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I DUCATONI DI MANTOVA


Risposte migliori

Il periodo gonzaghesco e monetazione relativa mantovana equivalgono a iconografia di alto valore sia artistico che simbolico.

In particolare i ducatoni hanno un particolare fascino indubbiamente, gli esempi uno più bello dell'altro sono tanti, veramente tanti, e credono rappresentino la monetazione di questa sezione, l'età moderna, come poche.

La simbologia è svariata e ampia, vedremo il sole, uno di quelli che ricorre di più, ma anche animali come il cane, le armi, i Santi in azioni di grande impatto, i simboli religiosi più alti come la Vergine e il Bambino.

Fare una analisi e una disamina di questi esempi potrebbe essere interessante, certamente poi oltre ai simboli citati i Gonzaga ritornano sempre al diritto col loro busto per ricordare la loro autorità con ritratti altrettanto realisti e veristi.

Ve ne faro' vedere qualcuno di questi esempi, tutti tratti da una sola Asta, la Nomisma 30 del 20 - 21 settembre 2005, è certamente un gran bel vedere, anche solo a vederseli scorrere...., per chi poi vorrà, credo che non manchino eventuali spunti o monete,

Mario

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Ma come abbiamo già visto anche i Santi ricorrono, qui un San Francesco inginocchiato e abbracciato alla croce, immagine religiosa, cristiana, di grande emotività e spiritualità, in un ducatone del 1612,

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Il Sole ricorre in varie forme, questa rappresentazione è diversa dalla precedente, in ducatone del 1666, un sole raggiante che esce dal mare, immagine di buon auspicio e di speranza,

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In questo particolare di un ducatone del 1666 con la Vergine con in braccio il Bambino, abbiamo una immagine religiosa di grande spiritualità, in casi come questo a volte diventavano le monete icone per protezione e grazia,

a voi se vorrete per commenti e o altri esempi....,

Mario

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Anche le armi ricorrrono, qui un trofeo d'armi in un ducatone del 1706,

Attento che questo non è un ducatone, ma uno scudo. Se fai caso pesa sei grammi in meno dei precedenti che hai postato.

E.

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Attento che questo non è un ducatone, ma uno scudo. Se fai caso pesa sei grammi in meno dei precedenti che hai postato.

E.

Pardon, hai ragione...., rimane comunque la simbologia e la rappresentazione particolarmente interessante per un commento,

Mario

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La monetazione di Mantova penso possa essere inserita per ricchezza di tipologie e per altezza artistica tra le più importanti italiane, ma anche europee.

Tra gli incisori abbiamo grandi artisti, tra i migliori che lavorarono per i Gonzaga, la bellezza doveva essere una prerogativa da seguire.

Ma come abbiamo visto anche la simbologia era importante, abbiamo animali, natura, oggetti, le leggende spesso aiutano questo simbolismo, disegni che dimostrano essenzialità, ma anche eleganza.

Ma con i Gonzaga c'è anche il ritratto, siamo nel clima rinascimentale pieno, il ritratto diventa anche lui simbolo, simbolo di autorità e potere.

E' l'individuo che entra prepotentemente anche nella monetazione, e i ritratti sono curati, precisi nei tratti, il ritratto diventa insieme propaganda, esaltazione dell'individuo, forma artistica ricercata.

Gli esempi di bei ritratti nei ducatoni mantovani non mancano di certo.....

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Un esempio straordinario di quello che stavo dicendo sulla ritrattistica può essere questo di Vincenzo I Gonzaga, in un ducatone del 1589, moneta anche rara, e che dimostra quanto fossero curati e particolareggiati i tratti,

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Certamente non vorrei, né è nelle mie intenzioni il monologo, gli spunti sono sul tavolo, e ce ne possono essere tanti altri, la monetazione è alta per vari aspetti, gli appassionati di questa monetazione so essere diversi, ma credo che in questo caso, si vada oltre la monetazione specifica, ma si entri di diritto nella monetazione prestigiosa italiana ed anche europea,

Mario

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Magnaguti, e non è un nome casuale parlando di monete di Mantova, mi trova d'accordo quando dice che questa che avete già visto ma che ripropongo con un particolare, è una delle più belle monete mantovane.

La chiesetta che si vede in secondo piano a fianco della croce secondo Ravegnani Morosini è quella della Porziuncola , il rifugio di San Francesco più legato all'Ordine e alla regola del Santo.

Arte, valori, cristianesimo, tutto in una moneta, se ci pensate è un mix, un connubio esplosivo, credo che qui ci sia tutto e di più per una moneta.

Ultima riflessione, ma certamente non ultima, il ducatone è di Francesco IV Gonzaga, che sceglie come protettore San Francesco, un segno non casuale, Francesco Gonzaga, Francesco Santo, moneta oggi più che mai attuale, con Papa Francesco....

Mario

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Ebbravo Dabbene, se volevi evocarmi, con questo argomento ci sei riuscito perfettamente :D

Il ducatone come tipologia di moneta è, lo ripeto sempre, un qualcosa che per il collezionista (di qualsiasi zecca) evoca un che di mistico. Io di ducatoni gonzagheschi ne ho appena due (più alcuni scudi e qualche spezzatura) ed entrambi li ho già postati in passato:

http://www.lamoneta.it/topic/63530-il-mio-primo-ducatone/?hl=%2Bducatone+%2Bmantova

http://www.lamoneta.it/topic/92832-il-mio-secondo-ducatone-mantovano/#entry1028882

Il nostro catalogo Mantova elenca (se il motore di ricerca è giusto) 21 diverse tipologie di ducatone, anche se alcune sono omogenee e cambiano solo per il tipo di ritratto (vedi ad esempio i ducatoni monferrini di Vincenzo I, col San Giorgio a cavallo): http://catalogo-mantova.lamoneta.it/nominale/1/Ducatone

Ci sono poi le spezzature, con mezzi, quarti, quinti di ducatone ma pure i rarissimi multipli, doppi e tripli ducatoni, questi ultimi conosciuti in solo due tipi e pochissimi esemplari:

http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-MA/6

http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FPC/55

Interessante può essere anche la disanima delle raffigurazioni presenti su queste monete, spesso estremamente legate a motti e legende; il sole raggiante a sembianze umane, presente su molte monete mantovane, spesso accompagnato dal motto NON MVTVATA LVCE (di luce non riflessa), stava a sottolineare come la fama e il prestigio dei Gonzaga, così come il sole, risplendessero di luce propria e non riflessa. Anche l'immagine presente sui ducatoni della reggenza di Isabella Clara, che raffigurano il sole che esce dalle nubi sul mare, sono una variante dello stesso messaggio, attualizzato ai tempi.... il sole dei Gonzaga esce dalle nubi che hanno funestato i decenni appena passati (guerra di successione, peste, saccheggio delle truppe lanzichenecche, estinzione della linea principale, crisi economica che portò a vendere per pochi spiccioli la maestosa galleria d'arte) per risplendere di nuovo nel firmamento. Auspicio che in realtà non avrà seguito, perchè nonostante gli sforzi della duchessa, sarà proprio il figlio Ferdinando Carlo a portare al definitivo tracollo il ducato.

Il magnifico levriero presente sui ducatoni di Vincenzo II Gonzaga (che non ho potuto esimermi dall'erigere a simbolo del catalogo Mantova visto la passione che ho per questa moneta), cane di una razza (leporarius magnus) creata dagli stessi Gonzaga, è invece, assieme al motto presente al rovescio FERIS TANTVM INFENSVS (ostile solo con le fiere), un minaccioso monito ai nemici e allo stesso tempo un messaggio di pace verso gli amici del duca, che, come il cane raffigurato, si presenta ostile solo verso i nemici.

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Ripensavo al post precedente, parliamo spesso di patine, graffi, rotture di conio....., giusto, bello, ma poi se penso a cosa c'è racchiuso nella moneta precedente, la monetazione che lancia messaggi, valori, trasmette, lì c'è tutto, almeno per me ovviamente....

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Le monete, sin dall'antichità, nascono per portare messaggi, oggi abbiamo la tv che è usata dai potenti per veicolare la propria propaganda, in quelle epoche quale mezzo migliore delle monete, che viaggiavano attraversando nazioni e confini? La monetazione gonzaghesca si distingue in particolar modo anche per questo tema, perchè i messaggi vennero veicolati con estrema sagacia, fantasia e stile.

Allego qui un superbo esemplare (esitato da NAC nel 2006) di un ducatone con lo zodiaco, emesso tra il 1628 e il 1636 da Carlo I Gonzaga-Nevers:

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Anche qui la simbologia usata per veicolare il messaggio è fantastica: NEC RETROGRADIOR NEC DEVIO, "non indietreggio ne devio"; così come il sole imperterrito attraversa la fascia dello zodiaco senza spostare di una virgola la sua traiettoria, ne tantomeno senza tornare indietro, così il duca francese, al quale i cugini mantovani, ormai senza discendenza diretta, avevano affidato la successione del ducato, mostra in maniera ardita, ma forse anche troppo avventata, il guanto di sfida all'Imperatore che avrebbe preferito che la successione passasse non a un francese, ma ai fedeli alleati Gonzaga del ramo di Guastalla. Facile immaginare quale profonda irritazione possa aver portato alla corte imperiale la vista di siffatta moneta... e le tragiche conseguenze dell'ostinazione del Nevers portarono sconvolgimenti che segnarono la storia non solo del mantovano, ma di tutta l'Italia del nord.

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Questa monetazione ha indubbiamente molte caratteristiche peculiari e importanti, la componente iconografica, artistica di grande eccellenza sicuramente, la ritrattistica di rilievo, la simbolicità di molti elementi presenti nelle monete stesse, ma quella, che a parer mio, risulta la più evidente è questa molteplicità di tipologie, questa ricchezza e varietà di raffigurazione, la monetazione gonzaghesca cambia e stupisce, nella bellezza ovviamente.

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Inserisco anche questa discussione, in attesa di altri interventi, in " Archivio : una moneta, una storia " ,che se vorrete, ogni tanto potete consultare, con all'interno diverse discussioni su monete o monetazioni specifiche che sono transitate in questa sezione,

http://www.lamoneta.it/topic/104416-archivio-una-moneta-una-storia/

buona lettura,

Mario

Modificato da dabbene
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