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PAVIA simpatica medaglia


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In un opuscolo in due volumi a cura della Provincia Pavese con le foto della storia della città nel periodo 1840-1919, una pagina è dedicata alla consegna della bandiera alla ‘Brigata Pavia’ nella Piazza Grande di Parma l’11 giugno 1861.

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Molti pavesi probabilmente non sanno che alla loro città è legato il nome di un reggimento di fanteria la cui storia risale al primo marzo 1860, quando si costituì il 28° Reggimento Fanteria che con il 27° formò la nuova brigata da cui prese il nome, "Brigata Pavia", che si distinse nella battaglia di Levico del 23 luglio 1866, meritandosi una medaglia d'oro. La denominazione venne cambia nel 1871 in 28° Reggimento Fanteria "Pavia" e nel 1881 in 28° Reggimento Fanteria Brigata Pavia. La dichiarazione di guerra del 24 maggio 1915 trova la brigata Pavia alla dipendenza della 12° divisione Udine. In giugno protegge il fianco destro delle truppe attaccanti le alture del Podgora, si schiera nei pressi di Olivers (Cormons) spingendo i reparti a Lucinico (Gorizia) durante la prima battaglia dell'Isonzo (23 giugno - 7 luglio). Due battaglioni del 27° partecipano all'attacco che la brigata Casale sferra contro le munite trincee del Podgora, pilastro meridionale della testa di ponte di Gorizia. Questa cooperazione con le truppe della brigata continua ad essere usata anche nella seconda battaglia dell'Isonzo (18 luglio - 3 agosto), dove i battaglioni del Pavia si succedono quali truppe di rincalzo. I fanti di Pavia si dissanguano dal 21 al 24 ottobre sulle balze del Sabotino, perdendo oltre 1.400 uomini tra morti e feriti, ma entrando per primi in Gorizia. Alla fine la brigata lascia il Sabotino e si raccoglie nella zona di Oleis-Cerovo-Medana per un breve riposo, vi rimane circa una decina di giorni e il 7 novembre ritorna in prima linea nel settore di Lucinico. Il 12 agosto 1916 partecipa alla grande offensiva, per l'occupazione di Gorizia, perdendo circa 1.500 uomini e 60 ufficiali, cedendo poi ad altre truppe di linea il compito di continuare l'offensiva. Il Pavia raccoglie i propri reparti a Vertojba tenendosi di rincalzo. Il 13 si trasferisce nella zona tra Pubrida e il 23 a Villanova dell'Iudrio per riordinarsi. Questa partecipazione della brigata alla battaglia è ricordata nella motivazione della Medaglia d'Argento concessa alla bandiera dei suoi reggimenti, che per primi portarono il tricolore in Gorizia: ...

 

La prosecuzione della storia è sul sito

http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2012/01/08/news/un-reggimento-chiamato-pavia-1.3023385

 

 

Questi eventi oltre alla campagna d’Africa del 1941 sono riportati su una medaglia della Brigata Pavia che ho appena acquistato e che descriverò nel post a seguire.

 

 

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Medaglia della Brigata Pavia, 28° Reggimento fanteria

 

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D/ Trofeo di fucili incrociati con baionetta innestata, puntali incrociati, con al centro un copricapo militare sormontato da una stella a cinque punte e contornato da una corona d’alloro, sotto la quale c’è il numero del reggimento. In circolo lungo il bordo le date e i luoghi delle battaglie: 1866 Levico – 1870 Roma – 1915 Pogdora – 1916 Goriizia – 1941 Africa Settentr. -

R/ Spazio per dedica all’interno di un cerchio di perline

 

Ottone: 10,81 g, 30 mm.

 

 

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Medaglia d’argento (2,7 x 3,6 cm) di un’asta passata sulla nota piattaforma, donata dalle città di Ferrara e Ravenna a ricordo della presa di Gorizia dell’8.8.1916.

 

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Dalla stessa ‘baia’ una cartolina militare della Brigata Pavia, 1° guerra.

 

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  • 1 mese dopo...
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Bronzo: 85,06 g, 50 mm.

 

Per la descrizione vedi la medaglia in argento 800 qui http://www.lamoneta.it/topic/111371-pavia-simpatica-medaglia/page-5  al post # 120.

 

 

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D/ In circolo . CAMILLO BRAMBILLA   .   NUMISMATICO . 1809 – 1892. Busto a sinistra; E . TESTA in basso a dx.

R/ In circolo L’ASSOCIAZIONE PAVESE DI NVMISMATICA E MEDAGLISTICA – Nel campo un tondello con busto a dx attorniato dalla legenda FELIX TI – CINVS, sotto NEL SVO / VENTICINQVENNALE / RICORDA L’INSIGNE STUDIOSO / DI MONETE PAVESI / PAVIA 1974

 

Bronzo: 109 g ; 60 mm.

 

Il busto nel tondello sul rovescio è secondo alcuni studiosi l’effigie di Totila.

 

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D/ Come medaglia precedente

 

R/ Vedi scheda

 

Bronzo: 105 g, 60 mm.

 

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Mio recente acquisto la medaglia di Angelo Grilli per la visita di papa Benedetto XVI a Pavia nell’aprile del 2007.

 

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D/ Il Santo Padre Benedetto XVI in cammino per la visita alla Diocesi e alla Città di Pavia, si avvia a rendere omaggio alle reliquie di sant’Agostino in san Pietro Ciel d’Oro e saluta con gesto benedicente. Sulla destra ecco il bambino incontrato da sant’Agostino sull’arenile mentre, scavata una buca nella sabbia, è intento a versare in essa l’acqua del mare. In secondo piano alcuni monumenti storico-artistici della città di Pavia fra cui il Duomo con la sua cupola; il ponte coperto su cui s’affaccia il popolo festante per Benedetto XVI; sulla sinistra un grande barcone, “nave pavese”, accanto alla sponda del Ticino con il barcaiolo alle prese con il pescato. Attorno la scritta: Benedetto XVI a Pavia 21-22 aprile 2007.

 

R/ “Deus Caritas est” Due uomini si incontrano: uno è in necessità e tende le mani in cerca di aiuto; l’altro lascia cadere le sue protezioni e si dispone all’incontro fraterno. E’ l’egoismo che si diparte. Al centro in basso un bimbo festante che porge a Gesù un cesto con cinque pani e due pesci: per la sua generosità tutti saranno saziati. In lui la tradizione riconosce san Siro patrono della Diocesi e della Città di Pavia. Attorno la scritta: “Ama et fac quod vis”.

 

Bronzo patinato, dorato e lumeggiato: 356,4 g, 75 mm; coniazione: Colombo Medaglie.

 

 

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Sempre in occasione della visita a Pavia del Papa e in particolare del suo incontro con il personale e gli ammalati del Policlinico San Matteo, è stata fatta coniare dalla fondazione IRCCS del policlinico pavese una medaglia da distribuire in omaggio al personale e agli invitati all’evento storico.

 

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D/ IL PAPA AL SAN MATTEO    PAVIA 22 APRILE 2007 - Busto del Pontefice. In basso a sinistra WM.

R/ TIBI COMENDO CAVSAM MEAM  - Scena religiosa che richiama il logo della Fondazione con la resurrezione di Gesù. In esergo: A.D.MCDXLIX

Bronzo: 183,4 g, 70 mm.

 

Questa medaglia è stata oggetto di un esposto in Procura da parte del Policlinico S. Matteo perché la mattina del 22 aprile 2007, quando i primi esemplari erano in distribuzione e la maggioranza dei dipendenti non l’aveva ancora ricevuta, un esemplare era già in vendita su un’asta di eBay.

Ci si chiedeva se il venditore fosse uno dei circa mille invitati al cospetto del Papa in quella mattina oppure uno che proponeva la medaglia ricevuta in omaggio in prossimità della cerimonia.

In ogni caso l’iniziativa era molto offensiva e denigratoria e provocava un danno d’immagine al San Matteo che tanto si era prodigato nell'organizzazione di un evento di portata storica, curando nel dettaglio ogni particolare della cerimonia.

 

 

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Medaglia della società ginnastica pavese, associazione sportiva dilettantistica dal 1879

 

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Sul rovescio il logo dell’associazione in smalto azzurro-oro; sotto la data, FASSINA – PAVIA.

Metallo color oro: 8,265 g, 28 mm.

 

 

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Medaglia della consacrazione di Carlo Allorio a Vescovo di Pavia

 

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D/ CAROLVS . ALLORIO . EPISCOPVS . PAPIENSIS. Busto a sinistra del vescovo

R/ . MCMXLII    MCMLXVIII . FOLIVM EIVS NON DEFLVET . Stemma vescovile

 

Il 1942 è l’anno della consacrazione a Vescovo di Pavia, il 1968 l’anno in cui cessò questa carica e fu nominato Vescovo titolare di Formia.

Il latino si traduce in ‘La sua foglia non appassisce’.

 

Bronzo: 106,3g, 58 mm.

 

 

apollonia


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Motto latino spesso abbinato all'alloro.

Un albero sempreverde, che letteralmente "non appassisce".

E il cognome del presule, Allorio, spiega benissimo la presenza di quest'essenza arborea nello stemma.

:good:

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Medaglia del Cinquantenario dell’Associazione nazionale alpini (ANA) di Pavia, presente sul territorio provinciale dal 1922

 

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D/ Ponte Vecchio, due torri sullo sfondo, fregio degli alpini, sotto a destra le iniziali S.J

R/ - 1°CENTENARIO DELLA SEZIONE ALPINI DI PAVIA – 1922 . 1972 lungo il bordo; al centro il logo ufficiale dell’Associazione nazionale alpini

 

Bronzo: 14,70 g, 32 mm.

 

 

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Ripropongo la versione in bronzo già presentata al post # 55 (dopo quella in argento al post # 48) della medaglia della XXV mostra filatelica e numismatica – Festa per il Ticino 1992, stavolta corredata del cartellino e della scheda che valgono naturalmente anche per la versione in argento.

Il motivo è perché non trovo corrispondenza dello stemma in basso a destra del diritto con quello del Comune di Valle Salimbene.

 

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Bronzo: 107,9 g, 60 mm.

 

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NOTA. Nella descrizione del diritto, tra i comuni è stato omesso per errore quello di San Martino Siccomario.

 

Per scrupolo posto prima a seguire gli stemmi sulla medaglia per i quali c’è corrispondenza con quello ufficiale del comune.

 

 

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(segue)

 

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Essendo questo il mio comune di residenza, ho voluto aggiungere una medaglietta in cui lo stemma è raffigurato più fedelmente che sulla medaglia della festa del Ticino.

 

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(segue)

 

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E questo è lo stemma di cui non trovato la corrispondenza

 

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Sarei grato a chi sa riconoscere il comune con quelle tre porte o finestre (lapidi non credo proprio!) oppure se può esserci una relazione fra quello stemma e uno stemma antico del Comune di Valle Salimbene.

 

 

apollonia


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É molto probabile che sia la versione precedente dello stemma, dal momento che quello odierno (lo vediamo qui sopra a colori) è in uso dall'11.10.1999.

Sette anni dopo la coniazione della medaglia.


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La zona di Valle Salimbene fu caratterizzata dalla presenza, a partire dal medioevo, più che di veri paesi, di cascine spesso dotate di ville padronali, che, secondo l'uso locale, già nel XVI-XVII sec. avevano autonomia comunale nonostante le limitate dimensioni.

 

Valle Salimbene, nata probabilmente come semplice cascina della famiglia Bottigella e passata poi ai Salimbene, appare nel XVII secolo come comune col nome di Cassina della Valle; faceva parte della Campagna Sottana di Pavia e non era infeudata.

 

Sul vecchio stemma sono raffigurate verosimilmente tre finestre del prospetto nord di Villa Bottigella (situata a Pavia in via Belvedere 450(P)), storicamente adibita ad abitazione della famiglia Bottigella, antica e illustre casata di Pavia stimata tra le più nobili della città e nominata fin dal 1181 come possidente nell’Oltrepò pavese.

 

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Altra bella medaglia nominativa Pavese, (di Vigevano) in vendita sulla baia.

 

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  • 4 settimane dopo...
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Altra bella medaglietta per gli amici Pavesi.

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  • 1 mese dopo...
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La medaglia è già schedata qui

 

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME66M/62

 

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Sulla mia (Bronzo: 85,18 g, 62 mm) si può osservare una tenue, diffusa patina color verde malachite.

 

 

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  • 1 mese dopo...
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Medaglia della prima guerra mondiale, Natale 1915 - La Patria dei Cairoli ai feriti delle nuove battaglie redentrici, Pavia.

 

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Bronzo dorato: 7,840 g, 26 mm.

 

Sul rovescio, con la dedica, il monumento ai fratelli Cairoli e, in basso a destra, le iniziali S.J. (Stefano Johnson).

 

 

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Il monumento dedicato dalla Patria alla famiglia Cairoli è opera dello scultore Enrico Cassi ed è stato inaugurato il 27 aprile del 1900. Si trova a Pavia in Piazza del Lino ( Ex Piazza del Popolo).

 

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Sopra un massiccio basamento di granito lucidato si erge un gruppo bronzeo rappresentante Adelaide Cairoli che consegna la bandiera nazionale ai figli Benedetto, Enrico, Ernesto, Luigi e Giovanni, in procinto di partire per le patrie battaglie.

Il grande dado alle spalle del gruppo bronzeo reca su un lato la veduta di Pavia e sugli altri tre lati altrettanti rilievi bronzei coi combattimenti di Varese, Palermo e Villa Glori.

Sul nascere dell'obelisco vi è un medaglione con l'effige del prof. Carlo Cairoli, padre dei notissimi eroi pavesi del Risorgimento.

 

La foto è tratta da http://www.paviaedintorni.it/temi/arteearchitettura_file/artearchitettura_monumenti_file/monumentii_cairoli.htm

 

 

apollonia


  • 2 settimane dopo...
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Altra medaglia per gli amici Pavesi, in vendita sulla baia.

 

 

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  • 3 mesi dopo...
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Medaglia commemorativa del centenario della nascita dei monsignori Cesare Angelini di Albuzzano e Faustino Gianani di Corteolona

 

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Bronzo: 112,8 g, 60 mm.

 

Incisore Giovanni Rubes Bossi, conio di Lorioli.

 

 

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