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Risposte migliori

Inviato

Per Tinia:

1) allora vediamo se ho capito dal punto un po' criptico : 

esiste un falso archetipo ( prodotto nel '500 dal Padovanino? ) che poi sarebbe stato imitato nei secoli a venire da generazioni successive di falsari ...

affascinante ipotesi

uno sguardo d'insieme alla mole di denarii di Bruto che ci sono giunti credo - con un minimo di analisi obiettiva - dovrebbe essere in grado  di farci rendere conto dell'improbabilita' di tale affermazione

 

2) Giovanni Cavino detto il Padovanino lavorava proprio nella prima meta' del 1500

di nuovo: se si conosce la produzione eccelsa di questo artista che lavoro' soprattutto i bronzi e ci ha lasciato delle riproduzioni di sesterzi che a volte superano gli originali in qualita' d'incisione (no ahime' in patina e contenuto storico)  sara' facile riconoscere il suo stile . Non per nulla la medaglia di Lorenzino de' Medici e' stata attribuita da alcuni autori proprio al Cavino ( v. Armand) 

da qui a supporre che abbia lavorato anche i denari d'argentocon  Eid Mar e in uno stile diversissimo dalld sue produzioni  - lui che ha lavorato pochissimo l'argento - e' veramente un'ipotesi ben poco realistica. A meno di non supporre un altro falsario - diabolico - che abbia tratto ispirazione dalla medaglia di Lorenzino ( che a questo punto chi sa da chi avrebbe tratto a sua volta ispiraziond per farla)  che avesse dato origine ai denari mutandone - genio! - la legenda nel piu' corretto eid mar... E avesse poi avuto - schiere di epigoni nei secoli producenti coni/ monete molto simili tra loro con stili poco differenti per sostenere la panoplia di monete di Bruto giunte fino a noi ...

 

3) esiste un altro tipo di denario - antico e sicuramente autentico - con il pileo e i pugnali 

diamo pero' riferimenti precisi altrimenti e' facile fare approssimazioni e confondere le varie epoche

- denario della serie anonima sel 68 AD ( v. Peter-Hugo Martin 'die Anonyme des jahres 68 nach Christus' n. 49 e 50)

al diritto: testa muliebre e legenda LIBERTAS

al rovescio : pileo tra due pugnali e legenda : RESTITUTA

peso da gr. 3.12 a 3.67 per i pochissimi es. conosciuti

 

ebbene questa moneta e' stata coniata oltre un secolo dopo quella di Bruto...

la legenda Libertas Restituta fa un chiaro accenno alla morte del dittatore e al ripristino della liberta'

il ns geniale falsario avrebbe quindi tratto ispirazione da un denario ( quasi del tutto sconosciuto )  coniato nel 68 dopo Cristo , ideando un tipo per Bruto riprendendo il tipo del pileo tra i due pugnali e sostituendo una legenda che facesse riferimento alle idi di marzo : stupefacente ! 

Diversamente : l'autore della medaglia di Lorenzino si sarebbe ispirato ad un denaro anonimo del 68 AD ( chissa' mai dove l'avrebbe visto data la sua rarita' ...) ne avrebbe tirato fuori una medaglia per la morte di Alessandro de' Medici con legenda Id Ian e poi si sarebbe convertito a tutt'altro stile iconografico ed epigrafico creando dei denari con tipi simili ma avendo progredito filologicamente nei suoi studi e introducendo la forma arcaica - piu' ortodossa e archetipica - di EID Mar...

che spreco di genio per un semplice  falso... 

In dondo chi vuole puo' anche continuare a credere che sia il sole a girare attorno alla Terra..

#

"Periodicamente salta fuori la storia sella medaglia de' Medici che avrebbe fornito lo spunto per  la coniazione di Bruto"

mi sembra un po' debolina come ipotesi - che dite? 

 Abbiamo un Cesari - o chi per lui - che conia una medaglia con un ritratto di Lorenzino che si ispira a Bruto ( barba fluente e incolta etc) un'iconografia che deriverebbe da un denario anonimo del 68 AD ( che a questo punto non si sa da dobe avrebbe tratto ispirazione - dato che si supone che Bruto non l'avesse coniato) quel Restituta sul rovescio non si sa a cosa farebbe allusione ...

poi l'incisore della medaglia cambia genere e si mette a fare denarii cambiamdo anche lo stile e maturando nell'epigrafia passando alla forma incorrotta EID invece di ID

oppure si deve supporre che l'originalissimo medaglista del '500 ( il quale deve essere stato fulminato nel sonno dopo aver letto le 'Vite dei Dodici Cesari' e corso a creare una medaglia che si ispirasse all'assassinio di Cesare da parte di Bruto riparando alla mancanza da parte di Bruto stesso che avrebbe dovuto lui concepire una comiazione di si' forte impatto storico ed emotivo)  sia stato a sua volta fonte di ispirazione di un proto- falsario ( operante anche lui nel '500 visto le testimonianze delle citazioni che ci sono pervenute) che avrebbe dato origine alle generazioni di falsi denari di Bruto che si sono succedute nel tempo... 

 

 

Un minimo di rigore intellettuale mettendo nella sequenza logica giusta le varie componenti del puzzle che abbiamo a disposizione aiuta a farsi un'idea si questa intrigante questione...

Poi ognuno e' naturalmente libero di continuare a credere cio' che gli fa piu' piacere ....   :))

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Inviato

Numa, mi hai letteralmente anticipato, con questo tuo ultimo, condivisibilissimo, post. Ognuno continuerà a pensarla come crede, ma che la moneta sia antica quanto ad origine mi sembra, valutati tutti gli elementi, alquanto probabile. Diverso è invece il discorso sui falsi speculativi cui accennava l'amico Tinia. Ce ne devono essere, e in numero non irrilevante. Anche solo leggendo fra le righe questa discussione alcuni "sospetti" vengono fuori. Secondo il mio modestissimo parere, anche le aste più serie ed irreprensibili rischiano di essere inquinate da moderne produzioni, fatte a regola d'arte, da falsari modernissimi e diabolici (questi si). Ecco, il nostro lavoro, pur nei limiti evidenti e nelle difficoltà che presenta (ad esempio, valutiamo solamente delle foto) dovrebbe tendere, da una parte alla conferma nella stratigrafia della presenza del nostro buon "eid mar" e dall'altra, ben più utilmente (sempre con oggettive difficoltà), a separare il più possibile "il grano dal loglio". 


Inviato

Questo si e' uno sforzo valido

concordo in toto con quanto detto e proposto da Aemilianus 

sono ( quasi) certo che diversi esemplari del famoso denario siano spuri , falsi molto sofisticati e vadano individuati con un'analisi approfondita 

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Inviato

caro numa, la questione è: il denario del 68 era conosciuto nel 1500 ed è una emissione reale e comprovata....quindi nulla osta che sia questa, di cui abbiamo certezze, ad aver ispirato l'altra di cui NON abbiamo alcune evidenza...speculazioni epigrafiche latiniste o no...e anche la medaglia dei Medici può essere stata, indipendentemente, ispirata dal denario del 68 o dal falso Eid Mar....non vedo alcuna pregiudiziale a ciò...l'unico punto fermo è che del denario del 68 abbiamo la certezza dell'esistenza e della conoscenza anche all'epoca, del denario del 42, no...

Il Cavino è tirato in gioco dalla medaglia a lui attribuita e come nome noto, della cui produzione sono abbondantemente edotto e le cui opere continuano a circolare , purtroppo alcune tuttora intese come originali e come tali vendute, anche perché i conii della Biblioteque non sono la totalità delle sue opere. Comunque, o che sia il Cavino o che sia altri, non è fondante ai fini della probabile sequenza di derivazione delle monete.....i dati sono: moneta del 68 certa , conosciuta ed esistente...42 incerta, apparsa dal nulla nel periodo e poi mai rinvenuta in 500 anni di lavori agricoli , edilizi e scavi archeologici, per tacer dei MD....e senza contare l'incongruenza dei 28+8 conii differenti che ne denuncerebbero una produzione intensiva non testimoniata dai ritrovamenti

Possiamo stare qui ad elucubrare e ipotizzare della fondatezza  sua esistenza continuando a speculare su tradizioni e logiche di emissione( discutibili anch'esse), epigrafie più o meno corrette e rimandi a storici greci e latini , ma senza un dato "certo"  sono, appunto, speculazioni a cui non mi sento di aderire....adesso: se questo è pensare che il sole giri intorno alla terra, il tuo cosa è : pensare che la terra sia piatta? 

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Inviato

Un aspetto che è molto critico è capire se il denario delle Guerre Civili del 68-69 dC era noto nel Rinascimento, prima ancora del denario di Bruto, considerando che è una moneta rarissima, tale da fornire una sorta di prototipo per la famosa produzione moderna di EID MAR. Mi sembra un pò capzioso dare per scontato che il denario delle Guerre Civili era fin dall'inizio autentico e già noto. Sarebbe molto utile anche uno studio retrospettivo e individuare le prime fonti numismatiche. A tale proposito un amico inglese mi ha scritto molto recentemente; "I'm currently working on a general historical article on the EID MAR type, that covers find date, Renaissance publications on the type, symbolism etc. and makes reference to relevant modern publications such as Cahn, Crawford and so on". Speriamo che fornisca alcune delucidazioni.

Intanto, per corretta informazione, sono due le varianti del denario delle Guerre Civili con la rappresentazione dei due pugnali:

Martin 49 = RIC 24 

Guerre Civili - Martin 49 = RIC 24 Numismatica Genevensis 5_2008_216 2,98.jpg

Martin 50 = RIC 50

Guerre Civili - Martini 50 = RIC 25 BM R10085 ex coll De Salis 3,41 6h.jpg

Inutile dire che sono pochissimi gli esemplari noti di queste emissioni. Il secondo pezzo è del British Museum e proveniva dalla collezione del conte John Francis William de Salis (1825-1875)....

In ogni caso il vero punto di partenza è la famosa testimonianza di Cassio Dione (XLVII, 25, 3), scritta duecento anni dopo la battaglia di Filippi: "Bruto lasciò che sulle monete che egli fece incidere si vedesse la sua effigie e il pileo tra i due pugnali, per dimostrare con questo e con le lettere che con Cassio egli aveva liberato la patria" (la traduzione è letterale dal testo greco). Esiste quindi un testo chiaro, esplicito, evidente, solare che non andrebbe messo in dubbio.

Si può sempre argomentare che un falsario poteva ispirarsi proprio a questo testo, scritto da uno storico greco vissuto dal 163 a poco dopo 229 dC, e quindi iniziare, nella migliore delle ipotesi, a falsificare nel III secolo d.C.. Però Dione Cassio ha dimostrato che al suo tempo si conosceva l'esistenza di denari di Bruto con pileo e due pugnali e si tiene conto che questi tipi furono copiati (e non viceversa) già nelle guerre civili del 68 d.C. diventa veramente difficile sostenere la completa invenzione di questa serie con EID MAR....

Ovviamente l'ultima parola deve derivare da un ritrovamento in un accertato contesto archeologico (e il ritrovamento di Florina, in Grecia, sembra rispondere a tale interrogativo, ma servono ulteriori elementi). A proposito di ritrovamenti nei campi, si sa che un metaldetectorista trovò nelle campagne inglesi un isolato esemplare molto consunto e corroso di denario EID MAR, che fu inventariato con la sigla  FAPJW-E8D710 (manca però il contesto archeologico e nessuno vieta di pensare al limite che era un pezzo rinascimentale dimenticato nel terreno...). Poi esiste l'esemplare NAC 78/2014, 755, che sembra sia stato trovato tra le vigne di Charente, in Francia (ma anche qui mancano precisi riscontri).

Continuo al momento a sostenere che l'insieme delle evidenza propende più verso l'originalità della serie con EID MAR che verso la sua invenzione moderna.

 

 

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Inviato

Mi dimenticavo e credo di averne già parlato che l'esemplare trovato nelle campagne inglesi nel 2012 fu restituito al legittimo scopritore e messo in asta da Spink nel 26-27 marzo 2013:

Schermata 2016-10-15 alle 15.37.04.png

Allego immagini migliori di questo esemplare, che è stato pulito (e si vede la differenza con l'originaria foto al momento della scoperta.

098 - BRUTO Cahn - Spink 13012_26.iii.2013_25 3,14 suberato D.jpg098 - BRUTO Cahn - Spink 13012_26.iii.2013_25 3,14 suberato R.jpg

090 - 098  - BRUTO Cahn - London rip FAPJW-E8D710 3,14 D.jpg


Inviato

Che usura strana, sembra usurata su una superficie abrasiva piana, invece che per interferenza tra monete. E poi ricoperta con una patina costruita in laboratorio. 


Inviato
20 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Che usura strana, sembra usurata su una superficie abrasiva piana, invece che per interferenza tra monete. E poi ricoperta con una patina costruita in laboratorio. 

Personalmente so di essere "presuntuoso", ma tu mi superi. Una patina (che poi non è una patina ma ossidazioni) e vero che si possono ricostruire in laboratorio e n'è ho viste tante, però mai mi permetterei mai da una foto affermare " ricoperta con una patina costruita in laboratorio. "  semmai " ricoperta da una ossidazione dubbiosa . La tua sicurezza non la condivido . Una moneta in argento sotto croste (quando e possibile) va osservata al microscopio, saggiata, prima di decidere quale metodo per sciogliere le ossidazioni, stando attenti alle reazioni che avvengono. Se è antica fa un effetto , se è moderna lo si capisce immediatamente anche dai vapori che sprigionano (anche se sono ossidazioni Rinascimentali).

Il denario postato da @acraf non dà certezze dalle foto. Come hai scritto in precedenza , va osservata al microscopio , studiando il metallo , le corrosioni , l'usura ,i bordi e quant'altro . 

Avevo una domanda da farti , se me lo consenti senza offesa.   


Inviato

Se scrivo : "sembra usurata su una superficie piana" è logico che dopo, la patina eventualmente presente, sarà artificiale, avendo ipotizzato che la consunzione sia indotta artificialmente. 

Cerchiamo di leggere serenamente quello che viene scritto. 

Adesso hai ancora da farmela la domanda?


Inviato (modificato)

@acraf

al n. 727 hai messo questa come Vienna  RÖ 2588

vienna d.jpgVienna r.jpg

però io a Vienna con quel numero ho trovato questa che mi pare un poco diversa:

vs_opt.jpgrs_opt.jpg

 

 

Modificato da Ospite
inserimento immagini
Inviato

mentre Acraf postava le gradite immagini dei due denari anonimi del 68 dC sono andato a rivedermi un po' di fonti originali e ho trovato che il denario di Bruto era stato già illustrato e menzionato nell'opera del Goltzius dedicata agli imperatori romani pubblicata nel 1557. Varrebbe la pena - per completare l'esegesi - di controllare anche Andrea Fulvio , la prima opera numismatica illustrata anche se non ricordo di aver visto l'illustrazione del denario in questione in quest'opera

Non ho invece riscontrato esemplari del denaro anonimo del 68 , emissione oltremodo rara e poco conosciuta (tuttora oggi se ne consocono una manciata di esemplari non di piu').

Come già detto da altri  la probabilità che un ipotetico falsario si sia ispirato ai tipi del denario anonimo (e non invece che sia avvenuto il contrario) credo che sia veramente irrisoria. Forse sarebbe si  gran lunga piu' plausibile che l'autore dei denari anonimi del 68 si sia ispirato all'emissione del tirannicida e che al posto di EID MAR abbia posto la legenda LIBERTAS RESTITUTA che sarebbe perfettamente in sintonia con il messaggio significato dal  pileo e dei pugnali mutuato dal denaro di Bruto (al contrario se il denario di Bruto non fosse esistito non si capirebbe perche un'oscura emissione anonima del 68 dopo Cristo avrebbe dovuto fare riferimento con una simbologia cosi forte all'evento dell'uccisione die Cesare del 44 aC.

 

E' comunque la trattazione  che  Dione Cassio fa dell'emissione di Bruto, nel III secolo,  che pone una serissima ipoteca sull'evidenza originale dell'emissione di Bruto. Uno storico, di poco successivo all'epoca di  Bruuto,  che menziona direttamente l'emissione delle Idi di Marzo  è la prova che l'emissione era divenuta immediatamente celeberrima per la sua importanza storica - come d'altronde è naturale che sia - mentr eattribuire la paternità di questo vero e proprio monumento storico ad un falsario è con tutta probabilità innaturale nonchè una forzatura.

 

§

 

La Terra per chi la osserva dallo spazio appare nella sua forma sferica  ma per chi la percorre potrebbe apparire una sconfinata distesa piatta ...

 

 


Inviato
1 ora fa, rorey36 dice:

@acraf

al n. 727 hai messo questa come Vienna  RÖ 2588

vienna d.jpgVienna r.jpg

però io a Vienna con quel numero ho trovato questa che mi pare un poco diversa:

vs_opt.jpgrs_opt.jpg

 

 

Ho sbagliato i numeri di inventario. A Vienna esistono due esemplari, dei quali però sembra che solo uno sia disponibile in rete. Il Cahn li aveva identificati rispettivamente come  Wien 144 e Wien 142, però non so ancora quali sono i corretti rispettivi numeri attuali di inventario. Debbo ancora sentire il curatore di Vienna.


Inviato
4 ore fa, Tinia Numismatica dice:

Che usura strana, sembra usurata su una superficie abrasiva piana, invece che per interferenza tra monete. E poi ricoperta con una patina costruita in laboratorio. 

Personalmente, data anche la mia ignoranza nel campo metallografico, mi astengo dal commentare, anche se non posso fare a meno di condividere con Gionnysicily un certo fastidio per la presunzione che c'è dietro questa frase, piuttosto tranciante: "patina costruita in laboratorio" (sembra che tu non abbia dubbi).

E' possibile che non esista qualche dubbio sulla reale esegesi di questo strato di ossidazione (fatico a definirlo come patina con questo aspetto e per di più su argento)....? Concordo che l'aspetto generale è piuttosto strano (neanche a me piace molto), ma mi colpisce l'espressione "sembra usurata su una superficie piana": ma non è possibile che anche in condizioni normali, col tempo, una moneta possa usurarsi piuttosto uniformemente...? 

Ovviamente sarebbe utile sentire la persona che ha provveduto a rimuovere in questo esemplare  l'ossidazione superficiale, prima della vendita alla Spink, ma non credo sia possibile.


Inviato (modificato)
12 ore fa, acraf dice:

Personalmente, data anche la mia ignoranza nel campo metallografico, mi astengo dal commentare, anche se non posso fare a meno di condividere con Gionnysicily un certo fastidio per la presunzione che c'è dietro questa frase, piuttosto tranciante: "patina costruita in laboratorio" (sembra che tu non abbia dubbi).

E' possibile che non esista qualche dubbio sulla reale esegesi di questo strato di ossidazione (fatico a definirlo come patina con questo aspetto e per di più su argento)....? Concordo che l'aspetto generale è piuttosto strano (neanche a me piace molto), ma mi colpisce l'espressione "sembra usurata su una superficie piana": ma non è possibile che anche in condizioni normali, col tempo, una moneta possa usurarsi piuttosto uniformemente...? 

Ovviamente sarebbe utile sentire la persona che ha provveduto a rimuovere in questo esemplare  l'ossidazione superficiale, prima della vendita alla Spink, ma non credo sia possibile.

Ripeto, perché pare che non sia stato letto o capito:

Se scrivo : "sembra usurata su una superficie piana" è logico che ,conseguentemente , la patina eventualmente presente, sarà artificiale, avendo ipotizzato che la consunzione sia stata indotta artificialmente. 

Cerchiamo di leggere serenamente quello che viene scritto. 

Modificato da Tinia Numismatica

Inviato (modificato)

In ogni caso, l'usura di una moneta e data dell'interazione di superfici che piane non sono, quindi non soltanto l usura non sarà piana, ma avrà una morfologia ben precisa data da una regola geometrica per la quale si possono costruire curve tipiche usando segmenti retti. I segmenti sono i movimenti relativi tra le monete, le curve sono quelle che l usura crea sui rilievi. Oltre a ciò, quella che si verifica non è effettivamente e propriamente usura, ma una risultante di schiacciamenti, deformazione di figure angolate fino alla forma in cui le possibili pressioni specifiche localizzate rimangono inferiori al l'intensità necessaria per deformare ulteriormente la parte e una componente di usura effettiva. Tutto questo da delle forme caratteristiche alle usure risultanti, che non hanno quell aspetto tipico. 

Il nostro sospettissimo denario sembra più simile ai medaglioni romani lisciati al rovescio per essere attaccati nelle catacombe, o alle monete usate come pedine da gioco, con usura provocata per abrasione lineare su piano, che quella riscontrabile normalmente nelle monete in metallo tenero 

 

quindi, dato che l usura ha tutta l'aria di essere artificiosa, ne consegue che anche la patina o l incrostazione può a buon diritto essere reputata tale. 

 

Mi sono spiegato adesso?

 

scusate l'ortografia ma col cellulare è complicato scrivere rispettando  accenti e apostrofi  

 

Modificato da Tinia Numismatica
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Inviato

Ringrazio per i chiarimenti, ma l'esempio dei medaglioni lisciati per essere attaccati nelle catacombe fa pensare che possano capitare particolari situazioni che determinano una particolare lisciatura piana.

Poi mi sembra un pò difficile essere sicuri a parlare di una lisciatura uniforme e su un piano se non si ha una visione tridimensionale della moneta (la foto mostra solo due dimensioni e quindi presenta delle oggettive limitazioni).

In ogni caso cercherò di raccogliere informazioni più dettagliate su questo strano esemplare nell'ambiente londinese. 


Inviato
1 ora fa, acraf dice:

Ringrazio per i chiarimenti, ma l'esempio dei medaglioni lisciati per essere attaccati nelle catacombe fa pensare che possano capitare particolari situazioni che determinano una particolare lisciatura piana.

Poi mi sembra un pò difficile essere sicuri a parlare di una lisciatura uniforme e su un piano se non si ha una visione tridimensionale della moneta (la foto mostra solo due dimensioni e quindi presenta delle oggettive limitazioni).

In ogni caso cercherò di raccogliere informazioni più dettagliate su questo strano esemplare nell'ambiente londinese. 

La lisciatura dei medaglioni era effettuata sul rovescio, la moneta in oggetto è lisciata da tutte e due le parti, ha poco senso in assoluto è non è congruo con la normale usura da circolazione per le ragioni dette prima. 

Se guardi la foto vedi anche tu che la consunzione è su direttrici piane e più o meno parallele alla faccia della moneta , cosa che si ottiene strofinando la moneta su un piano abrasivo. Fosse stata usura da circolazione una percentuale la si doveva osservare anche negli incavi. E con una morfologia differente, come già spiegato sopra. 


Inviato

Dirò un'immensa eresia, ma a me la moneta trovata in Gran Bretagna non fa affatto una brutta impressione. Poi, posso sbagliare e ci sta. Le concrezioni, prima della pulizia non mi danno l'aspetto di "posticce". Tutti quei segni e contromarche che danneggiano e quasi cancellano il volto del tirannicida non potrebbero essere una sorta di "damnatio memoriae"?


Inviato
25 minuti fa, aemilianus253 dice:

Dirò un'immensa eresia, ma a me la moneta trovata in Gran Bretagna non fa affatto una brutta impressione. Poi, posso sbagliare e ci sta. Le concrezioni, prima della pulizia non mi danno l'aspetto di "posticce". Tutti quei segni e contromarche che danneggiano e quasi cancellano il volto del tirannicida non potrebbero essere una sorta di "damnatio memoriae"?

Dici che sono contromarche? A me sembra un colpo di traverso. 


Inviato (modificato)

Entro in punta di piedi dopo aver seguito "per anni" questa interessante discussione.

Credo che l'esperienza di Acraf e Tinia Numismatica siano indubbie per la monetazione classica, ma attualmente si trovano "in guerra" su sponde opposte. Forse, e non me ne voglia Tinia, la sua è una difesa ad oltranza di una posizione che era certamente sostenibile (io, per esempio, vedo falsi ovunque giri lo sguardo nelle aste) ma che le argomentazioni fin qui portate fanno considerare scorretta e poco difendibile. Ha tuttavia ragione nel porre questo dubbio "cartesiano" (visto che numa numa ha posto in campo la filosofia col "Dialogo dei Massimi Sistemi") dato che chi ha direttamente esaminato anche la moneta dell'ultima NAC ha posto alcuni dubbi sulla sua autenticità (e il realizzo "non stellare" sta a dimostrarlo).

Una seconda osservazione sull'esemplare del # 756 (ritrovato nelle campagne inglesi ed esitato da Spink): la foto prima della cura mostra una moneta fortemente corrosa. Ovviamente non si tratta di usura anche se sembra riconoscersi una direttrice principale (da nord-est a sud-ovest - mi si perdonino i termini cartografici) interpretabile in rapporto alla posizione assunta dalla moneta nel terreno (e alla direzione relativa di alcuni agenti di danno) o all'impatto in qualche momento della sua esistenza con mezzi meccanici ... Poi la pulizia (ma direi meglio: il restauro con agenti chimici, meccanici e opera di bulino) ha comportato l'aspetto lisciato finale, che non ha più nulla da rivelare se non il paziente lavoro di recupero (...) effettuato.

Modificato da Giov60
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Inviato
1 ora fa, Tinia Numismatica dice:

Dici che sono contromarche? A me sembra un colpo di traverso. 

Può anche essere come dici tu. A me sembrano botte (o contromarche) date intenzionalmente per eliminare il volto di Bruto. 


Inviato

tutto puo' essere,dinnanzi a pezzi cosi' consunti,la particolare emissione ne fa una delle monete piu' ambite e anche contraffatte,quindi e' molto pericoloso acquistare in conservazioni molto basse,non che quelle alte siano immuni,ma almeno che abbiano qualche traccia di coniatura o trasformazione del metallo(cristalizzazione).


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