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A parte quello che vedo scritto, qualcuno mi sa dare qualche informazione su questa medaglia?



Grazie



Renato


Inviato (modificato)

Ecco le notizie:

Cenni storici e situazione attuale

L’idea di creare un Ospedale in Buenos Aires era viva tra gli italiani residenti in questa città già dalla prima metà del 1800.

La collocazione della prima pietra dell’edificio avvenne il 12 marzo 1854, con una cerimonia alla quale furono presenti le più

alte Autorità argentine ed italiane, ma la raccolta dei fondi necessari per la costruzione del futuro Ospedale si protrasse,

con alterne vicende, per più di un decennio, finché l’8 dicembre 1872 si svolse la solenne cerimonia di inaugurazione.

Per far fronte alla crescente domanda di servizio nel marzo 1886 si decise di progettare la costruzione di un nuovo edificio

su terreni di maggior superficie. Si acquistarono i terreni dove tuttora sorge l’Ospedale

Italiano, ubicato nel centro geografico della Città di Buenos Aires, e l’inizio dei lavori ebbe luogo con una cerimonia il 15

dicembre 1889.

Dopo 12 anni di costruzione, si inaugurò solennemente il nuovo edificio il 21 dicembre 1901.

Da quel momento l’Ospedale Italiano nasce a una nuova vita, attraversando periodi di splendore e di difficoltà, ma con un indirizzo che va aldilà della sola assistenza medica,

per diventare un centro di attività docente così importante: nel 1905 il Professore Nicolas Repetto viene autorizzato dalla Facoltà di Medicina dell’Università di Buenos Aires a

tenere nell’Ospedale un corso di “Clinica Chirurgica” presso la medesima facoltà.

L’Ospedale Italiano, appartenente alla Società Italiana di Beneficenza in Buenos Aires, Associazione civile senza fini di lucro riconosciuta dall’Ispettorato Generale di Giustizia

dall’anno 1885 e iscritta con il n. 11 nel Registro Nazionale di Enti di Beni Pubblici del Ministero di Azione Sociale, è diventato progressivamente un Ospedale di alta complessità

e vanta l’attuale livello di eccellenza medica grazie soprattutto ad aver dedicato enormi e costanti sforzi alle attività docenti e di ricerca scientifica.

Il 15 agosto 1991 è stato nominato “Ospedale Associato” alla Facoltà di Medicina dell’Università di Buenos Aires. Nell’Ospedale funzionano estensioni ospedaliere di 13

numerosi corsi di detta Facoltà dirette dai Capi reparto dei diversi servizi del nosocomio. Nella sfera scientifica si sviluppano numerosi progetti di ricerca di base e presso l’Unità di

Medicina Sperimentale è stata creata una Unità di trapianti di cellule, epatociti e organi bioartificiali.

Nell’area dell’Ospedale Italiano sono presenti, in aggiunta alla Medicina Generale, la stragrande maggioranza delle specialità mediche riconosciute (per Adulti e Pediatrici), tutte

con tecnologie di ultima generazione.

Tra le specialità medico-chirurgiche all’avanguardia meritano di essere annoverati i trapianti di organi effettuati nell’Ospedale Italiano il cui numero raggiunge annualmente

una media di 120, includendo trapianti epatici in adulti e bambini, alcuni di questi ultimi con organi di donanti vivi, relazionati, trapianti cardiaci, polmonari, renali, di midollo

osseo e di ossa multipli. In tutti i casi sono risultati indici di successo in linea con le statistiche dei più avanzati centri del mondo.

Un’importante iniziativa è stato il “Piano di Salute” dell’Ospedale Italiano, forma di assicurazione medica il quale, nato da oltre un quarto di secolo, ha visto negli ultimi anni

crescere il proprio numero di iscritti da 10.000 a più di 90.000. Ciò ha indotto a trasferire vari centri medici in periferia, al fine di assicurare le prestazioni ai numerosissimi soci

residenti nel “Gran Buenos Aires”. Sono stati creati 14 centri medici decentrati, equipaggiati con apparecchiature di moderna tecnologia quali tomografi ed ecografi. Tale

speciale attenzione verso la periferia si riscontrava del resto già nel 1917 quando, per assistere persone della terza età, le autorità comprarono 16 ettari a San Justo, pietra miliare

per la creazione di una casa di riposo per anziani e infermi cronici, successivamente trasformata in ospizio di notevole importanza.

Negli ultimi tempi le autorità dell’Ospedale hanno deciso di realizzare a San Justo un centro medico completo, praticamente un nuovo Ospedale, al quale è stata aggregata non

solo la parte ambulatoriale e quella di immagini, ma anche quella delle sale operatorie, shock room e recupero, con letti per anziani e pazienti in generale. Tutto ciò ha comportato

la formale istituzione nel 1999 del Nuovo Ospedale Italiano San Justo, denominato Centro Medico Agostino Rocca, in memoria di uno dei grandi italiani benefattori dell’ente.

Attualmente, l’Ospedale Italiano conta su 500 posti di ricovero, includendo 130 letti di cure intensive (per adulti e pediatrici), più 150 letti del Centro San Justo. L’ambizione di

conservare ed accrescere l’alto livello raggiunto impone all’Ospedale un costante interscambio con specialisti di ogni parte del mondo, ivi inclusa, ovviamente, l’Italia. Dal

primo trapianto osseo, realizzato con il Professore Ottolenghi, fino agli ultimi di donanti vivi del reparto epatologico, le attività dell’Ospedale Italiano gli hanno permesso di essere

ritenuto il centro più importante in Argentina in termini di trapianti renali, midollari, cardiaci, polmonari, epatici, ecc..

Infine, nell’anno 2000, il Governo Argentino ha autorizzato l’avvio del corso di laurea dell’Istituto Universitario Scuola di Medicina e del corso di laurea in Infermeria,

dell’Ospedale Italiano.

Questi ultimi successi confermano la vitalità e lo spirito di continuo rinnovo che ininterrottamente si appalesano durante tutta la traiettoria storica dell’Istituzione e che

riflettono le caratteristiche principali della collettività italiana, delle quali l’Ospedale è una delle espressioni più autentiche.

Anno di fondazione: 1854

Caratteristiche dell’edificio: superficie coperta della Casa Centrale: 78.000 mq Superficie

coperta dell’Istituto Geriatrico di San Giusto: 15.000 mq

Fonte La Farnesina : http://www.esteri.it/mae/doc/ospedalinelmondo2004.pdf

Modificato da stiraeammira
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Inviato

...intanto grazie!! :blum:


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