acraf Inviato 5 Agosto, 2013 #126 Inviato 5 Agosto, 2013 Caro Grigioviola, ho molto apprezzato i tuoi interventi, veramente equilibrati e con sentiti riferimenti alla tua esperienza personale. Come sempre nella vita e in particolare in quella sociale, è necessario trovare un adeguato punto di incontro tra esperienze e sensibilità molto diverse. Per semplificare al massimo c'è da una parte il rappresentante dei Beni Culturali (in questo caso in genere un archeologo con specializzazione in numismatica che ha avuto anche la fortuna di fare parte dell'organico ministeriale), il quale deve curare la tutela (con le sue numerose e varie implicazioni) appunto delle monete come Beni Culturali italiani e dall'altra il collezionista, spesso privo di background universitario, ma sinceramente animato da passione e amante delle monete per il suo carico di arte e storia. Ci sono moltissimi interessi, anche diversi e pure meno nobili, come il desiderio di trarne un personale profitto economico, che è insito nella stessa natura umana. Il vero denominatore comune in grado di fare incontrare queste diverse anime della numismatica italiana è quello di assicurare in primo luogo il bene comune, che dovrebbe essere alla base di una seria politica. Purtroppo da diversi anni a questa parte abbiamo visto un grave decadimento del sentimento del bene comune, a tutti i livelli, con rafforzamento dei sentimenti di egoismo e di furbizia (purtroppo già presenti da sempre, anche per ragioni storiche, nel popolo italiano). Basta scorrere i nostri giornali per rendersi conto del basso livello della nostra classe politica (ma anche di non pochi cittadini comuni). Naturalmente con questo non voglio accusare nessuno, ma sia i collezionisti e connessi (commercianti, ecc.) sia i rappresentanti statali non dovrebbero mai perdere di vista questo primario obiettivo, e cioè ottimizzare il bene comune, A ben vedere, il bene comune nella sua essenzialità esiste già e cioè la fruibilità del patrimonio numismatico pubblico, per buona parte formato anche grazie alle donazioni e vendite di importanti collezioni private. Confermo e ripeto che al MiBAC sono consapevoli di questo aspetto. Le vere difficoltà sono quelle di trovare la "giusta" misura per tutelare in ogni caso i collezionisti privati. Bisogna però dire che in genere i collezionisti che hanno sempre seguito le direttive e non si sono rivolti a mercati più o meno clandestini e "paralleli" non hanno avuto problemi. Restano tuttavia molte "zone d'ombra" e restano ancora senza una chiara soluzione varie situazioni, come appunto la possibilità di acquistare senza troppi "lacciuoli" legislativi, ma nel contempo assicurando le nostre autorità che non viene arrecato un serio danno appunto al bene comune. Si tratta di trovare, al solito, la "giusta misura" e a tal fine bisogna evitare al massimo toni esageratamente polemici, ma semplicemente esporre situazioni reali. Una pacata discussione aiuta molto..... 1
grigioviola Inviato 5 Agosto, 2013 #127 Inviato 5 Agosto, 2013 (modificato) concordo in toto con quanto hai detto. ho sempre parlato e scritto mosso da sincera passione, curiosità, divertimento e voglia di conoscenza. nel mio piccolo ho sempre cercato di condividere quanto ho fin qui appreso in questo percorso "numismatico" senza pretendere alcunché né credendomi portatore di conoscenze esclusive. tutt'altro! so benissimo di non sapere! sono qui per imparare e questo forum mi ha fatto entrare in contatto, sebbene virtuale, con persone splendide, collezionisti motivati, commercianti seri, semplici appassionati, importanti studiosi, giovani volenterosi, pasionari di (e per) vari ambiti. in quasi tutti i miei interventi nel settore "questioni legali" del forum ho sempre cercato di far passare un concetto per me fondamentale: l'etica di cui dev'essere dotato il collezionista. quell'etica che dovrebbe esserci in tutti gli aspetti del vivere quotidiano e basata su di una cosa semplice ma fondamentale: il rispetto. mi auguro davvero che si possa perseguire sempre e solo il bene comune anche nell'ambito numismatico, la volontà nel forum c'è e ci sono stati splendidi esempi di collaborazioni tra le varie sfere afferenti la numismatica. ...del resto, questo forum ha una caratteristica che dovrebbe far riflettere (e non poco) e che riguarda la tipologia di utenza presente: ci son collezionisti puri e semplici, studiosi altrettanto puri e semplici, commercianti, archeologi, appartenenti alle forze di polizia, avvocati, appartenenti al mondo delle istituzioni... è una piazza virtuale in cui tutte queste anime e sfaccettature convivono in maniera proficua e produttiva e i risultati si vedono... a partire da alcune interessantissime discussioni sviluppate con l'aiuto e l'apporto di tutti fino ad arrivare a vere e proprie iniziative rivolte alla tutela della numismatica... per non parlare poi di quanto viene fatto per incentivare il collezionismo presso i giovani... è un posto dove si respira aria fresca e buona, è un peccato a volte vedere un po' di grigio-fumo d'inquinamento! Modificato 5 Agosto, 2013 da grigioviola Awards
franco obetto Inviato 5 Agosto, 2013 #128 Inviato 5 Agosto, 2013 Caro Alberto quanta verita' in quello che dici.....gli interessi meno nobili posso pure capirli e condividerli... ma,sinceramente ,comincio ad essere stufo di soggetti che intervengono solo quando devono difendere i propri interessi....cambia la scena , sia un traffichino o un commerciante o il grande studioso incompreso.....ma siamo sempre la.... bene comune.... :help: sono pronto alla lapidazione....
Mirko8710 Inviato 5 Agosto, 2013 #129 Inviato 5 Agosto, 2013 ma,sinceramente ,comincio ad essere stufo di soggetti che intervengono solo quando devono difendere i propri interessi Esco dalla discussione in quanto le accuse gratuite non sono mai gradite, scusami Franco. Potremmo elencare tutti gli utenti di questa discussione e potrei tranquillamente inserire molte discussioni NUMISMATICHE alle quali hanno dato un apporto. Awards
Bartolus Inviato 5 Agosto, 2013 #130 Inviato 5 Agosto, 2013 (modificato) Caro Alberto quanta verita' in quello che dici.....gli interessi meno nobili posso pure capirli e condividerli... ma,sinceramente ,comincio ad essere stufo di soggetti che intervengono solo quando devono difendere i propri interessi....cambia la scena , sia un traffichino o un commerciante o il grande studioso incompreso.....ma siamo sempre la.... bene comune.... :help: sono pronto alla lapidazione.... Non mi sembra che Vincenzo (per chiamare le persone con il loro nome) sia intervenuto per difendere il suo interesse. Certo alcuni messaggi erano polemici, ma bisogna pur capire che venivano dopo un vero bombardamento di post inneggianti al disprezzo della legge italiana o al fraintendimento della sua interpretazione. Sinceramente quei messaggi hanno fatto irritare molti. Capisco dunque bene la reazione di Vincenzo. Da parte mia, comunque, apprezzo molto il post di Acraf, soprattutto per l'invito a riflettere su quale possa essere il bene comune (ma comune veramente!) su cui tutte le componenti della numismatica italiana potrebbero trovarsi d'accordo; posto che ci sono argomenti delicatissimi sui quali l'accordo sarà difficile da trovare in tempi brevi, condivido con lui l'idea che un punto chiave possa essere, fin da ora, l'obbiettivo della fruibilità del patrimonio numismatico pubblico (e aggiungerei, la correlata storia della formazione delle raccolte pubbliche, un processo nel quale, come è noto, si può toccare con mano il miglior punto di incontro tra il collezionismo privato e il patrimonio culturale dello Stato italiano [o degli stati preunitari]). Modificato 5 Agosto, 2013 da Bartolus 1
numa numa Inviato 5 Agosto, 2013 Autore #131 Inviato 5 Agosto, 2013 mi aspettavo che la notizia del convegno di Milano, piu' ancora che la "quaestio" capitolina, ormai peraltro annotata e sviscerata, non avrebbe mancato di suscitare e mozioni e prese di parte. Come d'altronde è giusto che sia.. Un dibattito, proprio perché tale, esprime le diverse anime/posizioni di coloro che vi partecipano. La cosa importante a mio avviso è solo non trascendere ma giocare con armi pulite. Che vi sia chi sostiene la correttezza della normativa vigente per la tutela del bene numismatico e , di contro, chi, in nome di un maggior libero godimento del bene numismatico (nonché di quanto avviene nella grande maggioranza degli altri Paesi) auspichi una maggiore liberalizzazione che non ne pregiudichi comunque la tutela, credo sia perfettamente legittimo che un dibattito su questi temi oscilli tra questi du e poli. Se si riuscirà a restare nell'ambito del discorrere e contrapporsi civile cercando, per quanto possibile, delle posizioni di conciliazione (che indubbiamente possono esistere !) credo che qualche risultato nella giusta direzione potrà arrivare. Tenimao comunque presente che il convegno di Milano è solo uno dei "primi" passi sulla via di questo dialogo , chiamiamolo per comodità Pubblico-Privato, non ci si puo' aspettare da esso una panacea per tutti i mali, secolari, che hanno travagliato la questione della tutela del nostro patrimonio. Condizione sine qua non è comunque che si proceda nel rispetto reciproco, sono certo infatti che se mancasse questo vitale ingrediente non si farebbe molta strada. E questo ingrediente non dovrebbe mancare neanche in queste discussioni nonostante l'ampiezza e diversità di vedute come testimonia la discussione in corso.
franco obetto Inviato 5 Agosto, 2013 #132 Inviato 5 Agosto, 2013 Esco dalla discussione in quanto le accuse gratuite non sono mai gradite, scusami Franco. Potremmo elencare tutti gli utenti di questa discussione e potrei tranquillamente inserire molte discussioni NUMISMATICHE alle quali hanno dato un apporto. non ne uscire mirko...non metto in dubbio gli interventi importanti sulle discussioni numismatiche....pero devi ammettere che ogni tanto si esagera....
ADMIN incuso Inviato 5 Agosto, 2013 Staff ADMIN #133 Inviato 5 Agosto, 2013 Che vi sia chi sostiene la correttezza della normativa vigente per la tutela del bene numismatico e , di contro, chi, in nome di un maggior libero godimento del bene numismatico (nonché di quanto avviene nella grande maggioranza degli altri Paesi) auspichi una maggiore liberalizzazione che non ne pregiudichi comunque la tutela, credo sia perfettamente legittimo che un dibattito su questi temi oscilli tra questi du e poli. Dibattere su una maggiore o anche minore liberalizzazione è una scelta strategica che dubito richieda tempi brevi e che non so neanche quanto poi sia alla fin fine necessaria. Forse varrebbe la pena puntare a piccole modifiche alla legge attuale che portino però a delineare meglio alcune procedure e cosa si può o non si può fare.
numa numa Inviato 5 Agosto, 2013 Autore #134 Inviato 5 Agosto, 2013 Dibattere su una maggiore o anche minore liberalizzazione è una scelta strategica che dubito richieda tempi brevi e che non so neanche quanto poi sia alla fin fine necessaria. Forse varrebbe la pena puntare a piccole modifiche alla legge attuale che portino però a delineare meglio alcune procedure e cosa si può o non si può fare. Il processo non funziona cosi. Il convegno di novembre non è, come qualcuno potrebbe pensare, l'anticamera di una commissione parlamentare o di un gruppo della Camera che possa proporre un disegno di legge o medifiche alla normativa esistente. E' invece una sessione in questo dialogo sulla Tutele/Valorizzazione del nostro patrimonio numismatico ove diverse componenti sia Pubbliche che Private : MIBAC-Soprintendenze Università SNI NIP etc. si incontreranno per confrontarsi su questi temi. Se, come ci si augura, sarà possibile condividere delle visioni comuni, si potrà contribuire a creare un ambiente propedeutico un domani ad apportare quelle modificazioni della normativa che regolano l'ambito della detenzione, commercio, tutela e scambio del materiale numismatico. Ma tutto deve prima partire da uno scambio di visioni comune e dal raggiungimento di un'intesa di massima almeno sui temi piu' importanti. Cosa non certamente né scontata né facile. Poi si potrà proporre di mettere mano alla normativa.
petronius arbiter Inviato 5 Agosto, 2013 #135 Inviato 5 Agosto, 2013 Oscurati altri due post alquanto sopra le righe. Come già detto da altri, siete pregati di continuare a litigare in privato. petronius.
acraf Inviato 5 Agosto, 2013 #136 Inviato 5 Agosto, 2013 Ringrazio Numa per le puntualizzazioni, che condivido pienamente. Innanzi tutto desidero tranquillizzare Mirko e Vincenzo che hanno tutta la mia (e di molti altri) comprensione per la loro particolare e delicata posizione di potenziali futuri esponenti dell'archeologia-numismatica ufficiale (se il governo riuscirà a liberare nel modo migliore le risorse tese alla tutela e valorizzazione dei beni numismatici). Loro ovviamente debbono seguire gli obbligati percorsi legislativi, che sono ancora molto "conservativi" nel nostro paese. L'importante è che conoscano anche le problematiche e istanze dei collezionisti nelle loro varie sfaccettature. Ricordiamo che c'era stato un primissimo incontro tra MiBAC e privati a fine gennaio a Roma, nella sede del MiBAC. Onestamente i risultati non furono un granché e in pratica fu più una sorta di passerella dei soliti personaggi e accademici. Ma almeno fu una giornata aperta ai privati e io stesso ebbi occasione di conoscere varie persone, creando le premesse per nuovi ulteriori incontri privati, dove ho sempre incontrato la massima disponibilità all'ascolto. E' vero che ero in qualche misura agevolato dal fatto che avevo una certa "nomea" come studioso privato accreditato di una certa serietà, ma ovviamente non posso e nemmeno ho l'intenzione di rappresentare una intera categoria di collezionisti e studiosi privati. Posso solo cercare di dare un mio modesto contributo a favorire questo dialogo su un piano più generale, anche attraverso una corretta e trasparente informazione. E' anche per questa ragione che ho comunicato molto tempestivamente questo nuovo incontro, che si terrà a Milano e apparentemente con una più qualificata e ampliata rappresentanza di "privati". Non è una panacea e nemmeno la tanto agognata soluzione a breve termine dei vari noti problemi, ma è già tanto che si riesca a intravvedere almeno la possibilità di pianificare una serie di incontri ufficiali con le istituzioni pubbliche, che finora erano avvertite molto distanti. Cerchiamo di approfittare di questa bollente estate per calmare i nostri bollori (sembra un ossimoro) e assumere un atteggiamento più collaborativo. Il forum è un ottimo canale per la diffusione di corrette informazioni, anche se possono non mancare i soliti "spiriti bollenti" se non addirittura maldicenti. Evitiamo atteggiamenti esagitati, che non portano a nulla. Se proprio voglio fare il polemico, vi consiglio di meditare sui risultati che possono portare una esasperazione dei toni come vediamo nella nostra modesta classe politica (di tutti i colori.....), con conseguente immobilismo e maggiore difficoltà a risolvere i tanti problemi che affliggono il nostro paese..... E' più facile strillare alla Grillo (magari là dove può avere ragione) che intavolare una complessa e delicata discussione avendo a cuore appunto il bene comune..... 2
bizerba62 Inviato 6 Agosto, 2013 #137 Inviato 6 Agosto, 2013 Ciao. Scusate, ma leggo in ritardo questa e la discussione gemella (ora chiusa). Tornando al titolo del Topic, mi pare che si sia di fronte ad una società di capitali "in house" (come si usa oggi dire) di diritto privato e partecipata al 100% dal Comune di Roma. Che questa società possa gstire il punto vendita del museo non è in discussione. Non è altresì in discussione che questa società possa, se in possesso delle obbligatorie autorizzazioni amministrative e dei libri richiesti dal Testo Unico di P.S. per la vendita di beni antichi e/o usati, vendere anche monete romane autentiche. Farebbe invece discutere (e anche molto) se tale vendita non avvenisse nel rispetto della legislazione vigente, nè più e nè meno di quanto accadrebbe se a farlo fosse un altro commerciante con un punto vendita situato, anzichè all'interno del Museo, nella pubblica via. Quindi nessuna questione si porrà se la cessione delle monete avviene mediante rilascio di scontrino fiscale e di certificazione di autenticità e provenienza. Aggiungo, trattandosi di un punto vendita situato all'interno di un Museo verosimilmente frequentato da turisti stranieri, che potrebbe anche porsi il problema dell'attestato di libera circolazione o del certificto di esportazione, della moneta, rispettivamente nel caso in cui l'acquirente fosse un turista straniero abitante nel territori della UE ovvero abitante fuori dal territorio della UE, considerato che la moneta verrà esportata dall'Italia. Mi auguro che la vicenda che avete sollevato venga adeguatamente approfondita dalle preposte FF.OO (@@elledi: cosa ne pensi?) così come vengono giustamente esaminate le posizioni di quei venditori che operano su Ebay, attraverso aste pubbliche o attraverso punti vendita tradizionali. Saluti. Michele
numa numa Inviato 6 Agosto, 2013 Autore #138 Inviato 6 Agosto, 2013 Io comprendo il rispetto delle leggi, normativa (ci mancherebbe) , adempimenti formali, rispetto delle licenze e cosi via. Tutto assolutamente doveroso e pacifico. Sinceramente non so dire se, per il caso in questione, tale rispetto della normativa sia adempiuto o meno. Da parte mi posso solo dire che il certificato di provenienza per la moneta nonj è stato rilasciato , mentre per l'autenticità era riportata dicitura ad hoc sul cartellino che accompagnava la moneta. Né so se la vendita si a stata annotata in apposito registro. Controllerà chi è preposto al controllo. Ma al di là di questi punti sacrosanti, l'aspetto che mi premeva notare la mancanza di una certa sensibilità nella situazione , certamente non voluta, di alienazione di materiale numismatico sottoposto ad una forte tutela , almeno in Italia, da un esercizio controllato dal Comune di Roma che di fatto gestisce anche i musei capitolini. Che tali monete le venda il famoso negozietto di fronte all'ingresso del British (e qui ci vorrebbe un negozietto di fronte alla scalinata del Campidoglio per tenere il paragone) va bene ma addirittura il bookshop del museo, pur se in regola , mi fa un po' specie .. Comunque vedo che esperti legali e amministrativi, forse per loro deformazione professionale, sono molto meno sorpresi di me..
bizerba62 Inviato 6 Agosto, 2013 #139 Inviato 6 Agosto, 2013 Ciao Numa. Non mi ponevo il problema "etico" semplicemente perchè se limitiamo l'esame della questione a questo specifico aspetto,finiremmo per non approdare a nulla, considerato che troveremmo X Utenti contrari e Y Utenti favorevoli, a seconda della personale sensibilità Al più quello etico (o di opportunità) sarebbe un argomento buono per un sondaggio. Mi ponevo invece il problema, più oggettivo, del rispetto delle normative perchè, se proprio in quel luogo qualcosa non andasse per il verso giusto ci troveremmo non solo in presenza di violazioni di legge ma anche al cospetto di un'inammissibile concorrenza sleale in danno di quegli operatori che rispettano tutte le disposizioni (e, per giunta, non hanno un punto vendita dentro un Museo.....). Abbi pazienza...ma anni di aule di Tribunale di hanno inaridito....... :crazy: Saluti. Michele
numa numa Inviato 6 Agosto, 2013 Autore #140 Inviato 6 Agosto, 2013 certamente Bizerba non volevo suggerire che una lettura "letterale/normativa" del fenomeno in questione dovesse essere subordinata ad un aspetto "etico" Ero rimasto piu' che altro sbalordito dalla mancanza di sensibilità di chi sovrintende alle politiche di merchandising della boutique museale. Un po' come se all'edicola dell'ospedale si vendessero sacche di sangue , perfettamente legalizzate e con i documenti a posto, ma sempre sacche di sangue vendute in ospedale rimangono ...
bizerba62 Inviato 6 Agosto, 2013 #141 Inviato 6 Agosto, 2013 Mah, Ti dirò...io sono fra quelli che caldeggia la dismissione del materiale statale archeologico "in esubero" e giacente "a perdere" nei magazzini (credo, fra l'altro, che sia questo uno dei pochi punti sui quali Vincenzo ed io la pensiamo nello stesso modo....) e se la qualcosa venisse fatta anche all'interno dei Musei, magari anche attraverso l'imprenditore privato....perchè no...non ci vedrei nulla di anormale....anzi. L'importante è che le regole siano uguali per tutti e tutti le rispettino, perchè altrimenti la "location" museale rischia di diventare un comodo alibi per evitare la burocrazia ed i controlli a cui sono sottoposti tutti gli altri comuni mortali. Se burocrazia e controlli hanno da essere....ebbene, lo siano per tutti. "O tutti o nessuno!"....diceva quello, a proposito di un'altra cosa...ma ci sta bene lo stesso. Rimanendo al Tuo esempio dell'Ospedale e delle sacche di sangue, se queste ultime stanno per scadere e si sa già che non verranno consumate in ospedale, meglio allora venderle (o, al più, regalarle) anche in un "corner" del nosocomio piuttosto che buttarle vie perchè sono andate in malora o farsele fregare da chi poij se le rivenderà in nero sottobanco. M. 1
numa numa Inviato 7 Agosto, 2013 Autore #142 Inviato 7 Agosto, 2013 dismissioni di duplicati, depositim^in esubero, serie che non interessano piu^ in musei esteri sono avvenuti in molteplici casi. Ma mai si potrebbe pensare ad un negozio/boutique. Queste operazioni vengono condotte con asta pubblica, catalogo/vendita ben pubblicizzati in modo da massimizzare sia la partecipazione ma soprattutto anche per mettersi al riparo da possibili accuse di favoritismi / discrezionalita etc che sarebbero inevitabili nel caso di una vendita ad personam (immaginate il direttore del negozio che comincia a chiamare gli amici per vendere in via preferenziale a loro materiale che poi rinfluirebbe subito dopo sul mercato magari a prezzi duplicati.. In ogni caso credo questa ancorché suggeribile sia una delle opzioni che piu' troverebbe dissenso se proposta alla PA, vista la posizione di assoluta intransigenza che in Italia è molto piu' forte che altrove da parte di alcuni funzionari. Se comunque vuoi provare ...
bizerba62 Inviato 7 Agosto, 2013 #143 Inviato 7 Agosto, 2013 (modificato) "dismissioni di duplicati, depositim^in esubero, serie che non interessano piu^ in musei esteri sono avvenuti in molteplici casi. Ma mai si potrebbe pensare ad un negozio/boutique. Queste operazioni vengono condotte con asta pubblica, catalogo/vendita ben pubblicizzati in modo da massimizzare sia la partecipazione ma soprattutto anche per mettersi al riparo da possibili accuse di favoritismi / discrezionalita etc che sarebbero inevitabili nel caso di una vendita ad personam (immaginate il direttore del negozio che comincia a chiamare gli amici per vendere in via preferenziale a loro materiale che poi rinfluirebbe subito dopo sul mercato magari a prezzi duplicati.." Anche l'affidamento di un negozio interno alla struttura può ben essere disposto attraverso una regolare gara d'appalto. Il materiale da cedersi, che dovrà ovviamente essere preventivamente catalogato e "prezzato" dallo Stato, verrebbe consegnato al negozio per essere venduto al dettaglio a prezzi di mercato. Ma la stessa cosa potrebbe fare direttamente lo Stato attraverso una sua articolazione strumentale (tipo l'IPZS per il MEF) oppure attraverso le società "in house" tipo quella che già opera nel Museo di Roma e che finora, per ovvii motivi, non può che vendere materiale numismatico di provenienza privata e che subisce, da quanto mi è parso di capire leggendo rapidamente le discussioni, almeno altri due passaggi prima di finire sul banco del coinshop del Museo, con conseguente innalzamento del prezzo finale della moneta causato da una "filiera" piuttosto elaborata. Insomma, i sistemi ci sarebbero....male andando potremmo sempre copiare quello che già si fa all'estero....se esiste un modello di riferimento da imitare e che funziona. Ma sappiamo tutti che il punto vero da risolvere non è tanto quello della forma che deve assumere il merchandising ma piuttosto l'insormontabile baluardo rappresentato dalla natura di bene demaniale incedibile che rivestono, per legge, tutti i beni archeologici dello Stato. M. Modificato 7 Agosto, 2013 da bizerba62
Guest utente3487 Inviato 7 Agosto, 2013 #144 Inviato 7 Agosto, 2013 Mah, Ti dirò...io sono fra quelli che caldeggia la dismissione del materiale statale archeologico "in esubero" e giacente "a perdere" nei magazzini (credo, fra l'altro, che sia questo uno dei pochi punti sui quali Vincenzo ed io la pensiamo nello stesso modo....) e se la qualcosa venisse fatta anche all'interno dei Musei, magari anche attraverso l'imprenditore privato....perchè no...non ci vedrei nulla di anormale....anzi. L'importante è che le regole siano uguali per tutti e tutti le rispettino, perchè altrimenti la "location" museale rischia di diventare un comodo alibi per evitare la burocrazia ed i controlli a cui sono sottoposti tutti gli altri comuni mortali. Se burocrazia e controlli hanno da essere....ebbene, lo siano per tutti. "O tutti o nessuno!"....diceva quello, a proposito di un'altra cosa...ma ci sta bene lo stesso. Rimanendo al Tuo esempio dell'Ospedale e delle sacche di sangue, se queste ultime stanno per scadere e si sa già che non verranno consumate in ospedale, meglio allora venderle (o, al più, regalarle) anche in un "corner" del nosocomio piuttosto che buttarle vie perchè sono andate in malora o farsele fregare da chi poij se le rivenderà in nero sottobanco. M. L'importante è che non finisca come per la vendita degli immbobili statali, cioè all'italiana: che i pezzi più importanti vengono venduti agli amici degli amici a quattro lire e gli scarti invece offerti a prezzo di mercato alla moltitudine.
Vincenzo Inviato 7 Agosto, 2013 #145 Inviato 7 Agosto, 2013 (modificato) Comincio a preoccuparmi...le mie idee collimano con quelle di un avvocato...e quasi in toto.Sia nell'essenza indicata nelle prime quattro righe del post 141, sia nelle modalità espresse nel post 143.E il vantaggio sarebbe doppio: 1)Assoluta tracciabilità della vendita, con volontaria dismissione da parte di Soprintendenza/Ente Museale e quindi certezza del NON valore archeologico/culturale da parte dell'acquirente. 2)Porre un freno al proliferarsi in aste straniere di monete italiche, di cui TUTTI(o forse no?) ci domandiamo la provenienza. Asta X...ok...ma prima? Modificato 7 Agosto, 2013 da Vincenzo 1
bizerba62 Inviato 7 Agosto, 2013 #146 Inviato 7 Agosto, 2013 (modificato) Ciao Vincenzo. "Comincio a preoccuparmi...le mie idee collimano con quelle di un avvocato...e quasi in toto.Sia nell'essenza indicata nelle prime quattro righe del post 141, sia nelle modalità espresse nel post 143." Allora ne approfitto subito e rilancio. E se a catalogare le monete e a venderle ci mettessimo dei volontari? Conosco un Maestro di sushi, grande estimatore dei films di Indiana Jones, che a tempo perso si trastulla con l'archeologia. Che ne dici di proporre uno così per la direzione del coinshop del Museo......?... :rofl: :rofl: :rofl: M. Modificato 7 Agosto, 2013 da bizerba62
bizerba62 Inviato 7 Agosto, 2013 #147 Inviato 7 Agosto, 2013 @@elledi: "L'importante è che non finisca come per la vendita degli immbobili statali, cioè all'italiana: che i pezzi più importanti vengono venduti agli amici degli amici a quattro lire e gli scarti invece offerti a prezzo di mercato alla moltitudine." Certamente. Però non Ti sei espresso su quello che osservavo al post nr. 137. Si fa visita alle 7 del mattino all'acquirente di una moneta da 3 euro e 50 (più spese di spedizione) acquistata su Ebay e non si va a dare un'occhiata, ma - intendiamoci - solo per vedere se tutto è in regola, ad un negozio che vende all'interno di un Museo pubblico e che sembra non rilasciare all'acquirente l'attestato di autenticità e provenienza? E magari anche per verificare come vengono affrontate le problematiche legate all'esportazione delle monete che i turisti stranieri acquistano? Non mi permetto di suggerire a nessuno, tanto meno alle FF.OO. come svolgere il proprio lavoro, ma quanto meno la curiosità di appurare come stanno realmente le cose a me verrebbe.... A Te no? Saluti. :hi: M.
Vincenzo Inviato 7 Agosto, 2013 #148 Inviato 7 Agosto, 2013 (modificato) Ciao Vincenzo. "Comincio a preoccuparmi...le mie idee collimano con quelle di un avvocato...e quasi in toto. Sia nell'essenza indicata nelle prime quattro righe del post 141, sia nelle modalità espresse nel post 143." Allora ne approfitto subito e rilancio. E se a catalogare le monete e a venderle ci mettessimo dei volontari? Conosco un Maestro di sushi, grande estimatore dei films di Indiana Jones, che a tempo perso si trastulla con l'archeologia. Che ne dici di proporre uno così per la direzione del coinshop del Museo......?... :rofl: :rofl: :rofl: M. Dovrebbe aver visionato almeno tutte le puntate della nota serie televisiva Relic Hunter. http://it.wikipedia.org/wiki/Relic_Hunter Alla vendita nel coin shop ci puoi mettere anche un pupazzo di latta con voce elettronica che dice: "tu--tto a 1 eu--ro, tu--tto a 1 eu--ro", quanto alla catalogazione...stai buono....non mi destare gli spiriti. A parte gli scherzi se la posizione della NIA sarà quella espressa nei tuoi post 141 e 143, potrebbe agglomerare largo consenso. Io ho un dubbio. Dopo 3000 posts che raggiungerà, sicuramente, questa discussione, quanti effettivamente saranno presenti a Milano a sostenere le loro posizioni così fermamente sostenute qui sopra? A Roma, sulla Fruizione dei Beni Culturali, eravamo pochini e ancor meno quelli(ego et Acraf) che hanno dato seguito a quanto detto, subissando Soprintentendenze e Musei per analizzare il materiale numismatico lì presente al fine di condurre i propri studi.(Appunto fruizione...). Modificato 7 Agosto, 2013 da Vincenzo
bizerba62 Inviato 7 Agosto, 2013 #149 Inviato 7 Agosto, 2013 "Alla vendita nel coin shop ci puoi mettere anche un pupazzo di latta con voce elettronica che dice: "tu--tto a 1 eu--ro, tu--tto a 1 eu--ro", quanto alla catalogazione...stai buono....non mi destare gli spiriti." Chissà perchè sospettavo che mi avresTi risposto più o meno così.... :crazy: Tornando seri, l'argomento delle "dismissioni ragionate" del materiale archeologico statale in esubero è stato da me proposto ad alcuni "addetti ai lavori" in quel di Verona, alla scorsa edizione: il commento più gradevole che ho ricevuto è stato quello di essere "un visionario". Mi fa piacere che invece sia emerso qui sul Forum che il principio piace (almeno a Te e a qualche altro) e quindi verrà riproposto alla prima occasione utile. Quanto agli incontri con il MIBAC, a quello romano dello scorso gennaio non ho potuto partecipare per concomitanti impegni di lavoro (se non ricordo male era fissato in mezzo alla settimana). Peraltro, avevo avuto circa dieci giorni prima un altro incontro con le Associazioni a Milano....insomma...a qualcosa si deve pur rinunciare. Tuttavia, da quanto ho potuto sapere da chi vi ha partecipato (Alberto, ma anche il Presidente della NIP e altri...), si è trattato essenzialmente di un "vernissage" a totale appannaggio di chi organizzava l'evento. In altre parole, l'ncontro era già "blindato" con interventi e spazi dedicati esclusivamente agli organizzatori...per carità...è il loro evento.....ma non è che poi si pretenda che Tizio e Caio interrompano i relatori (ammesso che ciò sia consentito, anche perchè non è molto elegante) o si ritaglino qualche minuto a fine Convegno per dire in sintesi, pressati dai tempi, quattro cose, giusto per poi sentirsi dire..."Avete visto? Anche voi collezionisti/commercianti avete potuto dire la vostra." E questo, mi dicono, è ciò che è successo (in soldoni) a Roma, l'inverno scorso Poi si potrà diire che con quell'incontro "si è rotto finalmente il ghiaccio", che si è avviato un dialogo che prima non c'era, che l'incontro ha permesso alle persone di incontrarsi.....Tutto vero, giusto e condivisibile. Ma un incontro fra le Parti implica che ciascun centro di interesse abbia lo stesso spazio. Altrimenti diventa un palcoscenico a senso unico, con aluni protagonisti ed uno stuolo di "servi muti", che devono trovare appagamento nel solo fatto di essere stati graziosamente invitati, ed applaudire alla fine di ogni intervento. So che il bon ton e la diplomazione vogliono che talora si abbozzi e si accettino anche queste situazioni (sopratutto quando il Convento non passa altro...). Tuttavia, io che non sono un maestro nè di bon ton nè di diplomazia corrò il rischio di fare della gaffes in contesti del genere o, per non incorrere nelle suddette gaffes, è preferibile che neppure mi presenti. Detto e precisato quanto sopra, farò di tutto per essee a Milano a novembre prossimo, nella speranza però che oltre al canto del Gallo possa essere udito anche il pigolio del pulcino. Altrimenti, di che confronti stiamo parlando? M.
Guest utente3487 Inviato 7 Agosto, 2013 #150 Inviato 7 Agosto, 2013 @@elledi: "L'importante è che non finisca come per la vendita degli immbobili statali, cioè all'italiana: che i pezzi più importanti vengono venduti agli amici degli amici a quattro lire e gli scarti invece offerti a prezzo di mercato alla moltitudine." Certamente. Però non Ti sei espresso su quello che osservavo al post nr. 137. Si fa visita alle 7 del mattino all'acquirente di una moneta da 3 euro e 50 (più spese di spedizione) acquistata su Ebay e non si va a dare un'occhiata, ma - intendiamoci - solo per vedere se tutto è in regola, ad un negozio che vende all'interno di un Museo pubblico e che sembra non rilasciare all'acquirente l'attestato di autenticità e provenienza? E magari anche per verificare come vengono affrontate le problematiche legate all'esportazione delle monete che i turisti stranieri acquistano? Non mi permetto di suggerire a nessuno, tanto meno alle FF.OO. come svolgere il proprio lavoro, ma quanto meno la curiosità di appurare come stanno realmente le cose a me verrebbe.... A Te no? Saluti. :hi: M. Non mi esprimo, perchè come sai le mie valutazioni vengono sempre messe sotto lente di ingrandimento, chissà perchè, e quindi preferisco avvalermi della facoltà di non rispondere :rofl:
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