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Inviato

Esposo al museo di anta Giulia di Brescia si tova un tremisse dei re Desiderio, considerato la prima emissione di Brescia dopo la monetazione dei Celti. So che tal monete è stata acquistata presso un'asta dalla Fondazione della banca di brescia e poi donata. Qualcuno può aggiungere altre notizie?


Inviato

Si tratta del famoso tremisse "stellato" di Desiderio per la zecca di Brescia, per chi ne volesse saper di più:

Arslan, E.A., Il Tremisse "Stellato" di Desiderio per Brescia: la moneta tra Longobardi e Carolingi. In Il futuro dei Longobardi. L’Italia e la costruzione dell’Europa di Carlo Magno, a cura di BERTELLI-BROGIOLO. Milano 2000, pp. 197-209.


Inviato

Se può interessare:

asta Astarte II, 5/3/1999 lotto 348, stima 35.000 FSv, aggiudicazione 45.000 FSv

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Inviato

grazie per la risposta e per le immagini davvero molto utili


Inviato

che ne pensate di questo tremisse , e l'étimo "brexia" è coerente co n la nomenclatura geografica coeva ?


Inviato

che ne pensate di questo tremisse , e l'étimo "brexia" è coerente co n la nomenclatura geografica coeva ?

Ci sono fieri dubbi sull'autenticità della moneta.

Inviato (modificato)

Buongiorno Vitellio,

che io sappia, finora la moneta è stata ritenuta autentica da tutti gli studiosi che si sono interessati ad essa (ma forse a questo punto è meglio dire "da quasi tutti gli studiosi"). Io stesso (ammesso e non concesso che mi si possa annoverare tra essi) ho ritenuto e ritengo tuttora autentico questo esemplare.

Tuttavia, dal momento che capita spesso di non accorgersi di particolari che invece agli occhi di altri sono evidenti, le sarei molto grato se mi potesse indicare chi invece ritiene che il tremisse sia "fieramente" falso e soprattutto i motivi che lo spingono a tale opinione. Questo non per spirito di polemica, ma sempre e solo per imparare (cosa che non si finisce mai di fare).

@@numa numa:

si l'etimo è corretto. Il nome della città si trova riportato in questo modo (Brexia) in diversi documenti rogati in Brescia proprio in età longobarda, mentre il nome Brixia compare in documenti rogati in altri centri del Regnum Langobardorum, per esempio a Ticinum . Questo fatto potrebbe giocare a favore della tesi che vede nelle emissioni di monete flavie coniazioni decentrate e non localizzate in un unico luogo, generalmente identificato nella capitale del Regnum stesso.

Cordialmente, Teofrasto

Modificato da teofrasto

Inviato

Ringrazio Teofrasto per le utili precisazioni e per i chiarimenti sull'étimo per i quali nutrivo dei dubbi, ora chiariti.


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