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Inviato

si Pietro,ma la PR 89 ha l'ara con i lati dritti e perpendicolari,mentre la PR 62 sono dritti ma ricordano i lati di un trapezio...

Bene, definiamolo:
L'Ara del Tornese di Filippo IV 1621 ha i lati perfettamente perpendicolari e pesa all'incirca 4,00 grammi, mentre l'Ara del Tornese di Filippo III ha i lati dritti e obliqui e pesa, grammo in più e in meno, 5,50. Conclusione: Il Tornese in discussione (lati dritti e obliqui) è il 226/1 P/R 62.
Saluti

Purtroppo la moneta è in una conservazione (tipica per il tipo) che non permette certezze sull'autorità emittente. Però come è stato giustamente osservato nei due post di cui sopra, le monete attribuibili a Filippo III presentano un'ara a lati dritti, ma leggermente obliqui, mentre quelle assegnabili a Filippo IV presentano un'ara con i lati perfettamente dritti. Ma c'è da fare un distinguo. Non sempre ciò è vero, o meglio è vero per quanto riguarda la moneta con l'ara "trapezoidale" che è possibile osservare solo sulle monete di Filippo III (almeno finora), per contro, invece, quella con i lati perfettamente dritti è riscontrabile su tornesi di entrambi i sovrani come si può anche evincere da una moneta postata anonimamente sul catalogo Lamoneta (ma dovrebbe trattarsi di un tornese ex Sintoni 3 del 16.4.11 lotto n°761).

Fonte Cataloghi Online

Fonte Cataloghi Online

Posto anche l'immagine della summenzionata asta che mi pare più chiara

post-1880-0-14375200-1376216483_thumb.jp

Se queste supposizioni sono esatte si potrebbe ipotizzare la presenza dell'ara "trapezoidale" quindi solo per Filippo III (salvo smentite con l'apparizione di qualche moneta ben leggibile) per passare poi ad un tornese "transitorio" sempre a nome di Filippo III con l'ara a lati dritti che si conferma poi sotto Filippo IV.

Ritornando quindi alla moneta in questione, anche se non vi è la certezza, credo si possa assegnare a Filippo III. Il problema sigle coniatore: su queste monete, essendo spiccioli dell'epoca, quindi in teoria ad alta tiratura, se ne possono trovare diverse, ma non sempre tutte perfettamente leggibili (come in questo caso) ed ecco perché in relazione alla tiratura sono poche quelle censite. In questo caso mi pare di vedere bene la sigla A, ma probabilmente prima ve ne è un'altra (AA), entrambe comunque non censite.


Inviato

Molto difficile da classificare esattamente, si posso fare delle ipotesi, visto che il numerale non è visibile se III oppure IIII....come giustamente fatto rilevare da Genny, il peso può esserci d'aiuto...eccome !! anche se nel Corpus per Filippo IV vi sono descritti Tornesi che oscillano di peso (4,29-5,34-4,20-3,35-3,13) io però dal quel poco che intravedo opterei per la PR 89 e questo mio orientamento è dato dal fatto che la moneta presenta come punti di interpunzione : ma questa è solo un'ipotesi momentanea.

Riguardo la sigla del coniatore mi sembra di vederne due....comunque sia non censite con la lettera A di destra.

@@fedafa.......infatti anche a me è sembrato di vederne due; Duesicilie potrebbe controllare bene visto che possiede la moneta. ;)


Inviato

D'accordo, ma vi è anche discrepanza sul fatto di non mettere sigle se al contrario erano state messe su quasi tutte le altre monete certo che un maestro di zecca vi doveva pur essere, comunque se vai alle pg.230-31-32-33-34-35-36-37 dell'opera citata vedrai che risulta sempre M. DI ZECCA Sconosciuto ciao

@@duesicilie.......ho capito quello che scrivi e se vogliamo lo "Sconosciuto" arriva fino alla pagina 260, te l'ho detto, non conosco i motivi per cui hanno scritto così, ma stai certo che in zecca vi era una persona che la dirigeva, in questo caso se vogliamo essere proprio precisi ti fornisco le date.

Dato che hai fatto riferimento anche alla pagina 231 li troviamo un tornese con la data 1599 e quindi il maestro di zecca era diverso da quello che ti ho indicato prima, in quella data il maestro di zecca era Giovanni Antonio Fasulo.

Quindi ricapitolando a prescindere se le monete abbiano o no impresse le sigle del Maestro di Zecca (ma possono contenere quelle dei coniatori) abbiamo:

Giovanni Antonio Fasulo già dal 1594 (quindi anche sotto il regno di Filippo II) fino al 6 settembre 1611;

Giovanni Francesco Citarella: dal 19 novembre 1611 al 1621.


Inviato

@@fedafa.......infatti anche a me è sembrato di vederne due; Duesicilie potrebbe controllare bene visto che possiede la moneta. ;)

Questo è un buon segno. Potrebbe stare a significare che non ho le traveggole :). Magari con una foto migliore si potrebbe provare a censire questa nuova sigla.


Inviato (modificato)

Ciao, riguardando bene la moneta si nota bene una A e forse una seconda a sinistra ma appena percettibile, per quanto rigurda i maestri di zecca ok sono in evidenza sull'opera citata per la date elencate, rimane comunque l'enigma della scritta M. DI ZECCA sconosciuto

Modificato da duesicilie

Inviato

Ciao, riguardando bene la moneta si nota bene una A e forse una seconda a sinistra ma appena percettibile, per quanto rigurda i maestri di zecca ok sono in evidenza sull'opera citata per la date elencate, rimane comunque l'enigma della scritta M. DI ZECCA sconosciuto

Non è un enigma.......gli autori viste le monete senza le sigle che le identificassero hanno preferito scrivere "Sconosciuto".


Inviato (modificato)

Veramente questo che dici tu l'ho già scritto prima affermando che era una mia supposizione

Modificato da duesicilie

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