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Inviato

Una piccola moneta d'argento ma che costituisce una vera e propria pietra miliare della monetazione pontificia

Urbano V

Bolognino

Roma,

1368 (?)

1,22 g

18,0 - 18,4 mm

post-11238-0-84554600-1374399784_thumb.j


Inviato

più precisamente

post-11238-0-33291200-1374400088_thumb.j


Inviato (modificato)

Ciao,

bella moneta, è un Bolognino Romano per Urbano V, dovrebbe essere il Muntoni 3:

al D/ Busto mitrato °VRB':PP:QNTS°

al R/ U.R.B.I. a croce nel centro; +.IN ROMA. ( in caratteri gotici)

zecca di Roma

saluti

TIBERIVS

Modificato da TIBERIVS

Inviato

una vera e propria pietra miliare della monetazione pontificia

Giusto ma ... perché? ;)


Inviato (modificato)

Vuoi che io racconti una storia che tu e tanti altri ben conoscete ?

Va bene, ci provo, ma tu mi dovrai correggere nei miei errori, OK?

iniziamo: siamo nel 1367, dopo circa sessant’anni di “cattività avignonese” Papa Urbano V decideva di ascoltare le suppliche delle Sante Caterina e Brigida e le esortazioni di quegli italiani, tra cui il Petrarca, che spingevano per il ritorno del papato nella Città Eterna. Imbarcatosi con (quasi) tutta la sua corte a Marsiglia, Urbano V sbarcò sulle coste laziali i primi di giugno, si diresse in seguito a Viterbo dove passò l’estate, solo ad ottobre fece il suo ingresso trionfale a Roma. La città che trovò era in disfacimento e per molti aspetti fatiscente, appena arrivato decise che era arrivato il momento di rimettere a posto le cose facendo capire a urbi et orbi chi avrebbe comandato a Roma da allora in poi. Fino ad allora a Roma le monete erano un’emissione senatoriale, quale mezzo di propaganda migliore poteva essergli offerto? Fece perciò coniare un grosso identico nel dritto a quello che si batteva ad Avignone ed al rovescio, attorno alle chiavi decussate: “FACTA IN ROMA” ma non era sufficiente, serviva una moneta di rottura con quelle emesse fino a quel momento dal Senato romano ed ecco allora che fece coniare la moneta che vi ho presentato, una novità assoluta per Roma, una moneta che stava avendo un buon successo ossia un bolognino (grosso) del tutto simile a quello che si batteva nella città felsinea già da 30 anni come multiplo dei preesistenti bolognini piccoli (denari), quello romano però riportava al dritto il busto idealizzato del Papa ed al rovescio la classiche quattro lettere a croce “ URBI “ con in legenda chiaro e tondo (beh, si fa per dire!!) IN ROMA, il messaggio era inequivocabile: i papi erano tornati e da allora in poi a Roma avrebbero comandato loro.

In realtà le cose non andarono precisamente così perché Urbano V, spinto dai cardinali francesi, fece presto ritorno ad Avignone nonostante l’avvertimento di Santa Brigida che gli aveva pronosticato una rapida fine se fosse tornato in terra di Francia, infatti dopo tre mesi forse un attacco di malaria fulminante pose fine all’esistenza terrena di Urbano V.

Il suo successore Gregorio XI riportò nel 1376 definitivamente la sede del papato a Roma ma questa è un’altra storia! Quello che a noi interessa è che queste monete furono le prime di una serie di emissioni che, tra alti e bassi e con qualche interruzione, sarebbe giunta fino a Pio IX ed alla breccia di Porta Pia per continuare, dopo il Concordato e limitatamente al piccolo Stato della Città del Vaticano, fino ai giorni nostri.

Ho detto bene ? ;)

Modificato da Ramossen
  • Mi piace 3

Inviato

PS Questo post potrebbe offrire spunto a diverse discussioni collaterali: Il bolognino papale ed il bolognino romano, il bolognino papale che venne battuto proprio a Bologna, il dualismo che si ebbe in seguito tra le emissioni felsinee e quelle romane, la diffusione del bolognino e chi più ne ha più ne metta, volendo hai voglia a parlare !!

ed è per questo che la vecchia non voleva mai morire :P


Inviato

Direi che non c'è niente da correggere! Sintetizzando, si parla della prima moneta con titolatura papale emessa dalla zecca di Roma dopo circa 200 anni, nonché la prima emessa in presenza del papa regnante dopo quasi sessant'anni, nonché la prima emissione di un nominale che a Roma durerà, mutando progressivamente di peso, dimensioni e metallo, per qualcosa come cinque secoli, fino al 1865 ("baiocco" è infatti il nome dato al bolognino dal XVI secolo in poi). Non mi pare poco ;)


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