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Maestri di Zecca, poi Direttori ed Incisori


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Il PR al numero 6 di Filippo III riporta le sigle IAF/G al dritto e dà il riferimento al Corpus 74, mentre il De Sopo dà le sigle come AF/G (probabilmente una piccola svista, dovrebbe essere IAF). Quello che mi sembra particolare è che tutte le fonti sopra citate diano l'IAF sopra la G, ovvero dietro la testa, nella parte destra del campo del dritto (e sul PR si vede bene), mentre la moneta dell'ArtCoins ha l'IAF a sinistra, davanti al busto del re...

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  • 2 settimane dopo...

Il PR al numero 6 di Filippo III riporta le sigle IAF/G al dritto e dà il riferimento al Corpus 74, mentre il De Sopo dà le sigle come AF/G (probabilmente una piccola svista, dovrebbe essere IAF). Quello che mi sembra particolare è che tutte le fonti sopra citate diano l'IAF sopra la G, ovvero dietro la testa, nella parte destra del campo del dritto (e sul PR si vede bene), mentre la moneta dell'ArtCoins ha l'IAF a sinistra, davanti al busto del re...

Bravo Galenus............quindi questa moneta risulta non catalogata !! e.........chissà quante altre Napoletane lo sono !!

Spero di continuare ad operare in tal senso e fornire un contributo per portarle a conoscenza degli appssionati del Regno.

Ciao

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  • 3 settimane dopo...

Uhmm….non finiscono mai………..ci risiamo, ancora carta e penna per gli appunti !!

Monetazione Filippo IV Tarì PR 30c anno 1622 sigle BC (Biblia/di Costanzo) Rif. Bovi 28

Da un attento e consueto esame delle sigle mi accorgo che il PR anche in questo caso operano una svista riportando la sigla BC come su una sola riga (hanno fatto lo stesso i successivi cataloghi relativi a questa monetazione); come ben potete osservare la moneta (che si vede anche in foto nel lavoro del Bovi) riporta le sigle su due righe B/C - Rilevo anche che la moneta non è presente nel Corpus.

Perché mi è saltata agli occhi ? (onde fugare dubbi sul nominativo “cacciatore di errori”)…….ero addentrato nello studio del Maestro di Zecca del periodo – Francesco Biblia, succeduto temporaneamente a Michele Cavo (sospeso temporaneamente dalla carica di maestro di zecca) il 12 giugno 1623 e mi sono chiesto come mai ci potesse essere una moneta del 1622 con le sigla B……..tutto normale anche in questo caso il Bove riferisce (supponendolo) che ad un conio del 1622 usato nel 1623 sia stata incisa la sigla B…e quindi mi sono trovato ad esaminare le monete del periodo.

Dal Pannuti Riccio e dal Bovi >

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Modificato da peter1
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Volevo annunciare a tutti i frequentatori della Sezione che il lavoro sui Maestri di Zecca, di Prova ed Incisori della monetazione Napoletana da Carlo I d'Angiò a Caro VI d'Asburgo è terminato...........non mi chiedete di postarlo perchè consta di ben 96 pagine con riferimenti, documentazione e relative tabelle ripilogative per ciascun Sovrano.

A tal proposito vi sottopongo come da esempio uno stralcio della tabella riepilogativa che si trova alla fine di ciscun periodo....in questo caso quella riassuntiva di Carlo VI l'ultimo dei sovrani da me trattato.

Per chiunque avesse bisogno di informazioni e quant'altro in relazione all'argomento può chiedere ..... avrà certamente una risposta.

Grazie di tutto .... Pietro

Documento1.pdf

Modificato da peter1
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Grazie a te Pietro!

questa tua fatica ci sara' utilissima e anche se non si potra' mettere la parola definitiva su tutto e' gia' un ottimo passo avanti rispetto a quanto era disponibile prima.

Sarebbe opportuno che il tuo lavoro potesse venire messo nell 'área contributi.

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Mi associo alla proposta di Numa Numa. Sarebbe opportuno rendere fruibile le tue ricerche, in modo che tutti possano apprezzare la tua fatica e tu ne abbia il giusto merito.

Senza paura della loro parzialità o incompletezza: la pubblicazione dematerializzata in PDF consente di produrre nuove versioni aggiornate a costo zero. Anzi, proprio dal confronto con altri possono nascere osservazioni costruttive che porteranno a una completezza ancora maggiore degli elenchi. Hai visto tu stesso come in questi mesi lo scambio di opinioni ti abbia portato a raffinamenti importanti.

E' il bello della ricerca: non si finisce mai...

Bravo!

E.

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Volevo annunciare a tutti i frequentatori della Sezione che il lavoro sui Maestri di Zecca, di Prova ed Incisori della monetazione Napoletana da Carlo I d'Angiò a Caro VI d'Asburgo è terminato...........non mi chiedete di postarlo perchè consta di ben 96 pagine con riferimenti, documentazione e relative tabelle ripilogative per ciascun Sovrano.

A tal proposito vi sottopongo come da esempio uno stralcio della tabella riepilogativa che si trova alla fine di ciscun periodo....in questo caso quella riassuntiva di Carlo VI l'ultimo dei sovrani da me trattato.

Per chiunque avesse bisogno di informazioni e quant'altro in relazione all'argomento può chiedere ..... avrà certamente una risposta.

Grazie di tutto .... Pietro

peter1 ... mi sembra di essermi già prenotato.

In ogni caso fammi sapere. :good:

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  • 2 mesi dopo...

Un lavoro ineccepibile. L'ho letto velocemente ma mi riprometto di leggerlo domani con calma. Ho notato che hai inserito le sigle A.H. tra i maestri di zecca, in vero sono le iniziali di Alberto Hamerani incisore di conii e padre del ben più celebre Giovanni. Se leggi gli approfondimenti sulla monetazione napoletana e papale degli Hamerani comprenderai il significato delle sigle A.H. sulle monete di quel periodo.

Forse sei caduto in errore perchè nell'ultimo volume di Andreani-D'Andrea-Prefetto ce n'è uno in proposito, ..... da me segnalato agli autori alcuni giorni prima della pubblicazione ma ignorato/sfuggito al tipografo, ....... purtroppo certe cose possono capitare. Sicuramente ci sarà a breve un'errata corrige.

P.s. Esiste anche G.H. su una moneta napoletana (cfr. ducato del 1683) corrispondenti alle iniziali dell'incisore Giovanni Hamerani.

[.....] ti ricordi Francesco all'inizio di questa discussione cosa mi avevi scritto ? Bhe ho aggiornato la scheda di Carlo II....avevi ragione, esiste e dai miei recenti studi ne ho avuto più che una prova.

Per adesso vi linko solo varie schede riepilogative....ma il vero lavoro spero di pubblicarlo.

Documento1.pdf

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  • 4 mesi dopo...

@ non è stato semplice trovare un editore disposto a farlo........spero che presto mi darà la buona notizia !!

Perfetto, allora aspettiamo con te la buona notizia..Di sicuro sarà interessantissimo :)

Gaetano

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  • 5 mesi dopo...

Come nei miei precedenti studi (periodo 1278 - 1734), anche questa volta apro una discussione su questi personaggi presenti e lavoranti presso la prestigiosa Zecca Napoletana e per chiudere il cerchio, il periodo trattato è quello che parte dall'avvento di Carlo di Borbone (1734) a Napoli fino "e purtroppo" al 1860. Già molto ho messo su carta, sono nella fase terminale del lavoro, qualche ritocco e poi via; ringrazio da subito Francesco che molto mi stà aiutando nel portare avanti questo lavoro, non facile devo dire, credevo meno, lo condividerò certamente con lui...eh..eh. qui entrano in ballo anche le Medaglie.

Vorrei creare un "salottino" dove tutti posso intervenire, chiedere lumi e quant'altro fosse indispensabile per rendere questa discussione il più interessante possibile........ognuno di noi ha sicuramente qualche domandina o qualche dubbio da sciogliere....bene, il periodo che si va ad analizzare, in questa sezione, è molto trattato e le monete sono alla portata di tutti, le medaglie un po' meno.

Sperando che la discussione abbia successo inizio con il riportare dentro un paio di discussioni che avevo iniziato a tal proposito, in modo tale da tenerle tutte unite.

Vi ringrazio anticipatamente...Pietro

http://www.lamoneta.it/topic/110613-medaglia-per-le-nozze-di-carlo-iii-maria-amalia/

http://www.lamoneta.it/topic/110809-aiuto-120-grana-1788-sigle-bp/

http://www.lamoneta.it/topic/110954-6-ducati-1766-sigla-ia/

Bene......diamo inizio agli interventi:

...........per esempio, dopo anni ed anni di post, di immagini di monete da 120 Grana di Ferdinando II di Borbone ( Primo tipo, Secondo, Terzo, Quarto e via discorrendo...belli, brutti ecc. ecc.) ci si è mai posta la domanda, ma chi ha inciso queste Piastre ? chi "Governava" la Zecca a quell'epoca ?

Prego........!!

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Visto che ho aperto io la discussione, è giusto e doverso che inizi io....stasera poi, sono in vena di scrivere......partiamo dalle Piastre.

Ormai è noto che molti documenti sono andati smarriti, chi mi ha preceduto ha fatto il possibile per richercare quante più notizie possibili su queste persone, ma molti buchi sono stati lasciati nel comporre il mosaico.......ma qualcosa c'è, con un pò di buona volontà, pazienza e ricerca stò cercando di ricostruire l'ordine cronologico di queste persone che tanto hanno dato per rendere prestigiosa la zecca napoletana......dove i documenti mancano, c'è da lavorare sodo; spero anche in un vostro aiuto e qui si può dialogare.

Grazie

Come già detto da Francesco nella discussione della medaglia per la Basilica di San Francesco di Paola, esiste ed è riportato un documento nel quale è riferito che i coni del rovescio delle Piastre, a partire dal 1831, sono opera di Achille Arnaud...persona incontrastata ed abilissima nell'incisione dei rovesci, più altri particolari.

La cosa si complica per i dritti, dove almeno fino al 1832/1833 il primo incisore fu Vincenzo Catenacci, (la conferma sono anche la serie degli Uomini Illustri) quindi si può presupporre che egli abbia iniziato la coniazione dei dritti delle Piastre giovanili del Re Ferdinando II di Borbone.....non và però dimenticato che un abilissimo secondo incisore, di nome Francesco D'Andrea, alunno preferito del Rega, si faceva avanti a tutto spiano, si ricordano di lui le incisioni di numerosisime Medaglie, tutte di pregevolissima fattura; e non va dimenticato che a volte/spesso il secondo incisore poteva, alla pari, sostituire il primo.

Nel 1833 il Rega muore ed il Catenacci (Vincenzo) passa alla Direzione del Gabinetto d'Incisione, mentre il D'Andrea diventa primo incisore dei dritti.

Ecco adesso mi fermo...un pò alla volta altrimenti arriviamo prestissimo al 1860.

Un saluto

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Adesso mi fermo per una parentesi e per una domanda che mi viene, mentre metto su i pezzi......spero di condividere con Voi la risposta, o presunta perché certezza non Vi è.....

Domanda: perché mai dopo la bordata (consentitemi il termine) di medaglie coniate, che troviamo in questi periodi, non ve né nessuna del 1831 ? ...mi potreste rispondere...e cosa c'è di male se in quell'anno non sono state coniate !! e su questo sono anch'io d'accordo, ma il fatto che nella serie degli Uomini Illustri (Vincenzo Catenacci) http://www.ilportaledelsud.org/di_Rauso_1.htm manchi proprio l'anno 1831....qualcosa vorrà dire ?

Già proprio il 1831.....forse quando nel Gabinetto d'Incisione si diede corso, a tutto spiano, all'inizio della monetazione delle Piastre di Ferdinando II.

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[.....] proseguiamo: in quegli anni, 1831/1832 un giovanissimo Ragazzo, anch'egli come il D'Andrea, tra gli allievi prediletti del Rega, già sgambettava e sgomitava nei locali del Gabinetto d'Incisione; a 15 anni era già alla scuola del Maestro (Istituto delle Belle Arti) istituito nel 1822 e si fece subito apprezzare per la sua capacità d'incidere su pietre dure; aveva delle doti eccelse tanto che fu l'unico da "Alunno" ad avere l'autorizzazione dal Rega e dal De Rosa ad incidere una medaglia e firmarla con il suo cognome, anche se come è riportato in questo articolo di Francesco di Rausohttp://www.ilportaledelsud.org/cariello.htm il cognome fu scritto Carriello; a proposito dell'articolo, invito tutti (per chi non ha avuto ancora occasione di leggerlo) di dargli una letta, e molto interessante, e meno male che qualcuno scrive....la medaglia è riportata in Fig. 5 dell'Art.

Ritornando a noi, dicevo ......In Zecca, nel giro di pochi mesi passò ad essere da "Alunno" (1830) a "Aiutante Incisore" (1831) e da Aiutante a Secondo Incisore (1832), questo, oltre alle sue capacità, anche perché gli eventi gli furono favorevoli: il Catenacci (Vincenzo), morto il Rega, passò alla Direzione, liberando così un posto nel Gabinetto d'Incisione, il D'Andrea passò come Primo Incisore ed il Cariello, come detto prima, divenne Secondo e sapete chi fu nominato Aiutante ? (posizione da ricoprire) il figlio di Vincenzo, Scipione Catenacci, molto ma molto giovane (tanto che nel 1832, Scipione già era operativo)...........e queste non sono storielle inventate.

Del Cariello ...che posso altro dire se non farvi osservare i suoi primi lavori, (siamo nel 1832) nel Gabinetto d'Incisione, logicamente dopo quello dell'articolo di Francesco, nel 1830,........ guardate i ritratti di Ferdinando II, non vi è certezza e documenti che lo comprovano, tranne che per la scoperta delle sigle A.C. sul 10 Tornesi, ma secondo un mio parere ha coniato tutta la serie in rame di questo Re.

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Modificato da Rex Neap
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.........a seguire, perché si fece strada in Zecca, in quegli anni, parliamo di Scipione, figlio di Vincenzo Catenacci, forse e sicuramente, oltre che per le sue doti, per la presenza del padre, che come detto divenne il Direttore Generale (come si dice da padre a figlio); trovò un po' la strada sbarrata per i grandi "mostri" che aveva davanti, il D'Andrea, l'Arnaud (Achille) e il già predetto Cariello.........ma era giovanissimo, per anni fu "aiutante incisore" (carica da non denigrare, a volte e spesso l'aiutante, come nel caso di Scipione per la continua assenza del D'Andrea e dell'Arnaud suppliva egregiamente gli stessi), e quindi poteva aspettare almeno fino a quando non usci di scena Francesco D'Andrea, siamo intorno al 1844, quando divenne Secondo Incisore, infatti la sua prima uscita Ufficiale fu la medaglia per l'esilio di Pio IX a Gaeta nel 1848........nei primi anni però, forse, come detto prima aiutato dalla presenza del padre riuscì a farsi valere con un suo primo lavoretto, non da poco, direi e cioè la medaglia coniata per il Premio per le Allieve dei Reali Educandanti di Napoli nel 1832..........e alla faccia del "ragazzino"....osservate che ritratti !!

Le foto sono tratte da:

Asta Nac 47 del 3 giungo 2008 lotto 497 – Ricciardi 243 - D’Auria 177

Asta Nac 47 del 3 giungo 2008 lotto 524 – Ricciardi 190 - D’Auria 217

post-21354-0-63192300-1379102721_thumb.j

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Girovagando sulla reta alla ricerca di notizie sugli Incisori, mi sono imbattuto in questa Medaglia..........Volevo chiederVi se secondo Voi è giusta la classificazione dritto/rovescio......io nutro qualche dubbio, qualcuno ha qualche spiegazione ? Grazie

Medaglia 1850. AR 87,70 g. Ø 60,5mm. coniata per l’incoronazione della Vergine Addolorata.

(opus: Raffaaele Vernucci - Luigi Arnaud).

Dr/ DAL P.PIO IX INTERCEDENTE FERDINANDO II.P.F.A. Scudi affiancati del Papa e dei Borbone; in alto cuore con sette spade. All'esergo, IN NAPOLI MDCCCL ,

in basso, B.CICCARELLI D.G. / R.VERNUCCI F.

Rr/ FU CORONATA LA VERGINE DE’ SETTE DOLORI NEL DUOMO La Vergine stante di fronte accostata da due angioletti; in basso,

T.ARNAUD INV.L.ARNAUD FECE.

Asta Nac 47 del 3 giungo 2008 lotto 531 - Ricciardi 195 - D’Auria 228

post-21354-0-10566600-1379360002_thumb.j

Modificato da Rex Neap
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Ritornando a noi, dicevo ......In Zecca, nel giro di pochi mesi passò ad essere da "Alunno" (1830) a "Aiutante Incisore" (1831) e da Aiutante a Secondo Incisore (1832), questo, oltre alle sue capacità, anche perché gli eventi gli furono favorevoli: il Catenacci (Vincenzo), morto il Rega, passò alla Direzione, liberando così un posto nel Gabinetto d'Incisione, il D'Andrea passò come Primo Incisore ed il Cariello, come detto prima, divenne Secondo e sapete chi fu nominato Aiutante ? (posizione da ricoprire) il figlio di Vincenzo, Scipione Catenacci, molto ma molto giovane (tanto che nel 1832, Scipione già era operativo)...........e queste non sono storielle inventate.

ciao,

faccio un'osservazione che potrà sembrare stupida;questo "trambusto" a cavallo del 1832 con vari incisori abili e forse,chi lo sa,in competizione tra loro può esser in qualche modo la spiegazione a 4 diverse tipologie di Carlini di quell'anno? quasi come se si fosse scelto il migliore tra varie prove fatte e magari proprio da più incisori.

scusa se ho detto una cavolata pazzesca :)

marco

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Awards

Girovagando sulla reta alla ricerca di notizie sugli Incisori, mi sono imbattuto in questa Medaglia..........Volevo chiederVi se secondo Voi è giusta la classificazione dritto/rovescio......io nutro qualche dubbio, qualcuno ha qualche spiegazione ? Grazie

Medaglia 1850. AR 87,70 g. Ø 60,5mm. coniata per l’incoronazione della Vergine Addolorata.

(opus: Raffaaele Vernucci - Luigi Arnaud).

Dr/ DAL P.PIO IX INTERCEDENTE FERDINANDO II.P.F.A. Scudi affiancati del Papa e dei Borbone; in alto cuore con sette spade. All'esergo, IN NAPOLI MDCCCL ,

in basso, B.CICCARELLI D.G. / R.VERNUCCI F.

Rr/ FU CORONATA LA VERGINE DE’ SETTE DOLORI NEL DUOMO La Vergine stante di fronte accostata da due angioletti; in basso,

T.ARNAUD INV.L.ARNAUD FECE.

Asta Nac 47 del 3 giungo 2008 lotto 531 - Ricciardi 195 - D’Auria 22

Nelle cronache dell'epoca si parla di Luigi Arnaud che realizzò questa medaglia con "al dritto l'immagine della Vergine dei sette dolori ..............", purtroppo tutti gli autori l'hanno classificata in maniera errata, per essere certi talvolta basta leggere la leggenda partendo da una corretta costruzione di forma, se parti leggendo

"FU CORONATA LA VERGINE DE’ SETTE DOLORI NEL DUOMO - DAL P.PIO IX INTERCEDENTE FERDINANDO II.P.F.A." ha una forma più corretta rispetto a "DAL P.PIO IX INTERCEDENTE FERDINANDO II.P.F.A - FU CORONATA LA VERGINE DE’ SETTE DOLORI NEL DUOMO".

Molte volte, specialmente nel passato, si classifica una medaglia ripetendo per tradizione sempre gli stessi errori, considerando al di là di ogni logica teologica il nome dell'autorità emittente al dritto.

Non dimentichiamo che i re, imperatori e pontefici esercitano il loro potere temporale (sebbene avuto per la grazia di Dio) su un determinato territorio geografico, la Madonna è invece la regina celeste al di sopra di tutto e di tutti, ragion per cui, in mancanza di documenti della zecca, la sua effigie va sempre al dritto.

In anteprima assoluta mi permetto di mostrarvi un passo di un mio ultimo lavoro sulle medaglie napoletane borboniche per la cessazione del colera a Napoli, si tratta di una ricerca su tipologie inedite e la loro esatta classificazione, nonchè sui documenti della zecca e la tiratura nei diversi metalli.

Prossimamente su "Il Giornale della Numismatica, novembre o dicembre 2013" :

" ........ Stando ai documenti dell'epoca e a differenza di come classificato in altri testi, l'Immacolata Concezione è raffigurata al dritto e non al rovescio. A conferma dell'esatta classificazione basti leggere le leggende di entrambi i lati partendo dal lato con la raffigurazione mariana e non viceversa (Per voto alla Madre di Dio Immacolata, liberati dal colera in Napoli, nell'anno del Signore 1854). Lo stesso criterio di classificazione è valido per tutte le medaglie napoletane raffiguranti la Madonna (salvo decreti di emissione che stabiliscono una diversa interpretazione). Nelle medaglie napoletane del periodo borbonico, anche in presenza dell'autorità emittente da un lato, andrebbe considerata la Madonna sempre e comunque al dritto in virtù della Sua celeste superiorità, basti pensare che un sovrano esercita il proprio potere temporale sui suoi sudditi e nell'ambito dei sui territori, mentre la Santissima Madre di Dio è la Regina Celeste del mondo ed è al di sopra di tutto e di tutti (regnanti compresi). ...."

Modificato da francesco77
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Cavolo....Francè, questo è un chiarimentiSSimo molto dettagliato, anche se hai anticipato l'uscita del tuo lavoro :good: bene ....aspetto con ansia.

P.S. Francè ti sei accorto che per la medaglia che ho riportato e per un' altra incisa dal Vernucci (D'Auria 201) si è sempre e solo riportato R. Vernucci senza mai scrivere cosa stesse ad indicare quella R...........in un documento ho letto che si trattava di Raffaele ed io ho riportato "opus Raffaele Vernucci".

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Cavolo....Francè, questo è un chiarimentiSSimo molto dettagliato, anche se hai anticipato l'uscita del tuo lavoro :good: bene ....aspetto con ansia.

P.S. Francè ti sei accorto che per la medaglia che ho riportato e per un' altra incisa dal Vernucci (D'Auria 201) si è sempre e solo riportato R. Vernucci senza mai scrivere cosa stesse ad indicare quella R...........in un documento ho letto che si trattava di Raffaele ed io ho riportato "opus Raffaele Vernucci".

Ottimo, è Raffaele Vernucci infatti!

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ciao,

faccio un'osservazione che potrà sembrare stupida;questo "trambusto" a cavallo del 1832 con vari incisori abili e forse,chi lo sa,in competizione tra loro può esser in qualche modo la spiegazione a 4 diverse tipologie di Carlini di quell'anno? quasi come se si fosse scelto il migliore tra varie prove fatte e magari proprio da più incisori.

scusa se ho detto una cavolata pazzesca :)

marco

:blush: Adesso cercherò di rispondere a "gallo" per la sua ottima e giusta osservazione....per quel che ne so, poi magari Francesco che ne sa più di me potrà essere "chiarificatorio".

Non si tratta sicuramente di "competizione", con l'Istituzione del Gabinetto d'Incisione vi furono anche delle regole ben precise da osservare, non più come nel passato ed il Direttore oltre ad esserne responsabile, vigilava e ne osservava l'esecuzione dei lavori....quindi non credo sia stato questo il motivo; per il Carlino l'anno 1832 fu la sua prima annata e qualcosa sarà sicuramente successo, purtroppo, come orami diciamo spesso, mancano documenti e di conseguenza si può solo presupporre....una cosa è certa, che in quell'anno, sempre e solo se parliamo dei dritti ci furono più di due incisori e forse qualche conio è stato inciso da un altro.

Di più per adesso non conosco.

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