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Inviato

Ma quante saranno state queste diciamo " su ordinazione " ? Forse erano per una " clientela di nicchia, limitata " per regalie, a tiratura limitata, quindi probabilmente meno delle 2.500 o forse più d'argento, penso.

Magari bastava un conio solo, se erano poche, o pochi comunque in ogni caso penso,

Mario

P.S. Bella la seconda osella....., un gran bel vedere....


Inviato

Le oselle d'oro, come tutte le monete battute in oro ''su richiesta'', potevano essere battute per chiunque lo richiedesse e nel numero richiesto. Quindi anche una sola. Bastava pagare l'oro e l'aggio. Quantificarle risulta così impossibile. Una curiosità: il peso della moneta battuta su richiesta doveva assolutamente essere un multiplo di zecchino.

Arka


Inviato

Allora, visto che siete tanto gentili, vi faccio vedere un'altra osella delle mie, stavolta molto, ma molto "vissuta", ma l'ho presa perchè, a parte il costo davvero basso per via della conservazione, mi dava l'impressione di un esemplare che "parlava"...

la "NEC NUPER DEFECI" (Neppure ora vi abbandonai) che vuole ricordare un voto alla Madonna per un episodio che successe nell'anno: si era presentata in porto una nave con degli appestati a bordo e per scongiurare una epidemia fra i cittadini le autorità mandarono la nave in quarantena presso l'isola di Poveglia distante 5 miglia da Venezia.

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Awards

Inviato

Bella anche questa, per la serie le monete raccontano storie e le oselle le raccontano, altro motivo perché piacciono a molti,

chi ne ha ancora ? forza !

buona serata,

Mario


Inviato

Utilizziamo questo spazio aperto per le oselle per magari qualche osservazione ancora e magari la visione di qualche piccolo capolavoro, come sono le oselle.

Anche vedere qualche bell'esempio è divulgazione....., ne ho vista una superba su Nomisma 30, 20-21 settembre 2005, lotto 857.

E' di Marcantonio Giustinian ( 1684 -1688 ), anno I, 1684, gr. 9, 66, per Montenegro R/3.

D/ S. M . V M ANT IVSTINIANVS, S. Marco in trono consegna al Doge inginocchiato il vessillo, in esergo ANNO I

R/ DEO DVCTA DVCE, ( condotta sotto la guida di Dio ), veduta della Piazzetta di S. Marco col campanile e della riva del molo con navi ; un angelo vola verso casa Giustiniani

Rif. Montenegro 2092, Paolucci 167.

Penso sia tra le oselle più suggestive e rappresentative, siamo quasi più nel quadro, nell'affresco pittorico che nella moneta, vedendo queste immagini si può ben capire perché questa tipologia particolare abbia avuto appassionati e gradimento dovunque nel mondo,

saluti,

Mario

stupenda Mario!

hai proprio ragione pare un quadro talmente è ariosa e bella. Mi ricorda la mezza piastra di Clemente XI con il porto di Ripetta, o la piastra dello stesso pontefice con la piazza del Pantheon a Roma. Siamo anche relativamente vicini come epoche..


Inviato

Grazie Numa dell'intervento, dal quadro passiamo alle simbologie presenti nelle oselle, qui sotto sempre da Nomisma 30, 2005, lotto 860, il rovescio di una di Francesco Morosini ( 1688 - 1694 ), A. III, dove sono raffigurate una spada, una berretta, e una cintura, cosa rappresentano ? Chi vuole provare a illuminarci ?

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Supporter
Inviato

Buona serata

in questo periodo, purtroppo, sono poco disponibile....però un indizio ve lo do :pleasantry:

http://www.venetianheritage.eu/cms/content/view/51/46/lang,ita/#http://www.venetianheritage.eu/cms/images/stories/projects/italia/c/18_foto-05FP885-17.jpg

Se ce la faccio, qualche commento lo posto più tardi.

saluti

luciano


Inviato

Luciano lo chiameremo l'uomo più veloce di Venezia....,direi che ci siamo, donati da Papa Alessandro VIII pure, il motivo per le vittorie sui Turchi, è corretto ? E in dettaglio.....,diventa quasi un quiz ! Comunque osella carica di significati e di valori, quindi da ricordare come storia ed esempio,

Mario


Supporter
Inviato

Sissignore.

Fu Papa Alessandro VIII, al secolo Ottoboni, di famiglia patrizia veneta, a donare al doge Morosini (il Peloponnesiaco, come venne chiamato) lo "stocco", come riconoscimento per la sua lotta e le sue vittorie nel Peloponneso, contro i turchi, ma non solo.

Insieme allo stocco gli venne donato il "pileo", quel berretto a cono che, fin dall'antichità, era un simbolo che richiamava alla libertà

Da ricordare che al Morosini, unico esempio nella secolare storia veneziana, il Senato decretò il facimento di un monumento in suo onore, pur essendo lo stesso ancora in vita.

Il suo busto in bronzo, sopra una base di marmo, lo si può ammirare, ancora oggi nella sala dell'Armeria; particolare curioso, ma in linea con il concetto veneziano della carica dogale, è che il Morosini non ha in capo il corno dogale, ma il berretto a "tozzo" di Ammiraglio dell'armata; a sottolineare che l'onore riconosciuto è per i suoi meriti di comandante, non per la sua dignità dogale.

saluti

luciano

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Supporter
Inviato

post-21005-0-46611700-1374180434_thumb.j

Ecco rappresentato il busto nell'osella dell'anno IV


Inviato

Un unico neo nella gloria di questo personaggio: la distruzione del Partenone. :nea:

Arka


Supporter
Inviato

Un unico neo nella gloria di questo personaggio: la distruzione del Partenone. :nea:

Arka

Buona giornata

già.....ma come si dice: "la guerra è guerra"; d'altra parte i turchi l'avevano adibito a polveriera..... e quando si è in guerra, aimé, gli spetti storici e culturali valgono molto poco :unknw:

saluti

luciano


Inviato

Buona giornata

già.....ma come si dice: "la guerra è guerra"; d'altra parte i turchi l'avevano adibito a polveriera..... e quando si è in guerra, aimé, gli spetti storici e culturali valgono molto poco :unknw:

saluti

luciano

Per fortuna, anche durante le guerre, ci sono delle persone che non la pensano così: penso all'ufficiale tedesco che informò l'abate di Montecassino dell'inizio del bombardamento tedesco, organizzando il trasferimento di centinania di manoscritti, tra cui il Placito capuano, verso Roma. O l'episodio di quando Hitler diede l'ordine di minare tutta Parigi durante la ritirata ma alcuni suoi generali si rifiutarono. Purtroppo però esistono anche i Talebani che distrussero le gigantesche statue di Budda (ammirate anche da Marco Polo) e c'è stato chi ha distrutto volutamente il ponte di Mostar!


Inviato

gli artisti della zecca si sbizzarrivano con queste monete...e in più raccontano la storia di Venezia.

purtroppo negli ultimi secoli i fatti da raccontare erano sempre meno e sempre meno importanti.


Inviato (modificato)

Accolgo l'invito e vi posto questa osella del 1622, coniata sotto il doge Antonio Priuli, legata al clima tesissimo che a Venezia si respirava negli anni della cosiddetta

"congiura di Bedmar", quando si agitò una caccia alla spia, di cui fecero le spese tantissimi innocenti, tra cui il patrizio Antonio Foscarini, dovuta al timore di una imminente

invasione spagnola della repubblica. Priuli, doge-soldato, fu durissimo nella repressione. Poi, nel 1623, quando ormai era malato e prossimo alla fine, Venezia entrò nella guerra

dei Trent'anni sul fronte della prima guerra della Valtellina, contro la Spagna e a fianco dei cantoni svizzeri.

Un clima che in quest'osella, la quinta della serie di Priuli, è bene espressa dal motto: "Si Deus pro nobis, qui contra nos?".

F

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Modificato da Fratelupo
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Inviato

Grazie dei contributi di tutti, d'altronde l'osella indubbiamente cattura l'attenzione di molti.

Abbiamo visto oselle quasi pittoriche, oselle che raccontano storie, oselle dalle simbologia, a volte anche alte.

Indubbiamente la varietà dei temi nelle oselle è una caratteristica, caratteristica importante, che ha prodotto tanto estimatori e collezionisti nei tempi.

Per la serie le simbologie delle oselle propongo anche questo rovescio che mi ha colpito, sempre su Nomisma 30, 2005, lotto 862.

E' una osella di Silvestro Valier ( 1694 - 1700 ), A.IV. la leggenda riporta un EX PIETATE FORTITVDO, Dalla fede la forza.

L'immagine è forte indubbiamente, di impatto, questo braccio che è in una armatura, quindi presumo di un soldato, che tiene in mano la croce, una grande croce, fede e forza uniti in un connubio che si vuole volutamente fortemente rimarcare.

Ma magari ci possono essere anche altre osservazioni, oltre a quello che vediamo....

Mario

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Supporter
Inviato

Buona giornata

già.....ma come si dice: "la guerra è guerra"; d'altra parte i turchi l'avevano adibito a polveriera..... e quando si è in guerra, aimé, gli spetti storici e culturali valgono molto poco :unknw:

saluti

luciano

Per fortuna, anche durante le guerre, ci sono delle persone che non la pensano così: penso all'ufficiale tedesco che informò l'abate di Montecassino dell'inizio del bombardamento tedesco, organizzando il trasferimento di centinania di manoscritti, tra cui il Placito capuano, verso Roma. O l'episodio di quando Hitler diede l'ordine di minare tutta Parigi durante la ritirata ma alcuni suoi generali si rifiutarono. Purtroppo però esistono anche i Talebani che distrussero le gigantesche statue di Budda (ammirate anche da Marco Polo) e c'è stato chi ha distrutto volutamente il ponte di Mostar!

Proprio così....c'è solo da sperare nell'intelligenza e sensibilità del singolo che - avendone la possibilità - evita che venga fatto scempio di beni che appartengono all'umanità.

saluti

luciano


Inviato

A beneficio di chi ancora non lo sapesse, ricordo che tutte le meravigliose oselle partono da i Dogi, Dogi che erano cacciatori e che cacciavano in determinate località della laguna veneta.

Come ringraziamento per questo il Doge ogni 4 dicembre faceva un regalo ai Membri del Consiglio Maggiore e alle cariche alte della Repubblica che consisteva in anatre selvatiche, le più prelibate erano le femmine , dette " uselle " od " oselle ", uccelli femmina.

Nel tempo però questo non fu più possibile, era diventato impossibile fornirsi di una cacciagione così rilevante e importante, finchè nel 1521 si decise di sopperire con una coniazione di una moneta da distribuire ogni anno, chiamata per l'appunto osella, agli aventi diritto come regalia.

Il bello è che, da quello che ho letto, che inizialmente, i nobili veneziani, preferivano l'antico privilegio di tipo feudale, vedevano nella monetizzazione un po' uno svilimento della loro regalia e poi probabilmente queste " uselle " erano effettivamente molto buone :blum: , il dono in denaro ci mise un po' per essere ben accolto, ma ben presto diventerà anche motivo di prestigio averlo, come abbiamo visto.


Inviato

Tornando ancora un attimo alle oselle ne vedo diverse con fori, altre provenienti da montatura, che utlizzo aveva poi in pratica l'osella, oltre a quella di denaro ?

Veniva conservata, tesaurizzata, esposta come ostentazione, prestigio, o semplicemente anche un ricordo di comunque una serie speciale, grazie ?


Supporter
Inviato

Tornando ancora un attimo alle oselle ne vedo diverse con fori, altre provenienti da montatura, che utlizzo aveva poi in pratica l'osella, oltre a quella di denaro ?

Veniva conservata, tesaurizzata, esposta come ostentazione, prestigio, o semplicemente anche un ricordo di comunque una serie speciale, grazie ?

Buona serata

L'osella, come tante altre monete, non si è potuta sottrarre all'uso improprio di tanti, che l'hanno trasformata in gioiello. Per ostentare la propria appartenenza alla cultura veneziana? Per sottolineare uno status? Ci può stare tutto ciò ed anche altro; bisognerebbe scomodare qualche sociologo, ma anche queste manifestazioni sono indice della forza della moneta e di ciò che può rappresentare.

D'altra parte, quale altra moneta veneziana potrebbe prestarsi in egual misura, per la propria storia, per l'iconografia così particolare ed evocativa, ad un siffatto scopo? Forse i multipli di zecchino.

Ricordo anni fa, in piena tangentopoli, che fecero una intervista a Walter Armanini, esponente del PSI ed ex Assessore del Comune di Milano, inquisito per aver manovrato tangenti.

Ebbene, l'Armanini, non ancora condannato, venne intervistato in una località balneare che non ricordo, insieme a Demetra Hampton (....... :offtopic: ) sua "compagna" in quel momento e Questi, con la camicia aperta sul petto (oltremodo) ostentava una considerevole catena d'oro con attaccata quella che, a prima vista, sembrava una gran medaglia in oro. Rimasi basito quando potei scorgere, in quei pochi secondi nei quali venne ripresa, un multiplo di zecchini......montato; dalle dimensioni doveva essere un multiplo di almeno 30 o 50 zecchini. Tempo dopo venni a sapere che il nome completo dell'Armanini era Walter Armanini Manin :pleasantry:

Altre monete, però, sembrano essere state tra le preferite per subire questa sorte; ricordo, in generale, le monete coniate nel 48 dalle varie Repubbliche che vennero fondate in alcuni Stati italiani per riscattarsi da dominazioni antidemocratiche; le 5 lire in argento, in particolare, sono quelle che più spesso si trovano bucate, appiccagnolate, spillate o montate; non importa che siano di Venezia o Milano o di altre città; qui fa aggio la fede politica e l'orgoglio di appartenenza ad una fede..... se le attaccavano alla giacca per riconoscersi e far conoscere da quale parte stavano.

Altre monete, poi e per i più disparati motivi, hanno subito la stessa sorte. Alcune possono riportare l'effige di un Papa o un animale, o un Santo; ma che fosse per sedicenti aspetti taumaturgici, o per l'asserita portafortuna o semplicemente per ostentazione, credo che sarà una storia infinita.

Saluti

luciano

  • Mi piace 3

Inviato
ostentava una considerevole catena d'oro con attaccata quella che, a prima vista, sembrava una gran medaglia in oro. Rimasi basito quando potei scorgere, in quei pochi secondi nei quali venne ripresa, un multiplo di zecchini......montato; dalle dimensioni doveva essere un multiplo di almeno 30 o 50 zecchini. Tempo dopo venni a sapere che il nome completo dell'Armanini era Walter Armanini Manin :pleasantry:

Luciano non me lo dovevi dire...sto per sentirmi male!


Inviato

ho finito i mi piace per oggi, ma tra luciano e dabbene non sarebbero mai abbastanza... è sempre un piacere leggere discussioni con i vostri interventi. e complimenti dabbene per le bellissime ed interessanti discussioni a cui dai vita :D ogni giorno imparo qualcosa di nuovo !!!!

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Inviato

ho finito i mi piace per oggi, ma tra luciano e dabbene non sarebbero mai abbastanza... è sempre un piacere leggere discussioni con i vostri interventi. e complimenti dabbene per le bellissime ed interessanti discussioni a cui dai vita :D ogni giorno imparo qualcosa di nuovo !!!!

Grazie a te invece,

Mario


Supporter
Inviato

Luciano non me lo dovevi dire...sto per sentirmi male!

Buona serata

A chi lo dici......ma temo che quel multiplo di zecchini fosse uno dei tanti che hanno subito la stessa sorte. Non ebbi il tempo di identificarlo, ma credo proprio "scontatamente" che si trattasse di un multiplo di zecchini del Manin.

Per chi non si ricorda chi fosse l'Armanini, ecco un suo quadro su olio; da notare lo stemma del Manin in alto a sinistra.

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saluti

luciano

  • Mi piace 1

Inviato

Continuo con le oselle e loro molteplici simbologie, una più bella dell'altra.

Sempre da Nomisma 37, 2008, lotto 1321, una osella di Alvise II Mocenigo ( 1700 - 1709 ), è del 1708, A. IX, sul rovescio leggiamo in leggenda :

SOLVM PROVOCATA FERIT, Ferisce solo se provocata.

La rosa simbolo, che ritorna nella monetazione, famosa la Pezza della Rosa, piena di significati evidenti e intriganti, una rosa fiorita con foglie e spine, ma attenzione a provocarla ....più chiaro di così questa volta....

Mario

P. S. Bella vero ?

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