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Supporter
Inviato

Buona serata Mario

Mi hai riportato alla mia fanciullezza, primi anni 60, quando i miei nonni, a Natale, mi facevano trovare un piatto sul loro tavolo della cucina, quando passavo con i miei a fargli gli auguri.

Nel piatto, già sapevo, c'avrei trovato un arancio, un paio di mandarini, della frutta secca, caramelle e cioccolatini (non avevano, poverini, molte possibilità.....né c'erano le esigenze di oggi da parte dei bambini...), ma il bello stava sotto il piatto.....una bella moneta da 500 Lire d'argento....tutte conservate :blum: .

Saluti

luciano

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Inviato

Quando mancò mio nonno, ricevetti la sua scatola di monete. Del valore non me ne importava nulla (a dire il vero, non mi interessava molto neppure quali monete ci fossero) la cosa più importante era un'altra. Ora quelle monete sono, comunque, molto apprezzate, come lo furono la medaglia e la mia prima "lira", che mi regalò da bambino

Comunque, fra quelle monete c'era anche questa

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE1/8

Pochi giorni fa, ho trovato nella sua soffitta, un'altra scatola e dovrò postare le monete che ci sono perchè molto distanti dal mio campo di conoscenza (e anche messe molto male :D )

Ciao nonni, mi mancate!


Inviato

Bellissimo racconto!! Io sono un po come il nonno di Nick, ho regalato monete praticamente a tutti, una volta anche ad una ragazza con la quale sono uscito... al primo appuntamento gli offrii qualcosa e poi gli regalai una monetina mondiale Fdc :P C'è però da dire che tutte le persone alla quale ho regalato monete se ne sono fregate... Alcuni gli hanno dato uno sguardo e via in tasca... A mio nipote non ho mai regalato monete perchè lo vedo raramente, ma mi sa che gli preparerò un bel po di monetine in un raccoglitore, W i Nonni!!


Inviato

tante volte, purtroppo, bisogna aspettare che le persone non ci siano più per capirle veramente...


Supporter
Inviato (modificato)

P.S. Un saluto ovviamente a questo punto a tutti i nonni di Lamoneta.

Ciao Mario,

nonno apollonia ringrazia

Modificato da apollonia

Inviato

E' poi la storia a grandi linee di molti di noi, anche la mia, mio nonno faceva così, io non capivo, poi col tempo capii questo,ma anche molto altro che mi tramandò, i valori, l'onestà, la cultura del lavoro, sono gli esempi che tracciano poi le persone.....

Mario

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Inviato

Ciao, Mario, e grazie per questa discussione.

Ci avevo pensato anch'io, un po' di tempo fa, e mi ero ripromesso di proporre una discussione sui nonni il 2 ottobre, giorno della loro festa.

Mi hai anticipato anche se devo confessare che non avrei saputo introdurre il tema nel modo in cui lo hai fatto tu.

Io porto il nome di mio nonno e, nel cuore, il suo spirito.

Se ti ricapita in mano il libricino che ti mandai all'inizio dell'anno, vedrai che l'ho dedicato proprio a lui, a testimonianza del legame che ci unisce ancora oggi, a quasi 20 anni dalla sua scomparsa.

Non è stato il mio "iniziatore" numismatico, ma un nesso con le monete c'è.

Quando morì, nel suo portafogli aveva una banconota che mamma e le zie deciso di dare a me.

Ci comprai una piastra di Ferdinando II per Napoli, che ovviamente conservo gelosamente.

L'ultimo regalo del mio caro nonno.

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Inviato

Caro dabbene, sei scorretto a toccare certi argomenti!

Ho tanta, tanta tenerezza se penso ai miei nonni, così semplici, così timidi, così poveri ...eppure anche a me hanno lasciato qualche "caravella" circolata e sono le più preziose di tutta la mia collezione.

Ma oggi il mondo è diventato cinico, tutto volto al profitto, sono banditi i sentimentalismi ...e allora per riequilibrare ti allego la mia cattiveria quotidiana ...e mi sento più moderno!

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Inviato

Che fortuna.... esistono i nonni, è non solo quelli che: lasciano "patacche" ai nipotini, (magari in buona fede)

ma come dice il buon Mario , i nonni devono soprattutto insegnare i VALORI... io spero di riuscirci col mio nipotino. un saluto a tutti i Nonni.


Inviato

In questi giorni, per una cosa che ho in mente, sto setacciando tutti i fascicoli di «Cronaca Numismatica».

Sul n. 54 del giugno 1994, tra le pagine 5 e 7, avevo notato questo trafilettino dedicato a un nonno intenzionato a trasmettere la sua passione numismatica alla nipotina Chiara, allora di 10 mesi.

Allego le scansioni, che in questa discussione ci stanno come il cacio sui maccheroni

Sarebbe bello scoprire se Chiara, oggi ventenne, ha seguito le orme di nonno Gino e che magari è una utente del Forum.

Chiara, se ci sei, batti un colpo...

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Inviato

Chissà Tornese, il forum è anche comunicazione, magari qualcuno si riconosce o sa chi erano....

Ieri leggevo l'introduzione del tuo libro con la dedica a tuo nonno e l'ho trovata molto pertinente a questa discussione, un nonno che è esempio e riferimento, che ricorda l'identità, le tradizioni, che è ricordo e memoria, di quando il denaro, la moneta non era solo valore ma era rappresentazione anche di altro...

Quando mi sono iscritto al forum, ho pensato di partecipare non solo negli ambiti tecnici, scientifici, organizzativi, eventi, comunicazione, ma ho sempre cercato di portare a riflettere, è stato così, se non perderò la creatività, sarà ancora così.

Penso che oggi, nel mondo attuale, tecnologico, veloce, abbiamo perso tante cose del passato, una di queste è sicuramente riflettere.

Questo è un ambito puramente numismatico, storico, ma essendo anche noi individui, anche noi ogni tanto dobbiamo riflettere....,

Mario

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Inviato

Ah! i nonni! che bellezza! :)

Che bellezza, hai ragione! mio nonno è mancato circa due anni fa ed è stato davvero un brutto colpo per me che lo ritenevo come un secondo padre.

Lui a Natale mi dava sempre qualche euro e mi diceva di spenderli come volevo, anche se magari non approvava molto questa mia passione.

Lui mi ha trasmesso molti valori che non scorderò mai... Mi manchi nonno!!!

W i nonni!

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Inviato

una lacrimuccia mi è nata leggendo...al pensiero che anche mia nonna materna, l'unica cha abbia conosciuto, mi regalava da bambino per le feste le 500 lire caravelle, ormai sono passati tanti anni e lei non c'è più ma il ricordo resta.....

ciao nonna.....


Inviato

bellissimi interventi.

beati voi che avete conosciuto i nonni!


Inviato

Grazie a tutti veramente, abbiamo parlato di mogli, di nonni..., la prossima volta però parliamo anche di noi, di voi, mi sembra anche giusto, di questi esperti, comunicatori, volontari della cultura del forum, così appassionati e divulgatori,

Mario

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Inviato

Un ricordo, numismatico, di mia nonna è quello che mi acquistava, di nascosto da mio padre.... ;)

le uscite di "monete nel mondo" l'andavo a trovare e come per magia arrivava nel salotto con le ultime uscite... :)

E la scatolina di monetine che aveva sul mobile?

quanti anni che sono passati.... che bei ricordi.

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Supporter
Inviato

Le monete di un nonno 'avanti Cristo'



Alessandro Magno (Pella, 356 a.C. – Babilonia, 323 a.C.) non può aver conosciuto nonno Aminta III, il padre di Filippo II, che fu re di Macedonia dal 392 al 370 a.C., l’anno della morte del nonno.


Le monete di bronzo di Aminta hanno però ispirato quelle del nipote, come si può notare dal confronto di queste coppie di bronzi con i diritti simili (testa di Eracle con copricapo in pelle di leone rivolta a destra o a sinistra) e i rovesci differenti (aquila che divora un serpente sui bronzi del nonno, armi di Eracle – arco e faretra, clava – e simbolo del fulmine, nonché il nome ALEXANDROY, sui bronzi del nipote).


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apollonia


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Inviato

Buona serata al forum...finalmente ho capito dove sono andate a finire tutte le monetine "Caravelle" in magna copia emesse dalla Zecca...un saluto da nonno Cesare che non regala monete ai nipoti; ma che sono lì per tutti chi vuole le guarda, le studia, le preleva e se vuole tenersele deve solo dirlo, sono sue...dei nipoti he!!

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Inviato

Un saluto nonno Cesare, era quasi d'obbligo un tuo intervento in questa discussione da parte di un grande nonno e un grande cuore,

un caro saluto,

Mario


Inviato

Un abbraccio forte forte anche al mio di Nonno che mi ha trasferito questa splendida passione e mi ha lasciato dei ricordi che non dimenticherò mai....GRAZIE NONNO


Inviato
Per me la storia è andata così...
Un piccolo bambino nato nel 1989 cresce praticamente nella portineria gestita dai suoi nonni perchè la madre lo lascia lì molto presto la mattina prima di andare a lavoro e lo passa a prendere la sera tardi... Il bambino non ha molto da fare ed esplora ogni anfratto del piccolo locale. Trova vecchi documenti, oggetti della guerra e passa ore e ore a controllare le monete di resto che passano quotidianamente in portineria.
Cresce così il suo legame ovviamente con i nonni e con gli oggetti d'epoca che impara a conoscere ed apprezzare.
Nel 2001 viene a mancare la nonna! Si coglie l'occasione per aprire ogni cassetto alla ricerca di documenti, etc.
Da un cassetto di un mobile emergono dopo anni di buio alcune monete con il profilo di Vittorio Emanuele III. Subito mi hanno affascinato e mi sono sembrati gli oggetti più antichi del mondo. Sapevamo già che ci saremmo appartenuti per sempre! Mia madre vede come mi brillano gli occhi e decide allora di lasciarmi, in ricordo della nonna, alcune monete che ha trovato in sacchettini di seta e che nonna aveva comprato da una vecchia inquilina del palazzo mancata anni prima. Le ho ancora adesso: il 5 lire del 1914, il 5 lire (tallero) di Umberto I del 1896 e il 20 lire (cappellone) del 1928!
Nel 2010 nonno smette di fare il portinaio dopo 43 anni di onorato servizio e trasloca. Mentre imballo tonnellate di oggetti trovo due astucci di stoffa con cerniera e li apro. Nove anni prima dovevano esserci sfuggiti...! In entrambi una quantità incredibile di medaglie. Mi soffermo a guardarle e mi sembrano delle piccole opere d'arte. In un sacchetto rinvenni quelle di famiglia, dal bisnonno in poi; nell'altro alcune regalate a mio nonno negli anni dagli inquilini anziani del palazzo.
Così sono iniziate due delle collezioni di cui vado maggiormente fiero e alle quali spero di far appassionare anche i miei figli un giorno...
Insomma: GRAZIE NONNI!!!

Inviato

Mario buona domenica a te ed al forum, in effetti sviato da altri interessi contingenti di stampo squisitamente scientifico ho tralasciato per un po’ di seguire “La Moneta” ma adesso con la calura estiva e quel po’ di tregua che ne consegue, eccomi a bomba.

Piano con i complimenti, fanno sempre piacere; ma… desidererei invece riprendere il concetto lasciato trapelare nel precedente breve intervento; potrebbe sembrare un andare contro corrente, riduttivo, un nonno che non dà, che non getta il lamo che non offre segreti, un vaso di Pandora da cui chissà quante e quali meraviglie possano uscirne: basta togliere il tappo, aprire la scatola, quando il “Decuius” sarà sceso agli Inferi. No Mario, non mi piace questa filosofia del “Quando non ci sarò più, ti ricorderai di me” la ritengo inutile, anacronistica, sorpassata.

Hai mai guardato il cielo stellato? Sicuramente si, magari in momenti romantici e forse ti sarai anche posto il quesito di quanto durerà il sole e questa “palletta” che gli ruota attorno. Certo è dura digerire “Pulver est..” ed inanimata cosa tornerai, forse è proprio per questo che ci siamo inventati un’anima, un risorgere futuro…chissà quando, con la consolante volontà di immortalità.

Una certezza è che agli inizi del secolo scorso si volava, per la prima volta, su ali di tela ed epocali sono state la traversata dell’Atlantico o delle Alpi, in questo caso da parte di Geo Chavez ( se ti avviene di passare in quel di Domodossola è indicato un campo dove un cippo ricorda il rovinoso atterraggio del trasvolatore del Sempione)

Alla fine del secolo le cose erano ben diverse e con la “Guerra chirurgica” gli aerei invisibili e non solo ( sembra copiati agli extraterrestri) sono stati in grado di raggiungere obbiettivi sempre più precisamente individuati, gli UFO poi a sentir il Prof. Malanga, sono una realtà incontrovertibile…chissà se prima che il nostro astro evolva in altra forma, lo spirito di conservazione della specie già non sia in grado di acquartierarci su un altro pianeta a questo simile o che ci consenta di continuare a vivere, come Temistocle traslocò a Salamina gli ateniesi prima che giungessero le truppe dell’achemenide Serse.

Dunque bando alle malinconie e prima di morire, anima o non anima, cerchiamo di trasmettere, adesso che ancora possiamo, la ricchezza delle nostre conoscenze ai figli, ai nipoti a chi, tra coloro che ci stanno attorno, vorrà accettare la nostra voce e non lasciamo che sia lo spazio del dopo di noi ad annebbiare o modificare il nostro pensiero.

I libri, le monete sono tra ciò che rimane di tangibile del nostro essere od essere stati; la nostra storia da cui attingere, già nell’attualità, per proiettarci verso quel futuro che la “conservazione della specie” ci fa piacevolmente ipotizzare.

La cultura è patrimonio di tutti e le monete, anche se proprio non in “fior di conio” o confezionate in materiali non “nobili” sono cultura che ci parla con un linguaggio che chi ha imparato a conoscere ha il dovere morale di tramandare ai più giovani; un aneddoto e poi chiudo.

Qualche anno fa ero in compagnia di un amico a visitare una delle solite mostre: Filatelico – numismatiche e mentre chiacchieravamo del più e del meno sull’argomento numismatica, l’orecchio ci fece volgere lo sguardo verso una vicina bacheca dove due signori ne osservavano attentamente il contenuto…

“ Bella la conservazione di questi denari!”

“Non sono denari signore, sono antoniniani” osservava con l’irriverente impertinenza propria dell’età, una bimbetta di sette anni che era nelle vicinanze.

“E tu come lo sai”

“ Me l’ha detto mio nonno, vede attorno alle teste non ci sono le foglioline di alloro, come nei fegatini di maiale; ma la corona radiata del sole…quegli spunzoni che si vedono sono i raggi del sole”…

Ci siamo guardati in faccia poi. “ Un poteva esse’ altro che la tu’ nipote” e giù una salutare, sonora risata tra gli sguardi severi di disapprovazione di chi ci stava attorno

Ciao Mario e buona domenica da nonno cesare

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Inviato

Mio nonno non era un numismatico, ma aveva un animo nobile sicuramente. Ho avuto modo di leggere alcune sue lettere indirizzate alla sua futura moglie (nonna Agata che non ho avuto la fortuna di conoscere), durante il periodo della prima guerra mondiale. Lui giovanissimo carabiniere di stanza a Pompei che sapeva leggere e scrivere perfettamente (cosa non facile per quei tempi). Conservava moltissime monete del passato, molte avute in dono da compagni d'arme e da tutti quelli che lo conoscevano e che sapevano della sua passione. A distanza di 47 anni da quando è ritornato al padre, i miei ricordi di bambino di allora, di circa 8 anni, sono ancora vivissimi. Ricordo soprattutto quando, nelle lunghe sere invernali, tirava fuori una scatola di latta piena di queste monete e dopo avermi fatto sedere sulle sue gambe, iniziava a prenderne una. Iniziava così una lunga storia, di chi aveva coniato quella moneta, di come era arrivata nel nostro territorio, di come fosse stata spesa e passata in mano a tante persone che non erano più in vita da tempo immemorabile. Ascoltavo con gli occhi sgranati e la bocca aperta, e fantasticavo sugli episodi che mio nonno mi raccontava con tanta arte. Volevo che la storia non finisse mai e impaziente, aspettavo che mi raccontasse della prossima moneta. Quante notti continuavo a fantasticare coi racconti del caro nonno! Di 4 fratelli, solo io avevo la passione per le monete e fù quindi naturale che le monete del nonno passassero a me. Ringrazio Mario per avermi fatto ricordare la figura di mio nonno, cosa che ognuno di noi dovrebbe fare più spesso, soprattutto per gli insegnamenti ricevuti.

Dei miei tre figli, solo uno si è innamorato delle monete, tanto che dopo essersi laureato con due tesi in numismatica, oggi ne ha fatto una professione.

Riguardo invece ai regali numismatici fatti dai nonni, posso dire che io ho iniziato a farli già da parecchio (e non sono ancora nonno). Per esempio alla comunione dei miei figli, ho regalato come bomboniera agli invitati, un bel dollaro d'argento, mentre ai padrini una moneta d'oro, tipo 6 ducati napoletani. Proprio pochi giorni fà, ho regalato una sterlina d'oro, al figlio di un mio amico per il suo battesimo. Sono del parere che regalare una moneta, è la cosa migliore che si possa fare, per due motivi. Il primo motivo è quello che la persona che la riceve, si possa innamorare e quindi diventare un possibile collezionista. Il secondo motivo è più pratico. Se anche la persona non dovesse appassionarsi alla numismatica, gli resterebbe sempre un regalo prezioso e riconvertibile. Avete mai pensato a tutte quelle bomboniere che abbiamo raccolto nel corso di una vita, se in questi tempi di crisi avessimo bisogno di monetizzare, quanto ne ricaveremmo?

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