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Inviato

Concordo. Bisogna considerare alcuni aspetti generali. Leggendo qua e là in articoli specializzati sugli scavi di Florina, appare sicuro il ritrovamento del tesoretto in un recipiente posto in una stanza sull'acropoli.

Ecco l'unico testo in inglese (e greco), del 2000, che riassume tutta la storia degli scavi archeologici nella zona, molto illustrato e con importanti reperti, abbastanza ben fatto:

post-7204-0-58795100-1400516627_thumb.pn

dove c'è un breve accenno al ritrovamento:

post-7204-0-52515700-1400516722_thumb.pn

post-7204-0-30687700-1400516736_thumb.pn

e riporta una visione dall'alto del luogo dell'acropoli dove è stato trovato questo tesoretto:

post-7204-0-82533400-1400516822_thumb.pn

Nello stesso anno fu pubblicato su una rivista scientifica, ma solo in greco moderno, la descrizione delle circostanze del ritrovamento e il dettagliato catalogo di tutte le monete, con illustrazione su tavole di alcune di queste monete (non tutte), fra le quali l'unico denario di Bruto con Eid Mar (assieme ad alcuni denari sempre di Bruto, ma più comuni) ed è quello che ho riportato in precedenza.

Quindi dovrebbe essere questo il denario trovato in contesto archeologico, solo che finora ancora manca una fotografia digitale con buona definizione.

C'è da tenere presente che lo staff che ha trovato il tesoretto era composto da archeologi e non c'era alcun specialista numismatico. Il tesoretto fu portato a Tessalonica per la pulizia e inventariazione e le monete furono rapidamente fotografate e catalogate e immesse in files presso la responsabile dello scavo, la prof.ssa Adam-Veleni.

Ho preso informazioni su questa archeologa e gli "addetti ai lavori" mi hanno assicurato che è una archeologa molto seria e preparata, più volte premiata, anche se digiuna di valida preparazione numismatica.

Il problema è che poi si è occupata di nuove e successive campagne di scavo, sempre soprattutto nelle regioni della Grecia settentrionale, verso la Macedonia. Quindi ha sepolto da qualche parte i suoi files e le monete sono nei depositi del museo di Tessalonica. Quindi ha difficoltà a trovare la sua foto originaria e bisognerebbe ritrovare la moneta nel deposito e forse rifare la relativa fotografia. Una situazione molto comune e tipica anche in Italia, senza dimenticare che pure in Grecia c'è una situazione economica e sociale abbastanza drammatica.

Le avevo chiesto se era possibile avere almeno qualche esempio di foto fatte all'inizio con alcuni denari, possibilmente gli altri riconducibili a Bruto. Ella gentilmente mi ha mandato queste assicurandomi che sono di monete sicuramente appartenenti allo stesso ripostiglio (e finora sono le uniche che ho a colori del ripostiglio di Florina):

post-7204-0-16544600-1400517811_thumb.jp

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Non sono foto molto professionali e fatte per una pubblicazione numismatica.

Per la verità non sono più tornato sull'argomento con lei (fine ottobre 2013). Solo stamattina ho ripreso a scriverle, insistendo per avere altre foto.

Il problema è che normalmente i reperti e relativa riproduzione fotografica sono di competenza dell'archeologo responsabile degli scavi, che normalmente non ama che siano gli altri a rivelare i dettagli….

Eppure questa studiosa si è mostrata abbastanza disponibile, anche se talvolta ci mette un pò di tempo per i suoi impegni (ha pure incarichi burocratici che la impegnano molto).

Finora è tutto quello che so. Si tratta di un ripostiglio apparentemente intatto e molto importante, che andrebbe pubblicato con maggiore risonanza e dettagli a livello internazionale (almeno in lingua inglese).

Vedrò anche se è possibile muoversi anche a livello del nostro Ministero, per agevolare uno scambio a livello numismatico più accademico.

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Inviato

Davvero interessante questa discussione. Vorrei solo segnalare piccole differenze epigrafiche in esemplari che, teoricamente, dovrebbero appartenere allo stesso conio.

Ni sono soffermato sulla scritta BRVT e la spaziatura tra le lettere o la forma di alcune di queste, in particolare la V, sono a volte differenti.....

Ci sono sicuramente almeno 7 conii del diritto che sono facilmente distinguibili fra loro. Però pure io ho alcune perplessità che almeno alcuni di essi, come questo conio D, siano realmente uno stesso conio o piuttosto conii molto simili fra loro e opera di un medesimo incisore (se si vuole escludere un intervento falsario). Senza buone fotografie ad alta definizione e con corretta tecnica (permettendo anche di usare la sovrapposizione delle immagini per verificare meglio l'identità dei particolari) l'analisi dei conii diventa un lavoro molto difficile.

Lo stesso Cahn ha utilizzato vecchie foto in positivo. E' facile rendersi conto analizzando le sue tavole fotografiche. Con l'ingrandimento si vede chiaramente come molte fotografie erano state ritagliate e incollate per la successiva ripresa (si vedono ombre dei ritagli vicino al bordo). Si era negli anni '70 e non c'erano i progressi di oggi…..

Quindi di diversi esemplari non ha avuto visione diretta, ma solo di vecchie riproduzioni fotografiche...


Inviato
esso ha numero di inventario 3629 e catalogato al n. 155 nel catalogo del ripostiglio di Florina (purtroppo scritto in greco moderno). I nn. 156-159 riguardano altri denari, del tipo Cr. 494/23.

Scusate la domanda stupida: perché un elenco di 125 denari dovrebbe superare il numero 159?


Inviato

Scusate la domanda stupida: perché un elenco di 125 denari dovrebbe superare il numero 159?

i numeri sono scritti in Greco antico!


Inviato (modificato)

Qualcuno sa se su questa emissione ci sono stati degli studi sul metallo per determinarne l antichità. L unica perlinatura che trovo conforme con questo denario e quella dell emissione di cesare con Enea ed anchise al rv. Però anche li ci sono delle differenze minime più conformi ad un atelier itinerante. Rispondendo a gionnysicily dico che l ipotesi che vi siano poi copie create dopo il rinascimento e assolutamente possibile, come si vede di certi esemplari sopra indicati.

In sintesi questa rimane un emissione cosi affascinante che potrebbe essere anche stata "inventata" visto che proprio nel rinascimento la storia della Repubblica romana e sopratutto di certi personaggi prendeva molto.

Bisognerebbe avere uno studio approfondito del metallo in modo da togliere ogni dubbio in merito all esistenza di questa importantissima emissione

Non penso tuttavia che fior di studiosi ed esperti odierni e anche antichi siano stati ingannati, in modo cosi clamoroso quindi come dicevo nel post sopra la tesi un po forzata del falso rinascimentale e di una serie di copie coeve può essere smentita da dati sicuri sull antichità del metallo

Altegiovanni la presente discussione (arrivata a 32 pagine) analizza in profondità le evidenze di questa emissione, riportando l'evidenza dell'esemplare da scavo rinvenuto e pubblicato dalla d.ssa Adami Veleni, di cui abbiamo abbondantemente discusso nell'autunno 2013 e di cui Acraf sta rintracciando foto piu' aggiornate.

Il denario con il pileo e i pugnali fu imitato già in antichità come dimostrano le emissioni anonime dell'anno 68 dC (vedi opera di Martin), e la medaglia rinascimentale per l'assassinio di un Medici (se ricordo bene). L'iconografia era quindi ben conosciuta sin dall'antichità. Supporre che questo denario sia stato un'invenzione rinascimentale signficherebbe presupporre un'ispirazione al denario del 68 dC (che oltretutto non ha riporta la testa di Bruto al diritto ma quella della LIbertas) , monete peraltro rarissime (piu' dell'emissione di Bruto stessa ), e ipotizzare che l'immaginifico falsario abbia saputo legare il rovescio con le daghe e il pileo ad un eccezionale denario di Bruto coniato - da una zecca asiatica itinerante - in occasione dell'assassinio di Cesare - e infine che lui stesso , o un suo epigone, abbia ripreso la celebre raffigurazione per la medaglia con il pileo e i pugnali coniata a Firenze nel rinascimento ..

non c'è che dire siamo in presenza di un vero genio :rolleyes: ..

Modificato da numa numa

Inviato

Scusate la domanda stupida: perché un elenco di 125 denari dovrebbe superare il numero 159?

Domanda molto pertinente e m'ero scordato di spiegare che nella pubblicazione in lingua greca il catalogo riguardava tutte le monete trovate nelle varie campagne di scavi a Florina (5 rinvenimenti dal 1986 al 1997), iniziando con la lista di monete di bronzo (soprattutto della zecca di Thessaloniki) e solo a partire al n. 46 inizia la lista dei denari trovati nell'acropoli nel 1996.

Ecco perchè i numeri sono come sfasati…..


Inviato

Grazie


Inviato (modificato)

Altegiovanni la presente discussione (arrivata a 32 pagine) analizza in profondità le evidenze di questa emissione, riportando l'evidenza dell'esemplare da scavo rinvenuto e pubblicato dalla d.ssa Adami Veleni, di cui abbiamo abbondantemente discusso nell'autunno 2013 e di cui Acraf sta rintracciando foto piu' aggiornate.

Il denario con il pileo e i pugnali fu imitato già in antichità come dimostrano le emissioni anonime dell'anno 68 dC (vedi opera di Martin), e la medaglia rinascimentale per l'assassinio di un Medici (se ricordo bene). L'iconografia era quindi ben conosciuta sin dall'antichità. Supporre che questo denario sia stato un'invenzione rinascimentale signficherebbe presupporre un'ispirazione al denario del 68 dC (che oltretutto non ha riporta la testa di Bruto al diritto ma quella della LIbertas) , monete peraltro rarissime (piu' dell'emissione di Bruto stessa ), e ipotizzare che l'immaginifico falsario abbia saputo legare il rovescio con le daghe e il pileo ad un eccezionale denario di Bruto coniato - da una zecca asiatica itinerante - in occasione dell'assassinio di Cesare - e infine che lui stesso , o un suo epigone, abbia ripreso la celebre raffigurazione per la medaglia con il pileo e i pugnali coniata a Firenze nel rinascimento ..

non c'è che dire siamo in presenza di un vero genio :rolleyes: ..

Altegiovanni la presente discussione (arrivata a 32 pagine) analizza in profondità le evidenze di questa emissione, riportando l'evidenza dell'esemplare da scavo rinvenuto e pubblicato dalla d.ssa Adami Veleni, di cui abbiamo abbondantemente discusso nell'autunno 2013 e di cui Acraf sta rintracciando foto piu' aggiornate.

Il denario con il pileo e i pugnali fu imitato già in antichità come dimostrano le emissioni anonime dell'anno 68 dC (vedi opera di Martin), e la medaglia rinascimentale per l'assassinio di un Medici (se ricordo bene). L'iconografia era quindi ben conosciuta sin dall'antichità. Supporre che questo denario sia stato un'invenzione rinascimentale signficherebbe presupporre un'ispirazione al denario del 68 dC (che oltretutto non ha riporta la testa di Bruto al diritto ma quella della LIbertas) , monete peraltro rarissime (piu' dell'emissione di Bruto stessa ), e ipotizzare che l'immaginifico falsario abbia saputo legare il rovescio con le daghe e il pileo ad un eccezionale denario di Bruto coniato - da una zecca asiatica itinerante - in occasione dell'assassinio di Cesare - e infine che lui stesso , o un suo epigone, abbia ripreso la celebre raffigurazione per la medaglia con il pileo e i pugnali coniata a Firenze nel rinascimento ..

non c'è che dire siamo in presenza di un vero genio :rolleyes: ..

Infatti la mia era solo una supposizione. Ho cercato anche di motivare la mia idea ma nessuno ha commentato ciò che ho scritto.

Se leggi i passati post che ho fatto quando un altra persona supponeva ciò che ho detto io, fui tra quelli che sostenevano l esistenza e la leggitimita di codesta emissione. In questi mesi ho avuto modo di incrociare una persona che ha visionato due esemplari poi rivelatosi delle abili copie coniate e sicuramente risalenti al periodo tardo rinascimentale. Di lì li studio dello stile e della perlinatura ecc.

Ora alla luce di questo non voglio insistere con l affermazione che ho anche definito come fiabesca che tutta l emissione sia stata coniata nel rinascimento o giù di lì, ed è per questo che ho chiesto se qualcuno ha avuto modo di studiarne uno attentamente.

Abbiamo la testimonianza di gionny che però se ho ben capito e da foto, poi il ritrovamento descritto da acraf ma anche li ci sono delle perplessità. Quindi. . Penso che sia lecito avere un minimo dubbio. Poi abbiamo la fortuna di avere qui sul forum responsabili d asta che possono nella loro carriera aver avuto la compiacenza di aver studiato qualche eid un po meglio.. scusa la mia ignoranza

Modificato da altegiovanni

Inviato (modificato)

Aggiungo a favore di chi crede nella leggitimita dell emissione che ad esempio l esemplare incantato da nac al num. 755 dalla foto appare molto credibile e sicuramente genuino in linea con le conformità di una zecca itinerante. Ma è davvero uno dei pochi.

Modificato da altegiovanni

Guest Tugay Emin
Inviato

Aggiungo a favore di chi crede nella leggitimita dell emissione che ad esempio l esemplare incantato da nac al num. 755 dalla foto appare molto credibile e sicuramente genuino in linea con le conformità di una zecca itinerante. Ma è davvero uno dei pochi.

Ciao @@altegiovanni. Già questo e già qualcosa.
Inviato

beh al di là di responsabili di case d'asta ben qualificati direi che in primis andrebbero citate le legioni di studiosi che dal 1600 in poi si sono occupati dell'emissione.

Avevamo cominciato a fare un po' di esegesi storica delle prime citazioni per l'emissione di Bruto e credo fossimo arrivati indietro per lo meno al 1600.

Successivamente poi gente del calibro di Carson, Crawford, e lo stesso Cahn hanno studiato a fondo questa emissione esaminandone esemplari in collezioni pubbliche e private. Per questo trovo un po' surreale (ancorché possibile se il ritrovamento in Grecia non dovesse essere validato) ipotizzare che essa sia un'invenzione rinascimentale e, stanti le emissioni del 68 dC , che prende le mosse da un'oscura emissione della Leibertas..

Ci sta naturalmente che il proliferare delle monete che ci sono pervenute accolgano tra loro esemplari spuri , vista l'eccezionale interesse del mercato e dei collezionisti per questa emissione. Ma questa è storia ormai purtroppo assai comune oggigiorno..


Inviato

Il discorso della forma della perlinatura non porta a risultati probanti. Per rimanere nelle emissioni a nome di Bruto, è possibile riscontrare un'ampia varietà nella resa della perlinatura, da perline piccole e numerose come negli aurei e denari Crawford 505/4-5 (di grande rarità):

post-7204-0-62281100-1400590926_thumb.jp

poi ci sono perline meno piccole, irregolari e più diradate, come in Crawford 506/2:

post-7204-0-01672600-1400591011_thumb.jp

ma bisogna rilevare che nello stesso periodo dell'emissione di denari vcon EID MAR furono coniati anche rarissimi aurei e denari, Cr. 508/1-2., con perlinatura più grossa e molto simile ai denari che stiamo discutendo:

post-7204-0-40813300-1400591143_thumb.jp

Insomma una grande variabilità e non appare inverosimile che denari di Bruto con EID MAR possano avere una perlinatura "grossa".


Inviato

Nel mio post #453 (pagina 31), avevo accennato al Cahn 20b, ex coll. Mamroth, che non riporta alcuna illustrazione.

Ho avuto una (mediocre) scansione della tavola 3 su BNZ 1949, che illustra la bella collezione di denari di Cassio e Bruto di Mamroth (non si sa nulla di questo collezionista, forse tedesco, che pubblicò vari articoli su Berliner Numismatische Zeitschrift, pubblicati tra il 1949 e 1952).

post-7204-0-60752900-1400592895_thumb.jp

Il denario di Bruto è al n. 10. Dal confronto con altri esemplari noti emerge che questo Cahn 20b in realtà è lo stesso ci Cahn 20d (ex coll. Martinetti-Nervegna 1401). Ecco il confronto:

post-7204-0-83701900-1400593013_thumb.jp

E' uno dei tanti indizi che dimostrano come il Corpus di Cahn meriti una approfondita revisione. Lo stesso curatore dell'ANS mi ha confidato che questo vecchio lavoro andrebbe rivisto, anche alla luce del nuovo materiale comparso dopo la sua pubblicazione….


Inviato (modificato)

Colgo l'occasione per inserire una breve panoramica del denario che riprende la stessa tipologia del rovescio di Bruto e che fu emesso durante la Guerra Civile del 68-69 d.C., dopo la morte di Nerone. Questa emissione fu coniata in Spagna, forse dalla zecca di Tarraco.

Riprendendo il Corpus su questa particolare monetazione, quello del Martin, noto che esistono in tutto due varianti. Allego le foto che stanno nel suo libro.

Martin 49 (con legende LIBERTAS / PR RESTITVTA) = RIC 24 = Cohen 394

post-7204-0-17802500-1400594876_thumb.jp

1) Den Haag g. 3,35

2) Londra, BMC 7 g. 3,65

3) Torino g. 3,26 *

4) Parigi g. 3,37 *

5) Wien g. 3,12

Aggiungo la foto del BMC 7 di Londra (non riportatta su Martin):

post-7204-0-41051500-1400595025_thumb.jp

e due nuovi esemplari, non censiti da Martin:

6) CNG 72/2006, 1405 g. 3,00

post-7204-0-81344600-1400595071_thumb.jp

7) Sping 13015/2013, 187 g. 3,11

post-7204-0-35233200-1400595153_thumb.jp

Martin 50 (con legende LIBERTAS PR / RESTITVTA) = RIC 25 = Cohen 395

post-7204-0-89031600-1400595246_thumb.jp
1) Londra, BMC 8 g. 3,40
2) Oxford (ex coll. Trau 522) g. 3,67 *
3) Vaticano g. 3,22 (citato in Blacas 1862, n. 388) *
allego l'immagine del pezzo BMC 8 (che completa la serie nota):
post-7204-0-77574400-1400595367_thumb.jp
….. Come già accennato da Numa, la serie della Guerra Civile è molto più rara della serie a nome di Bruto…. anche se si intravvede che furono impiegati diversi conii.
Modificato da acraf

Inviato

@@numa numa

anche io credo nella esistenza del denario, però anche in passato era stata messa in discusisone. Inoltre in alcune grandi collezioni (esempio Maganguti, Signorelli, ect...) manca, qualcosa vorrà pur dire...... Inoltre il Cahn ha fatto molti errori e durante questa discusisone ne stanno uscendo molti. Vedi anche il post sul denario del museo civico di Bologna/Collezione Borghesi.

Sicuramente già lo conosci :), però leggi queste due pagine della RIN del 57, descrivono perfettamente questa discusisone e i dubbi di molti che vi scrivono.

Ciao

Magnaguti-Bruto.pdf


Inviato (modificato)

Ringrazio @@acraf per l ottima ricerca.

Concordo anche io che lo studio della perlinatura non è probante ma permettetemi di insistere che lo stile, ad esempio, del cahn 21a ed i suoi derivati non è in conformità con i prodotti di atelier itineranti della sua epoca. La perlinatura è troppo intensa globulare ha quasi mai punti di debolezza a parte quando esce dal Tondello, anche li la sfumatura della definizione appare netta in diversi esemplari. Ma poi l estetica del ritratto e molto troppo espressivo ha una notevole espressione per essere un prodotto dozzinale ( da zecca itinerante) si può concedere qualche eccezione ma qui è il contrario, abbiamo troppi esemplari ottimamente definiti correlati inoltre da un rv con rilievo alto nitido quasi sempre ineccepibile nella sua realizzazione. Nei esemplari riportati da acraf si noti come in tutti e tre gli esemplari la perlinatura sia diversa per grandezza ha una definizione che esprime sfumature e discontinuità in linea con un processo di coniazione classica.

in certi eid la centratura della perlinatura e la continuità di essa e quasi monotona continua senza punti di debolezza o di variata intensità.

non so se sono riuscito a descrivere bene le mie impressioni.

Modificato da altegiovanni

Inviato

Ciao,

vi posto altri tre esemplari:

1) dal medagliere delle raccolte numismatiche di Torino

2) dal Museo di Varsavia, ex collezione Semerau-Siemianowski

3)dal medagliere Cremonese. Il catalogo riporta la dicitura: "autenticità dubbia"

4)dal medagliere Cremonese. Il catalogo riporta la dicitura: "autenticità dubbia"

post-7445-0-52945400-1400607973_thumb.jp

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post-7445-0-75178900-1400607977_thumb.jp

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Inviato

Nel mio post #453 (pagina 31), avevo accennato al Cahn 20b, ex coll. Mamroth, che non riporta alcuna illustrazione.

Ho avuto una (mediocre) scansione della tavola 3 su BNZ 1949, che illustra la bella collezione di denari di Cassio e Bruto di Mamroth (non si sa nulla di questo collezionista, forse tedesco, che pubblicò vari articoli su Berliner Numismatische Zeitschrift, pubblicati tra il 1949 e 1952).

attachicon.gifMamroth coll Bruto-Cassio.jpg

Il denario di Bruto è al n. 10. Dal confronto con altri esemplari noti emerge che questo Cahn 20b in realtà è lo stesso ci Cahn 20d (ex coll. Martinetti-Nervegna 1401). Ecco il confronto:

attachicon.gifConfronto Cahn 20b-d.jpg

E' uno dei tanti indizi che dimostrano come il Corpus di Cahn meriti una approfondita revisione. Lo stesso curatore dell'ANS mi ha confidato che questo vecchio lavoro andrebbe rivisto, anche alla luce del nuovo materiale comparso dopo la sua pubblicazione….

A me i due Cahn( 20B e 20D) non sembrano la stessa moneta, per il non avere lo stesso tondello, in compenso hanno lo stesso difetto in basso....e non è una buona cosa...

Guest Tugay Emin
Inviato

@@numizmo Con due foto in questo modo, dire che "A me i due Cahn( 20B e 20D) non sembrano la stessa moneta," e lo stesso di dire che sono la stessa moneta. O cercato di ingrandirle , ma sgranano e non si riesce a fare una comparazione. Aspetterei ad eventuali foto migliori. Probabilmente potrebbe essere una copia dell'altra ,con qualche particolare che si assottiglia o svanisce.

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Inviato

@@numizmo Con due foto in questo modo, dire che "A me i due Cahn( 20B e 20D) non sembrano la stessa moneta," e lo stesso di dire che sono la stessa moneta. O cercato di ingrandirle , ma sgranano e non si riesce a fare una comparazione. Aspetterei ad eventuali foto migliori. Probabilmente potrebbe essere una copia dell'altra ,con qualche particolare che si assottiglia o svanisce.

Quindi sei della mia stessa opinione.......con due foto così, non si apprezzano i difetti, ma le differenze nella forma del tondello, a meno di un ritaglio sciaguratamente grossolano, le vedi lo stesso....e qui i due tondelli non si somigliano molto....potrebbero essere una la copia dell'altra o copie tutte e due di un'altra moneta, o copie tout court......per adesso la questione è tutto meno che chiarita.


Inviato (modificato)

@@gionnysicily @@numizmo

ciao,

la martinetti l' avevo già fotografata al post #448 e si vede tutto il contorno.....anche se il problema potrebbe essere la 20b.

Sembrano tre denari diversi con lo stesso difetto al diritto, boh. la 20d non coincide, il rovescio e'di diverso. La fine del pugnale di destra e' differente, anche la perlinatura. Pero' questa differenza ed altre potrebbero essere giustificate dall'utilizzo di calchi e non delle monete vere e proprie.

ciao

Modificato da snam

Guest Tugay Emin
Inviato

Quindi sei della mia stessa opinione.......con due foto così, non si apprezzano i difetti, ma le differenze nella forma del tondello, a meno di un ritaglio sciaguratamente grossolano, le vedi lo stesso....e qui i due tondelli non si somigliano molto....potrebbero essere una la copia dell'altra o copie tutte e due di un'altra moneta, o copie tout court......per adesso la questione è tutto meno che chiarita.

. La questione relativa alle due foto si , ma non la discussione .con questo tipo di foto non si possono dare opinioni , altro e consultare foto da aste o testi con foto dignitose. Come scrive SNAM possono essere foto fatte su calchi in gesso , con le varie imperfezioni che n'è consegue.
Inviato

. La questione relativa alle due foto si , ma non la discussione .con questo tipo di foto non si possono dare opinioni , altro e consultare foto da aste o testi con foto dignitose. Come scrive SNAM possono essere foto fatte su calchi in gesso , con le varie imperfezioni che n'è consegue.

Intendevo sulle foto, non sulle relative posizioni...chiaro che da un calco non si può pretendere troppo, però dovrai ammettere che per diverse monete qui illustrate, non appena si è andati a grattare un po' oltre la superficie, sono saltati fuori dati un po' troppo discordanti....e questo non è un buon segno...

Guest Tugay Emin
Inviato

Ho sempre sostenuto che non è ORO tutto quel che luccica. Raccogliendo tutto il materiale che è stato inserito in questa lunga e interminabile discussione, si possono prendere spunti per uno studio (non tanto scientifico) ma illustrativo . E tutta una questione di disponibilità di tempo. Considerando anche le varie posizioni rispettabili.

Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum

Inviato

Colgo l'occasione per inserire una breve panoramica del denario che riprende la stessa tipologia del rovescio di Bruto e che fu emesso durante la Guerra Civile del 68-69 d.C., dopo la morte di Nerone. Questa emissione fu coniata in Spagna, forse dalla zecca di Tarraco.

Riprendendo il Corpus su questa particolare monetazione, quello del Martin, noto che esistono in tutto due varianti. Allego le foto che stanno nel suo libro.

Martin 49 (con legende LIBERTAS / PR RESTITVTA) = RIC 24 = Cohen 394

attachicon.gifCIVIL WAR Martin 49.jpg

1) Den Haag g. 3,35

2) Londra, BMC 7 g. 3,65

3) Torino g. 3,26 *

4) Parigi g. 3,37 *

5) Wien g. 3,12

Aggiungo la foto del BMC 7 di Londra (non riportatta su Martin):

attachicon.gifCIVIL WAR Martin 49 London BMC 7 3,65.jpg

e due nuovi esemplari, non censiti da Martin:

6) CNG 72/2006, 1405 g. 3,00

attachicon.gifCIVIL WAR Martin 49 CNG 72_2006_1405 3,00.jpg

7) Sping 13015/2013, 187 g. 3,11

attachicon.gifCIVIL WAR Martin 49 Spink 13015_2013_187 3,11.jpg

Martin 50 (con legende LIBERTAS PR / RESTITVTA) = RIC 25 = Cohen 395

1) Londra, BMC 8 g. 3,40
2) Oxford (ex coll. Trau 522) g. 3,67 *
3) Vaticano g. 3,22 (citato in Blacas 1862, n. 388) *
allego l'immagine del pezzo BMC 8 (che completa la serie nota):
….. Come già accennato da Numa, la serie della Guerra Civile è molto più rara della serie a nome di Bruto…. anche se si intravvede che furono impiegati diversi conii.

Grazie Alberto voleo farlo io ma tempo tiranno e non disponibilità immediata del testo hanno fatto si che tu arrivassi prima :)

come interpreti la legenda RESTITVTA al rovescio sotto i due pugnali , si riferisce alla LEIBERTAS del diritto oppure potrebbe alludere alla precedente emissione di Bruto ?


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