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IGNORED

Il mistero del gettone FS-INPCC (1947 - ROMA)


POLG

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Mi permetto di riproporre l'argomento, che credo meriti una disussione tutta a se, e non mischiata con altri gettoni telefonici e non, mi auguro di non creare disturbi.

Sono un modesto collezionista di gettoni telefonici (nel senso che non ho mai comprato uno, ma mi tengo quelli che mi arrivano per caso, magari dentro lotti misti di monete, la mia vera passione) e tempo fa è arrivato alle mie mani un curioso pezzo il quale, dopo una minima ricerca su internet, avevo classificato come "gettone telefonico delle ferrovie dello stato" e messo in collezione senza ulteriori approfondimenti.

Ma quando alla fine, in un raro attimo di pausa nel tram-tram quotidiano mi misse a cercare un po di informazione in più, ho trovato che quello che si vende su ebay e su tanti negozi numismatici come gettone telefonico, poteva non esserlo.

In fatti, sul mio catalogoSIP di Liberato Cacace, questo gettone non era catalogato, e sul forum Lamoneta ho trovato riferimenti al fatto che poteva essere un gettone di acceso o di deposito bagagli. (commento di apollonia, qui: http://www.lamoneta.it/topic/83643-2-gettoni-telefonici-e-1-buono-per-consumazione/?hl=inpcc#entry910048)

Ho intensificato le ricerche cercando di capire sia l'utilizzo reale, sia il significato delle sigle, ma senza successo.

Quello che mi stupisce è il fatto che stiamo parlando di roba di 65 anni fa, in una citta come Roma, e di una ditta importante come Ferrovie dello Stato...credevo che nel mondo mega digitalizato di oggi, sipotesse trovare TUTTO su Google :), e non riesco a trovare ne anche una virgola riguardo a questo simpatico gettone!

Ho seguito le poche discussioni che nominano questo pezzo sul forum, ma non sono riuscito a risolvere l'arcano.

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Vi ringrazio in anticipo e vi saluto.

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Hai ragione POLG quando dici che questo è proprio un gran mistero, non esiste una documentazione certa su questo gettone ma ne escluderei l'utilizzo in apparecchi telefonici (mai visto un telefono con quell'imboccatura) o come gettone dei trasporti. Più realistica l'ipotesi del gettone per i bagagli ma anche qui non so se apollonia ha una fonte attendibile o anche lui ha ipotizzato l'utilizzo... proprio per questi motivi non l'ho inserito né nella sezione del catalogo gettoni telefonici nè in quello dei trasporti. Puoi trovare entrambi i cataloghi a questo link http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-EXO io colleziono tutte e 3 le tipologie, se hai bisogno di qualche info chiedi pure...

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Supporter

Nel 1947 mi sembra strano che le FF.SS. usassero questo gettone per il deposito bagagli, d'altra parte la data è incontrovertibile.

Ancora più improbabile che si tratti di un gettone telefonico : erano già in uso e da tempo quelli delle varie Società (STIPEL, TIMO, TETI, ecc.)e non sono a conoscenza di gettoni analoghi creati dalle FF.SS.

E se le Ferrovie e il telefono non c'entrassero per nulla ? Non sarà facile identificare la sigla INPCC, ma credo sia questa la chiave di volta......

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Grazie tony per il riferimento al catalogo, ormai avevo controllato anche quello :)

Sandokan....devo dire che l'idea non e male.....siamo abituati a che FS sia Ferrovie dello Stato...e credo che anche all'epoca fose cosi...ma...la sigla INPCC mi lascia perplesso, non trovo nulla al riguardo.

E poi...perche datare 1947? se fosse stato qualche evento particolare in quell'anno? perche non ci sono altre date? Cosa è suceso a Roma nel 47? :)

Non siamo al livello di "JMPRESA VIVERI" ma cmq abbiamo qualcosa da capire tra le mani....e mi piace!

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  • ADMIN
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Questo nel 1947 esisteva: Istituto Nazionale di Previdenza e Credito delle Comunicazioni

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  • ADMIN
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Cercando su internet si trovano alcune "strenne" omaggio di quersto fantomatico Ente come "Aspetti dell'ottocento ferroviario" o "gli uomini e il treno"

E poi: La Cassa Nazionale dei Ferrovieri e l'Associazione Nazionale dei Ferrovieri, assieme alla Cassa Nazionale delle Comunicazioni - facente capo al Ministero delle Comunicazioni -, sono state fuse nell'Istituto Nazionale di Previdenza e Credito delle Comunicazioni con R.D.L. 22 dicembre 1927, n.2574.

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Supporter

Una intuizione notevole quella di Incuso, penso che quella da lui indicata sia la pista giusta per arrivare ad una identificazione del gettone.

Non so che uso potesse avere in una banca un tipo di gettone del genere nel 1947, ma penso sia questa la strada da seguire.

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  • ADMIN
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Diciamo che è un bel trait d'union che lega le comunicazioni (e quindi anche il telefono) e le ferrovie. Però piú che d'intuizione parlerei di google :D

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Supporter

Diciamo che è un bel trait d'union che lega le comunicazioni (e quindi anche il telefono) e le ferrovie. Però piú che d'intuizione parlerei di google :D

@@incuso

Google è un mezzo disponibile a tutti : ma saper cercare è un'arte individuale !

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Se fosse un gettone di accesso ad una particolare "area servizi" della sola Stazione Termini? Una sorta di zona bagaglio, docce, toilette, telefono etc.......magari riservata solo ai ferrovieri iscritti a quell'ente di previdenza (ecco perchè così di nicchia e non se ne hanno notizie diffuse)

Saluti

Simone

Modificato da uzifox
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A questo punto, si potrebbe pensare a un gettone, come ha ben detto uzifox 10 minuti prima di me :) relativo a un area interna, o a dei distributtori (al miglior stile COGNE ACCIAI SPECIALI di Aosta)

nro2.jpg

Uploaded with ImageShack.us

Comunque quelli della Cogne erano più rozzi e venivano usati anche in giro per mancanza di spiccioli.

Quello INPCC è molto più elaborato, con tanto di scanalature...

E mi stupisce sempre la presenza della data...

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Credo che sulle sigle INPCC ci siamo....sarebbe troppo che non centrrara nulla, visto i collegamenti dell'Istituto Nazionale di Previdenza e Credito delle Comunicazioni...

Incuso, quel bellissimo foglio è tuo?

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  • ADMIN
Staff

No, il foglio l'ho trovato in vendita su ebay (ce ne sono altri vedo).

Mi sembra che quel gettone sia piuttosto comune. Il che ne fa ipotizzare un ampio utilizzo. Personalmente escluderei l'uso come gettone del telefono; un po' perché, come qualcuno ha segnalato, dovrebbero pur esistere anche i telefoni con quella fessura, un po' perché nel 1947 ormai si era affermato una tipologia unica se non sbaglio. Gettone per accesso a determinati servizi potrebbe anche andar bene ma doveva esser qualcosa di comune a molte stazioni vista la diffusione. Non è che serviva per i bagni pubblici?

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Uhm scopro solo ora che esiste un unico termine per definire la "zona servizi" che dicevo io e a cui accenna Incuso: "albergo diurno" :D

Secondo me però quello a cui si riferisce il gettone era solo per il personale ferroviario.

Per tutti invece in zona Termini c'era questo:

http://diceche.blogspot.it/2012/10/dice-che-se-fatta-lora-di-pulire-il.html

Ci vorrebbero i ricordi di qualche anziano romano...

Saluti

Simone

Modificato da uzifox
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Supporter

Salve

Leggo ora che l’indagine su questo gettone è tornata d’attualità e che il significato dell’acronimo INPCC è stato individuato. Posso aggiungere qualche mio appunto raccolto tempo fa.

Nella storia della Stazione Termini di Roma, il 1947 è una data importante in quanto segna la ripresa dei lavori di ampliamento eseguiti nel periodo 1935-43 e interrotti per la guerra, lavori che si sono conclusi nel 1950 con la seconda inaugurazione della stazione dall’allora presidente della Repubblica Luigi Einaudi.

Finita la guerra, quando le ali della nuova stazione erano quasi ultimate e il fabbricato frontale ancora da costruire secondo il progetto del Mazzoni, il mutato clima politico suggerì di riesaminare questo progetto dal punto di vista economico, funzionale e architettonico e nel 1947 fu bandito un concorso nazionale i cui vincitori (il gruppo Montuori Vitellozzi) vennero incaricati di completare l’opera del Mazzoni.

Secondo il nuovo progetto, lo standard qualitativo dei servizi dedicati ai viaggiatori è stato incrementato grazie all’ammodernamento della biglietteria, al potenziamento delle strutture d’informazione, all’introduzione delle biglietterie automatiche, del nuovo deposito bagagli, dei servizi igienici costantemente presidiati.

E’ logico ritenere che la funzione del gettone fosse per usufruire di uno di questi nuovi servizi. Gettoni di foggia simile muniti di scanalature possono servire ad accedere a un determinato luogo, come ad es. quelli di San Sicario per accedere alla stazione della monorotaia attraverso un tornello (http://www.lamoneta.it/index.php?app=core&module=search&do=search&fromMainBar=1 ) e di Viareggio per l’ingresso ai viali del carnevale (http://www.lamoneta.it/topic/72675-gettoni-di-carnevale/page-3 ).

Anche i gettoni telefonici sono muniti di scanalature, ma questo non lo è essendo catalogato tra i gettoni di trasporto e non tra quelli del telefono.

(segue)

apollonia

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Supporter

(segue)

L’acronimo INPCC non si riferisce, come si poteva anche ritenere, alla ditta incaricata della coniazione dei gettoni, ma sta per Istituto Nazionale di Previdenza e Credito delle Comunicazioni, ente autonomo con personalità giuridica pubblica costituito a Roma dalla trasformazione in un unico ente dell'Associazione Nazionale dei Ferrovieri (società di mutuo soccorso costituita a Roma il 3 novembre 1881 ed eretta ad Ente morale con regio decreto 20 settembre 1914 n. 1221), della Cassa Nazionale Ferrovieri e della Cassa Nazionale delle Comunicazioni, società anonime cooperative di credito, costituite la prima a Bologna il 26 settembre 1889, l'altra a Roma il 10 gennaio 1926.
L'Istituto aveva lo scopo "a) di assicurare ai soci sussidi giornalieri per casi di malattia, sussidi per vecchiaia, assegni esigibili alla morte, somme da pagarsi a tempo determinato; b) di favorire, in genere, atti di previdenza fra i soci e di risparmio; c) di promuovere e favorire istituzioni ed aziende che tendano a migliorare moralmente ed economicamente le condizioni dei soci; d) di esercitare il credito" secondo le norme stabilite dall’art. 2 dello statuto.

Potevano essere iscritti all'Istituto i vecchi soci ed azionisti degli enti riuniti, i dipendenti del Ministero delle Comunicazioni, e i funzionari e gli agenti delle reti tranviarie e delle ferrovie gestite da privati.

Volevo far notare che la data di costituzione dell’INPCC a Roma con regio decreto è il 22 dicembre 1927. Forse non c’entra nulla, ma il 1947 è proprio il ventennale della costituzione dell’ente.

apollonia

Modificato da apollonia
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Ciao!

Prima di tutto voglio ringraziare tutti voi che avete presso a cuore questo mio piccolo dubbio, da 10tony89 per la cura del catalogo, a uzifox, sandokan, incuso e apollonia per le idee, ricerche e ottima informazione condivisa.

Sempre senza avere una certezza, credo che l'idea che mi attira di più e quella di un gettone che dava accesso a qualche nuovo servizio (o magari più di uno) in occasione dell'apertura della nuova stazione nel 1947.

Resta confermare o cancellare questa ipotesi, e anche magari capire se erano per uso dei dipendenti/soci o anche per il pubblico in generale.

Ci servirebbe un nonno ferroviario di Roma, ormai :)

Saluti!

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Banca Nazionale delle Comunicazioni (http://www.fondazionebnc.it/storia.asp)

L'origine della Fondazione risale alla fine del XIX secolo, quando i Ferrovieri italiani crearono, con risorse proprie, alcune Casse di deposito con finalità di mutua assistenza, accorpate successivamente nella Cassa Nazionale dei Ferrovieri (Società Anonima Cooperativa di Credito) e nell'Associazione Nazionale dei Ferrovieri (Società di Mutuo Soccorso e Previdenza) - divenuta ente morale con R.D. 20 settembre 1914, n.1221.

La Cassa Nazionale dei Ferrovieri e l'Associazione Nazionale dei Ferrovieri, assieme alla Cassa Nazionale delle Comunicazioni - facente capo al Ministero delle Comunicazioni -, sono state fuse nell'Istituto Nazionale di Previdenza e Credito delle Comunicazioni con R.D.L. 22 dicembre 1927, n.2574.

Il capitale dell'Istituto era costituito dal patrimonio mobiliare ed immobiliare delle Casse e dell'Associazione, oltre che dalle quote di partecipazione degli iscritti, che potevano essere solo i dipendenti del Ministero delle Comunicazioni, delle aziende ferroviarie private e pubbliche e delle aziende ed imprese che gestivano servizi affini ed accessori.

Con legge 6 agosto 1967, n.700, recante il nuovo ordinamento dell'Istituto, nasce la nuova denominazione di Banca Nazionale delle Comunicazioni che veniva ad essere fortemente caratterizzata come uno strumento operativo a disposizione del "Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni" e delle "Ferrovie dello Stato". L'Istituto si prefiggeva come obiettivo lo sviluppo economico del settore dei Trasporti ed in particolare la crescita dei servizi ferroviari, rimanendo altresì fedele alla propria originaria natura mutualistica, prevedendo a tale scopo servizi assistenziali e previdenziali a favore dei ferrovieri, che avevano creato la base economica per la costituzione della Banca.

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  • 2 mesi dopo...
Supporter
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  • 8 mesi dopo...

Con una rapida ricerca nella sezione ho scoperto i piccoli segreti del gettone che che ho avuto casualmente l'altro giorno, grande invenzione Lamoneta.it................. :D

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Modificato da MEDUSA51
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Awards

  • 4 anni dopo...

Dato che ho appena acquistato questo gettone, riporto in auge questa discussione che, stranamente, ho letto solo ora. Come già accennato, l'INPCC (che si occupava di credito ed assicurazioni vita e previdenziali) si trasformò prima in Banca Nazionale delle Comunicazioni, poi in BNC Assicurazioni (sempre di proprietà delle ferrovie dello stato). In seguito, fu ceduta al San Paolo e dopo assorbita dalla multinazionale HDI Assicurazioni (nelle ultime due vesti ho lavorato per loro per qualche anno). Ho provato a chiedere a mio zio che lavorò per le FS e per l'INPCC (diversi anni dopo il 1947), ma non ha mai visto nulla del genere. 

Proverò a cercare ancora...

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  • 4 anni dopo...
Supporter

Paolo Pitotto lo classifica tra i gettoni Trasporto e ne riporta l'uso per l'ingresso in stazione.

gettonemisteroFS1947.JPG.d99f2680a5a0bfddc9120b70fa23bd5c.JPG

apollonia

Modificato da apollonia
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