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Parpagliola Providentia Filippo IV, III, II


Parpajola

Risposte migliori

Che devo dire ? Fantastico, grande pagina di divulgazione da parte di entrambi, poi il nick di uno di voi la dice lunga sulla conoscenza di questa moneta, sempre nel caso qualcuno non lo avesse ben capito.

Non c'è molto da aggiungere, certamente passando da Filippo IV a II, andando a ritroso qualche differenza, anche solo visiva, c'è.

Una maggiore cura nella coniazione, il tondello che tende al rotondeggiante, la figura della Provvidenza circoscritta nel campo e che non trasborda sulla leggenda, una colonna più piccola, l'asta che continua oltre la mano, le ali chiuse dell'aquila.

La moneta dicevamo ha successo, ha tante, tante coniazioni, viene imitata, contraffatta, falsificata, nel tempo è anche evidente una minor cura nella coniazione come abbiamo già visto con Filippo IV.

Per il momento, in attesa di qualche osservazione o monete, rinnovo i miei complimenti e mi auguro che qualcuno vedendo e leggendo si possa appassionare e studiare questa monetazione, che è poi il motivo per cui siamo sul forum, divulgare.....divulgare.

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Le varianti di leggenda non mancano con Filippo II, vediamo se ce ne sono altre, se no poi procederemo con Filippo III quando riterremo che il grosso di Filippo II sia stato considerato nei fondamentali.

E cercheremo di aiutare, per quanto possibile, il collezionista, nell'individuare le differenze tra le due tipologie.

Certamente per quelli con le date visibili non ci sarà problema, ma per quelli senza data o con data non visibile ci sarà, cercheremo di vederle insieme e imparare.

Poi sarebbe bello, essendo una moneta comune e che si trova, come facciamo anche nel medievale per esempio per i denari di Lucca o di Genova, che gli utenti quando ne avranno una la postassero per commentarla e avere alla fine un quasi catalogo di queste monete a disposizione di tutti, ma un passo alla volta....

Mario

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Parpagliola con la variante al rovescio PROVIDENTIA pallino, il dritto è Tipo III. Peso gr. 2,12

Questa variante viene riportata dal Toffanin nel MIR al 328/2 con grado di rarità R.

Sotto lo scudo è riportato un simbolo ( una rosetta ? ) non completo, non l' ho inserito tra i simboli presenti per questa tipologia di dritto perchè non è certa l' identificazione.

Altra curiosità la D di DVX al contrario.

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Modificato da Parpajola
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A parte l' aspetto stilistico della moneta iniziamo a vedere anche qualche aspetto tecnico.

Come si è potuto vedere le parpagliole di Filippo II sono state coniate su tondelli dalla forma regolare, questo di conseguenza porta ad avere il peso delle monete molto vicino a quello teorico di emissione.

Dal volume Mouvements Monétaires dans l' Etat de Milan scritto da Carlo M. Cipolla, riporto i dati della tabella con i pesi per le parpagliole nei suoi anni di battitura:

1581 gr. 2,55

1582 gr. 2,56

1583 al 1596 gr. 2,53

1597 gr. 2,52

1598 gr. 2,53

1599 gr. 2,52 * coniazione postuma, Filippo II era già morto.

Nelle monete postate fino ad ora, più quelle che ho potuto vedere ( anche dal volume delle Civiche Raccolte Numismatiche " La monetazione di Filippo II " e dallo studio di Dalle Vegre/ Vajna ) la percentuale maggiore ha il peso molto vicino a quello di riferimento.

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Complimenti Parpajola, stai creando una grande pagina divulgativa ovviamente insiema a tutti noi, quindi direi che con Filippo II le coniazioni si mantengono costanti sotto vari punti di vista, per la forma del tondello, peso, titolo, da quello che intuisco la situazione cambierà già con Filippo III, d'altronde le coniazioni diventano elevate, la moneta circola e come abbiamo detto entrano in gioco i fenomeni delle imitazioni, contraffazioni, falsificazioni.

Se però ci pensiamo bene questa è una moneta, ed è anche per questo che mi piace, che veniva molto usata, che viene coniata per circa un secolo e che dopo un altro secolo la ritroviamo nella Lista del Verri sopra citata circolare ancora per Milano, nonostante tutto.

Quindi stiamo parlando di una moneta che ha un respiro e una vita temporale comunque di circa due secoli, quindi merita ogni attenzione da parte nostra....

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Parpajola mi ha cortesemente chiesto di ripostare la mia parpagliola di F. II, per la stelletta al rovescio...

Andrò contro corrente, ma per me il dritto è il lato della Provvidenza: se ci fate caso la medesima legenda "Mediolani dux" nelle monete con ritratto è sempre scritta la rovescio (al dritto c'è la nomenclatura reale... che in questa emissione è sostituita dal nome della personificazione) e parte dall'alto a destra, differentemente dalla legenda del dritto che (generalmente) parte dal basso a sinistra.

Modificato da BiondoFlavio82
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Parpajola mi ha cortesemente chiesto di ripostare la mia parpagliola di F. II, per la stelletta al rovescio...

Andrò contro corrente, ma per me il dritto è il lato della Provvidenza: se ci fate caso la medesima legenda "Mediolani dux" nelle monete con ritratto è sempre scritta la rovescio (al dritto c'è la nomenclatura reale... che in questa emissione è sostituita dal nome della personificazione) e parte dall'alto a destra, differentemente dalla legenda del dritto che (generalmente) parte dal basso a sinistra.

attachicon.gifDSC_0619.JPGattachicon.gifDSC_0630.JPG

Grazie @@BiondoFlavio82, così possiamo vedere un dritto di Tipo III con la stella ( bella conservazione ).

Una delle caratteristiche che differenzia il dritto Tipo III, dai Tipo I e II è che lo scudo è più largo di 1 mm. misurando 10 mm. lo scudo Tipo I e II misura 9 mm.

Per la tua interpretazione del dritto io penso che, per questa moneta, non avendo un' effige del reggente del ducato diventa importante il lato che riporta MEDIOLANI.

Modificato da Parpajola
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Grazie @@BiondoFlavio82, così possiamo vedere un dritto di Tipo III con la stella ( bella conservazione ).

Per la tua interpretazione del dritto io penso che, per questa moneta, non avendo un' effige del reggente del ducato diventa importante il lato che riporta MEDIOLANI.

Stabilire quale sia il dritto e quale il rovescio per le monete senza il ritratto è sempre problematico... e talvolta lo è anche in presenza del ritratto, pensiamo a tante greche... Da un punto di vista tecnico, almeno questo esemplare (ma credo lo sia per tutte le parpagliole di Fil. II) è lievemente convesso dal lato della provvidenza e levemente concavo dal lato dello stemma (lievemente ho detto, non è una lente a contatto :blum:), a significare (a rigor di logica) che il conio di incudine è quello della provvidenza e quello di martello è quello dello stemma. Non ho la presunzione di imporre a qualcunole mie idee, ma anche la disposizione della legenda intorno allo stemma mi fa pensare immediatamente a un rovescio (per quanto detto prima), e in un mondo in cui l'analfabetismo era alle stele non so quanti fossero in grado di dare peso alla legenda, mentre la Provvidenza qui rappresentata è da intendere come quella divina, da cui lo stesso duca (re) trae il proprio potere (ufficialmente).

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Ci sono state tante discussioni sul medievale su quale potesse essere il dritto e quale il rovescio.

Il dritto è ritenuto quello di incudine, al dritto di solito nel contempo viene raffigurato l'emittente, il nome dell'imperatore, del signore, nei momenti di autonomia per esempio veniva ritenuto il dritto quello col nome della città.

Qui a voler guardare non c'è il Re come figura, né come nome, c'è la città col suo nome però, spesso anche sul medievale poi non c'è stata una risposta univoca.

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Parpagliola con la variante al rovescio PROVIDENTIA pallino, il dritto è Tipo III. Peso gr. 2,12

Questa variante viene riportata dal Toffanin nel MIR al 328/2 con grado di rarità R.

Sotto lo scudo è riportato un simbolo ( una rosetta ? ) non completo, non l' ho inserito tra i simboli presenti per questa tipologia di dritto perchè non è certa l' identificazione.

Altra curiosità la D di DVX al contrario.

attachicon.gifProvidntiap.JPG

questa e quella sopra con l errore mi sembra han lo stesso conio della provvidenza , al diritto invece son diversi

la prima postata con errore providntia e` un conio diverso

avete preso in considerazione l ipotesi che siano falsi d epoca?

sopratutto queste 2 in rame

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Però il tipo con variante di leggenda PROVIDNTIA lo cita anche il Crippa come ricorrente, e come buone, adesso qui dalle immagini non vedo bene se è rame o meno.

Sulla prima con al diritto sotto lo scudo un simbolo, mi sembra anche se non completa, una rosetta .

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vi allego le foto delle ultime 2 vicine per far vedere meglio lo stesso conio sul lato della provvidenza con l errore

per me son falsi d epoca

si posson avere immagini migliori ?

Rick non penso che siano dei falsi, il peso e il tipo di metallo ( non è rame ) sono corretti.

Provo a fare delle foto migliori e postarle, sono comunque degli stessi conii ( anche il dritto ).

Dai un occhio invece a quella con il dritto IV e rovescio II, questa si ho il dubbio che sia una falsificazione.

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se e` un falso e` fatto molto bene , coniato e non fuso

frutto di una zecca organizzata

onestamente non saprei dirti al 100%

certo che come dici la provvidenza non e` canonica e di sicuro non e` stata ricavata da uno stesso punzone

magari han fatto un conio al volo

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