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Salve signori,qualcuno puo' aiutarmi a capire se si tratta di una premoneta??17 mm peso 2 gr ...Grazie

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Inviato

è un dilemma che penso non verrà sciolto definitivamente. Io personalmente non trovo queste classificazioni molto affidabili.

Non ci sono fonti certe che documentano quali manufatti potevano considerarsi come pre-monete , dobbiamo considerare che tutto cio' che poteva essere usato per scambi commerciali svolgeva funzione di fatto della moneta. è poichè la stessa, a quei tempi, era una quantità definita di metallo (a parere mio) anche questo anello che poteva avere tante destinazioni d'uso , forse anche usato come sostegno di tendoni o altro , poteva anche essere un oggetto utilizzato per scambi.

Sposto la discussione nella sezione piu' adatta dove gli esperti potrebbero darti indicazioni piu' precise delle mie.

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Ciao Profausto,grazie,effettivamente tutto è possibile

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Inviato (modificato)

Come giustamente diceva Profausto é difficile pronunciarsi.

Il discorso varrebbe in ogni caso per l'ambito transalpino dove a tutta una serie di oggettistica, "datteri", rotelle, anelli, ecc. in bronzo, potin o piombo é stata in qualche caso ipotizzata una funzione premonetale.

Considerando che ci sono ancora discussioni sul reale significato dei potin (ossia se si trattasse effettivamente di moneta, quanto meno per il periodo iniziale della produzione) che pure sono "a forma di moneta", figuriamoci per queste altre classi di oggetti.

Esiste un po' di bibliografia sull'argomento, ma ancora molto lontana dal fornire ipotesi con un sufficiente fondamento.

La mia opinione personale é che, per cio' che concerne gli oggetti per i quali non é individuabile una funzione e che a causa delle caratteristiche fisiche poco si adattano alla circolazione (mi riferisco soprattutto alle rotelle di piombo) l'utilizzo fosse essenzialmente votivo. Per quelli che, sulla base della forma, dimensioni e materiale, potevano essere funzionali il discorso é più complicato.

Ferma restando la possibile intercambiabilità di utilizzo simbolico e "monetario" (e forse anche funzionale) di alcune classi di materiali.

Modificato da g.aulisio
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  • 2 settimane dopo...
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Salve, ho notato da cataloghi d'asta che le suddette monete vengono classificate come pemonete celtiche alcune ascrivibili alla gallia con descrizione anello bronzeo con relativo stato di conservazione


Inviato (modificato)

Aulisio è molto competente in materia, e il succo del suo intervento sta nella frase "il discorso è più complicato".

Le case d'asta semplificano (per non dire altro) anche al fine di vendere (che poi è il loro mestiere)

Modificato da L. Licinio Lucullo

Inviato (modificato)

Ringrazio @L. Licinio Lucullo, ma sono ben lungi dall'essere un "esperto" in questo genere di ammennicoli :).

Pero', come giustamente ha fatto rilevare @@duesicilie , sempre più spesso vengono proposti in vendita oggetti del genere con la definizione di "premoneta". In Francia il fenomeno é più consolidato, ma comincia ad essere presente anche in Italia, soprattutto, credo, "grazie" all'arrivo di materiali (essenzialmente anelli e campanelle) di origine balcanica. Per cui forse vale la pena di fare una rapida e sommaria rassegna di questo genere di oggetti, quanto meno di quelli di origine francese. Cio' che é importante tenere a mente é che in alcuni casi non é possibile individuare una datazione per il singolo oggetto, trattandosi di forme il cui utilizzo si é protratto per lungo tempo, e non essendo purtroppo disponibili dati di contesto.

Cominciamo con le cosiddette asce "à douille".

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Si tratta di asce in bronzo che, come tipologia, compaiono nel corso del Bronzo Finale (XIII-VIII sec. a.C., nel territorio interessato) ma la cui produzione si protrae nella piena età del ferro (almeno sino al VI sec a.C.). In Francia sono state rinvenute un po' dappertutto, ma i centri di produzione sembrano essere stati in Armorica (nell'attuale Bretagna). I rinvenimenti sono per lo più in ripostigli (che spesso raccolgono quest'unica classe di materiale, in quantità anche impressionanti) o, mischiate ad altro materiale bronzeo di vario genere in depositi di officine di fonditori. Non mancano rinvenimenti isolati, anche in zone piuttosto lontane dalla supposta area di produzione.

La caratteristica di queste asce é quella di non essere funzionali: la forma é si' quella delle asce a cannone, diffuse un po' in tutta Europa dalla fine dell'Età del Bronzo, e tipiche (per quel che riguarda l'area celtica) dell'ultimo periodo della cultura di Hallstatt -soprattutto in ferro- ma le caratteristiche strutturali denotano che non fossero prodotte per essere utilizzate in quanto asce. Il fatto che non ne siano state rinvenute di rifinite ed affilate, ma al contrario, cosi' come uscite dalla matrice conferma l'ipotesi che non avessero una funzione d'uso, in quanto "asce", ma, forse, una funzione di riserva di valore e di scambio. In pratica dei lingotti. Accanto a tale funzione poteva coesistere un uso rituale, cio' che alcuni rinvenimenti bretoni sembrerebbero confermare.

Se per le asce la questione é (relativamente) semplice, quanto meno per cio' che concerne la datazione di massima e la contestualizzazione storica, la faccenda si complica per le rotelle, quelle che monto spesso vengono proposte in vendita dalle case d'asta come "rouelles gauloises".

Nell'ambito di questa definizione vengono racchiusi rotelle di vari materiali, normalmente piombo, bronzo e quello che viene definito "potin" (e qua già viene un po' d'urticaria, guardando la variabilità di composizione della lega che contraddistingue i potins in senso stretto...), ma anche in stagno ed argento, e con un numero di raggi variabile.

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Continua...

Modificato da g.aulisio
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Inviato (modificato)

Una tipologia specifica é quella che comprende delle "rouelles" in piombo, di dimensioni molto piccole, che si trovano solitamente associate in "striscie" di fusione, defininite "chapelet".

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Le immagini, tratte da cgb.fr, non danno un'idea delle dimensioni di questi oggettini, che ci si puo' fare con un confronto con una piccola rouelle in piombo e soprattutto con la griglia millimetrica.

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L'importanza della rotella nella simbologia gallica é ampiamente testimoniata: é presente su moltissime monete, di seguito un quinario "kaletedou".

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ma anche in altri oggetti, quali le fibule.

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Aveva la congerie di rotelle che vengono attualmente proposte in vendita un uso premonetario?

Innanzitutto sarebbe necessario distinguerle, ed in alcuni casi non é da escludere che siano di produzione recente.

Per le tipologie per le quali é attestata l'antichità, mi riferisco a quelle a quattro raggi in piombo ed in lega di rame (che sia bronzo o "potin"), i rinvenimenti sono molto spesso associati a luoghi di culto, il che tenderebbe a confermare l'ipotesi di una funzione simbolica e votiva.

Per quanto l'ipotesi di un utilizzo monetario di tali oggetti (ma anche degli anelli) sia stato proposto già dalla fine del XIX secolo non mi sembra suffragato da alcuna evidenza.

Tornando a quello che viene proposto in vendita, nell'ambito delle "rouelles gauloises" vengono comunemente proposte altre due classi di materiali: gli anelli e le cosiddette "rouelles à cabochons".

Continua...

Modificato da g.aulisio
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Inviato (modificato)

Per quanto riguarda le "rouelles à cabochons", solitamente in piombo, la funzione d'uso é accertata: si tratta di fusaiole, utilizzate nella pratica della filatura. Certamente sono antiche, ma l'ipotesi che potessero esplicare una funzione premonetale appare piuttosto remota.

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Che poi in alcuni casi potessero avere un utilizzo "rituale" non é da escludere (mi vengono im mente casi simili in ambito italico). Pero' si tratta di oggetti con una funzione principale ben precisa: filare la lana, non certo acquistarla.

Infine gli anelli. Normalmente in bronzo. Non databili in base alla forma, possono risalire all'età del ferro come al secolo scorso, per cui c'é poco da dire. In alcuni casi decorati, più sovente lisci, talvolta con segni che ne denotano un utilizzo.

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Che dire... La genericità della classe di oggetti, e le svariate funzioni a cui possono assolvere, oltre alla persistenza della stessa forma per secoli, rende piuttosto azzardata qualsiasi ipotesi generica. Si potrebbe forse tentare di ragionare su un determinato oggetto rinvenuto in un determinato contesto, ma cosi', nell'insieme il ragionamento rischia di essere privo di senso.

Personalmente posso azzardare che l'associazione alle rotelle (che pure hanno i loro problemi..) mi sembra piuttosto forzata e, seppur di antichi e nobili natali, motivata da esigenze meramente commerciali (variamente miscelate con un certo revanchismo "celtista" tipicamente transalpino...)

Modificato da g.aulisio
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