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TOLLERO COL PORTO PER LIVORNO


Risposte migliori

Rovescio ora del 1699, certo altro si può vedere, e lo vedremo, in particolare sulle ultime emissioni, altro si può dire, di certo stiamo entrando in una pagina divulgativa per il forum e per questa moneta che lo merita sicuramente,

Mario

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Nel 1700 la coniazione rimane a 134.625 pezzi, nel 1701, calerà drasticamente a 27.562, il pezzo che vediamo proviene da mcsearch.info da asta Pegasi Numismatics, 141 del 22-2.2012, lotto 602, anche questa moneta ci permette di vedere dei bei particolari, specialmente del porto,

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Entriamo negli ultimi due anni di coniazione, il 1703 e il 1704, la moneta diventa rara R/2, cambia ancora il ritratto che diventa decisamente più anziano, cambiano il labbro e il mento, viene descritto in modo realistico, anche troppo ,qui un 1703 da Kunker, 188 del 20-6-2011, lotto 132, pezzo veramente notevole per rarità e bellezza,

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Nel 1704, siamo all'ultimo anno di coniazione, i volumi sono ridotti, il Di Giulio ne fa una tipologia a parte, la 145, Cosimo III è visto decisamente senile, sopraciglia, bocca, occhio sonoindicativi e diversi rispetto agli anni precedenti, c'è anche un piccolo segno a fianco del busto, da Kunker, 159 del 28-9-2009, lotto 1926,

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E' indubbiamente questa una moneta che ricorre spesso nelle aste, sugli ultimi anni di coniazione, mi aiuta la Varesi 55a, del 8-9 aprile 2010, con un anno 1702, che finora non abbiamo ancora visto e uno spettacolare 1703.

Iniziamo col 1702, lotto 889, con un pingue e anziano Cosimo III, moneta molto rara,

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Sempre in Varesi 55a, del 8-9 aprile 210,lotto 890,troviamo questo successivo e di splendida patina anno 1703, qui Cosimo III è nella rappresentazione più senile, notevole anche la visione del porto,

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Per vedere una immagine del secondo anno di emissioni, il 1656, ci possiamo riferire al CNI, torniamo a Ferdinando II dè Medici, col al diritto la sua testa con lunga capigliatura e corona dentata, moneta ritenuta di rarità R/4,

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Lascio aperta la discussione per eventuali ulteriori apporti o di immagini o di osservazioni su questa moneta, mi auguro che possa aver interessato fin qui e che possa servire da stimolo per altri su questa monetazione,

Mario

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Supporter

Complimenti e grazie per averci fatto conoscere meglio questo pezzo. Una moneta che, come tipologia, spero di mettere in collezione prima o poi, assieme alla pezza della rosa.

Come mai venne abbandonata la coniazione, non era più richiesto dai mercati, o la toscana aveva emesso esemplari più "in voga"?.

Sarebbe interessante, almeno per me, che fondamentalmente sono solo un appassionato lettore e scarsissimo contributore, se un'analoga discussione fosse fatta anche per la pezza della rosa, chiaramente se dispone del tempo e della pazienza necessaria e, sopratutto, se non esiste già una discussione a riguardo.

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@@azaad pone delle domande interessanti, vediamo intanto il tollero, il tollero col porto ha come ultima data impressa il 1704, ma la coniazione del tollero continuerà con un'altra veste iconografica, col 1707 esce il tollero con coniata al rovescio la fortezza vecchia di Livorno, al diritto sempre un Cosimo III sempre più senile.

Anche su questo tollero per dimostrare la continuità col precedente si mantiene il motto ormai di successo ET PATET ET FAVET, la fortezza, invece simbolo di Livorno, rappresenta appieno la città marinara, i suoi commerci, lo stesso porto.

Il tollero con la fortezza continuerà con Cosimo III e poi anche con Gian Gastone dè Medici, è un'altra splendida moneta per l'iconografia, il suo simbolismo, la sua identità.

Ma se il percorso del tollero con la fortezza è sostitutivo di quello col porto, invece il percorso della Pezza della Rosa è più parallelo.

E' nel 1665 che viene ordinata la battitura di una nuova moneta d'argento, che non è un doppione del tollero, il tollero avrà un valore di lire 6 e un peso di 27,164 gr. mentre la Pezza della Rosa, di lire 5 e un peso di gr.25,938 .

Inoltre la Pezza della Rosa nasce con i suoi sottomultipli , è quindi una moneta flessibile, che è ben spendibile.

La sua istituzione fu anche dovuta al fatto che volendo mantenere inalterato il peso del tollero, si crearono delle nuove monete che ragguagliassero i Reali d'argento, moneta che aveva una certa tolleranza ; si poteva così avere una propria moneta, non forestiera, che si riferisse al Reale.

Moneta la Pezza della Rosa, che diventerà un " must " iconografico della nostra monetazione, per bellezza, fascino, significati.

La Pezza della Rosa scorrerà nel tempo in molti degli anni di produzione del Tollero.

Ma della Pezza della Rosa, se avremo modo e tempo, ne potremo riparlare, anche se a volte ne abbiamo anche già parlato,

Mario

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Il post precedente mi permette , anche per essere più esplicativo di postare uno straordinario esemplare di tollero con la fortezza di Cosimo III, è del 1707, quindi il primo anno di coniazione, credo che le immagini parlino da sole, non credo ci sia molto da commentare....,

da asta Nomisma 47, 2013, lotto 893, il diritto,

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Con questo ultimo tollero del porto del 1704, i due tolleri quello precedente del 1707 e questo del 1704 si passano il testimone, è una staffetta reale e simbolica, tra due grandi testimonianze monetarie della nostra storia.

Qui abbiamo sempre da Nomisma 47 del 2013, lotto 892, quello che sul catalogo viene definito" un gioiello ", conservazione, patina, rarità, dettagli precisi, perfetti, un quadro, non una moneta, come poi vedremo, diciamo che concludiamo " in gran bellezza ", questo è sicuro,

ecco il diritto col Cosimo III senile,

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Una moneta " quadro ", mi piace come definizione, certo qui con questa discussione abbiamo fatto divulgazione totale, fatto perché insieme a grandi utenti di questo forum con splendidi loro acuti che ringrazio con l'occasione.

Divulgazione su una grande moneta, che piace, che viene collezionata, che forse servirà per altri come stimolo, lo spirito è questo, lo spirito divulgativo del forum.

Certo discussioni così non me le posso permettere certamente sempre, meglio dirlo, il lavoro chiama, quello vero, alcuni capiranno però, impegno, tempo, un po' di conoscenze, qualche moneta, qualche altra trovata su fonti prestigiose, non è poi così banale, ma se sarà servito a qualcuno che ci legge per incuriosirlo, alla fine lo scopo primario sarà stato raggiunto,

lo spazio rimane aperto per chi vorrà ovviamente arricchirla ulteriormente con propri contributi,

Mario

Modificato da dabbene
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Come unicamente lettore di questa discussione faccio i complimenti a tutti e ringrazio, una moneta che vorrei mettere in collezione, e mi sono rifatto gli occhi :)

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Come unicamente lettore di questa discussione faccio i complimenti a tutti e ringrazio, una moneta che vorrei mettere in collezione, e mi sono rifatto gli occhi :)

Grazie Ianua, abbiamo bisogno tutti anche di post così....per continuare,

cari saluti,

Mario

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post-682-0-22805500-1372616973_thumb.jpg

Gran ducato di Toscana Cosimo III de’ Medici (1670-1723)

1 tipo

Tollero 1698 Firenze per Livorno Argento grammi 26,927

D/ COSMVS• III• MAG• DVX• ETRVRIAE• VI busto radiato, drappeggiato e corazzato a destra; sotto, nel giro •1698• Rv: ET PATET ❀ ET FAVET ❀ veduta del porto di Livorno, variata, con il faro senza nave alla fonda.

Contorno liscio ↓ Moneta molto rara, forse rarissima.

Christie's Milano asta 2532 n. 1560 30/11/11

Riferimenti, MIR 64/13, Di Giulio 139A, CNI manca, Galeotti XLV/33, Davenport 4215, Ravegnani Morosini 13

2 tipo

Tollero 1698 Firenze per Livorno Argento grammi 26,832

D/ COSMVS• III• D• G• MAG• DVX• ETRVRIAE• VI• busto radiato, drappeggiato e corazzato a destra; sotto, nel giro •1698•

Rv: ET PATET • ET FAVET • veduta del porto di Livorno con vascello innanzi al faro, tipo consueto.

Contorno liscio ↓ Moneta Rara

Nomisma San Marino Asta 45 n. 0680 – 18/6/12

Ex Christie's 2532, Milano 28.11.2011, n. 1558

Riferimenti: MIR 64/13, Di Giulio 139, CNI 53, Galeotti XLV/29, Davenport 4215, Ravegnani Morosini 13

Il primo tipo si tratta di una variante molto rara, che Dabbene ha postato senza evidenziarne la peculiarità principale, la mancanza di D(ei) G(ratia) nella legenda, a questo diritto è associato per il 1697 e 1698 alla variante con il porto senza i velieri alla fonda in primo piano.

La moneta per il 1698 era inedita alla stampa del XI volume del CNI Toscana (1929). Il CNI riporta tre conii per il tipo con D.G. presenti nella collezione Reale (CNI 52-54). Il Arrigo Galeotti nell’opera “Le Monete del GranDucato di Toscana”, l’anno successivo (1930) presenta cinque conii, tutti presenti nella collezione dell’autore, cui tre con DG e due senza (XLV, 29-31 e XLV 32-33) con piccole varianti di interpunzone sebbene i nn. 29 e 30 hanno la medesima descrizione. L’ottimo Andrea Pucci (“le monete della zecca di Firenze, epoca medicea; Cosimo III – Gian Gastone 1670-1737” 2008) nella Sua pubblicazione riporta un’emissione di 218.875 pezzi per il Tollero 1698, con tre tipi DG (67, 67b e 67c) ed un tipo descritto senza vascelli e senza DG al riferimento 67d, il che rafforza il mio pensiero : dei due conii del Galeotti in realtà si tratterebbero di uno solo e l’ imprecisa incisione di alcuni interpunzoni possa aver generato l’equivoco di due conii differenti. Lavori più generici quali MIR Toscana Zecche minori, Davenport e Ravegnani Morosini non specificano la differenza tra i conii.

In vecchi cataloghi di collezioni di monete toscane quali: Levi 1902, Martinori 1913, Ruchat 1921, Vaccari 1924, Del Vivo 1930, Signorelli 1955 sono presenti esemplari del 1698 ma non ci sono elementi per classificare di quale tipologia si tratti.

Per i maniaci della conservazione, aggiungo che, a discapito dell'elevata emissione questo anno si trova assai raramente in conservazione prossima allo splendido per tutti e due i tipi, con e senza DG o se preferiamo con o senza vascelli alla fonda innanzi al faro.

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