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Risposte migliori

Inviato

Allora...

Sono andato a prendere i miei vecchi libri di chimica, visto che tutto a memoria non riesco a tenere:

- Il carbonato di calcio si scioglie chiaramente negli acidi , e fin qui ci siamo

- L'ossido rameoso (colore rosso) si sciglie in acidi ed ammoniaca, e anche qui ok

- L'ossido rameico (colore nero) si scioglie invece in sostanze alquanto bizzarre, tipo il cianuro di potassio e il cloruro d'ammonio :blink: , ed è quindi possibile come dici tu che si possa sciogliere in solventi polari quali l'etere (ma non credo comunque benzina e petrolio, visto che questi sono apolari).

Ultima domanda (e poi torniamo IT, che altrimenti ci sparano): cosa intendi con 'il bronzo si ossida dopo il decappaggio (credo tu intendessi questo)' visto che il decappaggio è l'operazione atta a togliere lo strato di ossido tramite acidi specifici?

Ciao ;)

Attila


Inviato

Ultima risposta per Attila poi chiudiamo con la chimica:

Intendevo dire che il bronzo,finché è immerso subisce un processo di decappamento,poi,appena esposto all'aria prende una bella patina scura uniforme che continua ad accresdersi per qualche giorno.Un pò come l'anodizzazione dell'alluminio o la fosfatazione nel ferro. Finito il processo,la nuova patina fà da protettivo contro ulteriori attacchi. In natura,è poi questa patina che permette la carbonatazione ( o malachitizzazione) del bronzo.Altrimenti farebbe come il ferro che si trasforma in ossido completamente. Una volta carbonata( o carbonatata?) la superficie,il processo di ossidazione si ferma.


Inviato

PER TUTTI A PROPOSITO DI TRATTAMENTI DI PULIZIA:

Altra cosa,sempre parlando di patina: siccome la patina non è formata solo da carbonati,ma ci sono anche sali di vario tipo:cloruri di rame ,joduri e clorati,il sistema di lavarle o tenerle in ammollo in acqua distillata,non è il massimo. Non essendovi sali disciolti,sono i sali della moneta che vanno in soluzione e creano quelle microforature che si possono osservare con la lente e che indeboliscono la patina. Oltretutto si ha una specie di effetto cementazione syulle incrostazioni terrose che diventano,senza più sali,idrofobe.

La cosa migliore sarebbe lavare la moneta in una soluzione acquosa in cui siano state disciolte le stesse sostanze del terreno di deposizione: in pratica se ci sono abbastanza depositi terrosi si possono toglire il più possibile a secco,e farli sciogliere per una notte in acqua del rubinetto.Il giorno dopo si può usare questa soluzione per lavare la moneta. In questo modo la soluzione,essendo già satura delle componenti presenti anche nella patina non le porterà in soluzione e,anzi, avrà un migliore effetto solvente sui depositi terrosi.

In caso la concrezione del pezzo non sia sufficiente a reparare una soluzione,allora è meglio se si prepara una soluzione con un pò di terriccio che abbia più o meno la composizione di quello presente sulla superficie: se i depositi sono rossastri si cerchi un terreno ferroso,se gialli un terreno alcalino,se neri,un terreno solforoso e così via.

Quindi: acqua satura di costituenti e non acque più o meno iposature,altrimenti sciogliete la patina mentre la lavate.


Inviato

Putroppo appassionati (che non modificherebbero mai una moneta) e venditori spesso non coincidono.


Inviato
PER TUTTI A PROPOSITO DI TRATTAMENTI DI PULIZIA:

Altra cosa,sempre parlando di patina: siccome la patina non è formata solo da carbonati,ma ci sono anche sali di vario tipo:cloruri di rame ,joduri e clorati,il sistema di lavarle o tenerle in ammollo in acqua distillata,non è il massimo. Non essendovi sali disciolti,sono i sali della moneta che vanno in soluzione e creano quelle microforature che si possono osservare con la lente e che indeboliscono la patina. Oltretutto si ha una specie di effetto cementazione syulle incrostazioni terrose che diventano,senza più sali,idrofobe.

La cosa migliore sarebbe lavare la moneta in una soluzione acquosa in cui siano state disciolte le stesse sostanze del terreno di deposizione: in pratica se ci sono abbastanza depositi terrosi si possono toglire il più possibile a secco,e farli sciogliere per una notte in acqua del rubinetto.Il giorno dopo si può usare questa soluzione per lavare la moneta. In questo modo la soluzione,essendo già satura delle componenti presenti anche nella patina non le porterà in soluzione e,anzi, avrà un migliore effetto solvente sui depositi terrosi.

In caso la concrezione del pezzo non sia sufficiente a reparare una soluzione,allora è meglio se si prepara una soluzione con un pò di terriccio che abbia più o meno la composizione di quello presente sulla superficie: se i depositi sono rossastri si cerchi un terreno ferroso,se gialli un terreno alcalino,se neri,un terreno solforoso e così via.

Quindi: acqua satura di costituenti  e non acque più o meno iposature,altrimenti sciogliete la patina mentre la lavate.

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hai esperienza a riguardo ??

perché sull'utilità dell'acqua demineralizzata credo non ci siano dubbi (parlo anche per prova personale). Se metti una moneta patinata nell'acqua del rubinetto, viene subito attaccata dal cancro, in quanto il coloro in genere presente nell'acqua corrente andrebbe immediatamente a fare reazione sulla patina. Il senso del bagno con cambi frequenti in acqua demineralizzata è di far rilasciare tutte le sostanze saline (sprt i sali di cloro) che si possano disciogliere nell'acqua in modo che si allontaninio dalla moneta.


Inviato

Il problema è che mettendo in soluzione i sali,ti porti via una parte della patina.

La patina,non è composta solo di carbonati,ma anche di sali,Cloruro di rame( biancastro) mischiato con il carbonato( sono le aree più chiare sulla superficie) e ltri sali.E' pur vero che i cloruri possono dare luogo a reazioni di corrosione in presenza di umidità o di ambienti ricchi di cloruri,per accrescimento( non perché siano corrosivi,ma esercitano una azione meccanica ,come per le pitture antiche)

Comunque basta che l'acqua non sia troppo clorurata o usare come partenza per fare la soluzione acqua demineralizzata a,quindi senza aggiunt di cloro dalla rete idrica e scioglierci i componenti del terreno di rinvenimento( se posseduti) o un pò di terreno simile.

La soluzione supersatura che si ottiene ha il vantaggio di non solubilizzare nessun sale,e quindi nessuna componente la patina e di evitare l'effetto cementazione dei depositi terrosi( non mi chiedere perché ma funziona così). Quando hai finito la pulizia,per inibire i cloruri basta un bagno nel benzotriazolo( un fissativo per fotografia) sciolto in acqua calda o in alcool.Soluzione al 2%.

NOTA: non è che faccio il pulitore di professione,ma essendo 25 anni che colleziono bronzi e conoscendo un pò di gente che fà restauri conto terzi ,mi sono fatto spiegare un pò di cose.


Inviato

X Caiusplinius:

Hai già visto le foto che ho messo o vuoi sempre che te le mandi?

Fammi sapere


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