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Inviato (modificato)


La monetina è tornata nei luoghi di origine! ;)


Carlino, molto probabilmente ... hai ragione!

L'ho guardata meglio con i dovuti ingrandimenti e al R/ sembrano esserci: prima un 2, poi un 3 e in ultimo un 4.

La ribattitura c'è anche al D/, ma non si riesce a vedere bene perché la moneta è piccolissima ... quanto un centesimo di €.


Diametro = 16,5

Peso = 1,15 g

Contorno = liscio


Vedete un po' Voi:

post-26600-0-20332200-1376044939_thumb.j

post-26600-0-09810400-1376044956_thumb.j
Modificato da Sanni
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Inviato

Il 3 sotto il 4 c è di sicuro!!

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Inviato (modificato)

Ciao @@Rex Neap @@Sanni,

al momento mettiamo da parte la moneta con lo stemma sovra inciso.

Ho cercato di focalizzare l'attenzione sulla data.

Prendiamo in esame i tre esemplari di Sanni e i cinque (sotto riprodotti) che ho trovato nell'archivio di Inasta.

post-6956-0-24372700-1376074250_thumb.jp

monete presenti nelle seguenti aste 48-42-41-29 e 18.

Ho isolato le date dal resto della moneta

post-6956-0-29126100-1376074338_thumb.jp

e "credo" che tutte le date riportano gli stessi difetti negli stessi posti, mi sembra che le date siano identiche.

Questo mi porta a pensare che non sono state riconiate le monete, ma che sia stato modificato il conio della data 1838 con 1845.

Questa ipotesi è rafforzata anche per la mancanza di esemplari con data 1845 senza difetto.

Forse Francesco ci può dire se all'epoca poteva essere modificato un vecchio conio (cioè se non veniva distrutto ogni anno ) e magari, cercando in qualche archivio, aiutarci a capire la necessità di modificare il conio (mancanza di incisori?).

Antonio

Modificato da carlino
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Inviato

Ciao @@Rex Neap @@Sanni,

al momento mettiamo da parte la moneta con lo stemma sovra inciso.

Ho cercato di focalizzare l'attenzione sulla data.

Prendiamo in esame i tre esemplari di Sanni e i cinque (sotto riprodotti) che ho trovato nell'archivio di Inasta.

attachicon.gifall.jpg

monete presenti nelle seguenti aste 48-42-41-29 e 18.

Ho isolato le date dal resto della moneta

attachicon.gifdata2.jpg

e "credo" che tutte le date riportano gli stessi difetti negli stessi posti, mi sembra che le date siano identiche.

Questo mi porta a pensare che non sono state riconiate le monete, ma che sia stato modificato il conio della data 1838 con 1845.

Questa ipotesi è rafforzata anche per la mancanza di esemplari con data 1845 senza difetto.

Forse Francesco ci può dire se all'epoca poteva essere modificato un vecchio conio (cioè se non veniva distrutto ogni anno ) e magari, cercando in qualche archivio, aiutarci a capire la necessità di modificare il conio (mancanza di incisori?).

Antonio

... e quella perlinatura appena visibile, sempre nella stessa posizione, come te la spieghi? :rolleyes:

Penso che la Tua prima ipotesi relativa ai 5 Grana rientrato nei territori del Sud, sia la più plausibile, anche se con conio modificato da 1838 ---> 1845 ... però ... :unknw: ... aspettiamo di sentire l'opinione dell'ill.mo grande capo. ;)


Inviato (modificato)

Aggiungo anche questi dati che potrebbero aiutare a capire.

Dal nostro catalogo ho preso le rarità di tutte le tipologie per l'anno 1845.

Questo è quello che risulta:

Anno 1845

Mezzo tornese - NC

Tornese - R2

Tornese 1 e mezzo – manca

2 tornesi – manca

3 tornesi – manca

5 tornesi - R4

10 tornesi – manca

5 grana – R2 – conio insolito

10 grana – R

20 grana - R2

60 grana – R

120 grana – NC

3 ducati - R2

6 ducati - R2

15 ducati – R2

30 ducati - R2

risulta, a differenza degli altri anni, che la monetazione di basso valore (evidenziata in rosso) è rara o addirittura non presente.

Mentre gli alti valori hanno una tiratura nella media rispetto alle proprie tipologie.

Perché c'è stata una carenza di produzione di monete di basso valore nel 1845?

Può essere che l'esigenza di una moneta da 5 grani, abbia richiesto la modifica di un vecchio conio per soddisfarla ?

Antonio

Modificato da carlino
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Inviato

Riporto il decreto che prescrive la coniazione di mezzo carlino un argento.

Napoli, 31 maggio 1836.

FERDINANDO ii, PER LA GRAZIA DI DIO RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE, DI GERUSALEMME etc. DUCA DI PARMA, PIACENZA, CASTRO, etc. etc. GRAN PRINCIPE EREDITARIO DI TOSCANA etc. etc.

Veduta la legge de' 20 aprile 1818 sul sistema monetario del nostro regno;

Veduto l'articolo 2 del titolo I di detta legge, con cui trovasi dichiarato che il valore al di sotto di grana dieci, o sia del carlino, è rappresentato in moneta di rame;

Considerando l'utilità che al Pubblico ed alle contrattazioni recherebbe la coniazione eziandio delle monete di mezzo carlino di argento;

Sulla proposizione del nostro Ministro Segretario di Stato delle finanze;

Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato;

Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo quanto segue.

ART. 1. Alle quattro monete di argento prescritte colla legge de' 20 di aprile 1818 verrà aggiunta una quinta del valore di grana cinque, o sia di mezzo carlino.

Il peso sarà di acini 25 3/4 pari a grammi 1,147. La tolleranza sarà di un acino.

Venticinque monete formeranno il marco di Zecca. La sua tolleranza sarà di acini venti, pari a grammi 0.891.

Il titolo sarà lo stesso delle altre monete di argento, cioè di millesimi 833 1/3 di fino colla tolleranza di millesimi tre.

2. La detta moneta avrà per tipo da una parte la nostra effige con la legenda Ferd. II D. G. Regni Utr. Sic. Et Hier. Rex ; dall'altra parte uno scudo con tre gigli sormontato dalla nostra Corona, e colla legenda Grana Cinque.

3. Il nostro Ministro segretario di Stato delle finanze è incaricato della esecuzione del presente decreto.

Firmato FERDINANDO

Il Ministro Segretario di Stato delle finanze. Il consigliereMinistro di Stato

MARCHESE D'ANDREA MARCHESE RUFFO

nota: da LEGGI E DECRETI MONETARI DEL REGNO DELLE DUE SICILIE di Danilo Maucieri

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Inviato

Riporto il decreto che prescrive la coniazione di mezzo carlino un argento.

Napoli, 31 maggio 1836.

FERDINANDO ii, PER LA GRAZIA DI DIO RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE, DI GERUSALEMME etc. DUCA DI PARMA, PIACENZA, CASTRO, etc. etc. GRAN PRINCIPE EREDITARIO DI TOSCANA etc. etc.

Veduta la legge de' 20 aprile 1818 sul sistema monetario del nostro regno;

Veduto l'articolo 2 del titolo I di detta legge, con cui trovasi dichiarato che il valore al di sotto di grana dieci, o sia del carlino, è rappresentato in moneta di rame;

Considerando l'utilità che al Pubblico ed alle contrattazioni recherebbe la coniazione eziandio delle monete di mezzo carlino di argento;

Sulla proposizione del nostro Ministro Segretario di Stato delle finanze;

Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato;

Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo quanto segue.

ART. 1. Alle quattro monete di argento prescritte colla legge de' 20 di aprile 1818 verrà aggiunta una quinta del valore di grana cinque, o sia di mezzo carlino.

Il peso sarà di acini 25 3/4 pari a grammi 1,147. La tolleranza sarà di un acino.

Venticinque monete formeranno il marco di Zecca. La sua tolleranza sarà di acini venti, pari a grammi 0.891.

Il titolo sarà lo stesso delle altre monete di argento, cioè di millesimi 833 1/3 di fino colla tolleranza di millesimi tre.

2. La detta moneta avrà per tipo da una parte la nostra effige con la legenda Ferd. II D. G. Regni Utr. Sic. Et Hier. Rex ; dall'altra parte uno scudo con tre gigli sormontato dalla nostra Corona, e colla legenda Grana Cinque.

3. Il nostro Ministro segretario di Stato delle finanze è incaricato della esecuzione del presente decreto.

Firmato FERDINANDO

Il Ministro Segretario di Stato delle finanze. Il consigliereMinistro di Stato

MARCHESE D'ANDREA MARCHESE RUFFO

nota: da LEGGI E DECRETI MONETARI DEL REGNO DELLE DUE SICILIE di Danilo Maucieri

Ottimo lavoro :good: ... copiato e salvato!

Grazie


  • 4 mesi dopo...
Inviato

Salve amici,

riapro questa interessante discussione per postare l'immagine del dettaglio del 5 grana in mio possesso...

post-21660-0-44266800-1388059608_thumb.j

  • Mi piace 1

Inviato

Ciao, a me piace molto. Uno SPL+ credo ci stia tutto ed anche qualcosa in più. Approfitto per una domanda: é da considerarsi variante "rara" l'assenza al D/ sotto il busto di un punto o di una stella?


Inviato

Ciao, a me piace molto. Uno SPL+ credo ci stia tutto ed anche qualcosa in più. Approfitto per una domanda: é da considerarsi variante "rara" l'assenza al D/ sotto il busto di un punto o di una stella?

salve, si è piu rara.Conosco solo il 5 grana 1836 senza stella o punto .

ciao.


Inviato

...in più ho notato che in alto (affianco della corona) ci sono i lembo di una stemma....

attachicon.gifg20g5_f2.jpg

rileggendo questa discussione, sulla moneta postata da @@Rex Neap, anzichè i lembi di uno stemma, a me sembradi vedere il collo del sovrano... (ma è solo una mia impressione)

Saluti

post-21660-0-77454900-1388257794_thumb.j


  • 9 mesi dopo...
Inviato

L'avevo aperta io e me n'ero completamente dimenticato.

Grazie @@Sanni

Caro @@Rex Neap io, purtroppo, non ho monete corrispondenti al periodo per fare sovrapposizioni; se le avessi avute, mi sarei divertito per trovare il giusto tondello utilizzato per i 5 grana (sicuramente l'avrei trovato) perciò lascio questo sfizio a chi ne è dotato. ;)

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