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IGNORED

Monete romane a Londra


mfiumani

Risposte migliori

E pure uno zecchino d'oro e sconfiniamo nel pieno medioevo.......

Bisogna capire bene che sito archeologico si tratta e i relativi contesti.....

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  • 2 settimane dopo...

Scusate se vado OT, ma è vero che in inghilterra si trovano monete romane spesso? :)

LOL

molto spesso ne trovano in UK ,anzi stando a quello che si vede sui forum inglesi dei metal detectoristi o della stampa locale se ne trovano molte di più che non in italia

l anno scorso han trovato 13 ripostigli di monete romane in inghilterra e galles......

in italia non mi pare abbian trovato nessun ripostiglio

se non mi credi dai un occhio al forum italiano dei metal detectoristi e vedrai che qui in italia non ne trovano una

se invece guardi il forum inglese dei metal detectoristi qualcosina trovano

ti allego un link

http://www.ukdfd.co.uk/

Modificato da rick2
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l anno scorso han trovato 13 ripostigli di monete romane in inghilterra e galles......

in italia non mi pare abbian trovato nessun ripostiglio

Che sciocchezza...

In Inghilterra, per via della legge che hanno e del loro approccio alla divulgazione, se un privato con il MD trova un tesoretto si viene subito a sapere, specialmente se è di grosse dimensioni.

In Italia, per via della nostra legge, i tesoretti o si trovano nel corso di regolari scavi archeologici e quindi vengono pubblicati dopo qualche tempo, oppure vengono scavati clandestinamente e quindi non vengono pubblicati davvero. Comunque di ritrovamenti se ne fanno in continuazione, ti posso citare (per la seconda volta, ma tu se leggi qualcosa che non ti piace semplicemente lo ignori) almeno tre gruzzoli di monete ritrovati in scavi archeologici negli immediati dintorni di Roma (III, IV e V secolo), per contare solo l'ultimo anno e solo quelli di cui ho avuto notizia personalmente, perché sono andato a rompere le balle agli archeologi sullo scavo...

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Che sciocchezza...

In Inghilterra, per via della legge che hanno e del loro approccio alla divulgazione, se un privato con il MD trova un tesoretto si viene subito a sapere, specialmente se è di grosse dimensioni.

In Italia, per via della nostra legge, i tesoretti o si trovano nel corso di regolari scavi archeologici e quindi vengono pubblicati dopo qualche tempo, oppure vengono scavati clandestinamente e quindi non vengono pubblicati davvero. Comunque di ritrovamenti se ne fanno in continuazione, ti posso citare (per la seconda volta, ma tu se leggi qualcosa che non ti piace semplicemente lo ignori) almeno tre gruzzoli di monete ritrovati in scavi archeologici negli immediati dintorni di Roma (III, IV e V secolo), per contare solo l'ultimo anno e solo quelli di cui ho avuto notizia personalmente, perché sono andato a rompere le balle agli archeologi sullo scavo...

appunto......

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se vai a riga in lettonia al museo nazionale trovi un ripostiglio di monete romane trovate in luogo

questo è un ripostiglio trovato in russia (daghestan)

http://www.zeno.ru/showgallery.php?cat=3608

e poi ti segnalo queste imitative dei gloria exercitus romani battute nello sri lanka fino al 9 secolo

http://www.ancientimports.com/cgi-bin/category.pl?id=544

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Grazie delle segnalazioni. E quindi?

Sul fatto che la legislazione inglese favorisca la rapida circolazione di alcune informazioni base sui ritrovamenti effettuati fuori dal contesto di scavi archeologici (in altre parole, col MD) siamo perfettamente d'accordo. La logica è abbastanza ovvia: dal momento che non esiste la proprietà statale dei nuovi ritrovamenti e il bene sarà presto liberamente venduto sul mercato, si cerca quanto meno di pubblicare rapidamente le informazioni minime (così funziona il PAS)

Se poi la legislazione inglese favorisca invece lo studio approfondito dei ritrovamenti è tutto un altro paio di maniche. Ti do io la risposta: NON la favorisce. Opinione non mia, ma comunicatami personalmente dalla D.ssa Philippa Walton, responsabile del PAS per il British Museum. Se fai una breve ricerca, potrai escludere tu stesso che la D.ssa Walton la pensi così perché è una vecchia mummia rimbambita, cosa che hai già scritto in un'altra occasione e a cui ho ti già dato risposta (ma tu, come sempre, ignori ogni commento che non torna utile alla tua propaganda). Ovviamente chi lavora nella conservazione dei beni culturali tende ad essere più restrittivo, ma non è affatto detto che debba essere estremista. Lo stesso Philip Grierson pensava che anche i ripostigli, se non particolarmente rilevanti scientificamente, una volta studiati a fondo potessero essere rilasciati sul mercato (ma Grierson era anche grande collezionista oltre che grande studioso).

Che poi la legislazione inglese possa essere presa di peso e applicata in blocco in Italia, e che questo possa avere come effetto un miglioramento della tutela del nostro patrimonio culturale, è un altro paio di maniche ancora. Io personalmente non lo credo affatto, ma visto che non ho nessuna voglia di passare altre due ore a riscrivere sempre le stesse cose che tu continui a ignorare mentre ripeti il tuo mantra, leggi qui che facciamo prima:

http://www.lamoneta.it/topic/99124-gloucester-rinvenuta-moneta-unica-del-xi-secolo/?p=1132396

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Grazie delle segnalazioni. E quindi?

Sul fatto che la legislazione inglese favorisca la rapida circolazione di alcune informazioni base sui ritrovamenti effettuati fuori dal contesto di scavi archeologici (in altre parole, col MD) siamo perfettamente d'accordo. La logica è abbastanza ovvia: dal momento che non esiste la proprietà statale dei nuovi ritrovamenti e il bene sarà presto liberamente venduto sul mercato, si cerca quanto meno di pubblicare rapidamente le informazioni minime (così funziona il PAS)

Se poi la legislazione inglese favorisca invece lo studio approfondito dei ritrovamenti è tutto un altro paio di maniche. Ti do io la risposta: NON la favorisce. Opinione non mia, ma comunicatami personalmente dalla D.ssa Philippa Walton, responsabile del PAS per il British Museum. Se fai una breve ricerca, potrai escludere tu stesso che la D.ssa Walton la pensi così perché è una vecchia mummia rimbambita, cosa che hai già scritto in un'altra occasione e a cui ho ti già dato risposta (ma tu, come sempre, ignori ogni commento che non torna utile alla tua propaganda). Ovviamente chi lavora nella conservazione dei beni culturali tende ad essere più restrittivo, ma non è affatto detto che debba essere estremista. Lo stesso Philip Grierson pensava che anche i ripostigli, se non particolarmente rilevanti scientificamente, una volta studiati a fondo potessero essere rilasciati sul mercato (ma Grierson era anche grande collezionista oltre che grande studioso).

Che poi la legislazione inglese possa essere presa di peso e applicata in blocco in Italia, e che questo possa avere come effetto un miglioramento della tutela del nostro patrimonio culturale, è un altro paio di maniche ancora. Io personalmente non lo credo affatto, ma visto che non ho nessuna voglia di passare altre due ore a riscrivere sempre le stesse cose che tu continui a ignorare mentre ripeti il tuo mantra, leggi qui che facciamo prima:

http://www.lamoneta.it/topic/99124-gloucester-rinvenuta-moneta-unica-del-xi-secolo/?p=1132396

sempre la solita solfa!

continuate così che va tutto bene

una opinione differente sulla legislazione inglese ci può essere ma in generale son tutti d accordo che il treasure act è una buona legge e tanti si auspicano che venga applicata anche nei loro paesi checche tu ne dica

comunque voi continuate cosi sulla vostra strada perchè i certificati di provenienza per tutte le monete sono la strada giusta per tutelare il patrimonio archologico LOL

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"comunque voi continuate cosi sulla vostra strada perchè i certificati di provenienza per tutte le monete sono la strada giusta per tutelare il patrimonio archeologico LOL"

Ciao Rick.

Scusa, Ti posso dire una cosa in tono assolutamente cordiale e senza voler fare alcuna polemica?

Guarda che Tu stai commettendo, da tempo, un clamoroso errore di principio, che riproponi frequentemente nei Tuoi interventi su questo argomento.

La posizione che ha espresso Paleologo (ma anche altri Utenti hanno ripetutamente rimarcato le stesse cose) attiene all'attuale situazione normativa italiana.

Nessuno (direi neanche Paleologo) ha mai scritto che tale assetto normativo sia il non plus ultra della la tutela e per la valorizzazione del patrimonio numismatico italiano.

Ci si limita a scrivere che questo E' l'attuale contesto normativo.

Quando Tu, di rimando, polemizzi con gli Utenti che scrivono queste cose, sembra che li ritenga propugnatori e sostenitori di questo assetto normativo che critichi.

Ma non è affatto così.

Costoro (e mi ci metto dentro anch'io) si limitano a scrivere qual'è il quadro normativo che va attualmente rispettato in Italia; per ciò solo non li puoi automaticamente considerare "complici" o sostenitori del sistema.

D'altro canto, converrai, essendo una persona intelligente, che una normativa la si può anche criticare aspramente, se non la si condivide ma, alla fin dei conti, la si deve obbligatoriamente rispettare.

Quindi, se mi posso permettere, dovresTi distinguere nettamente le critiche ad un sistema che non condividi (e qui Ti troversTI in numerosa compagnia) con le critiche rivolte a chi quel sistema si limita a descriverlo per quello che esso è, invitando l'Utenza a rispettarlo (e non potrebbe fare altro che questo....).

Sull'opportunità di apportare modifiche all'attuale disciplina, credo che Tu sfondi, da tempo, delle porte spalancate.

Ma nel momento in cui si critica un sistema e si propongono dei correttivi, si deve anche avere la perfetta conoscenza innanzitutto degli antefatti che hanno ispirato l'attuale disciplina (v. legge del 1909 e successive sulla proprietà statale dei beni provenienti dal sottosuolo nazionale e dal mare territoriale); poi dei tentativi già compiuti per modificarla (da ultimo, l'art. 2-decies, che dopo meno di un anno di vigenza è stato abrogato) e infine anche della posizione della giurisprudenza maggioritaria, di merito e di legittimità, che si espressa sulla materia negli ultimi 20 anni.

Nel momento in cui si ha ben presente questo contesto, si possono anche fornire suggerimenti e proposte, che non siano però degli sterili sfoghi di stampo "sessantottino".

Ma se Tu polemizzi con Paleologo e con chi si limita essenzialmente a riportare quella che è l'attuale situazione normativa italiana usando frasi tipo:

"comunque voi continuate cosi sulla vostra strada perchè i certificati di provenienza per tutte le monete sono la strada giusta per tutelare il patrimonio archeologico"

Tu stai sbagliando completamente "bersaglio", perché quella che Tu indichi come "vostra strada" è attualmente la strada obbligata che dobbiamo, volenti o nolenti, percorrere.

Quindi....non è che sia in nostro potere scegliere di percorrerne un'altra.

Alcune delle cose che Tu scrivi e che sono in contrasto con l'attuale nostra normativa, io le condivido e ritengo che le condivida anche Alessandro e molti altri: ma un conto è condividerle idealmente...un altro è far passare il messaggio che sarebbero già oggi applicabili....messaggio che è contrario alla legge e dunque nocivo alle informazioni di servizio che rendiamo all'Utenza del Forum.

Ti chiedo di considerare i Tuoi prossimi interventi sul tema alla luce della riflessione che precede.

Con simpatia e stima.... :hi:

Michele

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Di sicuro ogni legge ha i suoi limiti ed anche quella inglese non ne sarà esente. Sono convinto anch'io che i ritrovamenti ed i tesoretti in particolare andrebbero studiati approfonditamente prima di rilasciarli (se del caso) per il mercato. Ciò non toglie che l'indubbio merito della legislazione britannica è quello di fare in modo che la conoscenza di tutto ciò che viene ritrovato permanga. E non mi pare cosa trascurabile. Di certo, una legislazione più conservatrice, tipo la nostra, se da una parte mira giustamente alla tutela del patrimonio nazionale, rischia nel concreto di fallire l'obiettivo e di non trovare alla fine né i buoi, né tantomeno la stalla. Forse, puntare ad un compromesso, se possibile, fra i due estremi sarebbe auspicabile. Come sarebbe auspicabile un decisivo chiarimento sul ruolo del collezionismo privato nel nostro paese. Ha senso pretendere, presumere, che tutte le monete di cui non vi sia traccia documentaria ante 1909 debbano appartenere allo stato? E' paradossale e ridicolo in un paese che non riesce nemmeno a censire quanto già possiede accatastato nei magazzini dei musei, per non parlare di raccolte lasciate munificamente proprio da privati collezionisti, spesso a rischio di deperimento e... sparizione. Ripetiamo sempre le stesse cose, lo so. Esistono esempi lodevoli, ne abbiamo parlato ampiamente nel forum, ma da cittadino mi sono stufato di parlare di esempi lodevoli, mosche bianche in un panorama altrimenti desolante. I comportamenti efficienti devono diventare la regola. Non si può pretendere dal cittadino collezionista (onesto) tutte quelle risposte che lo stato non sarà da parte sua mai in grado di fornire. Sia chiaro, poi, che le leggi che ci sono vanno sempre rispettate, ma ciò non toglie che possano essere oggetto di critiche.

Un amico mi ha raccontato questo episodio, significativo, temo, di come vadano le cose, a volte, nel pubblico. Premetto che è storia di decenni fa: da giovane, appassionato di storia, archeologia e numismatica (era già un collezionista) partecipava a campagne di scavo estive con dei gruppi archeologici. Un giorno, scavando un focolare neolitico, si imbatte in una moneta romana (evidentemente ivi sotterrata secoli dopo), un sesterzio di Commodo con la pelle di leone da mille ed una notte, per conservazione, modulo e patina. Poteva fregarsene di tutto e tenerlo (lo ripeto, era già collezionista), però correttamente lo ha consegnato. Anni dopo è tornato al museo locale per vederlo esposto insieme agli altri ritrovamenti effettuati dal gruppo. Stranamente non c'era (si parla di un piccolo museo locale, con pochi reperti). Allora si è messo a chiedere notizie. Ha chiesto ai responsabili del museo, niente... Ha rintracciato i responsabili della campagna di scavo... niente. Ha chiesto ai referenti del gruppo archeologico... nisba. Moneta sparita, mai censita, mai vista, mai esistita... E', evidentemente un caso sporadico (?) che non rappresenta assolutamente la regola. Ma se io viticultore non so quante bottiglie di vino ho in cantina, come faccio poi ad accorgermi se il garzone ne beve ogni tanto qualcuna, oppure se di straforo ne vende all'oste del posto?

Modificato da aemilianus253
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Moneta sparita, mai censita, mai vista, mai esistita... E', evidentemente un caso sporadico (?) che non rappresenta assolutamente la regola. Ma se io viticultore non so quante bottiglie di vino ho in cantina, come faccio poi ad accorgermi se il garzone ne beve ogni tanto qualcuna, oppure se di straforo ne vende all'oste del posto?

Questo, purtroppo, nei tempi che citi, accadeva molto di frequente (e accade anche ora). Diciamo che per funzionare come si deve, un Gruppo Archeologico, non solo dovrebbe essere seguito COSTANTEMENTE da un archeologo ma dovrebbe avere al suo interno delle personalità affini al pensiero storico-interpretativo e conservatore (del reperto) di un professionista del settore che possano affievolire la verve tombarolesca di tanti altri elementi di cui è composto un Gruppo Archeologico.

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Awards

Questo, purtroppo, nei tempi che citi, accadeva molto di frequente (e accade anche ora). Diciamo che per funzionare come si deve, un Gruppo Archeologico, non solo dovrebbe essere seguito COSTANTEMENTE da un archeologo ma dovrebbe avere al suo interno delle personalità affini al pensiero storico-interpretativo e conservatore (del reperto) di un professionista del settore che possano affievolire la verve tombarolesca di tanti altri elementi di cui è composto un Gruppo Archeologico.

Non mi sono evidentemente spiegato bene. Erano proprio seguiti da un archeologo della locale soprintendenza ed a questi, giorno per giorno riportavano i progressi fatti, i ritrovamenti e pianificavano insieme a questa persona le attività. La moneta è sparita dopo che è stata consegnata e, a quanto asserisce l'amico, non nell'ambito del gruppo archeologico. E' sufficientemente chiaro ora?

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Ma se io viticultore non so quante bottiglie di vino ho in cantina, come faccio poi ad accorgermi se il garzone ne beve ogni tanto qualcuna, oppure se di straforo ne vende all'oste del posto?

Questa è la chiave di tutto, oltre che la premessa di future possibilli modifiche normative, e anche le persone intelligenti che lavorano nel pubblico lo hanno capito perfettamente.

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Questa è la chiave di tutto, oltre che la premessa di future possibilli modifiche normative, e anche le persone intelligenti che lavorano nel pubblico lo hanno capito perfettamente.

Continuiamo a sperare fiduciosi (a dire la verità, il sottoscritto lo è sempre di meno).

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Non è detto che le persone intelligenti siano anche quelle che hanno influenza e potere ...

Lo davo per scontato. Ed è anche uno dei motivi per i quali sono poco fiducioso ed a volte, soprattutto quando leggo o vengo a sapere vicende reali legate al collezionismo numismatico di oggi, vengo preso pure dallo sconforto.

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Non mi sono evidentemente spiegato bene. Erano proprio seguiti da un archeologo della locale soprintendenza ed a questi, giorno per giorno riportavano i progressi fatti, i ritrovamenti e pianificavano insieme a questa persona le attività. La moneta è sparita dopo che è stata consegnata e, a quanto asserisce l'amico, non nell'ambito del gruppo archeologico. E' sufficientemente chiaro ora?

Non avevo capito, ora mi è chiaro.

Provo a dare una spiegazione: Scavo di focolare neolitico, ritrovamento di una moneta romana, due opzioni:

1. Il focolare non è in posto;

2. La moneta era frutto di un rimaneggiamento successivo che non posso spiegare perché il Gruppo archeologico non è stato in grado di seguire la corretta metodologia stratigrafica.

Certi archeologi si rifiutano di considerare non in posto una cosa che fino al momento ritenevano in posto, quindi, opzione 2.

Per non fare una figuraccia e ritrovarsi con una moneta romana fra i reperti neolitici senza una corretta collocazione stratigrafica la faccio scomparire...nessuno se ne accorgerà mai.

Succede, è successo e succederà ancora...purtroppo.

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Awards

la smetto perchè se no paleologo va dal capo e mi bannano anche da qui........,

comunque la situazione vostra è sotto gli occhi di tutti

con sequestri per monete da 3 euro comprate su ebay , soldi buttati in inutili perquisizioni e cause (che hanno l unico scopo politico di far vedere che si combatte la guerra contro i tombaroli e il degrado)

il patrimonio che va in rovina, pompei crolla e il colosseo restaurato con i soldi di un privato perchè non si trovavano 25 milioni di euro,

una burocrazia soffocante che ti impone un certificato ridicolo e assurdo

e tutti che se ne sbattono altamente perchè quando vai a un mercatino o un convegno nessuno ti fa niente , al massimo lo scontrino

complimenti

poi per me uno che accetta una situazione del genere passivamente è complice

ricordatevi Gandhi e la resistenza passiva

non solo ma è proprio questa situazione dove tutti non sono responsabili e accettano passivamente che ha causato il declino dell italia

e io non ci sto !

non mi va di essere complice di questo schifo !

Modificato da rick2
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la smetto perchè se no paleologo va dal capo e mi bannano anche da qui........,

comunque la situazione vostra è sotto gli occhi di tutti

con sequestri per monete da 3 euro comprate su ebay , soldi buttati in inutili perquisizioni e cause (che hanno l unico scopo politico di far vedere che si combatte la guerra contro i tombaroli e il degrado)

il patrimonio che va in rovina, pompei crolla e il colosseo restaurato con i soldi di un privato perchè non si trovavano 25 milioni di euro,

una burocrazia soffocante che ti impone un certificato ridicolo e assurdo

e tutti che se ne sbattono altamente perchè quando vai a un mercatino o un convegno nessuno ti fa niente , al massimo lo scontrino

complimenti

poi per me uno che accetta una situazione del genere passivamente è complice

ricordatevi Gandhi e la resistenza passiva

non solo ma è proprio questa situazione dove tutti non sono responsabili e accettano passivamente che ha causato il declino dell italia

e io non ci sto !

non mi va di essere complice di questo schifo !

Non ho capito il discorso di Gandhi e della resistenza passiva applicata qui....ma a parte questo di che complicità vai cianciando? non affermi ad ogni piè sospinto che tu sei ormai saldamente in UK? e allora di cosa dovresti sentirti complice e colpevole?

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Non avevo capito, ora mi è chiaro.

Provo a dare una spiegazione: Scavo di focolare neolitico, ritrovamento di una moneta romana, due opzioni:

1. Il focolare non è in posto;

2. La moneta era frutto di un rimaneggiamento successivo che non posso spiegare perché il Gruppo archeologico non è stato in grado di seguire la corretta metodologia stratigrafica.

Certi archeologi si rifiutano di considerare non in posto una cosa che fino al momento ritenevano in posto, quindi, opzione 2.

Per non fare una figuraccia e ritrovarsi con una moneta romana fra i reperti neolitici senza una corretta collocazione stratigrafica la faccio scomparire...nessuno se ne accorgerà mai.

Succede, è successo e succederà ancora...purtroppo.

Come abbia effettuato lo scavo il gruppo archeologico, temo, nessuno di noi può dirlo perchè non c'eravamo e perchè non abbiamo avuto accesso alla documentazione sullo scavo (al massimo si possono fare delle supposizioni, tecniche certamente le tue ed, al massimo, di solo buon senso le mie). Il concetto non è il fatto in sè, sia pur grave, ma fa il paio con altri racconti (o favole, ognuno le veda come vuole) di un museo italico con sacchi di iuta pieni di sesterzi ancora con i sigilli di qualche secolo fa (avrete capito di quale museo trattasi), dove, sembra, i prelevamenti avvenivano nei punti dove i sacchi si scucivano (volontariamente o meno, non so...), oppure di un altro museo dove, frammisti ai ritrovamenti pompeiani, si potevano trovare monete di Gordiano o Alessandro Severo, oppure dell'altro museo ancora dove gli aurei imperiali presenti, esposti o comunque custoditi, sono tutti MB o giù di lì, oppure con graffi osceni e con buchi (e ribadisco tutti).

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Il concetto non è il fatto in sè, sia pur grave, ma fa il paio con altri racconti (o favole, ognuno le veda come vuole) di un museo italico con sacchi di iuta pieni di sesterzi ancora con i sigilli di qualche secolo fa (avrete capito di quale museo trattasi), dove, sembra, i prelevamenti avvenivano nei punti dove i sacchi si scucivano (volontariamente o meno, non so...), oppure di un altro museo dove, frammisti ai ritrovamenti pompeiani, si potevano trovare monete di Gordiano o Alessandro Severo, oppure dell'altro museo ancora dove gli aurei imperiali presenti, esposti o comunque custoditi, sono tutti MB o giù di lì, oppure con graffi osceni e con buchi (e ribadisco tutti).

Situazioni che si ripetono e continueranno a ripetersi ahime'....e che sono figlie del fatto che non esistono inventari, cataloghi e sicura contezza di quello che il museo possiede. E dovrebbe esserci contezza in modo univoco, con fotografie ben definite, pesi, descrizioni. Senno' si finisce come per i casi noti del museo nazionale romano dove in presenza di soli elenchi con brevi descrizioni del materiale conservato lo sport preferito era diventato la sostituzione con analoga moneta di anno differente, senza la dicitura prova o con una semplice riproduzione...

Situazione figlia anche del fatto che i musei sono in mano a custodi che prendono 900 euro al mese, ricercatori senza borsa, dottorandi da 800 euro al mese o dipendenti del MIBAC che prendono 1200 euro al mese...Unisci questo alla mancanza di inventari ed a scantinati con sacchi e cassette piene di monete polverose, magari la' accatastate da decenni e che nessuno ha mai registrato se non come "lascito di Tizio e Caio, insieme di monete romane e greche"....anche la persona piu' integerrima se fa fatica ad arrivare a fine mese qualche domanda inizia a farsela...

E' chiaramente un quadro molto problematico...

Modificato da cliff
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