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Inviato
37 minuti fa, acraf dice:

 

Il pezzo corrisponde alla combinazione 28 di Cahn e non posso fare a meno di notare una strana affinità tra questo esemplare finito ad Atene e un altro venduto poco prima dalla CNG (asta e.a. 99/2004, n. 91).....

Schermata 2016-10-10 alle 14.34.09.png

075 - BRUTO Cahn 28 CNG ea 99_2004_91 3,42 18mm D.jpg075 - BRUTO Cahn 28 CNG ea 99_2004_91 3,42 18mm R.jpg

stessi coni, e al diritto anche la stessa scentratura. quindi questi coni di rov. sono conosciuti ?


Inviato

Ho studiato meglio e con più calma. I conii sono noti e non corrispondono alla combinazione 28 di Cahn (come scritto su CNG), ma piuttosto alla combinazione 6, che è formata dai conii O1/R6.

Si conoscono diversi esemplari e apparentemente i due denari precedentemente postati provengono da conii ormai usurati. Alcuni dei pezzi che conosco per questa combinazione sono (metto prima i diritti e poi i rovesci):

014 - BRUTO Cahn 6a VIenna MK_R02588 3,45 D.jpgVienna RO2588  g. 3,45

013 - BRUTO Cahn 6 NAC 39_2007_89 coll Feirstein 3,71 20mm D.jpgNAC 39/2007, 89 coll. Fernstein g. 3,71

075 - BRUTO Cahn 6 CNG ea 99_2004_91 3,42 18mm D.jpgCNG ea. 99/2004, 91 g. 3,42 (agg. a 41.000 $)

076A - BRUTO Cahn 6 Athens NM 1627 D.jpg Athens

014 - BRUTO Cahn 6a VIenna MK_R02588 3,45 R.jpgVienna RO2588 g. 3,45

013 - BRUTO Cahn 6 NAC 39_2007_89 coll Feirstein 3,71 20mm R.jpgNAC 39/2007, 89 coll. Fernstein g. 3,71

075 - BRUTO Cahn 6 CNG ea 99_2004_91 3,42 18mm R.jpgCNG es. 99/2004, 91  g. 3,42

076A - BRUTO Cahn 6 Athens NM 1627 R.jpg Athens

Sono gradite vostre osservazioni. Ho notato che anche su NAC 39/2007, pur essendo in buona conservazione, la leggenda a sinistra del diritto è similmente "sfumata", mentre nell'esemplare di Vienna è meglio definita (forse per il conio non ancora usurato, anche se si nota già una piccola frattura di conio orizzontale dietro il collo di Bruto).

Il conio O1 ancora fresco e all'inizio della produzione (senza frattura, anche se la moneta è molto usurata) si ritrova ad esempio in questo esemplare di Parigi (= Cahn 2a), noto almeno dalla metà del XIX secolo (= D'Ailly 11380). Da notare l'incompletezza del primo occhiello della B di BRVT:

004 - BRUTO Cahn 2a Paris REP-13169 = d'Ailly 11380 3,55 19,7mm D .jpg

 

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che dite a questo punto possiamo rispondere alla domanda di questa discussione nata più di tre anni fa, esiste o non esiste ? io dico di si.


Inviato

Personalmente mi sono sempre schierato sulla sua esistenza.
Intento quelli genuini.


Inviato

Esiste eccome!


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36 minuti fa, caiuspliniussecundus dice:

Esiste eccome!

Dimostrazione?:

 


Inviato (modificato)

Allora bisogna mettere in dubbio tutte le emissioni rare e per le quali mancano adeguati dati archeologici.

Cito ad esempio i rari denari di Publio Ventidio Basso (RRC 531/1), del quale ho rintracciato in tutto una quindicina di esemplari, più circa 3 esemplari falsi ottocenteschi del Cigoi.... Non si conoscono sicuri dati archeologici anche se è riportato che un esemplare era presente in Charantenay 1864 Hoard (RRCH 497), che sembra fosse ricco anche di denari con testa di M. Antonio/Testa di Sole, ma è una testimonianza che va valutata con attenzione e solo pochi esemplari di quel ricco ripostiglio giacciono ancora nel museo di Auxerre (ma non sembra ci sia il pezzo di Ventidio). Non esiste neppure un accordo sulla loro esatta cronologia e molti contestano la classificazione del Crawford per una emissione collocata al tempo della spedizione di Ventidio contro Labieno in Oriente e attualmente sta prevalendo l'ipotesi di anticipare tale emissione al tempo del ricongiungimento delle legioni guidate da Ventidio con quelle di M. Antonio poco dopo la guerra di Modena e quindi presumibilmente coniate dalla zecca di Lione appena aperta da M. Antonio e Lepido....

Resta da comprovare il famoso ripostiglio di Florina in Grecia, del quale ha fatto cenno anche il Governo Greco nel suo sforzo di ricuperare la moneta ora nel Museo di Atene. Debbo ancora cercare una pubblicazione rumena che attesta un ritrovamento archeologico con un esemplare di EID MAR nella Romania meridionale.

E' un processo ancora fondamentalmente indiziario, ma dove gli indizi prevalenti concorrono a sostenere che esiste veramente l'emissione di Bruto con EID MAR. Sicuramente tale emissione fu ampiamente falsificata fin dal XVI secolo, ma per la maggior parte tali falsi sono facilmente riconoscibili. I denari con EID MAR (RRC 508/3) in realtà non sarebbero poi così rari e furono prodotti più o meno con lo stesso numero dei conii di RRC 508/2 (anche qui con pochi conii del diritto e molti conii del rovescio). Si ha notizia che non pochi tombaroli furono (e sono) molto attivi nella regione intorno Filippi, almeno da oltre venti anni e quindi non è impossibile che siano riusciti a trovare diversi esemplari di Bruto, ovviamente esportati clandestinamente verso la Germania e G. Bretagna (come è attestato dalla storia del denario sequestrato a McFadden dell'ufficio londinese di CNG e restituito al Governo Greco e sul quale pare che nessuno abbia avanzato dei dubbi di autenticità).

Sappiamo bene come anche in Sicilia siano stati trovati dei tetradrammi che erano prima rarissimi e/o semisconosciuti, come il famoso tetradramma di Leontinoi con i "capelli bagnati", grazie soprattutto a un grande ripostiglio trovato negli anni '70-80 del XX secolo e subito naturalmente andato disperso, ma anche falsificato dal famigerato Fichera. E simili esempi sono innumerevoli....

Modificato da acraf
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Inviato

In democrazia , la libertà di opinioni è la regina e vanno rispettate.
Tinia ha sempre mantenuto la sua posizione.
Ha sempre scritto che alla luce di informazioni in un contesto archeologico, sarà lieto a ripensare la sua posizione.
Quando questo succederà , brinderemo [emoji483]?[emoji483]


Inviato

Intanto .......l'ultimo alla NAC fa fatto ben 325.000 FS. [emoji33][emoji33][emoji33][emoji33]


Inviato (modificato)
22 ore fa, acraf dice:

Allora bisogna mettere in dubbio tutte le emissioni rare e per le quali mancano adeguati dati archeologici.

Cito ad esempio i rari denari di Publio Ventidio Basso (RRC 531/1), del quale ho rintracciato in tutto una quindicina di esemplari, più circa 3 esemplari falsi ottocenteschi del Cigoi.... Non si conoscono sicuri dati archeologici anche se è riportato che un esemplare era presente in Charantenay 1864 Hoard (RRCH 497), che sembra fosse ricco anche di denari con testa di M. Antonio/Testa di Sole, ma è una testimonianza che va valutata con attenzione e solo pochi esemplari di quel ricco ripostiglio giacciono ancora nel museo di Auxerre (ma non sembra ci sia il pezzo di Ventidio). Non esiste neppure un accordo sulla loro esatta cronologia e molti contestano la classificazione del Crawford per una emissione collocata al tempo della spedizione di Ventidio contro Labieno in Oriente e attualmente sta prevalendo l'ipotesi di anticipare tale emissione al tempo del ricongiungimento delle legioni guidate da Ventidio con quelle di M. Antonio poco dopo la guerra di Modena e quindi presumibilmente coniate dalla zecca di Lione appena aperta da M. Antonio e Lepido....

Resta da comprovare il famoso ripostiglio di Florina in Grecia, del quale ha fatto cenno anche il Governo Greco nel suo sforzo di ricuperare la moneta ora nel Museo di Atene. Debbo ancora cercare una pubblicazione rumena che attesta un ritrovamento archeologico con un esemplare di EID MAR nella Romania meridionale.

E' un processo ancora fondamentalmente indiziario, ma dove gli indizi prevalenti concorrono a sostenere che esiste veramente l'emissione di Bruto con EID MAR. Sicuramente tale emissione fu ampiamente falsificata fin dal XVI secolo, ma per la maggior parte tali falsi sono facilmente riconoscibili. I denari con EID MAR (RRC 508/3) in realtà non sarebbero poi così rari e furono prodotti più o meno con lo stesso numero dei conii di RRC 508/2 (anche qui con pochi conii del diritto e molti conii del rovescio). Si ha notizia che non pochi tombaroli furono (e sono) molto attivi nella regione intorno Filippi, almeno da oltre venti anni e quindi non è impossibile che siano riusciti a trovare diversi esemplari di Bruto, ovviamente esportati clandestinamente verso la Germania e G. Bretagna (come è attestato dalla storia del denario sequestrato a McFadden dell'ufficio londinese di CNG e restituito al Governo Greco e sul quale pare che nessuno abbia avanzato dei dubbi di autenticità).

Sappiamo bene come anche in Sicilia siano stati trovati dei tetradrammi che erano prima rarissimi e/o semisconosciuti, come il famoso tetradramma di Leontinoi con i "capelli bagnati", grazie soprattutto a un grande ripostiglio trovato negli anni '70-80 del XX secolo e subito naturalmente andato disperso, ma anche falsificato dal famigerato Fichera. E simili esempi sono innumerevoli....

Resta il fatto che per questa emissione, a parte i dubbi sulla sua sussistenza e logica di emissione, non esiste un solo dato certo di ritrovamento in una stratigrafia intatta...quindi, fino ad allora i dubbi sono più che legittimi, vista poi la produzione teoricamente alta data dal numero dei conii differenti conosciuti che avrebbe dovuto offrire, statisticamente, sufficienti possibilità di essere reperita in scavo ufficiale... e invece...

E non è l'unica moneta che soffre di questa incertezza di natali....guarda caso sono tutte monete " apparse" nello stesso periodo...nell'800

Modificato da Tinia Numismatica
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la patina poi eliminata del pezzo finito ad Atene dopo il sequestro non potrebbe datare la moneta ?


Inviato
22 minuti fa, dux-sab dice:

la patina poi eliminata del pezzo finito ad Atene dopo il sequestro non potrebbe datare la moneta ?

Bella domanda...teoricamente, se si fosse in possesso di un database sufficientemente esteso per la tipologia delle patina, lo potrebbe anche, e sarebbe stata una occasione magnifica per dirimere la querelle, ma non lo si è fatto...evidentemente la risposta non era così sentitamente desiderata, in un verso o nell'altro

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2 Denario di Bruto ritornato in Grecio ,prima della pulitura - Copia.jpg

Esaminando queste foto , personalmente non ho alcun dubbio sulla sua genuinità , che questo denario possa essere un falso prodotto da un MOSTRO dell'ottocento e fatto arrivare a noi dalla Grecia , mi sembra irreale. 

E difficile accettare che almeno questo sia genuino , dopo aver avuto per anni la convinzione che sono stati "inventati .

Sicuramente è una moneta da grande interesse storico e che ha sempre suscitato la voglia di possederne uno. Falsificato da tanti secoli ma non per questo di tutta l'erba , si voglia fare un fascio. 

Caro gigetto , mi sa che presto arriveremo a 1.000 messaggi e ancora saremmo qui ........credere o non credere.

 

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Inviato
4 minuti fa, gionnysicily dice:

2 Denario di Bruto ritornato in Grecio ,prima della pulitura - Copia.jpg

Esaminando queste foto , personalmente non ho alcun dubbio sulla sua genuinità , che questo denario possa essere un falso prodotto da un MOSTRO dell'ottocento e fatto arrivare a noi dalla Grecia , mi sembra irreale. 

E difficile accettare che almeno questo sia genuino , dopo aver avuto per anni la convinzione che sono stati "inventati .

Sicuramente è una moneta da grande interesse storico e che ha sempre suscitato la voglia di possederne uno. Falsificato da tanti secoli ma non per questo di tutta l'erba , si voglia fare un fascio. 

Caro gigetto , mi sa che presto arriveremo a 1.000 messaggi e ancora saremmo qui ........credere o non credere.

 

Vorrei avere la tua fede, ma le patine sull'argento si fanno e disfano anche troppo bene, lo dovresti sapere bene anche tu...quindi, a meno che non la veda io di persona sotto un microscopio e faccia alcune prove, una immagine di una patina su una moneta( soprattutto con una foto così poco definita) non mi aggiunge nulla a quello che ho visto finora....non è questione di restare ancorati ad una idea, è questione che, a tutt'oggi, non sono emerse evidenze scientifiche e inoppugnabili a quello che è la mia idea...e non solo mia...quando queste evidenze arriveranno, sarò lieto di cambiare opinione, ma ho paura che sarà molto più probabile che toccherà cambiarla agli altri...


Inviato

Se aspettiamo che possa capitarti di averne uno tra le mani , ancora ossidato ......... campa cavallo .
Non pensi che se succedessero di queste occasioni, chiamerebbero un professionista per pulirlo ? E che sia all'altezza per la sua esperienza ?
Altro che fede , pensa un po' ..... sono un non credente e mi baso solo su quel che vedo e tocco.
[emoji106][emoji106][emoji106]

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Inviato
2 ore fa, gionnysicily dice:

Se aspettiamo che possa capitarti di averne uno tra le mani , ancora ossidato ......... campa cavallo .
Non pensi che se succedessero di queste occasioni, chiamerebbero un professionista per pulirlo ? E che sia all'altezza per la sua esperienza ?
Altro che fede , pensa un po' ..... sono un non credente e mi baso solo su quel che vedo e tocco.
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Ma se avessero chiamato un professionista per pulirlo, adesso non saremmo ancora qui a discutere se è buono o no....un professionista avrebbe colto l'occasione per effettuare tutte le verifiche del caso e dirimere una volta per tutte la questione. Invece niente, nessuno ha documentato nulla....la cosa mi suona parecchio strana, tanto per usare un eufemismo.......a te no?!

 

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Sicuramente la querelle è molto interessante da molti punti di vista e le varie opinioni vanno rispettate. Dobbiamo solo sperare che capiteranno nuovi elementi più oggettivi per dirimere la questione.

E' molto auspicabile che un adeguato numero di esemplari venga analizzato al microscopio e a livello metallografico, possibilmente con analisi estesa ad altre emissioni della stessa travagliata epoca delle guerre civili....

Sarei molto grato se qualcuno riesca a reperire questo lavoro:

Pavel, V and I Berciu. "Monede romane descoperite la cetatea dacică de la Căpîlna." Studii și comunicări — Sibiu 18 (1974): 115-124.

E' un piccolo ripostiglio, non citato su RRCH di Crawford, che conteneva 27 denari e 1 serrato e gli ultimi denari in ordine cronologico erano:

1 di RRC 502/2

1 di RRC 508/3 (quindi con EID MAR)

1di RRC 538/1 e infine

1 di Augusto RIC 287 (quindi del 4 a.C.)

Per la vicina emissione RRC 508/1, apparentemente coniata subito prima di EID MAR, e non molto più comune ho trovato almeno 6 ripostigli pubblicati e in effetti sorprende la scarsità di documentazione sui ripostigli con EID MAR (finora solo 2: Florina e questo Capiina). Probabilmente una delle spiegazioni risiede nel fatto che l'emissione RRC 508/1 è più "neutra" e il nome di Bruto si legge solo per chi non è analfabeta, mentre l'emissione RRC 508/3 reca non solo il ritratto di Bruto, ma anche un rovescio fin troppo parlante per il partito repubblicano e quindi facilmente riconoscibile e sequestrabile dalle autorità romane che hanno vinto la guerra civile....


Inviato

Le istituzioni hanno il dovere di registrare i dati su di un restauro o una semplice pulitura.
Probabilmente in Italia lo fanno ......o non.
Diversamente nel privato.
A CNG o chicchessia ditta, acquistano secondo le leggi della loro Nazione e se si presentano problemi per pulire o restaurare , si affidano ad professionisti capaci e non gli importa di far registrare dati tali da far "convincere" gli scettici. A loro gli interessa il business.
Se il restauratore è onesto e si accorge che i parametri di pulitura non corrispondono ai normali parametri , si ferma e fa notare che sotto quelle croste di ossidi , emerge un vile metallo.
Diversamente quando i parametri sono genuini , non può fare a meno di gioire sentirsi come un chirurgo che ha rimesso a posto un paziente dopo l'intervento.
Ognuno di noi , si comporta in base alle esperienze vissute .
E qui mi fermo , fiducioso che presto o tardi ti aspetto per condividere che i denari di EID-MAR esistono.
[emoji112][emoji112][emoji112]


Inviato (modificato)

Personalmente ammiro la tenacia di chi non crede a una data emissione in quanto mancano diverse basi certe e/o affidabili (e di chi al contrario ci crede con tutte le sue forze).

La cosa non la vedo limitante, bensì la considero una risorsa per il processo dialettico che dovrebbe un giorno portare alla risoluzione della querelle sia essa positiva o negativa (a seconda della parte considerata).

Questa è una delle discussioni più belle di tutte la sezioni della monetazione antica.

Modificato da grigioviola
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come già discusso prima con Numizmo e ora con Tinia (le cui posizioni paiono assai vicine) ancorché l'evidenza documentale sia scarsa (i due ripostigli citati da Acraf) vi possono essere assai pochi dubbi sulla genuinità dell'emissione (dell'emissione non di tutti gli esemplari conosciuti).

1) Un elemento logico che depone a sfavore del falso è la varietà dei coni conosciuti. Si dovrebbe pensare ad un flsario genuinamente diabolico per aver inventato decine di coni e modelli per dare vita a oltre un centinaio di esemplari che avrebbero ingannato generazioni di numismatici

 

2) un elemento storico da tenere presente e' che tale moneta e' stata già citata nelle prime opere dedicate alla numismatica romana - che risalgono al 1500 - quindi il ns falsario doveva avere  già all'epoca prodotto i suoi coni, le sue monete e averle censite nelle opere dei proto-numismatici (Goltzius, Agustin, Fulvio etc.) - un bel record ...

3) infine un terzo elemento iconografico : esiste una medaglia di Lorenzino de'Medici , coniata nel 1537 per l'assassinio di Alessandro de'Medici che mostra al diritto un ritratto barbuto alla guisa di Bruto e al rovescio il pileo tra due pugnali per compararlo all'assassinio di Cesare. Interessante notare la legenda del rovescio : VIII   ID(us) IAN(uarius)

quindi chi ha copiato chi in questo caso ? Un falsario che diabolicamente si ispira alla medaglia rinascimentale capace di adattarne persino la legenda per le sue monete (false) in EID MAR per cui ci troviamo addirittura ad avere un'emissione di Bruto (falsa) che si ispira ad una medaglia vera di Lorenzino de'Medici coniata nel 1537

oppure ci troviamo di fronte ad un falsario (dei denari di Bruto) talmente bravo e talmente di successo le cui produzioni (in numerosi coni e di ciascuno in numerosi esemplari tutti prodotti mirabilmente nel primo quarto del 1500) vengono  non solo pubblicate nelle primissime opere numismatiche ma addirittura 'copiate' da un medaglista che nel 1537 ne trae ispirazione per l'assassinio di Alessandro de' Medici, nipote di Lorenzo de' Medici, signore di Penne, duca di Firenze dal 1532 al 1537 , committente delle prime monete di Firenze a  primo a riportare l'immagine del duca su una moneta dopo l'uso secolare del giglio - il cui conio fu preparato nientemeno che da Benvenuto Cellini.

Forse proprio per queste ambizioni da despota cosi lontane dalla moderata e saggia democrazia dei suoi avi che un suo lontano parente, discendente di un ramo collaterale de' Medici, colto ed umanista, imbevuto di studi classici, forse suggestionato oltremisura dal fantasma di Bruto,  bramoso della gloria che esalta il tirannicida, e insofferente dei modi tirannici del duca che era arrivato al punto di proibire tutte le armi in città (forse presago di funesti auspici per la sua sorte) lo assassino'  l'8 gennaio del 1537 - immortalandone subito dopo la memoria del gesto in una medaglia di grande e classica suggestione. (cfr. HILL - POLLARD ' Medals from the Samuel KRESS Collection - Renissance Medals at the National Gallery of Art'  n. 493 per chi avesse voglia di vederla). ora: chi ha copiato chi ? Il falsario delle monete che ha poi ispirato l'autore e il committente della medaglia (naturalmente gli studi umanistici che esaltavano il gesto di Bruto qui non contano nulla..) oppure il falsario che si ispira alla medaglia ? Oppure - tertium datur - l'ipotesi piu' ardita di tutte : un unico falsario - ma bisognerebbe dire geniale inventore - che ideo' medaglia, coni e denari tutti nello spazio di pochissimi anni che non solo vennero poi celebrati e contesi nelle migliori raccolte nei secoli a venire ma diedero vita ad una letteratura (numismatica ) sterminata oltre che a schiere di tapini eruditi che ancora oggi si scervellano sulla plausibilità di tali emissioni... mentre il falsario certamente ancora se la ride ..

§

diabolicamente geniale, Watson!     :angel:

 

 

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Inviato
21 minuti fa, numa numa dice:

come già discusso prima con Numizmo e ora con Tinia (le cui posizioni paiono assai vicine) ancorché l'evidenza documentale sia scarsa (i due ripostigli citati da Acraf) vi possono essere assai pochi dubbi sulla genuinità dell'emissione (dell'emissione non di tutti gli esemplari conosciuti).

1) Un elemento logico che depone a sfavore del falso è la varietà dei coni conosciuti. Si dovrebbe pensare ad un flsario genuinamente diabolico per aver inventato decine di coni e modelli per dare vita a oltre un centinaio di esemplari che avrebbero ingannato generazioni di numismatici

 

2) un elemento storico da tenere presente e' che tale moneta e' stata già citata nelle prime opere dedicate alla numismatica romana - che risalgono al 1500 - quindi il ns falsario doveva avere  già all'epoca prodotto i suoi coni, le sue monete e averle censite nelle opere dei proto-numismatici (Goltzius, Agustin, Fulvio etc.) - un bel record ...

3) infine un terzo elemento iconografico : esiste una medaglia di Lorenzino de'Medici , coniata nel 1537 per l'assassinio di Alessandro de'Medici che mostra al diritto un ritratto barbuto alla guisa di Bruto e al rovescio il pileo tra due pugnali per compararlo all'assassinio di Cesare. Interessante notare la legenda del rovescio : VIII   ID(us) IAN(uarius)

quindi chi ha copiato chi in questo caso ? Un falsario che diabolicamente si ispira alla medaglia rinascimentale capace di adattarne persino la legenda per le sue monete (false) in EID MAR per cui ci troviamo addirittura ad avere un'emissione di Bruto (falsa) che si ispira ad una medaglia vera di Lorenzino de'Medici coniata nel 1537

oppure ci troviamo di fronte ad un falsario (dei denari di Bruto) talmente bravo e talmente di successo le cui produzioni (in numerosi coni e di ciascuno in numerosi esemplari tutti prodotti mirabilmente nel primo quarto del 1500) vengono  non solo pubblicate nelle primissime opere numismatiche ma addirittura 'copiate' da un medaglista che nel 1537 ne trae ispirazione per l'assassinio di Alessandro de' Medici, nipote di Lorenzo de' Medici, signore di Penne, duca di Firenze dal 1532 al 1537 , committente delle prime monete di Firenze a  primo a riportare l'immagine del duca su una moneta dopo l'uso secolare del giglio - il cui conio fu preparato nientemeno che da Benvenuto Cellini.

Forse proprio per queste ambizioni da despota cosi lontane dalla moderata e saggia democrazia dei suoi avi che un suo lontano parente, discendente di un ramo collaterale de' Medici, colto ed umanista, imbevuto di studi classici, forse suggestionato oltremisura dal fantasma di Bruto,  bramoso della gloria che esalta il tirannicida, e insofferente dei modi tirannici del duca che era arrivato al punto di proibire tutte le armi in città (forse presago di funesti auspici per la sua sorte) lo assassino'  l'8 gennaio del 1537 - immortalandone subito dopo la memoria del gesto in una medaglia di grande e classica suggestione. (cfr. HILL - POLLARD ' Medals from the Samuel KRESS Collection - Renissance Medals at the National Gallery of Art'  n. 493 per chi avesse voglia di vederla). ora: chi ha copiato chi ? Il falsario delle monete che ha poi ispirato l'autore e il committente della medaglia (naturalmente gli studi umanistici che esaltavano il gesto di Bruto qui non contano nulla..) oppure il falsario che si ispira alla medaglia ? Oppure - tertium datur - l'ipotesi piu' ardita di tutte : un unico falsario - ma bisognerebbe dire geniale inventore - che ideo' medaglia, coni e denari tutti nello spazio di pochissimi anni che non solo vennero poi celebrati e contesi nelle migliori raccolte nei secoli a venire ma diedero vita ad una letteratura (numismatica ) sterminata oltre che a schiere di tapini eruditi che ancora oggi si scervellano sulla plausibilità di tali emissioni... mentre il falsario certamente ancora se la ride ..

§

diabolicamente geniale, Watson!     :angel:

 

 

1)La varietà dei conii mi pareva che si conformasse poco alla tiratura teorica per ognuno di essi e le evidenze di ritrovamento.....forse più a vari autori nei secoli tra il 1500 e il giorno d'oggi.

2)Il Padovanino quando lavorava?

3)Mi pare esista un denario, sicuramente autentico per evidenze di ritrovamento, in cui è presente già l'iconografia dei pugnali e il pileo, ma con legenda diversa...in più qualcuno ha usato quella iconografia per la medaglia di Lorenzino( nel 1537) aggiungendo una legenda ID IAN .......da lì a EID MAR il passo sarebbe stato breve e remunerativo e viceversa dal falso EID MAR alla medaglia......

4) A parte speculazioni teoriche resta il fatto che nessuna moneta tra quelle menzionate di questa serie ha una provenienza accertata....neanche quelle dichiarate provenienti  da tesoretto, compresa l'ultima greca, in compenso hanno centinaia di migliaia di ottime ragioni (€) di voler essere considerate autentiche a tutti i costi...

scusate ma mi sembrano tutte ottime ragioni per dubitare , piuttosto che per credere....

 


Inviato

Opinioni rispettabilissime e a questo punto non mi dispiacerebbe riuscire, dopo quasi 750 posts e ben 30 pagine e non so quante foto, ricavare un unico documento pdf dell'intera discussione, possibilmente riducendo anche il formato dei caratteri, che è piuttosto grande, anche per poter ripassare più agevolmente quando già discusso. Noto che periodicamente salta fuori la storia della medaglia di dè Medici che sembrerebbe avere fornito anche lo spunto per creare da allora l'ormai leggendaria serie di Bruto con EID MAR.

Qualcuno dello staff tecnico del Forum può aiutarmi come creare tale documento, che naturalmente potrebbe anche essere reso facilmente disponibile da qualche parte....?....

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Inviato

a me basta che mi ricordate come ignoto iniziatore della discussione.

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