2200 anni fondazione di PIACENZA

[palpi62]

Buongiorno, vi posto questa medaglia coniata per i 2200 anni della fondazione di PIACENZA, purtroppo non riesco a trovare riferimenti.

Medaglia in bronzo dorato, diametro 60 mm, incisori PRIORI per il diritto e PEROTTI per il rovescio.

Grazie in anticipo per chi mi saprà aiutare

[apollonia]

Dalla raffigurazione del diritto (molto bello il profilo dell'elefante) il contesto è quello della battaglia della Trebbia avvenuta nel dicembre del 218 a.C. durante la seconda guerra romano-punica tra le legioni romane del console Tiberio Sempronio Longo e quelle cartaginesi guidate da Annibale.

Un'interessante documentazione storica. Bella medaglia.

apollonia

[apollonia]

Ho notato sul rovescio la sigla dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Potresti rivolgerti qui per i riferimenti che ti interessano.

apollonia

[palpi62]

@@apollonia grazie, proverò a sentire loro.

[sandokan]

@@apollonia

Apollonia, sapresti dirmi il significato della figura al verso, sotto la scritta PIACENZA ? Grazie.

[mariov60]

Mi inserisco nella discussione solo per dare un piccolo contributo all'interpretazione del verso.

La figura sotto la scritta Piacenza rappresenta la riproduzione di un reperto etrusco ovvero il modello in bronzo di un fegato di pecora utilizzato come legenda dagli aruspici per la predizione del futuro. Il reperto è proprio detto "fegato di Piacenza"

http://it.wikipedia.org/wiki/Fegato_di_Piacenza

e nell'intento degli incisori vuole probabilmente essere legato alla fondazione stessa della città...

ciao

Mario

Modificato 20 Agosto, 2013 da mariov60

[apollonia]

@@Mario

Mi inserisco nella discussione solo per dare un piccolo contributo all'interpretazione del verso.

Grande e determinante contributo per l'identificazione, direi. Così trova risposta anche la domanda di sandokan che non credo sarei riuscito a dare. Non sapevo di questo singolare reperto etrusco. Non si finisce mai d'imparare.

apollonia

[palpi62]

@@mariov60 grazie, avevo dimenticato di dirlo che era il famoso e raro fegato etrusco è quello che c'è attorno che non riesco a ricordare cosa sia.

[Corbiniano]

Questo fegato bronzeo è una vera e propria "mappa" del pantheon etrusco.

I sacerdoti aruspici, per dedurre la volontà degli dei, si dedicavano alla "lettura dei segni divini" esaminando strumenti diversi, in virtù dei quali si dividevano in tre specializzazioni parallele : il volo degli uccelli, il fegato di un ovino, o il cadere dei fulmini (quest'ultima era la mansione dell'aruspex fulguriator).

Questi tre metodi, benché diversissimi fra loro, partivano da una condizione comune: stabilire l'esatta posizione delle singole divinità (che gli astrologi di oggi definirebbero "case") nell'ambito dei rispettivi strumenti.

Ossia nel fegato, o nel cielo.

"Mappe" del cielo sacro etrusco, mi pare, non ne sono note: se ne hanno solo ricostruzioni moderne (fondamentale quella di M. Pallottino nel suo Etruscologia), basate anche su quel che ne riportano taluni scrittori classici (come Martianus Capella).

Una mappa originale del fegato "sacro" etrusco è invece rimasta, proprio questa di Piacenza.

[sandokan]

Molto interessante, leggermente truculento....!

[Corbiniano]

Una piccola notazione su un dettaglio del diritto, sfuggente, ma che allude in maniera assai significativa alla presunta genesi dello stemma civico di Piacenza.

Osservate ciò che è evidenziato in rosso:

É il castrum dei romani, l'accampamento fortificato delle truppe.

Un quadrato, suddiviso in quattro quadrati da due vie che si incrociano (concetti di origine etrusca, affini alla suddivisione dello spazio da parte degli aruspici dei quali parlavamo prima).

Questo invece è lo stemma di Piacenza:

(da: http://www.italyworldclub.com/emilia/piacenza/piacenza.htm)

Il quadrato d'argento in campo rosso ne è il simbolo più antico (l'altro è la lupa di Roma), e secondo alcuni rimanderebbe alla forma quadrata degli accampamenti militari sui quali prese forma la successiva città.

[palpi62]

Grazie per tutti i vostri interventi e grazie all'amico Giuseppe Crocicchio che si è tenuto l'articolo del quotidiano di Piacenza, Libertà uscito il 22/09/1982, che parlava della coniazione di questa medaglia.

Prego gentilmente Fabio22 di preparare la scheda, grazie

Peso gr. 128,50 diametro mm. 60

Modificato 22 Agosto, 2013 da palpi62

[apollonia]

Bello anche il trafiletto del giornale che informa della sorta di gemellaggio tra le due città attorno a questa medaglia a ricordo dei 22 secoli di vita di Piacenza e della coetanea Cremona. Secondo le fonti storiche, Piacenza fu costruita sul Po dai Romani con 6000 coloni nel 218 a.C., poco dopo l’occupazione della Gallia Cisalpina e alla vigilia della discesa di Annibale.

Le medaglie delle due città presentano lo stesso diritto: allegoria della battaglia della Trebbia con il busto di Annibale, il volto di un legionario romano, il bastione d’una città (simbolo di Piacenza e di Cremona sorte a difesa dell’Impero) e la testa d’un elefante da guerra. Si differenziano invece al rovescio per la raffigurazione del fegato etrusco e del frammento d’una statua con la firma di Cleomene su quella piacentina, e di Ercole, mitico fondatore della città, su quella cremonese. Chissà se qualcuno potrà postare anche la medaglia di Cremona con il semidio più famoso.

Nella medaglia dedicata a Piacenza il rovescio è opera dello scultore piacentino Paolo Perotti e raffigura due dei principali ritrovamenti archeologici romani a Piacenza: il fegato di pecora in bronzo probabilmente usato da un aruspice d’origine etrusca al seguito delle truppe romane, e il frammento d’una statua firmata dallo scultore ateniese Cleomene e raffigurante la Nike.

(segue)

apollonia

[apollonia]

Informazioni sul ‘Fegato etrusco di Piacenza’ in lingua italiana e inglese si possono trovare sul sito http://www3.sympatico.ca/giorgio-lidia.zanetti/fegato_etrusco/fegato_etrusco.html

Il reperto porta incise quaranta iscrizioni ed è suddiviso in sedici caselle che rappresentano la ripartizione della volta celeste (secondo gli etruschi), ognuna delle quali riportante il nome di una divinità. Una di queste, Vejove o Vejovis, che non avevo mai sentito nominare, era una divinità autoctona essenzialmente infernale identificata come la potenza distruttrice della natura che presiedeva alle paludi e agli eventi vulcanici e assordava col fulmine. Se ne parla estesamente nella sezione delle monete romane

http://www.lamoneta.it/topic/100004-denarii-di-mn-fonteius/?hl=vejovis#entry1119909

in quanto il volto di Vejovis, in alternativa a quello di Apollo, potrebbe essere quello raffigurato sul diritto di un denario di Fonteio. Posto qui uno dei migliori esemplari del denario battuti nelle aste di qualche anno fa.

Mn. Fonteius C.f. 85 BC. AR Denarius (3.73 g, 10h). Rome mint. MN FONTEI C F behind, laureate head of Vejovis (or Apollo) right, wearing hair in loose locks; thunderbolt below; Roma monogram below chin / Infant winged Genius (or Cupid) seated on goat, standing right; caps of the Dioscuri above; thyrsus with fillet in exergue; all within laurel wreath. Crawford 353/1a var. (hair in ringlets); Sydenham 724 var. (same); Kestner 3107-3108; BMCRR Rome 2477; Fonteia 9 var. (same). Superb EF, handsome gold and gray toning. Perfect centering on both sides, struck on a broad flan.

In the Temple of Vejovis in Rome there stood near his statue another statue of a goat with a winged Genius on its back, which alludes to the infancy of Jupiter, who, on Mount Ida, was nursed by the goat Amaltheia. The caps of the Dioscuri are placed above, because they were worshipped at Tusculum, from where the Fonteia family originated.

apollonia

[palpi62]

Rispolvero questa vecchia discussione, perchè qualche giorno fà sono riuscito a recuperare le foto (purtroppo non ricordo dove) della gemella di Cremona.