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Inviato

no calma

io mi riferivo all'esemplare Huntington che si puo' vedere nella preview del catalogo Sotheby's cliccando sul link riportato sopra da Snam

(che non è la moneta raffigurata nel post qui sopra).


Guest Tugay Emin
Inviato

BanTi Simonetti, BanTi....almeno i nomi propri...

Ho capito ....ho capito! BANTI OK ! grazie numizmo .Alla prossima.

Inviato

no calma

io mi riferivo all'esemplare Huntington che si puo' vedere nella preview del catalogo Sotheby's cliccando sul link riportato sopra da Snam

(che non è la moneta raffigurata nel post qui sopra).

Ho capito, questa l'ho postata solo per farti vedere cosa si può fare ad una moneta....

o cosa può accaderle in 500 anni...


Guest Tugay Emin
Inviato (modificato)

Riporto il link sulla collezione Huntington:

http://www.sothebys..../Huntington.pdf

Si può vedere un denario delle Idi di marzo, a mio parere, buono per la presenza di cristalizzazione (almeno per quello che riesco a vedere per foto)

Ciao

Ciao snam, Questo denario della coll. Huntington é uno dei pochi GENUINI . Se numizmo a dei dubbi e solo perche' non vuole smentirsi per quello che pensa sui EID.MAR. Se non accetta i canoni ché ha questo denario ,allora si ché siamo in alto mare. Osservando sul rovescio, i globuli della perlinatura (sani). Questi si staccano nitidamente dal campo, cosi i pugnali e l'elmo. La leggenta pecca di corrosioni, una patina di solfuro d'argento ricopre quasi tutta la moneta. La frattura a ore 11 e la screpolatura di una parte del campo ,fanno intravvedere la cristallizzazzione del metallo. "Io lo accetterei anche fratturato".

Modificato da gionnysicily
Inviato

Esiste un dato di fatto.

Se si scorre il Corpus di Cahn sui denari di EID MAR si nota agevolmente che non esiste alcun esemplare che sia stato trovato in contesto archeologico.

Tutti gli esemplari noti provengono in ultima analisi da collezioni private, anche vecchie, molte delle quali confluite nelle raccolte museali.

Solo in rari casi si fa cenno a una vaga provenienza dalla Grecia, che sarebbe la regione dove sono state prodotte queste monete.

Mi ha colpito la totale assenza di fonti riguardanti i medaglieri e i depositi di musei greci. Sembra che nessuno abbia trovato traccia, nemmeno nel ricco museo di Atene, al quale dovrebbero confluire eventuali ripostigli di monete romane coeve a questi denari e trovati in Grecia.

Però è anche da rilevare che la situazione numismatica in Grecia a livello statale è ben più disastrosa che in Italia, in questi tempi poi....

Basterebbe un solo esemplare di denario con EID MAR sicuramente trovato in contesto archeologico per fugare tutti i possibili dubbi, anche quelli avanzati dal buon malpensante Numizmo....

Il resto purtroppo è ancora teoria.....

  • Mi piace 1

Inviato

si è vero, nessuna moneta di questo tipo sembra essere stata rinvenuta in contesti archeologici. Ho controllato appositamente Crawford, il Grueber (collezione British Museum il cui nucleo originale proviene dall'antica colleczione Blacas) etc. Questo sembra essere un dato sorprendente anche se occorrerebbe meglio contestualizzarlo e metterlo, ad esempio, a paragone con altri denari romani piu' o meno noti e verificare per quanti si conoscono provenienze da contesti archeologici.

Ipotizzare una completa invenzione del tipo è, come sostenevo, un'ipotesi forte. Inoltre il falsario avrebbe anche inventato un plausibile Plaetorius Caestianus che non è da poco...

Cavino ad esempio conio' un sesterzio con il ritratto di Cesare al diritto e al rovescio la legenda su tre righe VENI VIDI VICI , piu' che un falso probabilmente veniva spacciato già all'epoca come invenzione e , nel gusto dellêpoca, apprezzato come tale.

Mi conforta pero' il dato di Johnnysicily che mostra elementi, riconoscibili nell'esemplare Huntington , di sicura antichità. Molti piu' dubbi, nonostante gli sforzi di Cahn per accreditarlo, avrei sugli omologhi in oro invece, venduti a carissimo prezzo dai fratelli Hunt in giu'..


Inviato (modificato)

Ciao snam, Questo denario della coll. Huntington é uno dei pochi GENUINI . Se numizmo a dei dubbi e solo perche' non vuole smentirsi per quello che pensa sui EID.MAR. Se non accetta i canoni ché ha questo denario ,allora si ché siamo in alto mare. Osservando sul rovescio, i globuli della perlinatura (sani). Questi si staccano nitidamente dal campo, cosi i pugnali e l'elmo. La leggenta pecca di corrosioni, una patina di solfuro d'argento ricopre quasi tutta la moneta. La frattura a ore 11 e la screpolatura di una parte del campo ,fanno intravvedere la cristallizzazzione del metallo. "Io lo accetterei anche fratturato".attachicon.gifHuntington coll. D. - Copia.BMP

Questo denario della collezione Huntington è uno dei pochi CONIATI bene, punto e basta...la genuinità è ben al di là dall'essere provata.

Quando avremo i report lo sarà, fino ad allora, stili, esecuzioni e altro sono solo parole. Se così non fosse, allora tutte le decadracme agrigentine sarebbero automaticamente autentiche solo perché sono coniate correttamente, invece così non è, ci sono più falsi che buoni( sempre che i buoni ci siano) anche di queste e sono tutti falsi coniati...quindi i globuli della perlinatura,, il modo in cui i pugnali staccano dal campo e lo stesso fa il pileo, contano , canonicamente, zero, finché non si ha , appunto , un "canone" certo a cui rifarsi...fino ad allora questa moneta è canonicamente ben eseguita e invecchiata, punto e basta...caro il mio Gionny, stavolta mi hai parecchio deluso,,, da un tecnicista pulitore di monete come te, non mi aspettavo una esegesi basata sulla congruenza stilistica o morfologica senza a monte una database univoco a cui fare riferimento...che scivolone!

Modificato da numizmo
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Inviato

Esiste un dato di fatto.

Se si scorre il Corpus di Cahn sui denari di EID MAR si nota agevolmente che non esiste alcun esemplare che sia stato trovato in contesto archeologico.

Tutti gli esemplari noti provengono in ultima analisi da collezioni private, anche vecchie, molte delle quali confluite nelle raccolte museali.

Solo in rari casi si fa cenno a una vaga provenienza dalla Grecia, che sarebbe la regione dove sono state prodotte queste monete.

Mi ha colpito la totale assenza di fonti riguardanti i medaglieri e i depositi di musei greci. Sembra che nessuno abbia trovato traccia, nemmeno nel ricco museo di Atene, al quale dovrebbero confluire eventuali ripostigli di monete romane coeve a questi denari e trovati in Grecia.

Però è anche da rilevare che la situazione numismatica in Grecia a livello statale è ben più disastrosa che in Italia, in questi tempi poi....

Basterebbe un solo esemplare di denario con EID MAR sicuramente trovato in contesto archeologico per fugare tutti i possibili dubbi, anche quelli avanzati dal buon malpensante Numizmo....

Il resto purtroppo è ancora teoria.....

basterebbe uno....ma non c'è....


Inviato (modificato)

si è vero, nessuna moneta di questo tipo sembra essere stata rinvenuta in contesti archeologici. Ho controllato appositamente Crawford, il Grueber (collezione British Museum il cui nucleo originale proviene dall'antica colleczione Blacas) etc. Questo sembra essere un dato sorprendente anche se occorrerebbe meglio contestualizzarlo e metterlo, ad esempio, a paragone con altri denari romani piu' o meno noti e verificare per quanti si conoscono provenienze da contesti archeologici.

Ipotizzare una completa invenzione del tipo è, come sostenevo, un'ipotesi forte. Inoltre il falsario avrebbe anche inventato un plausibile Plaetorius Caestianus che non è da poco...

Cavino ad esempio conio' un sesterzio con il ritratto di Cesare al diritto e al rovescio la legenda su tre righe VENI VIDI VICI , piu' che un falso probabilmente veniva spacciato già all'epoca come invenzione e , nel gusto dellêpoca, apprezzato come tale.

Mi conforta pero' il dato di Johnnysicily che mostra elementi, riconoscibili nell'esemplare Huntington , di sicura antichità. Molti piu' dubbi, nonostante gli sforzi di Cahn per accreditarlo, avrei sugli omologhi in oro invece, venduti a carissimo prezzo dai fratelli Hunt in giu'..

Non dimentichiamoci la citazione di Svetonio.....io ritengo che ce ne sono poche autentiche tra un mare di falsi (ovvio). E una di queste e' quella Huntington. L'unica cosa che pero' mi sono sempre chiesto e' come mai Cassio Longinus non si sia mai rappresentato sulle monete e come un diffensore della repubblica, come Bruto, si sia appresentato sulle monete andando contro a una delle regole, non scritte, piu' sentite della repubblica simulando in questo Giulio Cesare e i suoi seguaci.

Modificato da snam

Inviato

si è vero, nessuna moneta di questo tipo sembra essere stata rinvenuta in contesti archeologici. Ho controllato appositamente Crawford, il Grueber (collezione British Museum il cui nucleo originale proviene dall'antica colleczione Blacas) etc. Questo sembra essere un dato sorprendente anche se occorrerebbe meglio contestualizzarlo e metterlo, ad esempio, a paragone con altri denari romani piu' o meno noti e verificare per quanti si conoscono provenienze da contesti archeologici.

Ipotizzare una completa invenzione del tipo è, come sostenevo, un'ipotesi forte. Inoltre il falsario avrebbe anche inventato un plausibile Plaetorius Caestianus che non è da poco...

Cavino ad esempio conio' un sesterzio con il ritratto di Cesare al diritto e al rovescio la legenda su tre righe VENI VIDI VICI , piu' che un falso probabilmente veniva spacciato già all'epoca come invenzione e , nel gusto dellêpoca, apprezzato come tale.

Mi conforta pero' il dato di Johnnysicily che mostra elementi, riconoscibili nell'esemplare Huntington , di sicura antichità. Molti piu' dubbi, nonostante gli sforzi di Cahn per accreditarlo, avrei sugli omologhi in oro invece, venduti a carissimo prezzo dai fratelli Hunt in giu'..

Come ti ho già detto, non è una completa invenzione ma è ispirato da un altro denario in cui i pugnali e il pileo sono rappresentati. L'unica "invenzione" sarebbe il ritratto di Bruto ..non certo il patronimico ben conosciuto...quindi, visto che anche tu confermi la mancanza di ritrovamenti archeologici, su quali basi sostenere che la moneta è autentica? Sull'analisi formale di Gionny no di sicuro perché o perfettamente priva di logica e basi, sull'analisi metalloscopica di qualche esemplare? Ma è mai stata fatta? non mi risulta neanche questa...e allora? sull'aspetto delle incrostazioni e ossidazioni presenti su qualche esemplare? non basta, primo perché le ossidazioni dell'argento si riproducono e , oltretutto allo stato attuale della protocollazione dei parametri di riferimento, non sono probanti in laboratorio. secondo perché dopo 500 anni le ossidazioni si verificano anche in modo naturale e sono estremamente difficili da discernere da quelle di duemila anni.

Per adesso resto della mia idea " Tutte false, Tutte false!!"


Inviato

Non dimentichiamoci la citazione di Svetonio.....io ritengo che ce ne sono poche autentiche tra un mare di falsi (ovvio). E una di queste e' quella Huntington. L'unica cosa che pero' mi sono sempre chiesto e' come mai Cassio Longinus non si sia mai rappresentato sulle monete e come un diffensore della repubblica, come Bruto, si sia appresentato sulle monete andando contro a una delle regole, non scritte, piu' sentite della repubblica simulando in questo Giulio Cesare e i suoi seguaci.

Le parole di Svetonio sono da prendere con le molle e sono da interpretare, non è che ci abbia tramandato la descrizione esatta delle due facce della moneta.. cita , ma non descrive.


Inviato

@@numizmo

come ti ho scritto a me a tratti stona l'atteggiamento di Bruto in contrasto con quello di Cassio e ai canoni della Reppublica da lui difesa.......


Inviato

@@numizmo

come ti ho scritto a me a tratti stona l'atteggiamento di Bruto in contrasto con quello di Cassio e ai canoni della Reppublica da lui difesa.......

Stona l'atteggiamento di Bruto, stonano i 57 tipi che sono registrati di questo denario, stona un bruto in fuga che per pagare le vettovaglie di un esercito fuggiasco verso la macedonia, invece di pagare con moneta ben conosciuta e accettata, si mette a coniare denari con la sua effigie ( e anche tanti considerate le 57 varianti) e poi pretende di usarli al posto della moneta Romana corrente, stona un bruto che conia in lega scadente una moneta illegale emessa da una autorità illegale che, ovviamente, i commercianti lungo la via di fuga non avranno accettalo col sorriso sulle labbra.. cosa ha fatto ha mosso guerra anche contro i fornitori, già che c'era...?

TUTTA questa storia puzza di invenzione a tavolino postuma per giustificare l'ormai consolidata circolazione nelle collezioni dei maggiorenti, di una moneta di fantasia.

Ben realizzata e concepita, ma senza alcuna base logica, storica e archeologica a supporto della sua plausibilità...

  • Mi piace 3

Inviato

"stonano i 57 tipi che sono registrati".... ohhhhh finalmente qualcuno ha messo l'accento su questa strana caratteristica.

Moneta estremamente rara di cui si conoscono ben 57 differenti varianti di conio; dove sono andate a finire tutte queste monete ? Non è che battessero 10 esemplari con ogni conio.....

  • Mi piace 2

Inviato

"stonano i 57 tipi che sono registrati".... ohhhhh finalmente qualcuno ha messo l'accento su questa strana caratteristica.

Moneta estremamente rara di cui si conoscono ben 57 differenti varianti di conio; dove sono andate a finire tutte queste monete ? Non è che battessero 10 esemplari con ogni conio.....

già...l'avevo fatto già presente in un'altra discussione su questa moneta....ma evidentemente c'è una fascia di utenza che VUOLE strenuamente convincersi che non ci sono stranezze in questa storia e , visti i realizzi, è comprensibile il perché....

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Inviato (modificato)

Non dimentichiamoci la citazione di Svetonio.....

In verità, Svetonio non prova nulla, perché non è un filone di prova indipendente dalle monete.

In altri termini, nulla impedisce (anzi, è praticamente sicuro) che, se c'è stato effettivamente un primo falsario autore della moneta, si sia lui stesso basato su Svetonio.

Modificato da L. Licinio Lucullo

Inviato

è ispirato da un altro denario in cui i pugnali e il pileo sono rappresentati

Scusami l'ignoranza: qual è?


Inviato

Come ti ho già detto, non è una completa invenzione ma è ispirato da un altro denario in cui i pugnali e il pileo sono rappresentati. L'unica "invenzione" sarebbe il ritratto di Bruto ..non certo il patronimico ben conosciuto...quindi, visto che anche tu confermi la mancanza di ritrovamenti archeologici, su quali basi sostenere che la moneta è autentica? Sull'analisi formale di Gionny no di sicuro perché o perfettamente priva di logica e basi, sull'analisi metalloscopica di qualche esemplare? Ma è mai stata fatta? non mi risulta neanche questa...e allora? sull'aspetto delle incrostazioni e ossidazioni presenti su qualche esemplare? non basta, primo perché le ossidazioni dell'argento si riproducono e , oltretutto allo stato attuale della protocollazione dei parametri di riferimento, non sono probanti in laboratorio. secondo perché dopo 500 anni le ossidazioni si verificano anche in modo naturale e sono estremamente difficili da discernere da quelle di duemila anni.

Per adesso resto della mia idea " Tutte false, Tutte false!!"

potresti citare questa moneta o dove vedere la rappresentazioni del pileo e dei pugnali ?

Del pileo abbiamo molti esempi anche se bronzi greci (siciliani ad esempio) ma pileo e pugnali assieme al momento non mi vengono in mente altri esempi

Sarebbe invece interessante vedere QUANDO la moneta comincia a comparire nelle antiche collezioni.

Ho già scritto che tale tipologia non è stata riportata nell'opera magna del Goltzius(XVI secolo), ho controllato invece che la mmoneta è riportata (disegnata ovviamente) nelle tavole del primo volume del Thesaurus Morellianus (1734)

Riusciamo a verificare quando tale moneta comincia a comparire nella letteratura numismatica antica ?


Inviato (modificato)

Esiste una coniazione per il 68-69 d.C anonima con testa della Libertas al D/ e pugnali e pileo al R/ , cfr.

Peter-Hugo Martin " Die anonymen Muenzen des Jahres 68 nach Christus.

Sono coniazioni tutte collegate tra di loro nei vari tipi e ci sono evidenze archeologiche irrefutabili sulla autenticità della intera emissione (il che non vuol dire che non ci siano falsi).

Sembra molto probabile che faccia riferimento alla coniazione di Bruto.... soprattutto dati i chiari riferimenti di Libertà in senso repubblicano che molti di pezzi di questa emissione riportano (legende e tipi).

Cordialmente,

Enrico

Modificato da vitellio

Inviato

potresti citare questa moneta o dove vedere la rappresentazioni del pileo e dei pugnali ?

Del pileo abbiamo molti esempi anche se bronzi greci (siciliani ad esempio) ma pileo e pugnali assieme al momento non mi vengono in mente altri esempi

Sarebbe invece interessante vedere QUANDO la moneta comincia a comparire nelle antiche collezioni.

Ho già scritto che tale tipologia non è stata riportata nell'opera magna del Goltzius(XVI secolo), ho controllato invece che la mmoneta è riportata (disegnata ovviamente) nelle tavole del primo volume del Thesaurus Morellianus (1734)

Riusciamo a verificare quando tale moneta comincia a comparire nella letteratura numismatica antica ?

Esiste una coniazione per il 68-69 d.C anonima con testa della Libertas al D/ e pugnali e pileo al R/ , cfr.

Peter-Hugo Martin " Die anonymen Muenzen des Jahres 68 nach Christus.

Sono coniazioni tutte collegate tra di loro nei vari tipi e ci sono evidenze archeologiche irrefutabili sulla autenticità della intera emissione (il che non vuol dire che non ci siano falsi).

Sembra molto probabile che faccia riferimento alla coniazione di Bruto.... soprattutto dati i chiari riferimenti di Libertà in senso repubblicano che molti di pezzi di questa emissione riportano (legende e tipi).

Cordialmente,

Enrico

Si sono denari con la testa della libertà al diritto e i pugnali con pileo al rovescio e Martin cita esplicitamente il riferimento (anche di autori antichi : Spanheim, Vaillant, Morellus , Eckel) al denario di Bruto, precedente, come fonte di ispirazione (pag. 4 : Peter-Hugo MARTIN "DIe Anonymen Muenzen des Jahres 68 nach Christus).

Quindi qui non abbiamo un modello "precedente" cui si sarebbe rifatto il denario di Bruto, bensi un denario successivo che avrebbe ripreso il motivo del rovescio del denario EID MAR. Oppure diversamente , il rovescio dei denari anonimi del 68 AD sarebbe servito di ispirazione ad un (genialissimo) falsario secentesco per introdurre il famoso denaro di Bruto con le Idi di Marzo. affascinante..


Inviato

Giusto per capirci meglio: mi sembra da escludere che il denario delle guerre civili sia il prototipo di tutto, un po' tutta la emissione (pur con eccezioni) ha la caratteristica di riprendere tipi di monete dei" bei tempi andati" della repubblica e dell'inizio dell'Impero (Augusto, il Genius, Virtus, SPQR, Marte, Giove, Vesta etc.).

Sembra altamente probabile e ragionevole che si sia voluto riprendere un tipo precedente, ben noto, modificandolo un po 'ed aggiornandolo come messaggio politico (certamente non interessava Bruto in sè ma la Libertas etc.) piuttosto che creare una cosa ex novo.

Cordialmente,

Enrico


Inviato

E' questo il denario delle Guerre Civili, ritenuto (a torto o ragione?) ispirato al tipo emesso più di un secolo prima da Bruto. Ho scaricato l'immagine dal sito http://www.denarios.org/imperio/.

Trovo allo stesso tempo interessante e paradossale questa discussione. Mi spiego: interessante perchè i punti di vista espressi mi permettono di capirne di più e cercare di farmi un'idea. Paradossale perchè il denario di Bruto è da sempre stato considerato prodotto all'epoca (anche fonti antiche, da voi già citate, ne parlano) e adesso arriviamo noi del Forum Lamoneta e sconvolgiamo secoli di studi affermando che potrebbe essere una produzione posteriore, forse rinascimentale. Mi perdonerete la semplificazione, so benissimo che i pareri sono in realtà molteplici ed anche discordanti fra loro. Che i denari di Bruto possano aver avuto, soprattutto negli ultimi decenni, la stessa duplicazione dei pani e i pesci del Vangelo di Giovanni mi sembra possibile/probabile, ma non arrivo a pensare, di certo sarà una mia carenza, che siano tutti falsi (o comunque invenzioni posteriori).

Continuo a seguirvi con interesse. :)

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Inviato

Giusto per capirci meglio: mi sembra da escludere che il denario delle guerre civili sia il prototipo di tutto, un po' tutta la emissione (pur con eccezioni) ha la caratteristica di riprendere tipi di monete dei" bei tempi andati" della repubblica e dell'inizio dell'Impero (Augusto, il Genius, Virtus, SPQR, Marte, Giove, Vesta etc.).

Sembra altamente probabile e ragionevole che si sia voluto riprendere un tipo precedente, ben noto, modificandolo un po 'ed aggiornandolo come messaggio politico (certamente non interessava Bruto in sè ma la Libertas etc.) piuttosto che creare una cosa ex novo.

Cordialmente,

Enrico

quindi, indirettamente, il denario anonimo del 68 sarebbe la riprova che il denario di Bruto del 44 esisteva per davvero e da questo avrebbe ripreso i tipi del rovescio.

Ci sta. Anche perché non mi pare vi siano altre monete con pilei tra pugnali precedenti (se qualcuno le consoce .. tiratele fuori!)

Mentre appare difficile immaginare un medaglista secentesco che si fosse ispirato al deanrio anonimo per cavarne un inedito con la testa di Bruto e le idi di Marzo.

Per Aemilianus

grazie per la foto : è quella anche se l'esemplare sembra un po' patito.

Concordo anch'io che la discussione sia un po' paradossale (è il bello/brutto del Forum a seconda dei punti di vista - che rimette in discussione pilastri altrove impensabili solo a dubitarne) pero' ci permette di fare qualche verifica filologica nella letteratura antica disposnibile sulle monete romane e questo male non fa. A volte si danno per scontato caffermazioni o dati che invece non lo sono affatto, perpetuando a catena errori solo perche gli autori successivi hanno pedissequamente ripreso l'errore iniziale fatto da un autore senza piu' controllare.

Personalmente cerco di rifarmi alle fonti, in letteratura, piu' antiche e a ripercorrere le evoluzioni della critica successive. Alcuni ritengono le pubblicazioni antiche poco affidabili o infarcite di monete di fantasia o anche di errori. E' vero per alcuni versi ma spesso sono una miniera di informazioni che vengono poi perse nelle riprese di autori successivi. Inoltre non è raro il caso di monete credute di fantasia che poi si siano rintracciate nella realtà grazie all'affiorare di qualche ripostiglio.

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Inviato (modificato)

quindi, indirettamente, il denario anonimo del 68 sarebbe la riprova che il denario di Bruto del 44 esisteva per davvero e da questo avrebbe ripreso i tipi del rovescio.

Ci sta. Anche perché non mi pare vi siano altre monete con pilei tra pugnali precedenti (se qualcuno le consoce .. tiratele fuori!)

Mentre appare difficile immaginare un medaglista secentesco che si fosse ispirato al deanrio anonimo per cavarne un inedito con la testa di Bruto e le idi di Marzo.

Per Aemilianus

grazie per la foto : è quella anche se l'esemplare sembra un po' patito.

Concordo anch'io che la discussione sia un po' paradossale (è il bello/brutto del Forum a seconda dei punti di vista - che rimette in discussione pilastri altrove impensabili solo a dubitarne) pero' ci permette di fare qualche verifica filologica nella letteratura antica disposnibile sulle monete romane e questo male non fa. A volte si danno per scontato caffermazioni o dati che invece non lo sono affatto, perpetuando a catena errori solo perche gli autori successivi hanno pedissequamente ripreso l'errore iniziale fatto da un autore senza piu' controllare.

Personalmente cerco di rifarmi alle fonti, in letteratura, piu' antiche e a ripercorrere le evoluzioni della critica successive. Alcuni ritengono le pubblicazioni antiche poco affidabili o infarcite di monete di fantasia o anche di errori. E' vero per alcuni versi ma spesso sono una miniera di informazioni che vengono poi perse nelle riprese di autori successivi. Inoltre non è raro il caso di monete credute di fantasia che poi si siano rintracciate nella realtà grazie all'affiorare di qualche ripostiglio.

No, quindi chi ha inventato il denario di Bruto eid mar si è ispirato a quello del 68, con una licenza artistica per il dritto.

In verità, Svetonio non prova nulla, perché non è un filone di prova indipendente dalle monete.

In altri termini, nulla impedisce (anzi, è praticamente sicuro) che, se c'è stato effettivamente un primo falsario autore della moneta, si sia lui stesso basato su Svetonio.

Che come ipotesi ispiratrice non è male neanche questa....Direi che finché non salta fuori che almeno uno ( e non 57 diversi) di queste monete ha una provenienza più che accertata, il denario delle Idi di marzo sia all'angolo....

Il tutto, sempre nell'attesa del ripostiglio citato che dirimerebbe una volta per tutte ( o quasi) la questione...

Modificato da numizmo

Guest Tugay Emin
Inviato (modificato)

@@numizmo (.Direi che finché non salta fuori che almeno uno ( e non 57 diversi) di queste monete ha una provenienza più che accertata, il denario delle Idi di marzo sia all'angolo....) Bene ,questa affermazione la rispetto. A differenza... "tutti falsi ,tutti falsi" . Non essendo un ricercatore storico , mi attengo alla visione oggettiva e alla mia modesta esperienza per una opinione personale, che non condiziona a terzi. Non ho sicuramente visionato tutti i 57 denari varianti . E nemmeno posso escludere che ci siano denari GENUINI. Sicuramente "non é tutto ORO quello che luccica" In un altra discussione avevo postato un denario IDI.MAR che é apparso ogni anno ,su aste prestigiose dello stesso conio, e sempre venduto a che prezzi !!. Io ho una mia opinione ,ma allora nessuno commento' su questo . Ci riprovo a postarlo di nuovo ,chissa' cosa ne pensano gli amici in questa discussione interessante.

Modificato da gionnysicily

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