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Risposte migliori

Inviato

Ciao a tutti,

scavando ho trovato una moneta in bronzo (che classificherei come BB, foto a richiesta) che, lavata, si presenta di un bel color marrone.

L'ho sciacquata in acqua sfregandola con uno spazzolino, l'ho passata con un po' d'olio d'oliva, e l'ho riposta avolta nello scottex in una scatola.

Dopo circa un mese vado a rivederla e mi accorgo che in qualche piccolissimo punto ha cominciato a colorarsi di verde/azzurro. Non protrei giurarci ma direi che in origine non era così.

Sta succedendo qalcosa? Si sta deteriorando?

Quali sono gli accorgimenti più utili per conservare una moneta in bronzo?

Fatemi sapere

Ciao


Inviato

Il rame contenuto nella moneta in presenza di CO2 (anidride Carbonica) ed acqua

si sta carbonatando formando il carbonato idrato di rame (azzurrite e malachite-verde)

per salvare la moneta bisogna evitare che di trovi in ambienti umidi (usare polveri igroscopiche al silicio) e al contatto con aria (vernici protettive).

l'olio avrebbe dovuto funzionare ma qualche vecchio numismatico le potrà consigliare meglio di me.


Inviato

La tua moneta probabilmente sta sviluppando il cancro del bronzo (bronze disease per gli autori anglosassoni). leggi per il trattmento questo ottimo link sui manuali:

http://manuali.lamoneta.it/Restauro.html#fase2a

Caius


Inviato

Domanda: erano 2000 anni che quella moneta se ne stava sotto terra voltata e rivoltata dagli aratri, sottoposta ad agenti atmosferici e chimici.

Dopo tutto quello che ha passato non credo di aver fatto niente di particolare.

Vuoi che cominci proprio adesso ad ammalarsi?


Inviato

Concordo con Caius. Si tratta proprio di cancro :( :( Puoi comunque postare la moneta in modo da poter essere più sicuri?

Ciao, Giacomo


Inviato

Delle volte è, come dici tu, voltata e rivoltata ma magari non prende aria e non si forma il cancro.


Inviato

Monete da scavo non andrebbero MAI lavate con acqua del rubinetto; molto meglio consegnarle senza nessun trattamento. Anche eventuali trattamenti protettivi andrebbero applicati solo in laboratorio e solo dopo una accurata stabilizzazione dei processi in corso.

Che io sappia tutti i laboratori delle Soprintendenze d'Italia danno questa indicazione.

Capisco che molto spesso è difficile resistere alla tentazione, anche perché una corretta classificazione fornisce con facilità molti comodi dati, però esperienze come la tua insegnano e tra l'altro non sono del tutto rare.

Un'altra cosa da NON fare è conservare la moneta "imballata" con materiale non completamente inerte e del quale non si è in grado di escludere una eventuale acidità ovvero con materiale che tende ad attrarre l'umidità. Temo che nel tuo caso ci sia il dubbio di entrambi i fattori negativi.

Comunque non te la prendere, sono cose che capitano.

Non credo proprio che nessuno ti dirà niente.


Inviato

Ancora una volta l'acidità dell'olio ha colpito.

Mai immergere le monete nell'olio. Tutti sappiamo che l'olio per la sua peculiare capacita lubrificante penetra nelle capillarita della lega...e ci porta dentro la sua alta o bassa acidita.

Molto probabilmente è questa acidità che ha attivato il cancro...

agrì


Inviato

OK, ma allora com'è che un sacco di volte ho sentito parlare di bagni in olio d'oliva per disincrostare le monete?

Oltretutto non so se in questo caso sia cancro.

Monete col cancro ne ho trovate: il bronzo è scavato.

Qui sto parlando di una leggerissima patinatura azzurra.

Oggi - se riesco a farne di buone - posto un paio di foto.


Inviato

Se diventa azzurra accostala con velluto rosso, abbinamento spettacolare :D

No dai scherzo, postaci le foto

lele


Inviato

Buon giorno utente Gico, per rendere visivo un attacco chimico che penetra in profondità si usa la terminologia cancro ma non ha nulla a che vedere con il corrispondente termine medico. Un germe ( microcristallo iniziale) tende naturalmente ad accrescersi lungo le sue faccie grazie alla forza elettrostatica dei suoi Ioni. Ciò significa che se viene in contatto con elementi che ne favoriscono la crescita questi vengono inglobati lungo la superficie del cristallo.

L'apporto di nuovo materiale può avvenire per contatto tra solidi o per contatto di un cristallo con fluidi (acqua e gas).

Come già accennato il Rame delle monete di Rame-Bronzo-Oricalco, tende a reagire in presenza di Acqua e Anidride carbonica (CO2 -biossido di carbonio)

Per formare dei carbonati idrati di Rame che sono nei loro termini puri l'Azzurrite e la Malachite Verde (con una notevole varietà di colori a secondo della % dei due componenti). Qualora la formazione di cristalli avvenga in maniera omogenea lungo la superficie si forma la cosi detta Patina. Non venga in mente a qualcuno di toglierla perché ciò equivale A togliere anche una parte del metallo della moneta originale che si é trasferito nella patina. Ovviamente se il processo di carbonatazione è superficiale, tolta la patina la moneta appere ancora nitida nei suoi dettagli.

Diverso è il concetto di incrostazione dove si deposita sulla moneta del materiale senza che in queste croste vi sia presenza del metallo della moneta.

Tolta l'incrostazione la moneta riappare nella sua nitidezza originale.

Le incrostazioni più comuni sono di Carbonato di Calcio (calcare) idrossidi di Ferro (Ruggine) ossidi di Manganese (colore nero).

Quando questo processo di carbonatazione avviene in profondità lungo microfratture o bolle si parla di Cancro.

Come ovviare a ciò? Bisogna eliminare l'apporto di acqua (umidità dell'aria )e di Co2 contenuto nell'aria(quando noi espiriamo emettiamo con il fiato Anidride carbonica). Il sistema più semlpice è mettere la moneta in un contenitore isolato dall'aria o ricoprire di speciali vernici trasparenti la moneta. (Il primo non modifica la moneta ed é più sicuro)

Teodato


Inviato

Grazie per l'ottima spiegazione che - oltre ai contenuti scientifici - ha il pregio di non essere catastrofica.

In effetti, ripeto, quella apparsa sul dupondio, è una leggerissima ombreggiatura aszzurro-verde localizzata in alcuni punti e che oltretutto dopo aver passato la moneta con un panno non è più così evidente.

Riassumendo, se acqua e aria sono i due ingredienti base della corruzione del metallo, ne evinco che conservare una moneta in assenza di entrambi sarebbe il modo migliore per prevenirne o perlomeno rallentarne il deterioramento. Giusto?

Per l'acqua non c'è problema, una bella asciugatura e l'utilizzo di igroassorbenti; per il sottovuoto è un po' più complicato.

Ho cercato di fare una scansione qui in ufficio ma la sergretaria è riuscita ad ottenerne solo una in toni di grigio, non molto utile.

Più tardi ci provo io e vi posto il tutto.


Inviato

Già lo feci quando me lo consigliò caiuspliniussecundus.

Indendeva indicarmi un passo in particolare?

A questo punto però direi che è meglio se vedete la moneta e poi decidiamo come procedere...


Inviato

Le foto in questi casi sono essenziali; ad ogni modo in attesa di un intervento definitivo, ti consiglio di immergere la moneta in acqua demineralizzata, eliminare la polverina azzurrognola con uno spazzolino e reimmergere in nuova acqua demineralizzata. In questo modo dovresti almeno riuscire ad arrestare l'avanzamento della corrosione.

Il problema dell'acqua non è semplicissimo poichè certamente l'agente scatenante la corrosione della tua moneta è l'umidità che si è annidata all'interno della stessa, non facilmente eliminabile.


Inviato
Le foto in questi casi sono essenziali; ad ogni modo in attesa di un intervento definitivo, ti consiglio di immergere la moneta in acqua demineralizzata, eliminare la polverina azzurrognola con uno spazzolino e reimmergere in nuova acqua demineralizzata. In questo modo dovresti almeno riuscire ad arrestare l'avanzamento della corrosione.

Il problema dell'acqua non è semplicissimo poichè certamente l'agente scatenante la corrosione della tua moneta è l'umidità che si è annidata all'interno della stessa, non facilmente eliminabile.

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Concordo.

Però con la ulteriore raccomandazione di non ripetere l'operazione eccessivamente.

A proposito, ho scoperto che in alcuni supermercati Coop dell'Emilia-Romagna la demineralizzata è in vendita in boccioni da 5 L a letteralmente pochi centesimi. Non che dal ferramenta costasse come la benzina :P , ma al supermercato è veramente economica.

In ogni caso seguirei il consiglio di "Centurione", poi ci penseranno in Soprintendenza.


Inviato

Abbiate pazienza per le immagini ma sto incontrando un problema tecnico dopo l'altro...

Riguardo ai trattamenti e al restauro della moneta, tutto sommato penso la consegnerò così come sta...


Inviato

Ho rielaborato una delle due foto in modo da vedere meglio di cosa si tratta:

xngbkh.jpg

Il cancro è probabilmente superficiale, procedi come ti avevo già suggerito, con acqua denmineralizzata e uno spazzolino per eliminare la polvere superficiale; tienila in acqua dem ancora una giornata e poi, se ne hai la possibilità, passa al benzotriazolo in etanolo, come descritto sui manuali.


Inviato

Io procedo.

Per l'acqua demineralizzata e l'alcool penso di non aver problemi a trovarli e a pagarli.

Per quanto riguarda il BENZOTRIAZOLO non saprei proprio dove sbattere la testa.

Ho letto che si trova negli studi fotografici ma non ho ancora capito se lì te lo vendono e soprattutto a che prezzo.

Qualcuno se l'è già procurato e può darmi notizie?


Inviato

Ti mando un MP con un link


Inviato

imao,il problema è eliminare il diabolico olio d'oliva con qualche solvente non aggressivo per la moneta , e poi fermare l'ossidazione con olio di vaselina o consimili neutri


Inviato

Sicuro che l'olio di vaselina fermi l'ossidazione?


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