo maestro, Leonard Wyon, scrive a Fremantle segnalando che il nipote di Pinches non ha nemmeno 20 anni...troppo giovane per un posto di così alta responsabilità.

Se c'era qualche dubbio su chi fosse il miglior candidato, la lettera di Wyon fuga ogni incertezza. Senza di essa, Morgan forse non sarebbe mai andato in America. Egli è un outsider alla Royal Mint, non fa parte dei Wyon o dei Pinches, le dinastie che dettano legge in campo numismatico nell'Inghilterra vittoriana.

George è un artista prolifico, ha svolto egregiamente molti lavori su commissione di privati, costruendosi una reputazione con il suo lavoro al difuori della Zecca. E' però molto apprezzato all'interno della stessa, anche se il suo nome non è ufficialmente associato a nessuna moneta, tanto che Fremantle esprime il suo dispiacere al pensiero di perderlo.

Ma ormai il dado è tratto. Il 22 agosto 1876 Linderman scrive direttamente a Morgan, invitandolo a venire in America per un periodo di prova di sei mesi :yahoo:

Vediamo nelle foto i due protagonisti del carteggio che ha portato George Morgan negli Stati Uniti.

Il direttore della Zecca americana, Henry Linderman

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e il vicedirettore della Royal Mint, Sir Charles Fremantle.

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petronius :)

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Il 22 agosto 1876 Linderman scrive direttamente a Morgan, invitandolo a venire in America per un periodo di prova di sei mesi :yahoo:

In realtà, non c'era molto da esultare :rolleyes: e dev'essere stato con più di una preoccupazione che Morgan ha soppesato questa offerta. Un'offerta ben diversa da quella prospettata inizialmente da Linderman, un posto di "assistant engraver".

Il declassamento potrebbe far pensare che William Barber, Chief Engraver della Zecca, e suo figlio Charles, anch'egli già impiegato lì, avessero avuto sentore dell'idea di Linderman, e non volendo condividere con altri la loro posizione preminente all'interno della Zecca, abbiano cercato di limitare l'offerta rendendola di fatto molto meno allettante, nella speranza che venisse rifiutata.

Bisogna però riconoscere, in tutta onestà, che alcune fonti indicano che i Barber fossero del tutto all'oscuro dell'arrivo di Morgan.

Il quale, alla fine, si decide al grande passo. Il 20 settembre 1876 scrive a Fremantle, dicendogli che ha deciso di salpare per Philadelphia il 27 dello stesso mese, e chiedendo di poterlo incontrare alla Royal Mint per ringraziarlo dell'aiuto datogli per il suo incarico americano.

petronius :)

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Analizziamo ancora un po' di corrispondenza, per capire meglio cosa succedeva dietro il sipario di entrambe le Zecche nell'estate del 1876.

Linderman scrive a Fremantle che non ha nulla da obiettare in merito "al cambiamento da voi proposto per il giovane Barber", in una lettera in cui riconosce di aver fatto un'offerta di lavoro a Morgan...al posto di Charles Barber? Ma poi, pare ci ripensi, e offre a Morgan, per il momento, solo un periodo di prova di sei mesi.

Ancora, Linderman sembra irritato quando, in una lettera del 28 settembre 1876, scrive che

"non abbiamo ancora saputo niente dal vostro Wyon della Royal Mint, che abbiamo ingaggiato perché disegnasse le nostre nuove monete, né da Mr. Geo. Morgan, al quale ho proposto di accettare un posto presso la nostra Zecca."

A quanto pare non si era reso conto che Morgan stava salpando per Philadelphia proprio mentre egli scriveva la lettera, la sua preoccupazione principale sembra essere quella di avere i disegni di Wyon per le nuove monete.

Questo apre il campo all'ipotesi che Morgan stesse già lavorando dietro le quinte della Royal Mint con Wyon, e che potrebbe aver portato con sé "nuovi disegni per le nostre monete", come richiesto da Linderman.

Del resto, Morgan arriva a Philadelphia il 7 ottobre, e prima della fine dell'anno ha già preparato bozzetti per un trade dollar e un half dollar, una proposta per la medaglia del centenario degli Stati Uniti e, soprattutto, un raffinato disegno per una moneta d'oro da 100 dollari, disegno che possiamo vedere, firmato da Morgan, nell'allegato.

Abbiamo già detto che George era un artista prolifico, ma forse, pensare e disegnare ben quattro monete in poco più di due mesi, era troppo anche per uno come lui ;)

petronius :)

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Il disegno della moneta d'oro da 100 dollari, era destinato a rimanere tale. La Zecca degli Stati Uniti non ha mai ufficialmente realizzato la moneta, neanche come semplice campione.

Il disegno stesso, facente parte di un album di schizzi di George Morgan donato dalla casa d'aste Stack's allo Smithsonian nel 1966, era stato da questo "dimenticato" per quasi 40 anni (non succede solo da noi :rolleyes:).

Dopo il ritrovamento a metà degli anni 2000, alcune aziende private hanno fatto coniare la moneta, sia in oro che in argento, basandosi sui disegni di George Morgan. La stessa può ancora essere acquistata per alcune centinaia di dollari presso diversi siti americani.

L'esemplare che vi mostro è in oro, da un'oncia...uno spettacolo :D

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petronius oo)

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A quanto pare [Linderman] non si era reso conto che Morgan stava salpando per Philadelphia proprio mentre egli scriveva la lettera

Morgan infatti è a bordo del due alberi a vapore SS Illinois, che sotto il comando del capitano John W. Shackford, salpa da Liverpool il 27 (o 28) settembre, e giunge a Philadelphia il 7 ottobre 1876...un viaggio tranquillo e privo di eventi particolari :closedeyes:

George ha lasciato sua moglie Alice a Londra, si potrebbe pensare per l'incertezza della sua permanenza presso la Zecca americana. La sua decisione di separarsi dalla famiglia, che include già anche una figlia di un anno, Grace, per i sei mesi del periodo di prova durante il quale egli vuole essere libero di "impressionare lo staff dell'Engravers Office con la sua abilità tecnica e artistica" ci mostra qualcosa della personalità di Morgan.

Disposto a correre un rischio calcolato per se stesso, ma protettivo nei confronti di sua moglie e sua figlia, egli viaggia verso Philadelphia da solo...possiamo soltanto immaginare il misto di eccitazione e apprensione da lui provate per lo svolgersi degli eventi.

Possiamo invece vederlo, poco dopo il suo arrivo a Philadelphia, in questa bella e rara fotografia autografata :D

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petronius oo)

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Nel frattempo alla Zecca...

...di Philadelphia, il duo Barber, padre e figlio, aveva incominciato a preoccuparsi dell'arrivo di Morgan.

Temendo che la stabilità della loro dinastia possa essere compromessa dall'acclamato e stimato incisore, avviano una campagna per ostacolare, o meglio ancora bloccare, il lavoro di Morgan alla Zecca <_<

Per cominciare, adducendo che non c'è spazio alla Zecca, Morgan viene invitato a svolgere il suo lavoro nella stanza della casa in cui ha trovato alloggio. Stanza che gli viene messa a disposizione dalla vedova di Adam Eckfeldt Sr., secondo incisore-capo della Zecca americana, morto una ventina d'anni prima.

Dopo il suo arrivo, gli viene rimborsato il costo del viaggio...riceve 222,50 dollari -_-

Ma nonostante le difficoltà, Morgan si mette al lavoro con entusiasmo su vari progetti, inclusi già forse i disegni per un nuovo dollaro, e la sua competenza viene subito riconosciuta dal Direttore Linderman, che il 31 ottobre gli scrive:

"Potete procedere con tutti i modelli secondo il vostro miglior giudizio, e senza che io li veda preventivamente. Quando saranno pronti, basterà solo che li portiate alla Zecca, per farli ridurre alle giuste dimensioni per preparare i campioni."

Pur essendo arrivato in America solo da poche settimane, Morgan, nonostante l'ostilità dei Barber, aveva già guadagnato la fiducia del Direttore della Zecca, e il permesso di realizzare i suoi progetti nella maniera da lui ritenuta più opportuna.

Forte di questa fiducia, pochi mesi dopo, nel 1877, George si fa raggiungere a Philadelphia da sua figlia e sua moglie, Alice, che vediamo in questa piccola foto (l'unica che ho trovato) scattatale nel 1876, poco prima della partenza di George per l'America.

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petronius oo)

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Il primo importante lavoro affidato a Morgan presso la Zecca è, nel 1877, la medaglia "Indian Peace" del Presidente Rutheford B. Hayes (1877-1881).

Quella di una medaglia "Peace and Friendship", Pace e Amicizia, diretta ai capi e ai migliori guerrieri delle tribù indiane, era una tradizione che risaliva al primo Presidente, ma a partire da Thomas Jefferson, e fino a Ulysses Grant, tutte le medaglie erano state rotonde. Morgan invece, torna alle origini, realizzando una medaglia ovale, che rimanda alla forma originale introdotta da George Washington.

La medaglia nella stessa forma, e con lo stesso rovescio, sarà utilizzata anche da Chester Arthur (1881), Grover Cleveland (1885) e Benjamin Harrison (1889), ma il ritratto al dritto di tutti questi Presidenti sarà opera di Charles Barber.

La raffigurazione al rovescio è quella di un agricoltore che mostra a un indiano i benefici della civilizzazione. In alto la scritta PEACE e la data, in esergo calumet e tomahawk incrociati in una ghirlanda, nella linea sopra l'esergo, a destra, si può leggere MORGAN.

La medaglia per Hayes è stata coniata solo in bronzo, come l'esemplare illustrato, mentre per altri Presidenti esistono anche coniazioni in argento.

Per gli indiani, queste medaglie erano un simbolo di attaccamento alla nuova nazione, e il possederle era considerato un onore, e un segno di alto rango all'interno delle tribù. Peccato che nella realtà, la "Indian Peace" somigliasse troppo spesso alla "Pax Romana", che Tacito fa così ben descrivere al capo dei Caledoni, Calgaco:

"Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant"

là dove fanno un deserto, lo chiamano pace :(

petronius oo)

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Sono del 1877 anche i primi patterns di George Morgan, a cominciare da un half dollar in argento

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Come potete notare, il ritratto di Lady Liberty è già quello, presunto, di Miss Anna Williams, che sarà poi del dollaro.

petronius :)

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Il Bland-Allison Act

 

Il 28 febbraio 1878 viene promulgato il Bland-Allison Act, che prende il nome dai due promotori, il democratico, originario del Kentucky, Richard P. Bland

 

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e il repubblicano dell'Iowa, William B. Allison

 

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L'Atto autorizza il Dipartimento del Tesoro ad acquistare dai produttori d'argento, soprattutto del Nevada, nelle cui miniere Bland aveva specifici interessi, dai 2 ai 4 milioni di dollari in lingotti d'argento ogni mese, da trasformare in sonanti monete da un dollaro.

 

Dollaro al quale viene dato il nome di Bland Dollar  :huh: quale riconoscimento al ruolo avuto dal politico democratico.

 

Eh già, quelli che oggi sono universalmente noti come Morgan Dollars, finché Morgan era in vita (ma anche dopo) avevano un altro nome :rolleyes: Ancora nel 1940, un numismatico del calibro di F.C.C. Boyd, scrive a proposito di George Morgan (morto nel 1925) che 

 

"Egli è ricordato per aver disegnato e realizzato il famoso Bland Dollar"

 

Nella prima edizione (1947) del Red Book, la Bibbia dei collezionisti di monete americane, il dollaro è indicato come "Liberty Head, Bland or Morgan Type"...il nome di Morgan compare, ma solo al terzo posto. E' soltanto a partire dagli anni '50 che gli altri nomi, progressivamente, spariranno, fino a lasciare Morgan unico e solo titolare del dollaro :D

 

Però, anche se, finché era in vita, il dollaro da lui disegnato non ha mai portato il suo nome, George poteva in qualche modo consolarsi.

Infatti, i curatori dei cataloghi, i giornali specializzati, i collezionisti in genere, dagli inizi del '900 e fino a poco prima degli anni '50, chiamavano i dimes, quarters e half dollars creati da Charles Barber nel 1892, Morgan dime, quarter e half :rofl: 

 

Sempre nel Red Book del 1947, a proposito dei dimes si legge che, "sebbene ci si riferisca usualmente a questo tipo di dime chiamandolo 'Morgan dime', esso è stato disegnato da Charles Barber, 'Chief Engraver' della Zecca." 

Per il quarter si dice che "come altre monete di questo tipo, i quarti di dollaro coniati dal 1892 al 1916 sono erroneamente chiamati 'Morgan quarters', ma essi sono stati disegnati da Charles Barber."

 

Per i mezzi dollari il Red Book non dice nulla, salvo continuare a chiamarli "Barber, Liberty Head or 'Morgan' Type." ^_^  

 

petronius oo)

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