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Inviato

Invogliato dal magnifico esemplare di Veridio, posto anch'io un testone di Inncenzo XI, non regge il confronto per rarità e bellezza ma ... come si dice ... "ha il suo perchè". Il perchè è la ricerca che ho fatto per trovarne la provenienza. Soprattutto se non le acquisto in asta come in questo caso e per di più su un'isola dalla storia tanto affascinante che stregò anche il "pittore maledetto".

D'abitudine tutte le monete papali che acquisto le vado a cercare nelle raccolte che dal mio punto di vista sono fondamentali per la monetazione pontificia. Sono una quindicina di cataloghi in tutto:

Dollezione Dolivo MuM, le collezioni Santamaria e Muntoni vendute dalla Montenapoleone, Collezione Signorelli, Collezione Ruchat, Collezione Cappelli (Bank Leu), Collezione Silva (NAC) e altra vendita NAC di monete papali, Varesi Alma Roma, e Varesi Pontificia, Nomisma Pontifice e Christie's collezione Ing. Calcagni di Monete pontificie a Milano, infine Asta Ratto 1962 e Kunst und Muenzen 1980. Ce ne sono altre importanti di Nomisma, Finarte etc. etc. e di prima della guerra, ma per una ragione o per l'altra le consulto di meno. In altre parole per me trovare monete con questa provenienza è farmi un regalo, sono più contento di un bimbo che si mangia un budino al cioccolato.

Spulciando e rispulciando i vari cataloghi ho trovato la moneta, il testone

Stato Pontificio 240 Innocenzo XI (Benedetto Odescalchi di Como) 1676-1689

Testone 1685 anno IX Roma Argento gr. 9,139 31,70

D/ • INNOCEN•XI• - •PONT•MAX•A N•IX • (l'interpunzone a triscele) stemma oblungo, sormontato da chiavi decussate con cordoni circolari, e triregno. Rv: MELIVS / EST•DARE / QVAM / ACCIPERE / 1685 tra due rami di lauro con bacche. Contorno liscio ↑

Conservazione: quasi splendido Rarità: variante rara di moneta comune.

Riferimento: Muntoni 091, CNI 097

ex Asta Kunst und Muenzen XXI 1980 Lugano, n. 551

Ho prontamente messo il segnalibro sul catalogo d'asta per il mio piccolo trofeo numismatico.

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Inviato

Patina favolosa.

Conservazione stimata un tantino ristretta (come sempre per Picchio), direi che ci stia bene lo SPL senza Q.


Inviato

Questo è il compagno, acquistato assieme ma cui ancora non sono riuscito a rintracciare la provenienza, dubito che l'abbia,

Stato Pontificio 240 Innocenzo XI (Benedetto Odescalchi di Como) 1676-1689

Testone riformato 1689 anno XII Roma Argento gr. 9,072 diametro 32,25mm

D/ INNOCEN : XI : - •PONT : M : A : XII • (l'interpunzone a triscele) stemma oblungo, sormontato da chiavi decussatenascoste con cordone, fiocco, e triregno; ai lati fogliame.

Rv: MELIVS / EST•DARE / QVAM / ACCIPERE / 1689in cartella ovale con due ricci ai lati ed in basso conchiglia, in grande serto di due rami di alloro con bacche, legati in alto, e nastri svolazzanti ai lati. Contorno liscio ↑

Conservazione Splendida Moneta Rara Riferimenti: Muntoni 116, CNI 158


Inviato

@@Veridio

l'ho classificato come splendido (credo che lo sia effettivamente, non ha chiari di patina, non haeccessive tracce di consunzione, ed una patina omogenea) spero che sia concorde in questo e non mi giudichi per eccesso di rigore.


Inviato

A quando un bell'articolo sui testoni "Melivs est?: Credo che da parte di picchio sarebbe un opera meritoria e particolarmente interessante!!

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Inviato

Altro bel pezzo postato da Picchio. Ma mi chiedo: dal vivo come si presentano? Hanno questa patina rossastra?


Inviato

Patina favolosa.

Conservazione stimata un tantino ristretta (come sempre per Picchio), direi che ci stia bene lo SPL senza Q.

Era SPL sul catalogo Kunst&Munzen, e sicuramente se lo merita !

Ciao, RCAMIL.


Inviato

... Collezione Silva (NAC) e altra vendita NAC di monete papali

A quali aste NAC ti riferisci ?

Ciao, RCAMIL.


Inviato

La collezione Silva è stata la vendita NAC 16 ottobre 1999. Magnifica vendita di qualità con pezzi eccezionali.

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Inviato

@@Veridio

Francamente sono meglio dal vivo, ho smorzato un po i colori altrimento "sparano" il 1685 è rossastro ed il 1689 è ... beh per me è splendido di conservazione e di patina, verde acqua, davvero gradevole.


Inviato

@@Giov60

Caro Giov60,

un conto è postare due monete ed un altro scriverci un saggio. L'unica cosa che sto facendo è raccoglie questi testoni, studiarli, classificarne i passaggi ed i pesi, e cercare di comprenderne la rarità. Poi chissà che non ne venga fuori un libello, Al momemto sto cercando di far corrispondere il CNI con il Sereafini ed il Muntoni e non è semplicissimo. In alcuni casi le descrizioni sono incomplete e non sono precise le tavole con le monete. Però .. quiet quiet, bel bell si fa di tutto.


Inviato

Dollezione Dolivo MuM, le collezioni Santamaria e Muntoni vendute dalla Montenapoleone, Collezione Signorelli, Collezione Ruchat, Collezione Cappelli (Bank Leu), Collezione Silva (NAC) e altra vendita NAC di monete papali, Varesi Alma Roma, e Varesi Pontificia, Nomisma Pontifice e Christie's collezione Ing. Calcagni di Monete pontificie a Milano, infine Asta Ratto 1962 e Kunst und Muenzen 1980. Ce ne sono altre importanti di Nomisma, Finarte etc. etc. e di prima della guerra, ma per una ragione o per l'altra le consulto di meno. In altre parole per me trovare monete con questa provenienza è farmi un regalo, sono più contento di un bimbo che si mangia un budino al cioccolato.

Caro Picchio aggiungerei forse ancora la vendita Santamaria del 17 dic 1934 "Illustre Casata Romana" che nella ricchissima serie pontificia poteva vantare ben due (!) esemplari del rarissimo scudo di Pio VII anno XVII del quale furono coniati appena 5 (qualcuno dice 6) esemplari prima che il conio si ruppe e dovette essere sostituito. Credo che tale moneta fece per la prima volta la sua comparsa in questa vendita e non ricordo altri esemplari in vendite successive.

Peraltro delle due vendite NAC, la Silva è il catalogo 16 del 1999, l'altra cui ti riferisci credo sia la 26 del 2003, si sa chi era il collezionista ?


Inviato

@@numa numa

Buongiorno Numa, quando ci si vede così si fanno due chiacchiere ??

"vendita Santamaria del 17 dic 1934 "Illustre Casata Romana" che nella ricchissima serie pontificia poteva vantare ben due (!) esemplari del rarissimo scudo di Pio VII anno XVII del quale furono coniati appena 5 (qualcuno dice 6) esemplari prima che il conio si ruppe e dovette essere sostituito"

Giustissimo, collezione Lancilloti e Cantoni. I due esemplari furono acquistati dal museo Vaticano mentre un terzo esemplare è stato venduto nella vendita Mada (Montenapoleone casa d'asta di Milano), non so dove sia oggi quell'esemplare. Fece mi pare circa £.50.000.000 vado a memoria, ero in sala,

Andrebbero aggiunte altre tre collezioni, Vidal Quadras venduta da Bourgey a Parigi tra la due guerre. La collezione Marchese Palizzi del 1880 o giù di li e la collezione del Cardinale di Parigi Dubois negli anni 20. Sto facendo una ricerca per e monete di Sede Vacante e mano a mano li sto tirando fuori tutti.


Inviato

bravissimo Pi chio. Grazie cosi abbiamo un quadro delle vendite importanti per le Pontificie piu' completo e chiaro. :)


Inviato

Stasera faccio una lista delle vendite che considero importanti per volume, completezza e rarità, Nel frattempo ho censito 1400 passaggi di testoni "melius est dare" ce ne sono alcuni mai apparsi.


Inviato

Nel frattempo ho censito 1400 passaggi di testoni "melius est dare" ce ne sono alcuni mai apparsi.

E' opinione comune che completare la raccolta sia impresa pressochè impossibile, le tue ricerche ne danno una dimostrazione "scientifica" :rolleyes:

Ciao, RCAMIL.


Inviato (modificato)

Caro Rcamil,

considerato che completa non è nella collezione Reale, non lo è nel CNI, e neppure nei Musei Vaticani, che in aste del dopo guerra sono emersi una decina di testoni per variante inediti al Muntoni ed a quanto precedentemente scritto, credo che non ci sia al momento alcuna raccolta pubblica o privata che li raccolga tutti. Ci sono 6 numeri Muntoni che non hanno al momento da me riscontrato alcun passaggio in asta. Un tipo è noto per il solo esemplare al British Museum.

Credo che l'opinione comune non sarà disattesa.

Posto un esemplare unico per tipologia al diritto, il solo che raffigura nello stemma in leone gradiente a sinistra con la testa abbassata.

Testone anno VIII 1684, Roma argento gr. 9,172 diametro mm 31,53

D/ •INNOCEN•XI• - •PONT•M•A•VIII• grande stemma , oblungo ovale con conchiglia in cimasa, in cornice di fogliami e ricci, sormontato da chiavi decussate parzialmente nascoste con cordoni, e tiara raggiante. Il leone è gradiente a sininstra, con le quattro zampe al suolo, la testa abbassata.

Rv: MELIVS / EST DARE / QVAM / ACCIPERE / 1684 in cartella a targa destrorsa, con volute, fogliami e cordoni; in alto, un cherubino. Contorno liscio ↑

Conservazione: quasi Splendido Rarità: Molto Rara

Riferimento: Muntoni 076, Serafini 90-91, CNI 73 (SM e Berlino), Berman 2102.

Provenienza: Collezione Privata a Sant'Angelo Lodigiano, (LO) 29/11/2011

Note: Nello stemma il leone poggia tutte e quattro le zampe al suolo ed è l'unico emesso con questa caratteristica di tutta la serie dei testoni riformati. Riscontrati 17 passaggi su 1385

Modificato da picchio
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Inviato (modificato)

Il leone è gradiente a sinistra, con le quattro zampe al suolo, la testa abbassata.

Decisamente particolare questo leone, che solitamente ha la zampa anteriore sinistra sollevata e la testa rivolta in avanti...

Una raffigurazione simile, con le 4 zampe appoggiate al suolo, con coda bassa e senza lingua, compare anche sulla mezza piastra senza data (Muntoni 53); dove lo stemma in generale è particolarmente "dinamico":

post-35-0-14626700-1374087804_thumb.jpg

Ciao, RCAMIL.

Modificato da rcamil

Inviato

Infatti nella mezza piastra si direbbe essere un leone "a spasso" con la coda bassa, mentre nel testone a "caccia" con la coda alzata, ho controllato e ricontrollato ed è l'unico conio al momento conosciuto con il leone gradiente per il testone, altro particolare l'interpunzone di separazione a forma di globetto e non di triscele come nella quasi totalità dei testo ni e della monetazione di Innocenzo XI.


Inviato

ammetto candidamente che ignoravo la rarita' ( R2 ) dell'ultimo testone postato da Picchio ( accidenti a me che non ho mai approfondito le varianti sui Melius est, naturalmente il pezzo di Picchio e' davvero notevole, il mio e' semplicemente BB ( spero... ).


Inviato

@@sixtus78

Buona sera ... Si consoli, non l'ha fatto quasi nessuno di studiare le rarità. il campione che ho messo assieme è abbastanza significativo e mi permette di avere idee più precise sulle emissione che meno frequentemente appaiono sul mercato. Trovo sia una serie molto interessante e quasi totalmente trascurata dai collezionisti. Immagino sia per la staticità che a prima vista sembrano avere diritto e rovescio delle emissioni, eppure gli accoppiamenti di conii sono davvero marginali, anzi, per il 70% si tratta di una coppia di conii non altrimenti utilizzata.


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