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Inviato (modificato)

Come si concilia tutto ciò, se si concilia, con l'art. 9 della Cost. e con le solenni affermazioni del P. d. R.?

Ma è ovvio, caro Numa, che poi si deve ricorrere alla volontà dei singoli per andare avanti. Anzi. E' necessario!

E' grazie alla volontà dei singoli, che magari neanche sanno cosa sia la Costituzione e chi sia il P. d. R., che si riesce a combinare qualcosa in questo Paese....e non mi riferisco solo agli aspetti di cui discutiamo qui, che confrontati a tutti gli altri, sono risibili.

Da qualche parte poi ci sarà sempre un "Pietro Micca", simbolico, che darà fuoco alle polveri e si immolerà (sempre simbolicamente, s'intende..), nella migliore tradizione risorgimentale postmoderna, per far valere un principio che sarà subito strumentalizzato dai soliti furbacchioni, che lo faranno proprio e lo eleveranno a "sacro monito" della Patria.

Così da avere, almeno per un altro pò di tempo, qualche altro bel discorsetto solenne da fare agli italiani.

Spero di non essere andato troppo O.T., ma la colpa è di Enrico che ha citato la Costituzione e le dichiarazioni "solenni" del P. d. R. ...quindi...prendetevela con Lui.... :crazy:

M.

Certo che è colpa mia, ma che ci devo fare se mi girano i "cosiddetti" quando sento dire e scrivere che no, tu no, non puoi, sei un privato, perchè magari "prevarichi" il mio possibile lavoro, preferisco che tutto crolli, forse così avrò più possibilità, magari anche per ricostruire, se è rimasto qualcosa...così aumentiamo il PIL.

E magari ci tocca anche " abbozzare"...

Il corporativismo è già stato sconfitto dalla storia più e più volte e credo di fare una facile previsione dicendo che anche questa volta lo sarà, basta ricordare la storia dell'inventore del telaio meccanico, che fu linciato perchè " prevaricava" il lavoro dei tessitori manuali, ma la storia gli ha reso giustizia... il futuro non si ferma.

Attendo fiducioso, soprattutto perchè so, con certezza, che anche " dall'altra parte" c'è chi se ne rende conto !

Sei d'accordo Michele?

ciao,

Enrico

Modificato da vitellio

Inviato

P.S. A breve (3-4 giorni) tornerò in topic, sulla sentenza della Cassazione, e, giusto per provocare e smuovere le acque, qualcuno ha qualche idea di un perchè il "malcapitato " NON doveva essere proprio condannato, almeno a "gioco corretto" come si dice negli scacchi?

Saluti a tutti,

Enrico


Inviato

io non lo so, chi ha ragione e chi no (parafrasando Ligabue-Pelu'-Jovanotti)

saro' un sempliciotto sicuramente ma posso dire che avendo promosso proprio una di queste collaborazioni tra Pubblico e Privato non ho trovato quelle "montagne" di ostacoli, resistenze insormontabili, chiusure a riccio di cui si parla su queste colonne.

Chiaro che, come sempre detto, non si puo' accontentare tutti, ma trovo che i risultati ottenuti (Paleologo ha citato il progetto del Museo di Firenze, io citero' il progetto di revisione del Corpus e catalogazione collezione Reale in corso) dopo decenni (se non secoli di stasi) siano talmente benefici per la Comnità nel suo insieme che come tali andrebbero valutati superando le rivendicazioni (pur giuste nel merito ma non dipendenti da queste iniziative) che alcune categorie possono accampare.

Probabilmente lavorando per una migliore e piu' efficiente organizzazione si potrà venire incontro e considerare le esigenze di queste parti nello specifico senza pregiudicare pero' le collaborazioni Pubblico-Privato che stanno ottenendo risultati assai importanti.


Inviato

"Certo che è colpa mia, ma che ci devo fare se mi girano i "cosiddetti" quando sento dire e scrivere che no, tu no, non puoi, sei un privato, perchè magari "prevarichi" il mio possibile lavoro, preferisco che tutto crolli, forse così avrò più possibilità, magari anche per ricostruire, se è rimasto qualcosa...così aumentiamo il PIL.

E magari ci tocca anche " abbozzare"...

Il corporativismo è già stato sconfitto dalla storia più e più volte e credo di fare una facile previsione dicendo che anche questa volta lo sarà, basta ricordare la storia dell'inventore del telaio meccanico, che fu linciato perchè " prevaricava" il lavoro dei tessitori manuali, ma la storia gli ha reso giustizia... il futuro non si ferma.

Attendo fiducioso, soprattutto perchè so, con certezza, che anche " dall'altra parte" c'è chi se ne rende conto !

Sei d'accordo Michele?"

Caro Enrico.

ma certo che sono d'accordo con Te.

Tuttavia queste situazioni di contrasto, che credo siano essenzialmente figlie del malessere, devono essere affrontate e risolte.

Non tanto e non solo per "riappacificare" i volontari con i professionisti, ma per dare un senso compiuto ad un sistema che forma i giovani per una certa finalità che poi non è perseguita.

E' vero che per questi ragazzi c'è sempre la strada dell'espatrio, che gli italian, popolo di umanisti con la valigia di cartone, conoscono bene per averla praticata a milioni nell'ultimo secolo e mezzo, ma visto che non facciamo altro che ricordare quanto grande ed importante sia il nostro patrimonio culturale, quali potrebbero essere le ricadute benefiche sul PIL di una gestione oculata di queste risorse.....forse sarebbe ora di smettere di ricordare queste cose e di investirci sopra qualcosa di più.

Per Numa.

"saro' un sempliciotto sicuramente ma posso dire che avendo promosso proprio una di queste collaborazioni tra Pubblico e Privato non ho trovato quelle "montagne" di ostacoli, resistenze insormontabili, chiusure a riccio di cui si parla su queste colonne.

Chiaro che, come sempre detto, non si puo' accontentare tutti, ma trovo che i risultati ottenuti (Paleologo ha citato il progetto del Museo di Firenze, io citero' il progetto di revisione del Corpus e catalogazione collezione Reale in corso) dopo decenni (se non secoli di stasi) siano talmente benefici per la Comnità nel suo insieme che come tali andrebbero valutati superando le rivendicazioni (pur giuste nel merito ma non dipendenti da queste iniziative) che alcune categorie possono accampare."

Ho sempre guardato con grande ammirazione sia al lavoro del Prof. Catalli a Firenze con i ragazzi dell'Associazione Phalantos che, ora, all'organizzazione ed esecuzione del progetto di revisione del Corpus e della catalogazione delle monete di Milano della ex Coll. reale.

Quindi, se Tu sei fra costoro....tanto di cappello.... :hi:

Però, se Tu stesso scrivi che queste collaborazioni sono arrivate "dopo decenni (se non secoli di stasi)", delle due l'una:

o nel secolo che ha preceduto queste collaborazioni abbiamo avuto un esercito di volontari indolenti,svogliati e privi di qualunque iniziativa; oppure, durante tutto questo tempo, sono stati posti impedimenti all'avvio di analoghe collaborazioni da parte di chi poteva consentire che esse si attuassero.

Francamente la situazione più rispondenete alla realtà mi sembra essere la seconda.

Quindi mi sentirei di sottoscrivere quanto riportato da Alessandro (Paleologo) al riguardo, nel Suo precedente post:n. 98:

"Ho la sensazione che alla fine non si esca mai dalla logica "noi contro loro" per la quale la presenza di funzionari statali miopi e chiusi a qualunque ipotesi di cambiamento rappresenta la ricercata giustificazione del principio "non si può, non si deve", col risultato che diamo la caccia a soluzioni minimali dimenticando che l'unico obbiettivo che valga la pena di perseguire è quello di un reale progresso sistemico.

Mi auguro di sbagliarmi, però ho la sensazione che non siamo in pochi a pensarla in questo modo.

Saluti.

Michele

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Inviato

Scusatemi se entro come (evidente) controparte, in quanto si attacca chi ha obiettato su quei punti...e io ero fra essi.

1. Come ho già avuto modo di scrivere, per molti sembrerà facile parlare con uno stipendio alle spalle...ma che ne dite di chi uno stipendio non ce l'ha, spera, si impegna, si promuove, si da i cosiddetti calci nel sederino (come fanno in tanti) e poi si deve fare da parte perché il tuo Stato preferisce non pagarti, a te che lo hai pagato (letteralmente) per 10-20 anni con studi a riguardo, Magistrali, Specializzazioni, Master...per preferire (e chiamalo scemo) chi te lo fa gratis? Fidatevi, non è bello...che ne direbbero i medici, i dentisti se appassionati potessero fare il loro lavoro, fare ricette perché cultori della materia...

2. Se abitassimo in un Paese che promuove la Cultura e chi sta e ha dato la sua vita per promuoverla...sarei il primo ad accettare volontari, appassionati, lavorare in sinergia, io "campo" (nel senso che mi ci faccio il minimo per vivere) e gli altri si divertono nello svolgere quello che è la loro passione! Non avrei nulla da obiettare. 10 volontari, tra i quali anche giovani studenti del campo...ogni 1, 2 persone pagate?

3. Vitellio, la tua rabbia è comprensibile...ma per ogni privato che ha rabbia...ce ne sono altri 3 o 4 altrettanto rabbiosi che controbattono. Questa è una realtà, iscrivetevi, chi ha Facebook, alle pagine delle più grandi associazioni italiane di Archeologia e vedrete quante centinaia sono esauste da questa situazione... :(

4. Quel punto sul documento programmatico fu discusso per questi motivi. Già siamo con l'acqua al collo e per di più si sponsorizza al MIBAC (che già lo sa benissimo) l'importanza dei volontari. Nessuno giudica quei lavori, che sono ottimi così come sono stati strutturati...ma siccome, per sua sfortuna, la numismatica ha un forte legame con l'archeologia, viene da se che non si vuole creare un precedente...come se domani si promuovessero gli scavi archeologici per volontari...direte...eh beh? No ragazzi, lo scavo archeologico è una professione, un'arte, c'è dietro più di quanto uno si immagini (e chi ha scavato lo sa)...non possono farlo tutti, come io non posso togliere un dente, aggiustare una macchina, difendere una persona in giudizio, etc etc. però posso passare gli strumenti, posso mettere a posto le scartoffie e nel contempo imparare...

Tutto da una parte, no, non è giusto, come non è giusto che vada tutto all'altra parte...sinergia, collaborazione, sì! Tutti e due abbiamo da guadagnare...e soprattutto ci guadagna la cultura, i nostri concittadini, i turisti, gli studiosi, gli appassionati, il nostro Stato e i suoi innumerevoli beni!

Saluti a voi

Mirko

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Inviato

"

...

Però, se Tu stesso scrivi che queste collaborazioni sono arrivate "dopo decenni (se non secoli di stasi)", delle due l'una:

o nel secolo che ha preceduto queste collaborazioni abbiamo avuto un esercito di volontari indolenti,svogliati e privi di qualunque iniziativa; oppure, durante tutto questo tempo, sono stati posti impedimenti all'avvio di analoghe collaborazioni da parte di chi poteva consentire che esse si attuassero.

Francamente la situazione più rispondenete alla realtà mi sembra essere la seconda.

Quindi mi sentirei di sottoscrivere quanto riportato da Alessandro (Paleologo) al riguardo, nel Suo precedente post:n. 98:

"Ho la sensazione che alla fine non si esca mai dalla logica "noi contro loro" per la quale la presenza di funzionari statali miopi e chiusi a qualunque ipotesi di cambiamento rappresenta la ricercata giustificazione del principio "non si può, non si deve", col risultato che diamo la caccia a soluzioni minimali dimenticando che l'unico obbiettivo che valga la pena di perseguire è quello di un reale progresso sistemico.

Mi auguro di sbagliarmi, però ho la sensazione che non siamo in pochi a pensarla in questo modo.

Saluti.

Michele

E' certo che è la seconda.

Non comprendo pero' il seguito di quello che scrivi Bizerba.

Cosa intendi che questi progetti sono soluzioni "minimali" e che si sta perdendo di vista l'obiettivo di una soluzione sistemica `?

E chi dice che la soluzione sistemica non possa nascere proprio da queste soluzioni "minimali " ?

O forse si dovrebbe continuare a discutere per altri decenni/centinaia d'anni (possibilissimo in questo Paese) senza alla fine approdare a nulla di concreto ma con grande soddisfazione di chi oo fa salvaguardando gli aspetti formali e quindi con la coscienza di aver discusso in modo corretto pur senza approdare a risultati concreti. Ben vengano i documenti programmatici ma un po' di sano pragmatismo ogni tanto a questo Paese fa pure bene :)


Inviato

Citavo il passo di Alessandro intendendo per "minimali' quegli interventi sporadici ed episodici che non corrispondono ad un sistema istituzionalizzato.

Nessuna intenzione, almeno da parte mia, di considerare l'aggettivo "minimale" in senso dispregiativo o riduttivo (ma penso che neanche Paleologo avesse tale intenzione...)'

m.


Inviato

Leggevo l'altra discussione " Musei Capitolini " mi è venuto un po' di mal di testa e non solo, penso al ragazzo che in piazzetta ha postato adesso" vorrei iniziare una collezione di monete imperiali, cosa devo fare, anche a livello di acquisti e legislativi ? ".

Sembra che il ragazzo abbia letto anche qualche discussione per capire un po', ma che sia perplesso, disorientato, chiede aiuto.

In questi casi mi sento, prima di dare consigli in merito, in evidente imbarazzo, in questa stessa discussione scrissi quattro quesiti elementari, basilari, necessari per un collezionista, quesiti ai quali mi piacerebbe che qualcuno del MIBAC mi desse comunque delle risposte, anche se generiche, ne prenderò atto .

Ma a questo punto ne farei una quinta di domanda, perché noi sul forum in questo momento stiamo facendo comunque comunicazione e siamo letti, una domanda del tipo : " un giovane ragazzo appassionato da poco di numismatica vorrebbe acquistare delle monete imperiali romane, cosa deve fare e cosa gli consigliate di fare per collezionare in modo sicuro e lecito ? "

Sembra banale, delle linee guida ovviamente ci sono, ma vorrei sentire la risposta, non dal forum, non da un commerciante, ma dal MIBAC, una risposta ufficiale, d'altronde ho sempre pensato che se uno chiede, in particolare un giovane, bisogna poi dare risposte adeguate, è un dovere.

Scusate la forse ovvietà, ma forse poi alla fine di tante discussione lette in questi anni, questa è la domanda con la D maiuscola e mi piacerebbe sentire veramente una risposta dal vivo da dei rappresentanti del Ministero,

Mario


Inviato

Scusate, chiarisco meglio il mio pensiero. A mio parere una "soluzione sistemica" non può prescindere da alcuni punti:

1. L'acquisizione del concetto che il patrimonio culturale è un bene comune, non un attributo di casta, e che tutti i cittadini hanno il diritto/dovere di fruirne e di contribuire a tutelarlo. Ogni iniziativa che aiuta a creare un clima di collaborazione e non di contrapposizione tra le parti va in questa direzione. Tra queste inziative ci metto ovviamente il Progetto Lorenzo il Magnifico e la collaborazione MIBAC/SNI sulla Collezione Reale.

2. Tutte queste iniziative non possono prescindere dal rispetto dei diversi ruoli: quello che ha scritto Mirko è totalmente comprensibile e condivisibile. Mi sembra che nel Progetto Lorenzo il Magnifico come ho scritto sopra (e parlo di questo solo perché ne ho esperienza diretta) questa suddivisione delle competenze sia stata rispettata e il progetto ne ha certamente guadagnato. Peraltro mi sembra che queste sinergie possono funzionare meglio proprio nel campo dell'emersione e della tutela del patrimonio culturale pubblico, aspetto che peraltro dovrebbe essere, secondo me, la priorità assoluta del settore.

3. E' ovvio però che a livello statale non si può prescindere dallo sforzo di finanziare le risorse minime necessarie perché in questo quadro sia messa in campo una quota parte di professionisti, altrimenti il tutto si riduce a una scorciatoia che è oggettivamente penalizzante per chi ha avuto il coraggio (o forse l'incoscienza, essendo in Italia) di voler fare dei beni culturali una professione.

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Inviato

Ciao Mario

"Sembra banale, delle linee guida ovviamente ci sono, ma vorrei sentire la risposta, non dal forum, non da un commerciante, ma dal MIBAC, una risposta ufficiale, d'altronde ho sempre pensato che se uno chiede, in particolare un giovane, bisogna poi dare risposte adeguate, è un dovere."

Una risposta ufficiale la si può trovare sul "Dossier" pubblicato sul Notiziario del Portale Numismatico dello Stato, a pag. 377 al Capitolo: "Suggerimenti per l'appassionato di Numismatica".

Per l'esattezza è il punto di vista dei Carabinieri del Nucleo T.P.C. su come si debba collezionare; ritengo comunque che rispecchi la posizione del MIBAC sull'argomento.

Il neofita giovane forumista potrà senz'altro farsi un'idea ben precisa e trarre utili insegnamenti.

http://www.numismaticadellostato.it/pns-pdf/notiziario/Notiziario_1_2013.pdf#page=318

Saluti.

M.


Inviato

tutto vero e corretto... ma l'incipit di questi consigli è a dir poco "demoniaco" e figlio di una interpretazione normativa se non distorta quantomeno rigida:

"[collezionare monete antiche è possibile purché] la dimostrazione del possesso risalga con certezza ad una data antecedente all’entrata in vigore della legge 20 giugno 1909 n. 364 che, per la prima volta, ha sancito la regola dell’appartenenza a titolo originario allo Stato delle cose d’interesse culturale ritrovate nel sottosuolo ovvero sia stato trasmesso per successione ereditaria;"

ora, tra tutti voi collezionisti (anche tra quelli che evitano come la peste ebay), alzi la mano chi ha una collezione composta esclusivamente da monete il cui possesso è dimostrabile con certezza e chiarezza documentale in data antecedente al 1909.

eccetto qualche pezzo storico (ex collezione boyd per esempio) anche per quelle monete lecitissime acquistate da commercianti seri e solidi e professionisti e con tutto il corredo introdotto con il testo unificato sui beni culturali (e prima?)... fino a che anno è possibile risalire? ritengo, con misura eccessivamente ottimista, che la filiera possa andare a ritroso al massimo fino agli anni '50-'60 (ma... gianni! l'ottimismo è il profumo della vita!).

sarà dura venirne a capo e, sinceramente, mi vien da ridere amaramente quando leggo o sento interventi critici nei confronti di chi vorrebbe far chiarezza sul "diritto a collezionare" tacciando il tutto come "assurde pretese di liberalizzazione".

ma quale liberalizzazione! quello che si invoca sempre di più è la tutela del bene comune (in questo caso numismatico) e la pari tutela del diritto a collezionare in maniera ragionevolmente legale senza accampare assurde pretese e diritti inconcepibili mascherando il tutto con una distorta protezione del bene culturale.

oggi la vedo nera, scusate!

:whome:

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Inviato (modificato)

Questa dimostrazione sarebbe accettabile, se nel 1909 fosse stato fatto il censimento delle monete in proprietà ai privati per legalizzarne la posizione. Non è stato fatto perchè sarebbero stati milioni e milioni di pezzi da schedare. L'intento della legge (come delle successive) era quello di ribadire che le monete che venivano da scavo da quel momento in avanti erano proprietà dello stato (e questo non lo mette in discussione nessuno).

Arka

Modificato da Arka

Inviato (modificato)

Scusatemi se entro come (evidente) controparte, in quanto si attacca chi ha obiettato su quei punti...e io ero fra essi.

1. Come ho già avuto modo di scrivere, per molti sembrerà facile parlare con uno stipendio alle spalle...ma che ne dite di chi uno stipendio non ce l'ha, spera, si impegna, si promuove, si da i cosiddetti calci nel sederino (come fanno in tanti) e poi si deve fare da parte perché il tuo Stato preferisce non pagarti, a te che lo hai pagato (letteralmente) per 10-20 anni con studi a riguardo, Magistrali, Specializzazioni, Master...per preferire (e chiamalo scemo) chi te lo fa gratis? Fidatevi, non è bello...che ne direbbero i medici, i dentisti se appassionati potessero fare il loro lavoro, fare ricette perché cultori della materia...

2. Se abitassimo in un Paese che promuove la Cultura e chi sta e ha dato la sua vita per promuoverla...sarei il primo ad accettare volontari, appassionati, lavorare in sinergia, io "campo" (nel senso che mi ci faccio il minimo per vivere) e gli altri si divertono nello svolgere quello che è la loro passione! Non avrei nulla da obiettare. 10 volontari, tra i quali anche giovani studenti del campo...ogni 1, 2 persone pagate?

3. Vitellio, la tua rabbia è comprensibile...ma per ogni privato che ha rabbia...ce ne sono altri 3 o 4 altrettanto rabbiosi che controbattono. Questa è una realtà, iscrivetevi, chi ha Facebook, alle pagine delle più grandi associazioni italiane di Archeologia e vedrete quante centinaia sono esauste da questa situazione... :(

4. Quel punto sul documento programmatico fu discusso per questi motivi. Già siamo con l'acqua al collo e per di più si sponsorizza al MIBAC (che già lo sa benissimo) l'importanza dei volontari. Nessuno giudica quei lavori, che sono ottimi così come sono stati strutturati...ma siccome, per sua sfortuna, la numismatica ha un forte legame con l'archeologia, viene da se che non si vuole creare un precedente...come se domani si promuovessero gli scavi archeologici per volontari...direte...eh beh? No ragazzi, lo scavo archeologico è una professione, un'arte, c'è dietro più di quanto uno si immagini (e chi ha scavato lo sa)...non possono farlo tutti, come io non posso togliere un dente, aggiustare una macchina, difendere una persona in giudizio, etc etc. però posso passare gli strumenti, posso mettere a posto le scartoffie e nel contempo imparare...

Tutto da una parte, no, non è giusto, come non è giusto che vada tutto all'altra parte...sinergia, collaborazione, sì! Tutti e due abbiamo da guadagnare...e soprattutto ci guadagna la cultura, i nostri concittadini, i turisti, gli studiosi, gli appassionati, il nostro Stato e i suoi innumerevoli beni!

Saluti a voi

Mirko

Carissimo Mirko

quanto da me scritto, e l'ho scritto appositamente qui in "questioni legali" e non nel topic " documento programmatico", era principalmente per rendere noto, con tanto di riferimenti ( T. Urbani, Costituzione, Corte Costituzionale, Predidente repubblica etc.) che l'idea di una "conventio ad escludendum" dei " privati " NON ha nessuna base giuridica . ( mamma mia quante virgolette!).

Ci tenevo poi a sottolineare che non ho "rabbia" sono solo stufo di sentire una solfa del tipo : il privato ci porta via dei posti che altrimenti sarebbero nostri, di noi che abbiamo studiato, ci siamo impegnati, abbiamo pagato e quindi abbiamo più diritti.

No, c'è un equivoco di fondo, le aree di competenze e le mansioni del professionista e del privato sono diverse e non sovrapponibili ! Al massimo sono congruenti tra loro...o potrebbero condividere obbiettivi comuni.

Un po' come pensare che i volontari della varie Croci Bianche Rosse e Verdi siano un "competitor" rispetto ai medici e ai paramedici: proibiamo il volontariato e così lo Stato sarà costretto ad assumere per coprire gli enormi buchi che si creano? Mi sembra, date le cicostanze attuali dell'economia in cui si sta pensando a un taglio di 200-300.000 posti pubblici, una utopia con possibili effetti devastanti.

Capisco perfettamente il grido di dolore di una giovane generazione di archeologi che non riesce a trovare quel minimo spazio a cui ritiene ( giustamente) di avere diritto, ma non condivido la soluzione proposta da alcuni di bloccare i privati per creare dei buchi ove inserirsi : i buchi occupati dai privati mi sembrano assolutamente evanescenti e minimi, l'effetto unico sarebbe solo un ulteriore piccolo passo in avanti per il degarado del Patrimonio dei Beni Culturali, come se ce ne fosse bisogno...

Quanto al "documento programmatico", sono uno dei firmatari e ho dato il mio assenso alla modifica, pur non condividendo, nei limiti sopra esposti, le posizioni più "oltranziste" di cui, mi è sembrato di capire, tu non sia un elemento di punta.

Tu dici: "Tutto da una parte, no, non è giusto, come non è giusto che vada tutto all'altra parte...sinergia, collaborazione, sì! Tutti e due abbiamo da guadagnare...e soprattutto ci guadagna la cultura, i nostri concittadini, i turisti, gli studiosi, gli appassionati, il nostro Stato e i suoi innumerevoli beni! "

E qui non posso che convintamente applaudirti : :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: ETC... ( non mi permettono di mettere più emoticon)

Molto cordialmente,

Enrico

Modificato da vitellio

Inviato

esattamente... è su questo concetto ch

Questa dimostrazione sarebbe accettabile, se nel 1909 fosse stato fatto il censimento delle monete in proprietà ai privati per legalizzarne la posizione. Non è stato fatto perchè sarebbero stati milioni e milioni di pezzi da schedare. L'intento della legge (come delle successive) era quello di ribadire che le monete che venivano da scavo da quel momento in avanti erano proprietà dello stato (e questo non lo mette in discussione nessuno).

Arka

esattamente! è proprio questo uno dei punti su cui ci si deve soffermare e soprattutto si deve far digerire a chi è preposto al rispetto della legge:

le monete trovate/scavate/rinvenute dal 1909 in poi sono di proprietà dello stato.

è dev'essere cura e carico dello stato dire che tale moneta (in assenza di flagranza di reato) proviene da uno scavo/ritrovamento e non da quel gruzzolo di milioni e milioni di monete che sono ante 1909 sul mercato e/o in disponibilità ai privati

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Inviato

E quindi il " povero ragazzo " che tanto vorrebbe collezionare, ammesso che riesca a recepire la tortuosità diciamo così del tutto, se non è animato dal motivazioni fortissime si dirige verso altro.

Si perde così una persona sensibile, che voleva avvicinarsi alla storia, all'identità, allo studio dei propri beni, con buona pace di tutti.

E avremo altri " grandi fratelli " e similari, con una perdita del livello culturale nel nostro paese, altro che avvicinare, aprire a tutti....

Certo collezionare non è tutto, si può studiare, leggere comunque sicuramente, ma partire nella propria ricerca con un tondello è sempre stato lo spunto che ha spinto tanti padri nobili della nostra numismatica.

D'altronde la caratteristica di rendere le cose difficili, burocratiche, difficili da applicare è una nostra prerogativa in molti ambiti, ma questo poi porta ad allontarci sempre più da quello che è un patrimonio di tutti, anche nostro e che non sarebbe poi così impossibile renderlo più fruibile a tutti.

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Inviato

paradossalmente a mio parere non sarà tanto (o soltanto) il povero ragazzo a scoraggiarsi e a perdersi per strada quanto piuttosto ragazzi più "maturi" che han vissuto sulla propria pelle il mutare dei tempi, che hanno delle responsabilità famigliari e lavorative (o comunque extranumismatiche) e che, per non incorrere in grane dispendiose e snervanti, abbandoneranno tutto.

di contro resterà immutata quella fetta di persone che, non conoscendo la problematica legale, si muoverà nella piena buona fede tra ebay, mercatini, privati e negozianti.

e rimarrà immutata pure quell'altra fetta di pubblico, quella che esce la sera con la vanga in mano e va per rovine e tombe a far buchi e dissotterrare monete e altri reperti.

cosa cambierà rispetto alla situazione attuale? poco niente... perché le forze in campo son poche, le energie da spendere molte, i soldi per la tutela sempre meno, gli investimenti limitati e l'interpretazione della norma... alla bisogna!

ciò non deve comunque distoglerCI dal cercar di migliorare tutto il baraccone!

ma la speranza è che, se mai qualcuno ne godrà, saran i nostri nipoti (sempre ammesso che possano collezionare euro... che non finiscano sotto tutela pure quelli!).

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Inviato

Bè, non proprio... Noi ''vecchietti'' adottiamo il famoso motto di un magistrato:

RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE...

O perlomeno ci proviamo. Altrimenti dovremmo rinunciare a quello che è stata la nostra vita. E, adottando un altro motto di un Presidente della Repubblica: IO NON CI STO.

Arka


Inviato

il problema è che con la situazione de facto che impera... basta davvero poco... un punto messo nel posto sbagliato ed è la fine...

asso-di-coppe.jpg

Awards

Inviato

"E, adottando un altro motto di un Presidente della Repubblica: IO NON CI STO."

Ti riferisci al Presidente che è passato alla storia come "il picconatore"?

Occhio a non essere scambiato per un tombarolo...... :rofl:

M.


Inviato (modificato)

Era Scalfaro, ricordo perfettamente il messaggio in televisione, lo disse almeno cinque volte, assertivamente e con lo sguardo di fuoco.

Era il 3 novembre del 1993.

Gesù, sono proprio vecchio !

Polemarco

Modificato da Polemarco

Inviato

lo ricordo bene anch'io.

Ma no son poi così vecchio!

:)

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Inviato

lo ricordo bene anch'io.

Ma no son poi così vecchio!

:)

Amico mio, quando ricordi con perfezione cose accadute venti anni fa, beh, sei vecchio.

Non rimbecillito, ma vecchio.

A me piace l'idea di essere e diventare vecchio.

Sono stato sempre vecchio "dentro" anche quando ero giovane.

Adesso sono giovani "dentro" anche quando sono vecchi.

Polemarco


Inviato

be' dai, diciamo che me lo ricordo bene perché all'epoca avevo 14 anni e quindi al pieno delle mie facoltà mnemoniche!

:D

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Inviato

Ed io che pensavo si trattasse di un'esternazione del "picconatore" Cossiga.....correva l'anno di grazia 1990.

Bei tempi!. :dirol:

M.


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