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Inviato

Con piacere, anticipo agli utenti del Forum i contenuti della mia nuova ricerca, d'imminente pubblicazione.

AG

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Inviato

A seguire, la I e la IV di copertina.


Inviato (modificato)

Complimenti vivissimi per questo interessante lavoro su di un evento storico e numismatico poco noto che riguarda la nobile e sfortunata città de L'Aquila.

Mi si consenta un piccolo, insignificante contributo

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saluti

Modificato da Ramossen

Inviato

Ti ringrazio, anche per le immagini del cavallo, che esprime in pieno lo spirito di quel delicatissimo momento storico.

Non ho a mente il tuo campo di studio, ma se puo' interessarti, fra i vari documenti inediti, interamente trascritti anche in questo lavoro, c'è una fonte diretta sui cavalli ribattuti; tema particolarmente seguito in questo forum, senza contare che l'opera, incentrata è vero sulla dedizione papale della città, riflette chiaramente le vicissitudini aragonesi, sia storiche sia numismatiche, andando ben oltre l'area geografica d'immediato richiamo.


Supporter
Inviato

Ti ringrazio, anche per le immagini del cavallo, che esprime in pieno lo spirito di quel delicatissimo momento storico.

Non ho a mente il tuo campo di studio, ma se puo' interessarti, fra i vari documenti inediti, interamente trascritti anche in questo lavoro, c'è una fonte diretta sui cavalli ribattuti; tema particolarmente seguito in questo forum, senza contare che l'opera, incentrata è vero sulla dedizione papale della città, riflette chiaramente le vicissitudini aragonesi, sia storiche sia numismatiche, andando ben oltre l'area geografica d'immediato richiamo.

L'accenno ai cavalli ribattuti mi ingolosisce ulteriormente. Considera nell'opera anche la ribattuttura, meglio dire contromarcatura, occorsa all'Aquila ai follari ragusei?

Purtroppo non dispongo del suo scritto del 2009 sul Bollettino della Deputazione Abruzzese di Storia Patria ove potevano magari esservi notizie in merito.

Complimenti sinceri per i profondi e attenti lavori di archivio e ricerca che svolge.

Franco


Inviato

Complimenti vivissimi per questo interessante lavoro su di un evento storico e numismatico poco noto che riguarda la nobile e sfortunata città de L'Aquila.

Mi si consenta un piccolo, insignificante contributo

attachicon.gifDSC01821 - Copia.JPG

(...)

Mi unisco ai complimenti, particolarmente sentiti perché la nostra L'Aquila ha bisogno di "tornare a volare", e iniziative come questo studio ci vogliono assolutamente.

Nel merito, per favore, correggetemi se sbaglio: la moneta postata dall'amico Ramossen è un cavallo di Innocenzo VIII, giusto?

Mi aiutate a capire se fra gli ingegni delle due chiavi decussate c'è uno stemmino?

Se sì, di chi è?


Inviato

Complimenti ad Achille Giuliani per la pubblicazione. Ammetto anche io di non vedere l'ora di leggerla.

Di sicuro di particolare interesse per le vicende poco note (finora) sull'attività della zecca aquilana in quel periodo e ritengo poi interessantissima la documentazione riguardante i cavalli ribattuti.

Ad majora!


Inviato

Mi unisco ai complimenti, particolarmente sentiti perché la nostra L'Aquila ha bisogno di "tornare a volare", e iniziative come questo studio ci vogliono assolutamente.

Nel merito, per favore, correggetemi se sbaglio: la moneta postata dall'amico Ramossen è un cavallo di Innocenzo VIII, giusto?

Mi aiutate a capire se fra gli ingegni delle due chiavi decussate c'è uno stemmino?

Se sì, di chi è?

Mi spiace, quello che si (intra)vede tra le due chiavi non è uno stemma ma si tratta bensi del triregno,

un cordialissimo saluto

Roberto


Inviato

Complimenti per la nuova fatica!


Inviato

Complimenti ad Achille Giuliani per la pubblicazione. Ammetto anche io di non vedere l'ora di leggerla.

Di sicuro di particolare interesse per le vicende poco note (finora) sull'attività della zecca aquilana in quel periodo e ritengo poi interessantissima la documentazione riguardante i cavalli ribattuti.

Ad majora!

caro Davide,

ti ringrazio per i complimenti, sapendo che i cavalli "ribattuti" - e non solo i cavalli, come abbiamo già avuto modo e piacere di verificare insieme - sono un tuo "cavallo di battaglia" (scusa per il facile gioco di parole) spero di fornirti qualche spunto interessante, anche perché, in base alle mie conoscenze, al momento è la prima e unica fonte esplicita sulla ribattitura del cavallo...


Inviato

Conoscendo i precedenti lavori di Achille mi associo prontamente alle aspettative per questa nuova opera.

E concordo con quanto scritto sopra, non dobbiamo mai permettere che si spengano le luci sull'Aquila, che deve tornare al più presto a vivere pienamente :)


Inviato

L'accenno ai cavalli ribattuti mi ingolosisce ulteriormente. Considera nell'opera anche la ribattuttura, meglio dire contromarcatura, occorsa all'Aquila ai follari ragusei?

Purtroppo non dispongo del suo scritto del 2009 sul Bollettino della Deputazione Abruzzese di Storia Patria ove potevano magari esservi notizie in merito.

Complimenti sinceri per i profondi e attenti lavori di archivio e ricerca che svolge.

Franco

Mi scuso per la risposta tardiva, era sfuggita alla mia attenzione.

Nel libro viene documentata la ribattitura dei cavalli (per quelle monete dove compare il conio di papa Innocenzo VIII), non trova spazio quindi la monetazione sopra richiamata.

A riguardo, volevo precisare che furono i vecchi cavalli del Regno di Napoli, probabilmente già fuori corso, ad essere trasformati in follari dalla zecca di Ragusa e non il contrario; l’operazione, infatti, altro non fu che la comune ribattitura della moneta e non, come sostenuto in questo intervento, la "contromarcatura" della moneta, cosa ben diversa e non solo dal punto di vista tecnico.

Nel Bullettino DASP, pubblicazione chiamata in causa (reperibile in opac-sbn), oltre ad articolare la questione d’interesse, ci sono anche le fonti sulla prima coniazione dei cavalli all’Aquila, più tarda di quella napoletana, e alcune illustrazioni dei cavalli ribattuti in follari ragusei, ma trova spazio anche l’interscambio (uomini e materia prima) fra il Regno di Napoli e la sponda dalmata dell’Adriatico. Spero le sia utile.

Un saluto

AG


Supporter
Inviato

Mi scuso per la risposta tardiva, era sfuggita alla mia attenzione.

Nel libro viene documentata la ribattitura dei cavalli (per quelle monete dove compare il conio di papa Innocenzo VIII), non trova spazio quindi la monetazione sopra richiamata.

A riguardo, volevo precisare che furono i vecchi cavalli del Regno di Napoli, probabilmente già fuori corso, ad essere trasformati in follari dalla zecca di Ragusa e non il contrario; l’operazione, infatti, altro non fu che la comune ribattitura della moneta e non, come sostenuto in questo intervento, la "contromarcatura" della moneta, cosa ben diversa e non solo dal punto di vista tecnico.

Nel Bullettino DASP, pubblicazione chiamata in causa (reperibile in opac-sbn), oltre ad articolare la questione d’interesse, ci sono anche le fonti sulla prima coniazione dei cavalli all’Aquila, più tarda di quella napoletana, e alcune illustrazioni dei cavalli ribattuti in follari ragusei, ma trova spazio anche l’interscambio (uomini e materia prima) fra il Regno di Napoli e la sponda dalmata dell’Adriatico. Spero le sia utile.

Un saluto

AG

La ringrazio per la cortese risposta. La disturbero' in MP per evitare un off-topic per un chiarimento in merito.


Inviato

La ringrazio per la cortese risposta. La disturbero' in MP per evitare un off-topic per un chiarimento in merito.


Inviato

Nessun disturbo, appena possibile le risponderò molto volentieri.

Saluti


Inviato

Da oggi, l'opera è disponibile presso l'Editore o nei comuni canali di distribuzione.

Saluti

AG


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Un periodo particolare, documentato a dovere e sviscerato certosinamente in ogni rivolo e meandro del pensiero che il lettore possa immaginare o di cui il ricercatore abbia bisogno.

L'autore ha accostato la massima prudenza ai materiali descritti, nell'osservanza di un rigore scientifico esemplare...forse poteva osare di più...ma egli stesso dice che il tempo è galantuomo!

Molto bene per i nostri studi; auguro a tutti i numismatici pubblicazioni di questo spessore.


  • 1 mese dopo...
Inviato

Finalmente sono riuscito a terminare la lettura di questo libro (non me ne voglia l'autore, ma il tempo è tiranno).

Ottimo lavoro che racconta il breve ma intenso periodo vissuto all'epoca dalla città abruzzese. Il tutto chiaramente accompagnato da documentazione.

Ho particolarmente apprezzato i documenti in cui si parla della ribattitura dei cavalli (mio punto debole) e sono rimasto colpito dall'esiguo numero di cavalli da battere previsti da alcune ordinanze. Non aggiungo altro per non togliere nulla a chi ancora lo deve leggere, ma mi permetto di condividere il pensiero di mero mixtoque imperio nella parte in cui afferma che forse si poteva osare di più ma come dice giustamente l'autore il tempo è galantuomo.

Permettetemi una piccola riflessione personale.

Ho vissuto per un po di tempo all'Aquila come giovane studente e solo quest'estate ho avuto il coraggio di tornare a visitare quei posti a me tanto familiari. Nonostante siano passati diversi anni la città mostra in maniera evidente le sue ferite aperte. Il centro storico è in pratica quasi del tutto inagibile. Sono tornato nella "mia" vecchia casa che mi ha ospitato trovandola praticamente sventrata e in attesa di essere demolita. In questa drammatica situazione credo che le difficoltà incontrate dall'autore non siano state poche, vuoi solo per poter accedere agli archivi o biblioteche.

Complimenti doppi quindi ad Achille Giuliani per la fatica sostenuta e per l'interessante studio che ci ha messo a disposizione, dimostrando, come se ce ne fosse bisogno, che la tempra abruzzese è dura da abbattere.

  • Mi piace 3

Inviato

Finalmente sono riuscito a terminare la lettura di questo libro (non me ne voglia l'autore, ma il tempo è tiranno).

Ottimo lavoro che racconta il breve ma intenso periodo vissuto all'epoca dalla città abruzzese. Il tutto chiaramente accompagnato da documentazione.

Ho particolarmente apprezzato i documenti in cui si parla della ribattitura dei cavalli (mio punto debole) e sono rimasto colpito dall'esiguo numero di cavalli da battere previsti da alcune ordinanze. Non aggiungo altro per non togliere nulla a chi ancora lo deve leggere, ma mi permetto di condividere il pensiero di mero mixtoque imperio nella parte in cui afferma che forse si poteva osare di più ma come dice giustamente l'autore il tempo è galantuomo.

Permettetemi una piccola riflessione personale.

Ho vissuto per un po di tempo all'Aquila come giovane studente e solo quest'estate ho avuto il coraggio di tornare a visitare quei posti a me tanto familiari. Nonostante siano passati diversi anni la città mostra in maniera evidente le sue ferite aperte. Il centro storico è in pratica quasi del tutto inagibile. Sono tornato nella "mia" vecchia casa che mi ha ospitato trovandola praticamente sventrata e in attesa di essere demolita. In questa drammatica situazione credo che le difficoltà incontrate dall'autore non siano state poche, vuoi solo per poter accedere agli archivi o biblioteche.

Complimenti doppi quindi ad Achille Giuliani per la fatica sostenuta e per l'interessante studio che ci ha messo a disposizione, dimostrando, come se ce ne fosse bisogno, che la tempra abruzzese è dura da abbattere.

Ti ringrazio, specie per la partecipazione emotiva.

Da parte mia è doveroso sottolineare che l’intero patrimonio librario e documentale è tornato fruibile già da qualche anno, perciò da questo punto di vista le ricerche non sono state condizionate e non lo saranno nemmeno per gli studiosi che volessero accedere agli Archivi e alle Biblioteche della città… purtroppo le difficoltà e le carenze sono ben altre, ma il Forum non è la sede adatta per le tante discussioni che potrebbero aprirsi.

Un saluto

AG

  • Mi piace 2

  • 3 settimane dopo...
Inviato

Sabato 12 ottobre si terrà la presentazione del libro, appena pronta la locandina la posterò.

Saluti


Inviato

La presentazione si terrà a Fontecchio (AQ), presso il Centro visite del capriolo ex Conceria, alle ore 17:00 di sabato 12 ottobre 2013.

L’evento si svolgerà in collaborazione con l’Associazione Culturale di Volontariato “Pico Fonticulano”.

Purtroppo il formato della locandina è maggiore di quello consentito dal Forum, spero quindi la si possa consultare quanto prima nelle news del sito web dell’Associazione (http://www.picofonticulano.it).

Sarà presente l’Editore (Edizioni D’Andrea)

Questo è il programma:

Introduzione

(Alessio Di Giulio, Presidente “Pico Fonticulano”)

Presentazione dell’opera

(Achille Giuliani, l’Autore)

Una storia a margine: il falso esilio (a. D. 1486) del Conte di Montorio a Fontecchio e il recupero dell’Aquila da parte degli Aragonesi

(Achille Giuliani, l’Autore)

Il ruolo di Fontecchio nella seconda “Congiura dei Baroni” (1485-1486). Fonti, cronache, letteratura

(Achille Giuliani, l’Autore)

Fonticulis. Edilizia religiosa e incastellamento d’antico regime

(Alessio Di Giulio, Presidente “Pico Fonticulano”)

La serata proseguirà nella Chiesa della SS. Trinità, alle Pagliare di Tione, con un concerto.

Ringrazio fin d’ora quanti vorranno partecipare.

Saluti - Achille Giuliani


Inviato

Grazie per le informazioni.


Inviato

Locandina di presentazione.

  • Mi piace 1

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