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Risposte migliori

Inviato

Ciao a tutti,

vi posto le foto del Tallero Maria Teresa 1780 Roma.

Ho controllato il particolare delle piume doppie molto sottili che fuoriescono dalla parte inferiore delle penne terminali di destra e di sinistra della coda dell'aquila, però in questo esemplare sono molto strane, quella di sinistra una è interrotta delle due sottili e quella di destra si toccano nella parte finale è corretto?

Se gentilmente qualche persona esperta, mi conferma la coniatura a Roma, gliene sarei grato. :)

Grazie

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Inviato

è Roma ....eccellente. ;)

Awards

Inviato

Stai postando delle monete fantastiche....davvero complimenti anche per questo pezzo ;).


Inviato

Giusto per fare un confronto... questa è la mia. E pensavo che fosse un bell'esemplare prima di vedere la tua :o

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Inviato

@@Flavio Burni la tua però non è di zecca Romana ma un riconio....è comunque in alta conservazione,non devi denigrarlo adesso :D

Awards

Inviato

@@Flavio Burni la tua però non è di zecca Romana ma un riconio....è comunque in alta conservazione,non devi denigrarlo adesso :D

Non la denigro, anzi l'ho messa addirittura come mia moneta d'argento preferita nella discussione in piazzetta!

L'unico difetto di questa moneta è che Maria Teresa mi ricorda TROPPO la prof di lettere che avevo al ginnasio... ci manca solo di essere interrogati in latino e greco dal proprio tallero, poi le ho viste davvero tutte.

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Inviato

@@Flavio Burni

@@Flavio Burni la tua però non è di zecca Romana ma un riconio....è comunque in alta conservazione,non devi denigrarlo adesso :D

Quoto gallo83,

nella moneta di 'Flavio Burni' non vedo la doppia piuma nascente nella coda dell'aquila bicipite, la distribuzione dei puntini nel becco ed altri particolari non sembrano proprio quelli del "conio di Roma".

Un salutone,

Antonio

  • Mi piace 1

Inviato

Incuriosito dalla questione mi sono sfogliato i commenti del Gigante sul tallero, ma non è stato molto utile su come riconoscere a occhio le varietà senza tirare in ballo percentuale d'argento e peso. A quanto ho capito quelli di Roma si riconoscono per le doppie pennette, oseri dire peletti, che sorgono dalla coda dell'aquila verso il bordo... è solo questo o c'è altro?

Inoltre il mio, che non è di Roma, come si classifica?


Inviato

Ti giro un link se lo trovo.


Inviato

Flavio, la tua moneta dalla foto è della Zecca di Vienna. La butto li, ma è meglio che te lo confermi una persona più esperta e competente su questa tipologia.

Complimenti anche a te, da vedere la tua moneta è in alta conservazione.


Inviato

Ho dato al pdf una scorsa molto veloce, ma per capirci bene bisogna leggerlo parola per parola: troppe varianti non esplicitate. L'ho scaricato, domani mi metto con calma.


Inviato

Incuriosito dalla questione mi sono sfogliato i commenti del Gigante sul tallero, ma non è stato molto utile su come riconoscere a occhio le varietà senza tirare in ballo percentuale d'argento e peso. A quanto ho capito quelli di Roma si riconoscono per le doppie pennette, oseri dire peletti, che sorgono dalla coda dell'aquila verso il bordo... è solo questo o c'è altro?

Inoltre il mio, che non è di Roma, come si classifica?

Ciao Flavio, se hai pazienza e curiosità sufficiente, per approfondire trovi molto anche sul forum. Ricordo queste ad esempio:

http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic=27559

http://www.lamoneta.it/topic/63017-tallero-1780-1935-zecca-di-roma/

Un salutone,

Antonio


Inviato

Ho girato in lungo e in largo sui link che mi hai girato....

Penso di poter affermare, con le dovute cautele, che la mia sia del tutto analoga a questa: HAFNER H69

I puntini in bocca alla testa dell'aquila di sinistra combaciano

La legenda non è attaccata al bordo

Presenta il pntino solo prima della croce (.x)

Il bottone è ovale e contonrnato da nove punti

L'unica differenza di rilevo che mi pare di aver notato è che nella mia la firma dell'incisore è S.F., mentre in quella del link è solo S.F e non riesco a capire se nella foto si sia proprio così o si tratti di conio stanco, perché effettivamente ingrandendo la foto un accenno di puntino dopo la F mi pare di intravederlo.


Inviato (modificato)

Ho girato in lungo e in largo sui link che mi hai girato....

...

effettivamente ingrandendo la foto un accenno di puntino dopo la F mi pare di intravederlo.

Su questo sono d'accordo: il puntino dopo la F. c'è anche in quella.

Ma io non credo sia la tua: ha la doppia piuma nascente alla nostra destra della coda ed ha evidentissime tracce di orlato sui bordi.

Puoi avere più pareri in un'altra rubrica. Per esempio in monete estere.

Potresti segnalare la discussione ad un moderatore e fartela spostare.

Modificato da toto

Inviato

Notati questi nuovi particolari, non convince più nemmeno me. Temo che rimarrà un mistero irrisolto.


Inviato

il tallero romano oltre che le penne nascenti ha anche una forma più oellittica rispetto a quelli coniai a Vienna o a Londra, poi va sempre controllata la fibula di Matia Teresa sul dritto, che deve avere un ovale centrale con 9 punti ( per il conio di Londra e Roma). La seconda anch'io concordo con Matteo, credo che sia di Vienna. Comunque bellissime monete, complimenti.


Inviato

le due monete , entrambe, NON SONO della zecca di Roma;

in quelle coniate nella zecca di Roma, che hanno il diametro inferiore, il bordo tocca le lettere, in alcuni casi ne taglia addirittura un a parte;

ambedue zecca di Vienna


Inviato (modificato)

Ottimo allora, moneta acquistata da una nota casa d'asta Italiana per Zecca Roma.

Matteo

Modificato da MATTEO.50AE

Inviato

Ottimo allora, moneta acquistata da una nota casa d'asta Italiana per Zecca Roma.

Matteo

Molti classificano come zecca Roma, i talleri che hanno le due piume; ma non è sempre così. Ci sono alcune zecche ,non Roma, che le presentano lo stesso.

Il metodo più sicuro per riconoscere i talleri romani è quello indicato da R-R...

saluti


Inviato

Ragazzi , forse posterò una sciocchezza, ma sul mio vecchio Montenegro trovo scritto:

Diametro 40mm per Roma

Diametro 42,5 mm per Vienna

:unknw:

Awards

Inviato (modificato)

Se non ricordo male nella descrizione dei vari Talleri coniati dalle varie zecche riportata dal Gigante, le piume nascenti sono presenti solo in quelli coniati a Roma e Londra, quindi potrebbe essere un tallero londinese ( il primo).

Dopo aver attentamente confrontato il primo tallero con quello in mio possesso, coniato a Roma, posso dire con certezza che si tratti di un tallero romano.

Al d/: Fibula ovale con 9 bottoni

punto dopo il simbolo della zecca ( ore 7)

Al r/: Il bordo tocca le lettere.

piume nascenti

senza punto dopo la X ( ore 11)

Modificato da Daniele Guerrisi

Inviato (modificato)

R-R non credo basti l'affermazione del bordo.

Puoi darmi più informazioni?

Della Zecca di Vienna non può essere.

Dal PDF che si trova su questo forum leggo:

Il tallero coniato a Londra ha una penna a destra, due penne in posizione centrale e una penna a sinistra, nel senso che quella centrale è lunga e si estende fino al livello inferiore (vedi figura 6) [2]. Invece, in figura 5 è ben evidenziato che tallero di Maria Teresa italiano ha le penne disposte secondo lo schema 1-3-1 (una penna a destra, tre in centro e una a sinistra). Confondere le due strutture della coda al R/ è letteralmente IMPOSSIBILE.

Modificato da MATTEO.50AE
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