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Inviato

Dunque sono elencate dal 1581 fino al 1657, probabimente fino al periodo di studi dell'Argelati, ( il libro del Cipolla parla dal 1580 al 1700 come riferimento storico ), comunque questi dati li ho per chi li volesse.

Mario, sarei veramente interessato a questi dati, grazie.


Inviato

Mario, sarei veramente interessato a questi dati

Io domani sono al Cordusio, se ci sei te li porto, se no facciamo in altro modo....,

Mario


Inviato

Io domani sono al Cordusio, se ci sei te li porto, se no facciamo in altro modo....,

Mario

Va benissimo e sempre un piacere una chiaccherata al Cordusio, solito banchetto?

Tiziano


Inviato

Va benissimo e sempre un piacere una chiaccherata al Cordusio, solito banchetto?

Tiziano

Si, solito banchetto da Eros, perfetto,

Mario


Inviato

Buonasera,

scusate l'intromissione.

riferendomi alle abbondanti emissioni delle parpagliole milanese durante quasi 1 secolo (da Filippo II a Filippo IV) di cui si parlava sopra, volevo ricordare come anche il Manzoni, nei Promessi Sposi, menzioni per ben 3 volte tale tipologia di moneta:

- guarda; queste due belle *parpagliole* nuove son per te.
(Capitolo 7)
Riferendosi a una mancia per un piccolo favore


-- Ora torna a casa, perché i tuoi non abbiano a star piú in pena per te, - gli disse Agnese; e rammentandosi delle due *parpagliole*
promesse, se ne levò quattro di tasca, e gliele diede, aggiungendo: -basta; prega il Signore che ci rivediamo presto: ..
(Capitolo 8)

-- Si vedevano anche correre berlinghe, reali e *parpagliole*, che, se avessero potuto parlare, avrebbero detto probabilmente: " noi eravamo stamattina nella ciotola d'un fornaio, o nelle tasche di qualche spettatore del tumulto, che tutt'intento a vedere come andassero gli affari pubblici, si dimenticava di vigilar le sue faccendole private ".
(Capitolo 14)

Questo testimonia come queste monete, insieme a soldini e quattrini, fossero le monete d'uso quotidiano della gente comune (appunto fornai, mance, ecc) e spiega anche la difficoltà di reperirne con stato di conservazione eccellente.

Questo anche se ci furono emissione rare, per es Filippo II con al R i govoni di grano (R2) o quella di Filippo IV riportata nella bella foto sopra.

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Inviato

Bell'intervento Testone68, effettivamente la parpagliola è una moneta che ricorreva come monetina spicciola, quella usata dal popolo per le piccole transazioni e che ricorre giustamente anche nei Promessi Sposi.

Noi abbiam fatto in questa sezione, se sei interessato, nelle discussioni importanti, un contributo sulle monete dei Promessi Sposi, se vuoi puoi dargli una lettura.

http://www.lamoneta.it/topic/82058-i-promessi-sposi/

C'è anche da dire che spesso questa moneta è trascurata e non molto considerata dal collezionista, secondo me in modo sbagliato, perché sono monete ancora da studio, che possono ancora darti tanti spunti e che poi alla fine, diciamolo pure, erano quelle più usate dalla gente,

Mario


Inviato

Dabbene dice ..giustamente che questa monetina è trascurata e non molto considerata dal collezionista

..... è vero ! mentre all'epoca fu una moneta che riscosse molto successo , non solo dallo stato milanese

ma anche in altre signorie padane., e pur essendo monetina in mistura di poco valore , bisogna considerare che venne coniata per circa 200 anni. Venne contraffatta da molte zecche ( indice di successo) - es Desana (Tizzoni) Messerano ( Ferrero Fieschi) Passerano (anonime dei Radicati) e dalle zecche gonzaghesche di Bozzolo (Giulio Cesare Gonzaga) Castiglione delle Stiviere ( Ferdinando I° Gonzaga) Novellara ( conti Giulio Cesare, Camillo , Francesco e Alfonso) e Mantova ( Vincenzo I° Gonzaga) Se ben ricordo, proprio in questa sezione è gia stata fatta una bella discussione sulle imitative citate.

Scusate se sono andato forse Off-Topic , ma mi sembrano notizie utili soprattutto per neofiti..

  • Mi piace 1

Inviato

Profausto intendeva sicuramente questa discussione di tempo fa molto interessante su imitazioni e contraffazioni anche della parpagliola, può essere utile rileggerla :

http://www.lamoneta.it/topic/83111-imitazioni-o-contraffazioni/page-1

si, esattamente! ........ bella discussione che, colma di stupende immagini proposte da Giancarlone , Mariov...ecc ... penso si integra perfettamente con la presente.

Grazie Dabbene per la consueta perspicacia !


Inviato

scusate ma non era proprio una moneta spiccia

la parpaiola valeva 5 soldi , ovvero 1/4 di lira

quindi ogni parpaiola valeva 20 quattrini

sarebbe anche interesssante capire il potere di acquisto al tempo


Inviato

scusate ma non era proprio una moneta spiccia

la parpaiola valeva 5 soldi , ovvero 1/4 di lira

quindi ogni parpaiola valeva 20 quattrini

sarebbe anche interesssante capire il potere di acquisto al tempo

ciao Rick

La parpagliola milanese del tipo "Providentia" se non sbaglio fu emessa per la prima volta sotto Filippo II di Spagna ( secondo periodo 1555-1598) senza data per il valore di 2 soldi e mezzo....


Inviato (modificato)

non era 5 ?

o e` stata svalutata ?

perche` visto l elevato numero e il fatto che fosse fiduciaria ci sarebbe anche da considerare se effettivamente trattava col suo valore o se te l accettavano a meno

anche questo penso sarebbe interessante

d altronde le cosi copiose falsificazioni mi fan pensare ad un elevato valore fiduciario

Modificato da rick2

Inviato (modificato)

Mi è stato chiesto stamattina anche il titolo di questa moneta parpagliola con la Provvidenza che dai documenti dell'epoca con Filippo II aveva una bontà di 253, 472 millesimi, poi col tempo sarà forse diminuito.

Il peso teorico fu fissato a 2,74 gr.

Sempre da Filippo II il suo corso venne fissato in soldi 2 denari 6, pari a 30 denari o a 10 quattrini, costanti che rimasero inalterate anche nel tempo.

Per il Bellati la coniazione iniziò nel 1560.

Modificato da dabbene

Inviato

In attesa di continuare con la parpagliola di Filippo IIII, mi sono sempre chiesto se ci fosse stata una relazione nell' utilizzo della provvidenza al R della parpagliola da Filippo II e della provvidenza al R degli antoniniani di Gallieno.

Nel 250 d.c. Milano era capitale dell' impero romano e batteva moneta, una copiosa battitura di antoniniani per poter pagare le truppe.

Al Rovescio di questi antoniniani si può trovare raffigurata anche la provvidenza con globo nella mano dx e lancia nella mano sx, la legenda è PROVID AVG.

post-35754-0-71003900-1378639201_thumb.j

Nella monetazione di Carlo V per Milano, si intuisce molto nei conii lo stile romano ( specialmente nei busti ), magari sotto Filippo II per una moneta battuta in grande quantità e che veniva utilizzata dal popolo ( come per l' antoniniano ) si è voluto utilizzare la provvidenza.

Devo bere meno?.........................


Inviato (modificato)

In attesa di continuare con la parpagliola di Filippo IIII, mi sono sempre chiesto se ci fosse stata una relazione nell' utilizzo della provvidenza al R della parpagliola da Filippo II e della provvidenza al R degli antoniniani di Gallieno.

Nel 250 d.c. Milano era capitale dell' impero romano e batteva moneta, una copiosa battitura di antoniniani per poter pagare le truppe.

Al Rovescio di questi antoniniani si può trovare raffigurata anche la provvidenza con globo nella mano dx e lancia nella mano sx, la legenda è PROVID AVG.

attachicon.gifprovidentia.JPG

Nella monetazione di Carlo V per Milano, si intuisce molto nei conii lo stile romano ( specialmente nei busti ), magari sotto Filippo II per una moneta battuta in grande quantità e che veniva utilizzata dal popolo ( come per l' antoniniano ) si è voluto utilizzare la provvidenza.

Devo bere meno?.........................

personalmente mi orienterei su rappresentazioni un po' più "classiche" della Provvidenza

Modificato da BiondoFlavio82

Inviato

concordo con Biondo Flavio..... Molti imperatori, prima di Gallieno, da Augusto a Costanzo II celebrarono la Provvidenza sulle loro monete.

Inizialmente la figura della Provvidenza era raffigurata con l'aureola della divinità , per poi, col tempo , scesa dall'Olimpo, acquistò una caratteristica piu' terrena per diventare l'espressione della munificenza imperiale.

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Inviato

concordo con Biondo Flavio..... Molti imperatori, prima di Gallieno, da Augusto a Costanzo II celebrarono la Provvidenza sulle loro monete.

Inizialmente la figura della Provvidenza era raffigurata con l'aureola della divinità , per poi, col tempo , scesa dall'Olimpo, acquistò una caratteristica piu' terrena per diventare l'espressione della munificenza imperiale.

La mia conoscenza delle monete romane è legata alla sola zecca di Milano da Gallieno in avanti.

Però nessuno ha espresso un parere in merito.........................quindi continuo a bere!!

  • Mi piace 1

Inviato

Tempo fa feci una discussione " ritorno al classico ", era indirizzata essenzialmente alla monetazione di Carlo V, lì la simbologia classica esplodeva con vari esempi evidenti .

Filippo II è subito successivo, per quanto cambi la monetazione, qualcosa rimane anche qui, la figura della Provvidenza, lo stesso busto radiato di Filippo II richiamano certi ritratti, anche negli antoniniani di Gallieno e quindi anche con le monete della zecca MEDIOLANVM dello stesso ci sono due riferimenti che possono ricondurre a Filippo II, il busto radiato e la Provvidenza con globo e lancia, secondo me può esserci stata una ispirazione anche a questi modelli monetari.


Inviato

Parpajola ha buttato, un sassolino in uno stagno molto grande, in cui ci sta, secondo me, anche questo tipo di supposizione.

Io parto dall'idea che sempre, in qualsiasi epoca, la moneta è stata (ed è) un messaggio per chi l'ha tra le mani, il messaggio tra l'autorità che l'emette e chi l'utilizza.

In epoche in cui l'analfabetismo colpiva praticamente la totalità della popolazione, l'effige dell'imperatore o del duca/signore certificava la bontà della moneta o la magnificenza del signore, e il retro spesso riporta invece l'appartenenza a qualcosa (la croce per la religione, uno scudo per l'impero) oppure una figura mitologia o filosofica Attualmente anche le monete che usiamo portano l'Europa.

La figura della provvidenza, ampiamente usata nelle monete imperiali (http://it.wikipedia.org/wiki/Providentia), ha secondo me subito un sostanziale mutamento del significato con l'avvento della Religione Cristiana e il significato della " provvidenza divina " rispetto al significato romano e credo questa (la provvidenza divina) stia sulle monete delle parpagliole, prive, nell'altra faccia di riferimenti alla religione (croce, sant'ambrogio, ecc..), ma chiaramente è una mia opinione


Inviato

avete dimenticato quelle di claudio II gotico che eran quasi uguali a quelle di filippo ii


Inviato

Grazie dabbene per l'indicazione e link sulle monete dei Promessi Sposi, molto interessante.


Inviato

Vediamo due pezzi interessanti per motivi diversi, il primo lo metterei per Filippo IV, perché intravedo all'esergo la punta del quadrifoglio, purtroppo non posso vedere altro, cioè se ci sono anche dei punti.

La Provvidenza è di poco staccata dalla colonna, l'aquila al diritto ha le ali aperte,

post-18626-0-75638700-1378736857_thumb.j


Inviato

La moneta avendo grande circolazione e diffusione era imitata, contraffatta, falsificata.

Qui vi mostro l'imitazione di Messerano, descritta bene sul Gamberini di Scarfea, :

F. Filiberto Ferr. Fieschi ( 1584 - 1629 ) :

Al diritto lo scudo inquartato con leone e bande e scudetto al centro, al rovescio la leggenda TEMPERANTIA con donna che versa acqua in un vaso a terra.

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